19/07/2020 – Pastore Mascia Bianchi
Dio ti può rendere libero da qualcosa che ti ha reso schiavo fino ad ora. Dio ti può riabilitare, riscattare, rialzare. Questo significa redimere.
Spesso predichiamo su Giuseppe, ma oggi voglio mettere enfasi su come Dio lo ha redento, su come lo ha reso libero, su come ha riabilitato la sua vita. Giuseppe è stato messo alla prova non per un anno, ma per ben vent’anni. Vediamo persone che per cose minime si tirano indietro e perdono la loro fede. Giuseppe è un uomo che per noi è un esempio.
Giuseppe era il pronipote di Abrahamo, suo padre era Giacobbe. Sicuramente questa famiglia aveva dato buoni principi ed una buona etica, ma poi era successo qualcosa fra i fratelli. Questo ci fa capire che ogni famiglia può avere una difficoltà od un problema, ogni famiglia passa da delle situazioni dove vieni provato, ma ricordati che Dio è fedele.
Tante volte uno pensa che le famiglie in difficoltà sono solo quelle dove c’è stata cattiva educazione o dove c’è stato un genitore non presente. Succede anche nelle famiglie cristiane, quindi non sentirti sotto condanna; Dio è fedele.
La Bibbia dice che i fratelli erano gelosi di Giuseppe perché pensavano che Giuseppe fosse il preferito di Giacobbe, ma non è così: Giacobbe amava tutti i suoi figli, ma Giacobbe e Beniamino sono nati da una relazione d’amore, da Rachele. Gli altri figli sono nati da Lea, un’altra donna, perché era stato ingannato da suo suocero Labano.
Giuseppe da ragazzo fece un sogno e, preso dall’entusiasmo, a chi doveva raccontarlo se non ai suoi fratelli? Fatevi guidare dallo Spirito Santo
Non mollare mai su ciò che Dio ti ha dato.
Genesi 37:23-25
Giuseppe è stato buttato in un pozzo vuoto, senz’acqua: solo il fatto che lui fosse ancora vita è un miracolo.
Il diavolo può metterti in un pozzo, ma quando Dio ha un piano per la tua vita, tu rimani in vita! Abbi l’attitudine di Giuseppe, è questo che lo ha tenuto in vita. La tua attitudine ti porterà ad un’altra altitudine.
L’attitudine dei fratelli di Giuseppe è stata brutta perché invece di gioire del suo sogno, si sono ingelositi ancora di più. Quando vedi che Dio promuove qualcuno devi gioire per lui! La tua attitudine ti promuove.
Dopo aver fatto del male a loro fratello hanno iniziato a pranzare; dopo aver fatto del male camminavano come se niente fosse. Volevano farlo fuori, ma Dio aveva un piano. Lo hanno venduto, e lì è iniziato il percorso della sua vita, che non è stata semplice: è durato circa vent’anni. Qualche studioso della bibbia dice che aveva circa 17 anni. Strappato dal padre che amava, tradito dai suoi fratelli, poi messo in prigione ingiustamente. Trattato male, tradito, venduto, messo in prigione ingiustamente. Quest’uomo è rimasto con un cuore integro e la sua attitudine verso Dio non è mai venuta meno.
Ci sono persone che passano momenti difficili e la prima cosa che fanno è accusare Dio. Pensano che andrà sempre tutto bene, ma chi glielo ha detto? Gesù ha detto che nel mondo avremo tribolazioni, ma ci ha detto anche di non preoccuparci, perché Dio è con noi. Possiamo andare davanti al trono della grazia.
Vent’anni sono tanti, quante lacrime avrà versato Giuseppe? Solo Dio lo sa, ma sappi che come ha redento lui, Dio può redimerti se sei fedele a Dio e cammini in accordo ciò che la Parola dice. Non farti giustizia da solo ma permetti a Dio di fare giustizia, solo così la tua vita può essere redenta.
L’attitudine di Giuseppe è stata esemplare. Ad un certo punto, tutto si è rivoltato a suo favore! Ricorda che ciò che semini raccogli, sia le cose buone che le cose non buone. Se semini cose buone, belle, in linea con le cose di Dio, ci sarà un momento in cui tutto si rivolterà in tuo favore. Anche se tutti sono contro di te, tu continua a seminare cose buone.
Genesi 50:19-20
Dio ha promosso Giuseppe, gli ha permesso di essere un grande leader, ha trovato favore agli occhi delle persone giuste.
Giuseppe incontra i suoi fratelli dopo tanti anni e gli dice di stare tranquilli perché nonostante tutto ciò che loro gli avevano fatto, lui non li avrebbe giudicati. Quanto sarebbe bello se ognuno di noi potesse dire in modo pacifico: “non mi faccio giustizia perché so che Dio è la mia giustizia” di fronte ad un’offesa? Noi non siamo Dio, quindi scegli di avere questa attitudine.
Giuseppe ha detto ai suoi fratelli che loro gli avevano fatto del male, ma lui non voleva fargli del male, loro lo avevano giudicato, ma lui non voleva giudicarli: lui sarebbe restato dalla parte di Dio. Scegli di stare dalla parte di Dio e sarai sempre in maggioranza!
Anche se ti fanno del male, se tu resti nella giusta attitudine, Dio lo ribalterà a tuo favore.
Un uomo che è stato tradito, abbandonato, che ha capito che gli volevano fare del male, quando ha visto i suoi fratelli non gliel’ha fatta pagare, ma gli ha parlato con dolcezza. Quante volte hai parlato con dolcezza a persone che ti hanno ferito? Non è facile, ma Dio ci ha dato lo Spirito Santo che ci aiuta in ogni tempo. Chiedi allo Spirito Santo di farti parlare con dolcezza, di farti avere una buona attitudine perché vuoi raggiungere il sogno che Dio ti ha dato.
Non dimenticare mai come Dio ha redento la tua vita, come ti ha tirato fuori dai dolori, dai debiti, dalla malattia, dalle situazioni difficili. Non dimenticarlo mai perché se tu sei qui, è grazie a Dio! Non pensare che lo ha fatto ieri e non può farlo oggi: quando Dio inizia un’opera nella tua vita, la porta a compimento! Permettigli di farlo.
Isaia 43:1-2
Sostituisci “Giacobbe” con il tuo nome.
Spesso vedo persone che Dio ha tirato fuori dalla fossa, ma poi vogliono ritornarci! Non dare spazio al diavolo, non tornare nella fossa perché Dio ti ha redento. La Parola dice che siamo chiamati ad essere vasi ad onore, non a disonore.
Dio ti ha chiamato per nome e ti dice: “tu sei mio”!
Attenzione: Dio non ci dice “se passerai attraverso le acque”, ma “quando”. Questo vuol dire che le situazioni difficili ci saranno, ma Dio ci promette che sarà con noi e che queste situazioni difficili non ci sommergeranno se tu sai chi è Dio nella tua vita.
Quando camminerai in mezzo al fuoco. Che fa il fuoco? Brucia! Fa male! Un dolore così forte che neanche l’acqua fredda dà completamente sollievo. Forse non sei mai passato attraverso il fuoco vero, ma sarai passato attraverso il fuoco della vita, attraverso situazioni difficili, che volevano toglierti la dignità. Dio ti promette che non sarai bruciato e che la fiamma non ti consumerà. Perché? Perché Dio è il tuo Dio.
Le difficoltà non ti possono schiacciare, non ti possono allontanare da Dio. Ci sono persone che per delle stupidaggini non vengono più in chiesa e si allontanano da Dio. Per un fratello che ha sbagliato nei tuoi confronti o per il pastore che non ti ha salutato una domenica. Stupidaggini. Ci sono persone che sono passate attraverso il fuoco della malattia, che hanno avuto tumori, chemio, hanno perso i capelli, ma hanno gridato a Dio ed oggi sono qui! Ci sono persone che sono passate attraverso a separazione e divorzio, ma hanno gridato a Dio ed oggi sono qui a fare la volontà di Dio!
Giuseppe non si è tirato indietro, conosceva il piano di Dio per la sua vita e poi è stato innalzato non da un uomo ma da Dio! La promozione viene e ti sbalordirà.
Devi essere radicale, non occasionale. Radicale significa essere fondati sulla roccia, questo dice la scrittura. Se gli altri ce l’hanno con me, io sono radicale e continuo ad amare. Non scendo a compromessi se tutti gli altri vanno contro i principi di Dio. Negli atti degli apostoli è scritto dei primi discepoli che hanno gridato a Dio: “considera le loro minacce e dacci franchezza per continuare a proclamare la tua Parola”! Radicale significa: faccio ciò che la Parola di Dio dice costi quel che costi, senza compromessi.
Per essere radicali ci vuole coraggio e ci vuole cambiamento. Ci vuole coraggio anche per cambiare mentalità.
Ho visto guarigioni istantanee, nella chiamata all’altare, ma sono state le volte che la chiamata all’altare ha cambiato istantaneamente le persone. Più spesso è un processo e tu devi collaborare con Dio per cambiare.
La famiglia è sotto attacco oggi, spesso è disfunzionale. La famiglia di Giuseppe era una buona famiglia, ma c’erano problemi. Molte famiglie non vengono guarite perché “lavano i panni sporchi in casa”. Se hai un problema in famiglia, Dio ti metterà accanto una persona matura con cui poter parlare, perché la parola dice che se noi confessiamo le storie che non vanno a qualcuno, saremo guariti. Molti non guariscono perché non hanno il coraggio di dire: “io ho un problema, aiutami”. Con i panni sporchi, morirai. Non rivestirti del perbenismo ipocrita, ma abbi il coraggio di parlarne con qualcuno. Se hai dei problemi devi sapere con chi parlarne: con persone che possono pregare con te e consigliarti nei momenti difficili.
Ci sono persone che si ammazzano e te pensi: “ma perché, che problemi aveva?”. Questo è il punto, se avesse parlato con qualcuno, non si sarebbe ammazzato.
Ci sono storie per le quali tu preghi e si risolve, ma altre sono dei mattoni e devi parlarne con qualcuno per guarire. Potrai meravigliarti quando la persona con cui ne parli ti dice che è successo anche a lei. La tua attitudine sarà lo scacco matto per la vittoria!
Non tenere dentro i tuoi risentimenti. Se i fratelli di Giuseppe fossero andati da loro padre e gli avessero detto: “noi pensiamo che tu ami più Giuseppe che noi”, lui gli avrebbe risposto: “ma che state dicendo? Tutti voi fate parte di una famiglia sacerdotale!”. A volte le persone hanno dei pensieri in testa che sono sbagliati, ma che li guidano. Accetta di passare attraverso il fuoco perché è attraverso il fuoco che vieni purificato; Dio è con te.
Devi collaborare con Dio per il cambiamento.
Dio ti può rendere libero da qualcosa che ti ha reso schiavo fino ad ora. Dio ti può riabilitare, riscattare, rialzare. Questo significa redimere.
Spesso predichiamo su Giuseppe, ma oggi voglio mettere enfasi su come Dio lo ha redento, su come lo ha reso libero, su come ha riabilitato la sua vita. Giuseppe è stato messo alla prova non per un anno, ma per ben vent’anni. Vediamo persone che per cose minime si tirano indietro e perdono la loro fede. Giuseppe è un uomo che per noi è un esempio.
Giuseppe era il pronipote di Abrahamo, suo padre era Giacobbe. Sicuramente questa famiglia aveva dato buoni principi ed una buona etica, ma poi era successo qualcosa fra i fratelli. Questo ci fa capire che ogni famiglia può avere una difficoltà od un problema, ogni famiglia passa da delle situazioni dove vieni provato, ma ricordati che Dio è fedele.
Tante volte uno pensa che le famiglie in difficoltà sono solo quelle dove c’è stata cattiva educazione o dove c’è stato un genitore non presente. Succede anche nelle famiglie cristiane, quindi non sentirti sotto condanna; Dio è fedele.
La Bibbia dice che i fratelli erano gelosi di Giuseppe perché pensavano che Giuseppe fosse il preferito di Giacobbe, ma non è così: Giacobbe amava tutti i suoi figli, ma Giacobbe e Beniamino sono nati da una relazione d’amore, da Rachele. Gli altri figli sono nati da Lea, un’altra donna, perché era stato ingannato da suo suocero Labano.
Giuseppe da ragazzo fece un sogno e, preso dall’entusiasmo, a chi doveva raccontarlo se non ai suoi fratelli? Fatevi guidare dallo Spirito Santo per parlare dei vostri sogni con le persone giuste. Non mollare mai su ciò che Dio ti ha dato.
Genesi 37:23-25
Giuseppe è stato buttato in un pozzo vuoto, senz’acqua: solo il fatto che lui fosse ancora vita è un miracolo.
Il diavolo può metterti in un pozzo, ma quando Dio ha un piano per la tua vita, tu rimani in vita! Abbi l’attitudine di Giuseppe, è questo che lo ha tenuto in vita. La tua attitudine ti porterà ad un’altra altitudine.
L’attitudine dei fratelli di Giuseppe è stata brutta perché invece di gioire del suo sogno, si sono ingelositi ancora di più. Quando vedi che Dio promuove qualcuno devi gioire per lui! La tua attitudine ti promuove.
Dopo aver fatto del male a loro fratello hanno iniziato a pranzare; dopo aver fatto del male camminavano come se niente fosse. Volevano farlo fuori, ma Dio aveva un piano. Lo hanno venduto, e lì è iniziato il percorso della sua vita, che non è stata semplice: è durato circa vent’anni. Qualche studioso della bibbia dice che aveva circa 17 anni. Strappato dal padre che amava, tradito dai suoi fratelli, poi messo in prigione ingiustamente. Trattato male, tradito, venduto, messo in prigione ingiustamente. Quest’uomo è rimasto con un cuore integro e la sua attitudine verso Dio non è mai venuta meno.
Ci sono persone che passano momenti difficili e la prima cosa che fanno è accusare Dio. Pensano che andrà sempre tutto bene, ma chi glielo ha detto? Gesù ha detto che nel mondo avremo tribolazioni, ma ci ha detto anche di non preoccuparci, perché Dio è con noi. Possiamo andare davanti al trono della grazia.
Vent’anni sono tanti, quante lacrime avrà versato Giuseppe? Solo Dio lo sa, ma sappi che come ha redento lui, Dio può redimerti se sei fedele a Dio e cammini in accordo ciò che la Parola dice. Non farti giustizia da solo ma permetti a Dio di fare giustizia, solo così la tua vita può essere redenta.
L’attitudine di Giuseppe è stata esemplare. Ad un certo punto, tutto si è rivoltato a suo favore! Ricorda che ciò che semini raccogli, sia le cose buone che le cose non buone. Se semini cose buone, belle, in linea con le cose di Dio, ci sarà un momento in cui tutto si rivolterà in tuo favore. Anche se tutti sono contro di te, tu continua a seminare cose buone.
Genesi 50:19-20
Dio ha promosso Giuseppe, gli ha permesso di essere un grande leader, ha trovato favore agli occhi delle persone giuste.
Giuseppe incontra i suoi fratelli dopo tanti anni e gli dice di stare tranquilli perché nonostante tutto ciò che loro gli avevano fatto, lui non li avrebbe giudicati. Quanto sarebbe bello se ognuno di noi potesse dire in modo pacifico: “non mi faccio giustizia perché so che Dio è la mia giustizia” di fronte ad un’offesa? Noi non siamo Dio, quindi scegli di avere questa attitudine.
Giuseppe ha detto ai suoi fratelli che loro gli avevano fatto del male, ma lui non voleva fargli del male, loro lo avevano giudicato, ma lui non voleva giudicarli: lui sarebbe restato dalla parte di Dio. Scegli di stare dalla parte di Dio e sarai sempre in maggioranza!
Anche se ti fanno del male, se tu resti nella giusta attitudine, Dio lo ribalterà a tuo favore.
Un uomo che è stato tradito, abbandonato, che ha capito che gli volevano fare del male, quando ha visto i suoi fratelli non gliel’ha fatta pagare, ma gli ha parlato con dolcezza. Quante volte hai parlato con dolcezza a persone che ti hanno ferito? Non è facile, ma Dio ci ha dato lo Spirito Santo che ci aiuta in ogni tempo. Chiedi allo Spirito Santo di farti parlare con dolcezza, di farti avere una buona attitudine perché vuoi raggiungere il sogno che Dio ti ha dato.
Non dimenticare mai come Dio ha redento la tua vita, come ti ha tirato fuori dai dolori, dai debiti, dalla malattia, dalle situazioni difficili. Non dimenticarlo mai perché se tu sei qui, è grazie a Dio! Non pensare che lo ha fatto ieri e non può farlo oggi: quando Dio inizia un’opera nella tua vita, la porta a compimento! Permettigli di farlo.
Isaia 43:1-2
Sostituisci “Giacobbe” con il tuo nome.
Spesso vedo persone che Dio ha tirato fuori dalla fossa, ma poi vogliono ritornarci! Non dare spazio al diavolo, non tornare nella fossa perché Dio ti ha redento. La Parola dice che siamo chiamati ad essere vasi ad onore, non a disonore.
Dio ti ha chiamato per nome e ti dice: “tu sei mio”!
Attenzione: Dio non ci dice “se passerai attraverso le acque”, ma “quando”. Questo vuol dire che le situazioni difficili ci saranno, ma Dio ci promette che sarà con noi e che queste situazioni difficili non ci sommergeranno se tu sai chi è Dio nella tua vita.
Quando camminerai in mezzo al fuoco. Che fa il fuoco? Brucia! Fa male! Un dolore così forte che neanche l’acqua fredda dà completamente sollievo. Forse non sei mai passato attraverso il fuoco vero, ma sarai passato attraverso il fuoco della vita, attraverso situazioni difficili, che volevano toglierti la dignità. Dio ti promette che non sarai bruciato e che la fiamma non ti consumerà. Perché? Perché Dio è il tuo Dio.
Le difficoltà non ti possono schiacciare, non ti possono allontanare da Dio. Ci sono persone che per delle stupidaggini non vengono più in chiesa e si allontanano da Dio. Per un fratello che ha sbagliato nei tuoi confronti o per il pastore che non ti ha salutato una domenica. Stupidaggini. Ci sono persone che sono passate attraverso il fuoco della malattia, che hanno avuto tumori, chemio, hanno perso i capelli, ma hanno gridato a Dio ed oggi sono qui! Ci sono persone che sono passate attraverso a separazione e divorzio, ma hanno gridato a Dio ed oggi sono qui a fare la volontà di Dio!
Giuseppe non si è tirato indietro, conosceva il piano di Dio per la sua vita e poi è stato innalzato non da un uomo ma da Dio! La promozione viene e ti sbalordirà.
Devi essere radicale, non occasionale. Radicale significa essere fondati sulla roccia, questo dice la scrittura. Se gli altri ce l’hanno con me, io sono radicale e continuo ad amare. Non scendo a compromessi se tutti gli altri vanno contro i principi di Dio. Negli atti degli apostoli è scritto dei primi discepoli che hanno gridato a Dio: “considera le loro minacce e dacci franchezza per continuare a proclamare la tua Parola”! Radicale significa: faccio ciò che la Parola di Dio dice costi quel che costi, senza compromessi.
Per essere radicali ci vuole coraggio e ci vuole cambiamento. Ci vuole coraggio anche per cambiare mentalità.
Ho visto guarigioni istantanee, nella chiamata all’altare, ma sono state le volte che la chiamata all’altare ha cambiato istantaneamente le persone. Più spesso è un processo e tu devi collaborare con Dio per cambiare.
La famiglia è sotto attacco oggi, spesso è disfunzionale. La famiglia di Giuseppe era una buona famiglia, ma c’erano problemi. Molte famiglie non vengono guarite perché “lavano i panni sporchi in casa”. Se hai un problema in famiglia, Dio ti metterà accanto una persona matura con cui poter parlare, perché la parola dice che se noi confessiamo le storie che non vanno a qualcuno, saremo guariti. Molti non guariscono perché non hanno il coraggio di dire: “io ho un problema, aiutami”. Con i panni sporchi, morirai. Non rivestirti del perbenismo ipocrita, ma abbi il coraggio di parlarne con qualcuno. Se hai dei problemi devi sapere con chi parlarne: con persone che possono pregare con te e consigliarti nei momenti difficili.
Ci sono persone che si ammazzano e te pensi: “ma perché, che problemi aveva?”. Questo è il punto, se avesse parlato con qualcuno, non si sarebbe ammazzato.
Ci sono storie per le quali tu preghi e si risolve, ma altre sono dei mattoni e devi parlarne con qualcuno per guarire. Potrai meravigliarti quando la persona con cui ne parli ti dice che è successo anche a lei. La tua attitudine sarà lo scacco matto per la vittoria!
Non tenere dentro i tuoi risentimenti. Se i fratelli di Giuseppe fossero andati da loro padre e gli avessero detto: “noi pensiamo che tu ami più Giuseppe che noi”, lui gli avrebbe risposto: “ma che state dicendo? Tutti voi fate parte di una famiglia sacerdotale!”. A volte le persone hanno dei pensieri in testa che sono sbagliati, ma che li guidano. Accetta di passare attraverso il fuoco perché è attraverso il fuoco che vieni purificato; Dio è con te.
Devi collaborare con Dio per il cambiamento.