Io Vedo Un’Opportunità

Sara Giuliano

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Date

7 Marzo 2021

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07/03/2021 – Pastore Mascia Bianchi

Io vedo un’opportunità perché Dio è un Dio di opportunità e credo che lo Spirito Santo ci sta parlando in modo molto chiaro.

27 Così fecero davanti a lui il resoconto, dicendo: «Noi siamo arrivati nel paese dove ci hai mandato; vi scorre veramente latte e miele, e questi sono i suoi frutti. 28 Ma il popolo che abita il paese è forte, le città sono fortificate e grandissime; e là abbiamo pure visto i discendenti di Anak. 29 Gli Amalekiti abitano la regione del Neghev; gli Hittei, i Gebusei e gli Amorei abitano invece la regione montuosa, mentre i Cananei abitano vicino al mare e lungo il Giordano». 30 Caleb allora calmò il popolo che mormorava contro Mosè e disse: «Saliamo subito e conquistiamo il paese, perché possiamo certamente farlo». 31 Ma gli uomini che erano andati con lui dissero: «Non possiamo salire contro questo popolo, perché è più forte di noi».

Numeri 13:27-31

parleremo ancora delle 12 spie e di Giosuè e Caleb, che avevano uno spirito diverso perché vedevano ciò che Dio vedeva. Quando Dio parla, la sua parola dura per sempre e ciò che ha detto non torna a vuoto finché non viene compiuto!

Dio ha dato delle istruzioni a Mosè per ispezionare la terra che Dio voleva dare loro, una terra dove scorre latte e miele. Le dodici spie partirono per esplorare il paese delle promesse, dove Dio aveva promesso loro che sarebbero stati bene.

Quando Dio ha mandato queste persone, le ha mandate nel tempo giusto, nel tempo del raccolto! Dio li ha mandati in quel tempo per fargli avere visione di cose belle.

Invece di focalizzarsi sulla promessa, dieci di loro si focalizzarono sulle circostanze avverse. Caleb, invece, ha cercato di calmare il popolo che era stato contagiato dalla negatività ed addirittura iniziò a mormorare contro Mosè – attenzione ad andare contro le autorità spirituali, ci sono delle conseguenze. Caleb è stato quello che si è alzato in piedi ed ha cercato di calmare il popolo dicendo: “io vedo un’opportunità!”.

Non perdere il momento, cioè quello che Dio mette nel tuo cuore, perché in quel momento Dio ti dà una fede sovrannaturale e mette qualcosa nel tuo cuore affinché tu compia ciò che ti ha chiamato a fare. Un momento può essere piccolo, ma può cambiare la tua vita.

22 La lampada del corpo è l’occhio; se dunque l’occhio tuo è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato, 23 ma se l’occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso; se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno quelle tenebre!

Matteo 6:22-23

Se noi non vediamo le cose in modo chiaro, con i nostri occhi, non le vediamo correttamente; il risultato di vivere nelle tenebre è trovarti fuori da molte opportunità che Dio ha per te, semplicemente perché non puoi vederli. Chiedi allo Spirito Santo di aprire i tuoi occhi spirituali per farti vedere ciò che i tuoi occhi naturali non possono vedere.

Nella Bibbia la cecità è spesso metafora di una mente chiusa. Le dieci spie avevano una mente chiusa perché vedevano solo i problemi, i giganti. Giosuè e Caleb, invece, avevano gli occhi aperti e vedevano un’opportunità dove gli altri vedevano solo ostacoli.

Il covid19 ha provato tutti quanti. Questo gruppetto di dodici persone faceva parte di quel gruppone che era uscito dalla schiavitù d’Egitto, che ha visto il mare aprirsi, che ha visto la manna, che ha visto la nuvola di fuoco, che non ha mai visto il suo piede scalzo perché i vestiti crescevano con loro! Questo gruppo ha visto la gloria di Dio nel deserto, ma erano sempre nel deserto. Quando Dio ha scelto quelle dodici persone gli ha fatto subito vedere il raccolto! Se io passassi un periodo di deserto e poi vedessi il raccolto, gioirei! Eppure a volte capita di continuare a vedere i problemi. Non dimenticarti ciò che Dio ha fatto per te. Oggi è il tempo di adorare Dio. La mia circostanza è solo una circostanza, non la mia storia! È nel deserto che devi fare vedere chi sei! Non perdere l’opportunità, non perdere il momento.

Tre anni fa, a motivo di una transizione, ci siamo trovato con dei nuovi pastori che avevamo solo visto in una conferenza: non li conoscevamo e loro non conoscevano noi. In quella transizione, però, Dio ci parlò chiaramente per dirci che loro sarebbero stati i nostri pastori. La cosa bella è che Dio parlò così anche a loro. Dov’è il miracolo? Queste sono persone che hanno chiese enormi, ministeri in tv, super impegnati. Ditemi voi se non è da Dio! Questi pastori ci hanno cercato per ciò che vedono in noi, non per ciò che noi possiamo dare. Durante il covid19 abbiamo avuto una connessione divina, ma avrei potuto perdere quel momento! Un paio di anni fa avevo promesso a Gioele di accompagnarlo il primo giorno di scuola in prima media, ma il pastore Hope la chiamò per invitarla alla conferenza delle donne, in America, tutto spesato. Era tentata di rifiutare perché aveva fatto una promessa a Gioele, ma poi capì che non doveva perdere questo momento, sia il Pastore che Gioele le dissero di andare. Quello è stato il suo momento perché è stato il momento per iniziare a conoscere davvero i pastori, avere connessioni con altri pastori e catapultarla in un altro mondo. Se una porta non si apre, non piangere: ci sono porte più grandi che si devono aprire! Adesso ci troviamo dentro qualcosa che è più grande di noi.

L’anno scorso, appena messi in lockdown, ci siamo dovuti riorganizzare. Abbiamo ricevuto telefonate di persone che dicevano: “ed ora come farete? Siete a tempo pieno!”. In un momento in cui potevamo essere messi ko, abbiamo detto a Dio: “Dio non comprendo, ma io continuo a lodarti!”. Il 9 marzo ci hanno messo in lockdown ed il 15 di marzo la segretaria dei pastori Carpenter li ha contattati per dirgli che i pastori volevano vederli. Le persone che ti amano per chi tu sei mentre sei nel deserto, sono vere connessioni. Queste due persone così importanti hanno pensato a noi e ci hanno detto: “Come state? Non vi deve mancare niente. Qualsiasi cosa di cui avete bisogno, noi ci siamo”. Vedete com’è Dio?! Sono i nostri più grandi sostenitori, in ogni senso, ma noi li amiamo per ciò che sono – persone trasparenti, persone vere. Durante il lockdown abbiamo visto persone convertirsi e persone allontanarsi. Siamo rimasti delusi? Certo; tu sei umano, ma Dio è sovraumano.

Se tu cammini nella giustizia di Dio, non ti preoccupare perché Dio provvede per te. Non solo finanze, ma anche affetto ed amici. Lui non ti deluderà e non ti lascerà mai! Durante il lockdown, durante il deserto, alcuni ci hanno lasciato, ma ho scoperto questo: quando le persone sono con te durante il deserto, durante i momenti tristi, queste persone sono delle connessioni di cuore. Durante questo momento di deserto, pastori dall’altra parte del mondo ci hanno chiamato per chiederci come stavamo. Per questo ho chiesto a Dio di essere una persona che mi fa connettere di cuore con le persone, come Giosuè e Caleb. Loro sono rimasti fedeli a Mosè, Dio ha aperto i loro occhi spirituali ed oggi li conosciamo come grandi guerrieri e grandi conquistatori. Dio sta rialzando persone con questa stoffa.

Io vedo molto, perché quando coinvolgi Dio nella tua vita, il poco diventa molto!

Nella vita ci sono momenti tristi e momenti felici, ma la chiave è: impara a lodare Dio in ogni tempo. Tutto quello che Dio promette lo mantiene, perché non è un uomo che può mentire! Se siamo fedeli nel momento, Dio ci porterà dove vuole portarti. Non concentrarti sempre sulla prossima stagione, sii fedele nel momento, perché se sei fedele nel momento, Dio ti porterà nella prossima stagione!

Caleb allora calmò il popolo che mormorava contro Mosè e disse: «Saliamo subito e conquistiamo il paese, perché possiamo certamente farlo».

Numeri 13:30

In pratica Caleb stava dicendo: io mi rifiuto di fermarmi per ciò che ho pregato per tanto tempo, per ciò per cui sto pagando il prezzo, io mi rifiuto di fermarmi perché so che il mio raccolto sta arrivando! Io non sono di quelli che tornano indietro, io sono di quelli che vanno avanti perché so che il mio raccolto mi sta aspettando!

Se vuoi squalificare te stesso da ciò che hai seminato, ciò che devi fare è svenire nel deserto, indietreggiare, tornare indietro. Se tu torni indietro nei momenti di deserto, tu ti squalifichi da tutto ciò che hai seminato! Il mio consiglio è questo, combatti e dichiara: “il mio raccolto sta arrivando. La mia circostanza non è la mia storia, la mia storia è ciò che Dio mi ha promesso!”. Guarda avanti e non guardare indietro come la moglie di Lot che è diventata una statua di sale. Dio fa i miracoli, ma a volte le persone se ne dimenticano. Spiritualmente la moglie di Lot rappresenta le persone che sono state strappate dalle tenebre e poi se ne dimenticano. Quando nel cammino cristiano stai ancora combattendo per alcune storie non dimenticarti di ciò che Di ha fatto per te, non pensare che stavi meglio prima! Ti rendi conto di quello che stai dicendo? Spiritualmente diventi una statua di sale, diventi insensibile alle cose di Dio; è pericoloso. Non giocare con la grazia di Dio, perché se continui a giocare con il peccato, potresti perdere la vita eterna. Stai attento al tuo modo di vivere, perché lo Spirito Santo è sempre pronto a convincere il tuo cuore, ma la responsabilità delle tue scelte è tua. Molti oggi giocano con Dio, ma ci sono persone che sono morte per il vangelo! Dio è un Dio di grazia, ma è anche un Dio di giustizia. Chi ha orecchi per udire, oda, perché questo è un tempo di salvezza. Dio non vuole solo portarti con lui in paradiso, ma vuole anche che tu adempia il suo piano nella tua vita.

Pensi che io sia sempre stata sicura? Quando fai passi di fede, hai sempre un po’ di tremarella perché non vuoi sbagliare. Io sono sicura perché Dio è con me, non sono sicura di me (si rischia di cascare nell’arroganza). Anche se ho la tremarella nel fare passi di fede, sono sicura perché Dio è con me. Quando ci sono momenti difficili, ci sono anche momenti di pressione ed i momenti di pressione Dio li usa per tirare fuori l’unzione. I momenti di spremitura sono importanti perché è lì che viene fuori l’olio, ciò che in te; permetti a Dio di spremerti ogni tanto. Il nemico non ti attaccherebbe mai se non vedesse il potenziale in te! Non ti scoraggiare in questo tempo e non perdere l’opportunità che Dio ha messo nella tua vita.

A volte può succedere che un giovane in Cristo si può sentire solo, soprattutto se abiti in zone in cui non ci sono molti giovani che credono. Io li capisco, perché ci sono passata. Quando avevo 15 anni, il mio desiderio era davvero di servire Dio con tutto il cuore, ma mi rendevo conto che i giovani che c’erano in chiesa non avevano la mia stessa mentalità. Mi ritrovavo sola nella mia cameretta, ma sapevo che questo un giorno sarebbe finito. Nella mia cameretta predicavo al muro, ma sapevo che un giorno avrei predicato alle folle. Mi sembrava che i giovani si divertivano ed io no. Ho provato ad uscire con loro, ma mi trovavo a disagio, così ho fatto una scelta ed ho messo tutto nelle Sue mani. Non è il momento che parla, è il tempo che parlerà ed io oggi posso dire che Dio è fedele. In quell’età in cui sembrava che fossi sola, mi sono immersa nella Parola e Lui ha messo in me il desiderio di servirlo ancora più in profondità. Poi Dio ha messo dentro di me il desiderio di conoscere un uomo e servire Dio insieme. Non sapevamo di diventare pastori, sapevamo solo che volevamo servire Dio! In quella camerina non sapevo cosa Dio voleva fare, ma ho avuto fiducia in Lui. Se coinvolgi Dio nella tua vita, tu sei nelle Sue mani e non c’è posto migliore in cui essere. Non perdere il momento.

 

Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori! Dio sta parlando in questo tempo. Ringrazia Dio, perché il raccolto è già nelle tue mani!

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