SERIE. TASK FORCE (4) – RIARMATI

Sara Giuliano

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Date

3 Luglio 2022

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03/07/2022 – Pastore Riccardo Bianchi

Riassunto: Dio ha preparato delle persone affinché ci fosse una task force di persone, di discepoli, per fare impatto nel loro tempo. Queste persone hanno preparato il terreno per noi. Una cosa fondamentale da fare è la preghiera. La preghiera è richiesta, ma dobbiamo sapere come pregare.

La scrittura ci dice che non dobbiamo mai cessare di pregare e non lasciare la comune adunanza, quindi la domenica dovremo essere in chiesa. Sei un essere umano, sei imperfetto, per questo hai bisogno della presenza costante di Dio. Dio vuole che tu viva, non che tu sopravviva.

Non cessate mai di pregare.

I Tessalonicesi 5:17

Non spegnete lo Spirito. Se spegniamo lo Spirito Santo è finita; abbiamo bisogno dello Spirito Santo. Gesù ci ha insegnato a pregare: “come in cielo, così in terra” e continueremo a pregare finché non sarà così. In modo sovrannaturale si aprono i cieli e vengono cambiati i caratteri ed il temperamento.

1 Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi, 2 dicendo: «C’era in una città un giudice che non temeva Dio e non aveva rispetto per alcun uomo. 3 Or in quella stessa città c’era una vedova che andava da lui, dicendo: “Fammi giustizia del mio avversario”. 4 Per un certo tempo egli si rifiutò di farlo, ma poi disse fra sé: “Anche se non temo Dio e non ho rispetto per alcun uomo, 5 tuttavia, poiché questa vedova continua a infastidirmi, le farò giustizia perché a forza di venire, alla fine non mi esaurisca”». 6 E il Signore disse: «Ascoltate ciò che dice il giudice iniquo. 7 Non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. Tarderà egli forse a intervenire a loro favore? 8 Sì, io vi dico che li vendicherà prontamente. Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?».

Luca 18:1-8

Continuare a pregare senza stancarsi. Lo Spirito è pronto, ma la carne è debole. Ci è richiesto uno sforzo per pregare e continuare a pregare.

Non devi desiderare la morte sul tuo avversario, ma puoi chiedere giustizia a Dio, che interverrà in modo sovrannaturale per sistemare le cose. La giustizia è che tutti hanno la possibilità di avere la vita eterna perché la morte è stata sconfitta!

Tutti coloro che erano intorno a Gesù potevano pensare che fosse un sogno finito lì, ma la verità è che quando è stato seminato il seme della vita di Gesù Cristo poi c’è stato un germoglio, che è la resurrezione. C’è vittoria in Gesù Cristo, anche nelle situazioni strane.

Possiamo noi esaurire Dio? No. Gesù ha detto che Dio ci vendicherà prontamente, ma ha chiesto anche se quando tornerà, troverà la fede sulla terra.

 

Dio ti mette accanto persone che ti sopporteranno per l’eternità! Ho in mente un posto dove ci sono tante chitarre, tutte quelle che non mi sono potuto comprare, e degli amplificatori così grandi che si sentiranno per tutto l’universo!

Abbiamo passato un momento di difficoltà che ha disarmato le persone. Le persone si sono sentite disarmate, senza sapere come affrontare gli eventi. La buona notizia è che Dio è pieno di risorse e ha un piano per questo tempo.

C’è un vaglio. Chi si appoggia a gli uomini cadrà, perché l’uomo non ti può sostenere, ma chi si appoggia a Dio sarà riarmato.

Nella Parola troviamo degli uomini che sono stati disarmati. Oggi parliamo di Elia. Era un potente uomo di Dio, rappresentava qualcosa di forte. Aveva i suoi discepoli e c’erano uomini che lo rispettavano. Sembrava indistruttibile, ma nel clou della sua forza è successo qualcosa che ha messo in risalto la vulnerabilità dell’uomo e l’onnipotenza di Dio.

L’uomo può attraversare dei momenti di difficoltà nella sua vita spirituale. Non c’è vergogna per questo. Dio è padre e madre e ti sosterrà. Anche se tutti ti abbandonassero, lui non ti abbandonerà mai.

Nel piano di Dio ci sono dei momenti di difficoltà. Vediamo cos’è successo a Elia.

Elia fugge lontano da Jezebel 

1 Achab riferì a Jezebel tutto ciò che Elia aveva fatto e come aveva ucciso con la spada tutti i profeti. 2 Allora Jezebel inviò un messaggero a Elia per dirgli: «Gli dèi mi facciano così e anche peggio, se domani a quest’ora non avrò fatto di te come uno di loro». 3 Quando sentì questo, Elia si levò e se ne andò per mettersi in salvo. Giunse a Beer-Sceba, che appartiene a Giuda, e vi lasciò il suo servo. 4 Egli invece si inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a sedersi sotto una ginestra e chiese di poter morire, dicendo: «Ora basta, o Eterno! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri». 5 Poi si coricò e si addormentò sotto la ginestra; ma ecco un angelo lo toccò e gli disse: «Alzati e mangia». 6 Egli guardò e vide vicino al suo capo una focaccia cotta su delle pietre calde e una brocca d’acqua. Egli mangiò e bevve, poi tornò a coricarsi. 7 L’angelo dell’Eterno tornò una seconda volta, lo toccò e disse: «Alzati e mangia, poiché il cammino è troppo lungo per te». 8 Egli si alzò, mangiò e bevve; poi, nella forza datagli da quel cibo, camminò quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Horeb.

Elia al monte Horeb

9 Là entrò in una caverna e vi passò la notte. Ed ecco, la parola dell’Eterno gli fu rivolta e gli disse: «Che fai qui, Elia?». 10 Egli rispose: «Sono stato mosso da una grande gelosia per l’Eterno, il DIO degli eserciti, perché i figli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti. Sono rimasto io solo ed essi cercano di togliermi la vita». 11 DIO gli disse: «Esci e fermati sul monte davanti all’Eterno». Ed ecco, passava l’Eterno. Un vento forte e impetuoso squarciava i monti e spezzava le rocce davanti all’Eterno, ma l’Eterno non era nel vento. Dopo il vento un terremoto, ma l’Eterno non era nel terremoto. 12 Dopo il terremoto un fuoco, ma l’Eterno non era nel fuoco. Dopo il fuoco una voce, come un dolce sussurro. 13 Come udì questo, Elia si coperse la faccia col mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna; ed ecco una voce che gli diceva: «Che fai qui, Elia?». 14 Egli rispose: «Sono stato mosso da una grande gelosia per l’Eterno, per il DIO degli eserciti, perché i figli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti. Sono rimasto io solo ed essi cercano di togliermi la vita» 15 L’Eterno gli disse: «Va’, rifa’ la strada del ritorno fino al deserto di Damasco; giunto là, ungerai Hazael come re di Siria. 16 Ungerai pure Jehu, figlio di Nimsci, come re d’Israele; ungerai quindi Eliseo, figlio di Shafat di Abel-Meholah, come profeta al tuo posto. 17 Così chiunque scamperà dalla spada di Hazael, sarà ucciso da Jehu; e chiunque scamperà dalla spada di Jehu, sarà ucciso da Eliseo. 18 Ma ho lasciato in Israele un residuo di settemila uomini, tutti che non hanno piegato le loro ginocchia davanti a Baal e che non l’hanno baciato con la loro bocca».

Vocazione di Eliseo

19 Elia partì di là e trovò Eliseo, figlio di Shafat, mentre arava con dodici paia di buoi davanti a sé ed egli stesso si trovava con il dodicesimo paio. Elia gli passò vicino e gli gettò addosso il suo mantello. 20 Allora Eliseo lasciò i buoi e corse dietro a Elia, e disse: «Ti prego, lasciami andare a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elia gli rispose: «Va’ e torna, perché che ti ho fatto?». 21 Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li offrì in sacrificio; con gli attrezzi dei buoi ne fece cuocere la carne e la diede alla gente, che la mangiò. Poi si levò, seguì Elia e si mise al suo servizio.

I Re 19:1-21

Elia aveva stravinto contro i profeti di Baal. C’erano stati segni e miracoli, ed Elia probabilmente si sentiva invincibile. Quando però Jezebel lo minacciò, Elia si impaurì e scappò.

Può succedere che dopo aver vissuto segni, miracoli e prodigi ti stanchi di fare le videochiamate. Ti stanchi di andare in chiesa per andare al mare, ai concerti, in posti in cui non sei mai andato prima, perché vuoi riappropriarti della tua libertà che ti era stata portata via. Ricorda che la vera libertà è in Cristo. Cristo significa l’unto, quindi “stare in Cristo” significa “stare nell’unzione”. Se stai nell’unzione, tu vinci.

Dopo essere stato un giorno nel deserto, un angelo va da Elia e gli dice di alzarsi e mangiare, per ristorarsi per il viaggio di ritorno. Il deserto è un luogo specifico, in cui mancano tante cose. Horeb significa deserto. Molte persone sono state nel deserto. Anche noi abbiamo passato un deserto. Il seme per germogliare deve morire! Forse ci sono più cose di quelle che pensavamo che dovevamo rimuovere. Ricordate che dopo il deserto, c’è la vittoria.

Il monte Horeb è il monte Sinai. Molte persone sono state nel monte Sinai. Elia, l’uomo che ha sconfitto i profeti di Baal, che ha pregato ed il fuoco è sceso dal fuoco, ha avuto un abbassamento spirituale. Può succedere! Cosa ha fatto Dio? Lo ha portato nel deserto. Nel deserto c’è silenzio, così puoi ascoltare la voce di Dio.

Non confessare ciò che vedi, non confessare la realtà, ma continua a credere nelle promesse di Dio anche nelle difficoltà, perché lui ti tirerà fuori.

Elia si è sentito solo, ma Dio gli ha detto che c’erano altre settemila persone che non si erano piegate a Baal! Ugualmente per noi, ci sono altre settemilioni di persone che credono nel risveglio! Quest’anno c’è moltiplicazione di risorse, moltiplicazione di gioia, moltiplicazione di soddisfazione.

Dio dice ad Elia di ungere Eliseo. Forse c’era bisogno di una successione. Elia era nel deserto, ma poi fu rapito con un carro di fuoco e non vide la morte!

Mosè è stato sul monte Sinai. Mosè significa tratto dalle acque. Forse anche tu sei stato tratto dalle acque. Poteva morire, ma Dio lo ha riscattato. Mosè ha vissuto in Egitto, ma poi è stato mosso a gelosia per il suo popolo ed ha ucciso un egiziano. Così è scappato e si è rifugiato nel deserto, da colui che sarebbe diventato suo suocero, Ietro, ed era vicino al monte Sinai. Poi mentre era lì a pascolare vide un pruno ardente e Dio lo chiamò e gli dette uno scopo.

A Mosè sono serviti 40anni, ad Elia 40 giorni. C’è stato un altro che è stato nel deserto 40 giorni. Appartati per Dio, stacca il telefono, Dio ti parlerà come ha parlato a loro. Cerca la presenza di Dio. Se hai individuato cosa ti è stato rubato, puoi chiedere a Dio che te ne venga restituito sette volte tanto.

Prega, chiedi, insisti. Se un giudice che non teme Dio ha esaudito la vedova, quanto più Dio esaudirà te.

L’uomo senza Dio è incontrollabile, per questo abbiamo bisogno di Dio. Task force è un termine militare. Abbiamo bisogno di riarmarci. Come? Quando la potenza di Dio verrà su di te. Il tuo riarmarti è arrenderti. Il tuo arrenderti è germogliare. Per germogliare hai bisogno di morire. Quali sono le tue priorità? Hai bisogno di morire a te stesso per cercare la faccia di Dio ed adempiere allo scopo di Dio per la tua vita.

Disarmato significa inerme, indifeso, incapace di difendersi, vulnerabile, debole e fragile.

Se ti sei sentito così è perché il diavolo ha cercato di disarmarti per renderti inerme. Magari prima servivi Dio, facevi cose grandi per Lui e poi ti sei ritrovato nel deserto. Come Dio ha aiutato Elia, come Dio ha aiutato Mosè, Dio aiuterà anche te. Non è per forza, né per potenza, ma per il mio Spirito, dice l’Eterno.

Prenditi un tempo, prenditi qualche giorno per stare alla presenza di Dio e Dio ti parlerà. Anche Gesù è stato 40 giorni nel deserto, ma poi ha ricevuto potenza per portare avanti il suo ministerio.

Stai con persone che promuovono la fede, il corpo di Cristo, l’unità – perché è lì che Dio ha comandato la benedizione. I 120 erano lì, insieme, e lo Spirito Santo venne e li riempì. Cerca la faccia di Dio. Se sei in Cristo sei una nuova creatura, nell’unzione tu hai successo. Quando lo Spirito Santo guida la tua vita, c’è successo.

Se stai andando bene, continua. Se hai imparato a sfondare ed andare oltre le difficoltà, continua, perché non è solo per te ma è una testimonianza anche per gli altri. Dio ha un piano perfetto per noi.

29 Ed ora, Signore, considera le loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunziare la tua parola con ogni franchezza, 30 stendendo la tua mano per guarire e perché si compiano segni e prodigi nel nome del tuo santo Figlio Gesù». 31 E, dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano radunati tremò; e furono tutti ripieni di Spirito Santo, e annunziavano la parola di Dio con franchezza.

Atti 4:29-31

La chiesa ad un certo punto viene minacciata. Gli viene detto che se continueranno a predicare il vangelo sarebbero stati arrestati.

Pietro, come Elia, nel momento di difficoltà è scappato, ha rinnegato Gesù. Dio però lo ha riscattato. L’alto solaio c’è stato dopo. Hai dei dubbi? Anche ai discepoli è sicuramente successo, dopo la morte di Gesù. Dio in questo tempo ti darà un chiaro indirizzo del Suo piano per la tua vita.

Vai in tribunale, chiedi e ricevi, ma chiedi bene. I discepoli sono andati davanti al giudice e gli hanno detto: concedici di andare ed annunziare la tua Parola con franchezza. Gesù ci ha detto andate e fate discepoli, quindici concedici di andare! La scrittura ci dice che il luogo dove erano tremò e poi andarono a predicare il vangelo con franchezza.

Ti senti non qualificato? Ricordati che Dio ti equipaggia. Non pensare che non sei in grado: tu puoi.

Or essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni e avendo capito che erano uomini illetterati e senza istruzione, si meravigliavano e riconoscevano che erano stati con Gesù.

Atti 4:13

Questi uomini erano illetterati e senza istruzione. Studia se puoi, ma se non hai potuto, non ti preoccupare. Paolo aveva a che fare con dei “super apostoli”. Immaginate, il fratello del Signore, Giacomo, pastore di Gerusalemme! Ma Paolo disse: io non sono da meno. Dillo anche tu: io non sono da meno.

Se sei stato disarmato, sappi che in Dio sei riarmato e pronto ad uscire dal deserto. Ricevi il mandato! Non cessare mai di pregare ed abbi fede in Dio, che chiama le cose che non sono come se fossero. L’Eterno faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio! 26 L’Eterno rivolga il suo volto su di te e ti dia la pace!

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