21/06/2020 – Pastore Riccardo Bianchi
Il cambiamento fa parte del cristiano. Se la tua vita non è cambiata e sei cristiano, c’è qualcosa che non va: non è una critica, è un fatto. Molte volte le persone girano intorno a questo perché c’è un approccio che non è conforme a stare alla presenza di Dio.
Molte persone non mostrano il cambiamento, e non lo sperimentano, perché hanno un approccio sbagliato.
La Parola ha qualcosa da dire sul cambiamento; andiamo in profondità.
Le persone hanno ricevuto la grazia di Dio nel bisogno, nella disperazione. Vediamo nella Parola la donna adultera, la donna samaritana. Gesù ha toccato uomini e donne in maniera profonda. Ci sono alcuni aspetti che vediamo nella Parola di Dio: c’erano persone nel bisogno che hanno cercato Gesù e lui li ha trasformati.
Vediamo la caratteristica di un discepolo. Gesù chiama a sé dei discepoli.
Marco 1:14-15
Gesù ha chiamato delle persone per farle stare con lui, per essere alunni. Queste persone sono poi diventate apostoli! Dio ti chiama per farti fare qualcosa. Se hai un bisogno, Dio provvede per te e ti aiuta a cambiare. Devi però trovare il tempo per avere una relazione con Dio, perché lui è il tempo, lui stabilisce ogni cosa.
Non avere la concezione che il vangelo è solo per i poveracci, per coloro che hanno sempre le sventure! Dio ha chiamato ogni tipo di persona, perché ogni tipo di persona ha bisogno di Dio! Ci sono persone così ricche che hanno bisogno di essere riempite di Dio, ugualmente ci sono persone che sono talmente vuote che hanno bisogno di essere riempite da Dio.
Giovanni era l’Elia che doveva venire, colui che ha iniziato a predicare il ravvedimento. Poi c’è stato uno scambio e Gesù ha iniziato il suo ministerio. Gesù non è venuto a predicare la Salvezza, è venuto a predicare il Regno di Dio! Tu devi imparare i principi del Regno di Dio per viverlo. Gesù non ci ha lasciato solo il dono della salvezza futura: non tralasciare il tuo presente. Se la tua vita qui è un disastro e non senti la presenza di Dio, non sei di benedizione. Non è possibile che le cose ti vadano sempre male, perché il Regno di Dio ci ha dato i doni dello Spirito Santo per poter vivere in benedizione. A volte, la vita ci dà delle sfide, ma il punto è come le affronti.
Marco 1:16-18
Ravvedetevi e credete al vangelo. Una cosa fondamentale è ravvedersi, con le azioni e con i pensieri. Il ravvedimento è l’inizio di un cambiamento. Inizi a cambiare, e ti battezzi (il battesimo è l’inizio di un servizio a Dio, non la fine di un percorso!). Devi vivere il vangelo.
Gesù non è andato in un orfanotrofio, in un ospedale o dove c’erano dei poveri, è andato in un posto dove c’erano degli uomini che lavoravano e che stavano finanziariamente bene.
Ecco una delle caratteristiche di coloro che seguono Dio: mollano tutto e seguono Dio, senza farsi troppe domande; questa è una caratteristica della fede.
Marco 1:19-20
Lasciarono la barca con gli operai. Sì, perché Zebedeo aveva anche degli operai, ma Giacomo e Giovanni non hanno guardato alla vita agiata, a ciò che era conveniente, ma guardarono l’adempimento delle promesse.
Con che approccio hai preso il vangelo? A volte devi prendere delle scelte radicali. Non pensare di andare in chiesa e vedere se ti piace la chiesa, il pastore, la gente. Dio ti ha chiamato o no? Allora seguilo!
I discepoli seguivano Dio perché era il Maestro dei maestri. Il servizio a Dio è fatto di uomini e di donne che hanno scelto di seguire Dio. Una delle caratteristiche fondamentali, se vuoi un cambiamento, è quella di immergerti completamente nella missione che Dio ti ha dato.
Gesù forma un team di 12 persone, ma c’erano molti altri discepoli.
Marco 2:13-15
A Gesù piaceva passeggiare in riva al mare. La folla veniva a lui ed egli li ammaestrava: è un trasferimento di vita, l’insegnamento. Quando hai esperienza cerchi di trasferirla agli altri per aiutarli. Il mio impegno è quello di far ricevere anche agli altri le cose di Dio. Segui Dio. Come? Al 100%. Lascia tutto e seguilo.
Gesù vide Levi (Matteo) e gli disse: “seguimi”. Matteo aveva un buon lavoro, ma Gesù lo chiamò ed egli lo seguì. Non c’è mai scritto nella Bibbia che qualcuno dei discepoli si è fatto delle domande, ha avuto dei dubbi o si è chiesto cosa avrebbero pensato gli altri. Se hai un buon posto di lavoro non è detto che tu sia chiamato a lasciarlo, ma durante il lavoro pensa a Dio e quando esci dal lavoro pensa a Dio: immergerti.
Ognuno di noi va a scuola, poi fa uno stage e poi inizia a lavorare per mettere in pratica ciò che ha imparato; metti in pratica ciò che impari dalla Parola di Dio!
Gesù era seguito da molte persone, ed appena ha chiamato Levi lui lo ha portato a casa sua con tutti gli altri. La chiesa dovrebbe stare insieme, senza pensare a ciò che fanno gli altri: immergiti al 100%, sii di testimonianza e non parlare male degli altri con le persone, se hai un problema parlane a Dio!
Una caratteristica di un discepolo è l’ubbidienza immediata. Immediata. Non cercare l’uomo di Dio per avere una parola da parte di Dio, cerca prima Dio, abbi una relazione con Lui e poi riceverai anche le conferme da parte dell’uomo di Dio. Ogni uomo ha dentro di sé un vuoto a forma di Dio, che solo Lui può riempire.
Marco 10:28-31
I discepoli avevano fatto delle scelte. Magari hai lasciato i tuoi amici, la tua influenza, la possibilità di stare con qualcuno. Per seguire Cristo puoi dover fare delle scelte. Stai pure con i tuoi vecchi amici, ma non fare le cose vecchie con loro, fai le cose nuove. Tutte le cose vecchie sono passate, adesso sono diventate nuove. Ci sono delle benedizioni stabilite per te in cielo, e Dio ha detto: “così in terra come in cielo”.
Non essere permaloso quando vieni ripreso, è per il tuo bene.
Non farti scoraggiare in tempi duri: Pietro è stato ripreso ed elogiato, ma è rimasto fedele. Sei mai stato minacciato di morte a causa del vangelo? Magari no, quindi non farti impaurire da un virus.
Pietro aveva davvero lasciato tutto. Tu hai lasciato tutto? Hai lasciato almeno qualcosa? Dio ha detto che se lo cerchi, lui ti si fa trovare. Se non lo trovi, vuol dire che c’è qualcosa che devi lasciare. Gesù ha detto che di tutto ciò che lasci, ne riceverai il centuplo, allora perché non stai ricevendo? Lascia andare. La scrittura dice che non c’è nessuno che abbia lasciato tutto per il Regno di Dio e non ne abbia ricevuto il centuplo. Se lo hai fatto e non hai ancora ricevuto, cerca! Bussa! Prega! Cerca una via per ricevere. La via è la relazione con Dio. Una buona relazione verticale (con Dio) ti darà una buona relazione orizzontale (con le persone): quando sei stato modellato dallo Spirito Santo gioirai della relazione con i tuoi fratelli.
C’è un grande elenco di benedizioni, ci sono persecuzioni, e poi la vita eterna. Non farti impaurire dalle persecuzioni, ma gioisci perché avrai la vittoria.
Gli ultimi saranno i primi ed i primi saranno ultimi. Perché? Perché gli ultimi cercano Dio, la sua presenza.
Devi sentire la sua presenza, devi essere familiare alla presenza di Dio. Se Dio è con te, chi sarà contro di te?
La scrittura ci parla di immensità, di profondità; non c’è niente che tu perda di cui non ne riceverai il 100%. I primi discepoli hanno fatto questo, e non avevano nemmeno compreso chi era davvero Gesù. Quando Gesù è morto e risorto erano scoraggiati; c’è stato un fuggi fuggi. Per un virus c’è stato un fuggi fuggi; e se ci sarà una persecuzione, siete pronti? Dio ci renderà pronti.
Dio è un Dio di grazia, se sbagli, Lui non ti butta via.
Matteo 12:38-41
A volte le persone cercano un segno da parte di Dio, ma Dio sa cosa è meglio per te. Quando scegli da te, scegli in maniera sciocca, ma se lasci tutto nelle sue mani, allora ricevi da Dio. Magari soffri per un po’, ma non per molto: il tempo necessario per riconoscere chi sei, chi è Dio nella tua vita e di cosa hai bisogno.
I farisei volevano un segno. Non pensare di andare in chiesa e vedere se trovi un segno! Gesù disse a queste persone che non avrebbero avuto nessun segno. Giacomo, Giovanni e Matteo hanno lasciato immediatamente tutto, invece i farisei volevano un segno! Non avrebbero avuto risposta a queste preghiere. L’unico segno che avrebbero ricevuto è il segno di Giona.
Gesù gli stava dicendo: convertitevi! Giona ricevette un mandato da Dio, di predicare ai Niniviti, e disse: “no, non ci vado”. A volte Dio ci dice di fare delle cose e noi non le facciamo, quindi rimaniamo fermi – come nella pancia di un pesce – senza andare né avanti, né indietro. Se vuoi crescere nella fede, ubbidisci.
Oggi è il giorno dell’arresa, oggi è il giorno in cui Dio chiama dei discepoli che lasciano tutto e lo seguono con un cuore sincero.
Il primo italiano convertito è un Centurione, Cornelio. Stava cercando Dio e quando Pietro si è presentato alla sua porta non ha fatto domande, lo ha ascoltato ed anche lui è entrato nel Regno di Dio, anche se era un gentile! Dio è anche per te, credici! Solo tu puoi crederlo, deve partire da te. Nella scrittura non c’è scritto che le persone furono costrette a seguire Dio, ma scelsero di seguirlo. Non pensare neanche che servire Dio è una cosa triste! C’è divertimento nel Regno di Dio, magari un divertimento differente da quello a cui sei abituato.
Le persone che seguivano Gesù non erano solo 12, in un altro punto della parola dice che erano 70, poi 72. Nell’alto solaio erano 120 – uomini e donne – e tutti ricevettero la stessa unzione per il ministerio.
Luca 10:1-2; 17-20
Pregate Dio che spinga delle persone nella sua messe. Vogliamo queste persone, vogliamo degli operai che lasciano tutto per servire Dio. Sicuramente ognuna di queste persone (i 70) avevano doni diversi e li misero in pratica. Gesù gli disse di andare e di non portare niente con sé perché Dio avrebbe provveduto a tutto. Quando tornarono, tornarono con allegrezza; nel Regno di Dio c’è gioia!
Se non ricevi, ricordati che la via è dare sé stessi a Lui. Il Regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza. Il servizio a Dio è per tutti e c’è allegrezza perché la Parola è la potenza di Dio.
I 70 tornarono con allegrezza e dissero a Gesù che anche i demoni gli erano sottoposti. Erano meravigliati, ma Gesù gli disse com’era andata: Dio non dovette contendere con satana, Lui gli comandò di scendere e lui se ne andò. La fede fa la differenza: abbi fede e credi, non essere incredulo.
Questa è l’autorità che abbiamo in Cristo. Gesù ha dato questo tipo di autorità ai 70 e loro sono tornati con i risultati. Gesù ha visto satana cadere giù come una folgore, e così i tuoi nemici cadranno come una folgore!
In questa settimana ci saranno delle risposte, porte che si apriranno, miracoli finanziari! Non hai bisogno di vedere segni per credere, hai bisogno di credere per vedere i segni!
“Tuttavia, nulla ti può fare del male”. Questo dovrebbe essere sufficiente per rendere il tuo cuore sicuro. Esercita la tua fede ogni giorno, non solo quando ne hai bisogno, così quando ci sarà il bisogno sarà più facile.
Non ti meravigliare se riesci a cacciare i demoni – è il primo segno per coloro che credono in Dio – meravigliati perché il tuo nome è scritto nel Regno dei Cieli!
Se hai sbagliato, non pensare di essere tagliato fuori, perché Dio ti perdona! Se Dio ha iniziato una buona opera nella tua vita (se tu lo vuoi) la porterà a compimento. Se tu credi, tu vedi la gloria di Dio!
Gesù muore, risorge e c’è stato un po’ di confusione. Questi uomini tornano a pescare, a quello che era il loro mestiere. Ancora non avevano ricevuto la parte forte: il battesimo dello Spirito Santo. La presenza dello Spirito Santo è fondamentale perché lui ci guida. Gesù si presentò a loro e loro iniziarono a capire; è in quel momento che la rivelazione di chi era Gesù arrivò nella loro vita. Magari erano attirati dalle guarigioni, dai segni, ma Gesù li aveva chiamati per andare alle nazioni! Dio non ha finito con te, scegli tu che vuoi fare. Gesù è andato da Pietro e gli altri e gli ha detto di andare a Gerusalemme ed aspettare. Per noi questo è già avvenuto: l’unzione spezza il giogo, l’unzione ti dà l’abilità di dare e se dai tu ricevi.
Dio non vuole che tu sia abbattuto e sconsolato, Lui vuole che così come è in cielo sia anche in terra. Immergiti e lascia stare la condanna, lascia stare lo sdegno, perdona. Sei responsabile di te stesso davanti a Dio, non di ciò che gli altri fanno: considera che Dio ti ha scelto per qualcosa che solo tu puoi fare.
Dopo Pentecoste i discepoli hanno adempiuto la loro chiamata. Noi siamo il seguito: è una corsa a staffetta. Timoteo ha iniziato a correre e Paolo gli ha lasciato il testimone, poi Timoteo avrà lasciato il testimone a qualcun altro, e così via fino a noi. La gioia di Dio ti colma pienamente e sarai pienamente soddisfatto.