16/07/2023 – Barbara Moscardi
Non temere, non avere paura. La paura è un’emozione ed anche i cristiani hanno paura. La paura è una sensazione che ti porta a svegliarti la notte con un macigno sul cuore. La paura è talmente forte che ti sembra di provare un senso di impotenza infinita. Ci sono delle cose che ci accadono e che non possiamo farci proprio niente. La notte provi questo e poi arriva il giorno e tutto ti dice che tutto va male. Sei un cristiano, e sai che devi lottare contro questo pensiero, perché non è la volontà di Dio che tu provi paura.
La realtà dice che non c’è speranza e qualcosa ti dice: “fattene una ragione”. Sei stanco e ti viene spesso da piangere. Succede, lo dico e non me ne vergogno. Questo periodo è stato tosto, ma ringrazio Dio perché già da un po’ di tempo prima che è accaduto l’evento che mi ha turbata, Dio aveva iniziato a dirmi: “non temere, non temere”. Quando la prova arriva ci sembra di non essere mai preparati e di essere investiti dalla tempesta, ma ricordate che niente è più grande di Dio.
Nel periodo tosto, quando mi svegliavo con questo macigno sul cuore, mi venivano alla mente quelle parole: “non temete”. Così mi mettevo a pregare, perché sapevo che era l’unica cosa da fare, l’unica soluzione. Sono stata provata, ma mai disperata perché la disperazione non ci appartiene.
Ho visto un miracolo, ma voglio di più. C’è un destino preparato per me su questa terra e lo voglio vivere. Ci saranno delle sfide, ma Dio ha vinto il mondo!
Dio mi ha portato a riflettere ed a meditare su queste parole: “non temere”. Posso accoccolarmi su queste parole, ma c’è di più! Entriamo nella potenza della Parola di Dio.
8 «Ma tu, Israele, mio servo, Giacobbe che io ho scelto, progenie di Abrahamo, mio amico, 9 te che ho preso dalle estremità della terra, che ho chiamato dagli angoli più remoti di essa e ti ho detto: “Tu sei il mio servo, ti ho scelto e non ti ho rigettato”. 10 Non temere, perché io sono con te, non smarrirti, perché io sono il tuo DIO. Io ti fortifico e anche ti aiuto e ti sostengo con la destra della mia giustizia.
Isaia 41:8-10
Qui c’è scritto Israele, ma metti il tuo nome. Noi siamo nelle promesse di Abramo, in Cristo Gesù. In Cristo si è avverata la promessa fatta ad Abramo: “in te saranno benedette tutte le famiglie della terra”. Chi è alla destra di Dio? Chi è la destra di Dio? Gesù.
Non temere, o piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno.
Luca 12:32
Qui è Gesù che parla. Gesù sta parlando delle ansie. L’ansia è la paura che ti accada qualcosa che non vuoi che succeda. Ansia, deriva da una parola greca che significa distrazione. L’ansia ci fa distrarre dalla visione che Dio ci dà, dalle cose belle che Dio ci dice, perché ci fa vedere solo le circostanze. L’ansia ci fa vedere con gli occhi carnali, non con quelli spirituali. Per questo Gesù ci dice, in modo molto tenero, non temere piccolo gregge.
Ci sono degli studiosi della Bibbia che hanno scoperto che la parola: “non temere” è menzionata nella Parola 365 volte. Figlio/a di Dio, puoi ripeterti questo ogni giorno. Se Dio lo ha scritto, significa che sapeva che ci saremo potuti trovare in situazioni di paura.
Qual è il fondamento di questa parola – non temere? Gesù Cristo, l’Unto. Andiamo più in profondità, perché non ci deve bastare che Gesù ci ha detto di non temere. Dobbiamo usare la spada della Parola, dobbiamo essere consapevoli di ciò che dice la Bibbia.
18 Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen».
Matteo 28:18-20
Nella Bibbia della Gioia è scritto: “e state certi di questo, io sarò sempre con voi fino alla fine del mondo”. Questo è il fondamento. Gesù è con noi fino alla fine del mondo, lui è il signore del cielo e della terra. Gesù dice amen: così è. Gesù stava dicendo ai discepoli di non farsi prendere da nulla di diverso da ciò che lui stava insegnando, perché lui è il Signore.
19 Ecco, io vi ho dato il potere di calpestare serpenti e scorpioni, e su tutta la potenza del nemico; e nulla potrà farvi del male. 20 Tuttavia non vi rallegrate del fatto che gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
Luca 10:19-20
Questo è un altro passo che mi ha fortificato molto in questo periodo. Per non temere su questa terra, devo essere consapevole di chi è il Signore. Il Signore è il Signore del cielo e della terra. Gesù ci ha dato l’autorità di schiacciare serpenti e scorpioni.
In quei momenti, di notte, ho preso una posizione usando l’autorità di questi versetti. Ho calpestato quel gigante che era venuto contro di me. La notte è dura, e c’è un combattimento! Arriva quella vocina che ti dice: “ma sei sicura? Ma chi sei? Ma chi ti manda?!”. Io sono una figlia di Dio, mi manda Gesù! Questo è il mio lascia passare, quindi fatti da parte diavolo! Il diavolo è tremendo, ma noi abbiamo autorità.
Vi faccio una domanda. La potenza del male può fare qualcosa a Gesù? No. Potresti pensare che lo hanno frustato e torturato, fino alla morte. Ricordate che tutto quello che è successo a Gesù, è successo perché lui lo ha permesso. Vi ricordate nel Getzemani quando Pietro per difenderlo ha tagliato l’orecchio ad una guardia? Gesù lo ha rimproverato e gli ha detto: “pensi che non potrei pregare il Padre e farmi mandare 12 legioni di angeli?” Gesù aveva tutto sotto controllo ed anche in quel momento era il Signore del cielo e della terra. Quando uso il nome di Gesù, io mi fondo come qualcosa che si amalgama, nel Signore Gesù. Tutta l’autorità e l’unzione escono da me tramite lo Spirito Santo.
Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
Galati 2:20
Significa entrare nello spazio del figlio, significa conoscere quel nome e prenderne possesso. Il nome di Gesù significa Dio è salvezza. Nell’antico testamento, il nome di Dio rimaneva un po’ misterioso. Quando Mosè è stato chiamato a portare fuori il popolo di Israele dall’Egitto, ha chiesto a Dio chi lo stava mandando e Lui gli ha risposto: “l’Io Sono ti ha mandato”. Ma con il figlio, Dio ci ha rivelato il Suo nome! Vi rendete conto di che onore abbiamo avuto?
Pensate nelle cose della vita, quando qualcuno ti manda da un dottore, da un avvocato o anche in un negozio. Vi presentate da quella persona dicendo: “mi manda Tizio”. Quando fai questo ti aspetti di avere una corsia preferenziale, perché ti presenti a nome di qualcuno di serio. Quanto più rendersi conto di andare nel nome di Gesù.
Nella cultura ebraica, conoscere il nome di qualcuno era qualcosa di intimo e capivano bene cosa significa andare nel nome di Gesù. Nell’antico testamento il nome di Dio era pronunciato con timore, pensavano che sarebbero morti se avessero visto Dio. Con Gesù, invece, tutti coloro che lo riconoscono come Signore possono essere intimi con Lui.
Poiché dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro.
Matteo 18:20
Hai il permesso di usare il nome di Gesù? Beh, la Scrittura ti dice che addirittura Gesù è in mezzo a noi.
In quel giorno non mi farete più alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che tutto ciò che domanderete al Padre nel mio nome, egli ve lo darà.
Giovanni 16:23
Ma Pietro disse: «Io non ho né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati e cammina!».
Atti 3:6
Pietro stava dicendo questo. “quello che ho, te lo do”. Pietro si era amalgamato con Gesù attraverso lo Spirito Santo e sapeva che poteva darlo a gli altri. Pietro era talmente unto e amalgamato con il Signore che le persone che venivano toccate dalla sua ombra ricevevano guarigione e liberazione!
Dio vuole che tu sia un protagonista, non una comparsa nella vita. Non essere vittima degli eventi.
C’è una donna che mi ha sempre colpito della Bibbia. Questa donna è detta la sciunamita. Dalle righe che sono state scritte di Lei, rispecchia una grande fede. Noi abbiamo l’onore di avere lo Spirito Santo, quindi avere una grande intimità con Dio. Quando questa donna ha conosciuto Eliseo, aveva un grande desiderio di servire l’uomo di Dio perché sapeva che così stava servendo Dio. Questa donna aveva fatto costruire nella sua casa una stanza per lui. Era una donna devota, ma non aveva figli. Allora la sterilità di una donna era sentita in maniera molto forte. A questa famiglia mancava qualcosa, ma lei non aveva mai chiesto niente all’uomo di Dio. Lui, però, profetizza che lei avrebbe avuto un figlio, e così è stato. Questo bambino cresce, e poi accade qualcosa di tremendo, muore. La donna non si scompone, non si mette ad urlare ed a strapparsi le vesti, ma prende il bambino morto e lo adagia sul letto e va a cercare l’uomo di Dio. Lo trova e il bambino resuscita. Tutti si focalizzano sul miracolo, ma voglio portarvi a riflettere sul fatto che sicuramente questa donna aveva una voce dentro di lei che gli diceva: “non temere”. 2Re 4:8-36
Gli eventi a volte sono duri e dolorosi, ma ciò che Dio può fare è meraviglioso. Confida in Lui e nella sua Parola, dichiara la Sua Parola ed usa il nome di Gesù.
Gesù ha sacrificato sé stesso perché potessimo vivere una vita benedetta su questa terra. A volte le sfide sono toste, ma Gesù può cambiare le cose.
Ad un certo punto, Gesù ha cominciato a dire ai discepoli che sarebbe dovuto andare via. Li stava preparando, gli stava dicendo che avrebbe mandato un consolatore. Gli ha detto di amarsi, di credere e chiedere nel Suo nome. Perché Gesù è dovuto andare via? Perché finché rimaneva nel suo corpo di carne era legato in quel corpo, mentre quando lui ha lasciato il suo corpo di carne, il Suo Spirito è stato liberato su tutti coloro che lo invocano. Lui lo ha fatto, perché noi siamo importanti per Lui.
Prima abbiamo letto in Luca 10:20 che i nostri nomi sono scritti nei cieli. Tu sei importante, il tuo nome è importante. Metti il tuo nome quando leggi la Bibbia. Se fossimo ebrei lo capiremo ancora meglio, perché per gli ebrei il nome era importantissimo: il nome definiva il carattere della persona ed il destino. Se pensate a Giacobbe, che vuol dire imbroglione, Dio gli cambia il nome in Israele. Dio cambia il nome di Simone in Pietro, che vuol dire roccia.
Potresti pensare che il significato non è granché, ma guarda cosa è scritto in Apocalisse.
Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: a chi vince io darò da mangiare della manna nascosta; e gli darò una pietruzza bianca, e sulla pietruzza sta scritto un nuovo nome che nessuno conosce, se non colui che lo riceve».
Apocalisse 2:17
Mi sono domandata cosa fosse questa pietruzza bianca, cosa significhi. Viviamo in un’epoca diversa, ma allora sapevano molto bene cosa significava. Nei tribunali di allora, quando si giudicavano i reati, una pietra bianca significava assoluzione, una nera condanna. Una pietruzza bianca veniva data anche agli atleti che vincevano, insieme ad una rendita a vita. Tu ricevi completamente assoluzione! Abbiamo una rendita eterna che ci aspetta nel cielo. Ci aspetta una vita meravigliosa, eterna ed una vittoria schiacciante in Cristo.
Credo che quella pietruzza con il nome scritto, Gesù l’abbia già scritta, al momento che tu ricevi Gesù nella tua vita. Credo che di quelle pietruzze con il nome misterioso, ce ne siano a migliaia in cielo!
Se non hai ancora fatto di Gesù Cristo il Signore della tua vita, prendi questa opportunità oggi. Fai in modo che una nuova pietra sia presa e un altro nome sia scritto. Non temere. Appropriati di tutto ciò che Gesù – il Signore del cielo e della terra – ti ha dato. Tu sei importante.