ESSERE PRONTI PER L’IMPROVVISO

Sara Giuliano

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Date

3 Novembre 2024

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03/11/2024 – Barbara Moscardi

Siete pronti per l’improvviso?

Poiché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte.

1 Tessalonicesi 5:2

Dobbiamo essere pronti per questo giorno. Se penso all’improvviso, mi viene subito in mente questo giorno, il giorno del ritorno di Gesù. Gesù ritornerà e ristabilirà il suo regno e la sua giustizia.

La vita di tutti i giorni, a volte, ci fa perdere questo obiettivo, ma il cristiano deve avere l’obiettivo di far conoscere Gesù Cristo, in modo che quando Lui tornerà, le persone possano essere pronte.

C’è un tempo. Quando l’uomo ha peccato ha messo un conto alla rovescia; è come l’ultimo dell’anno, quando facciamo il conto alla rovescia per l’anno nuovo. Dal momento in cui Adamo ed Eva hanno peccato si è innescato un conto alla rovescia, e noi dobbiamo essere pronti. Non possiamo girarci intorno: chi ha creduto sarà salvato e chi non ha creduto sarà condannato. Non possiamo indorare la pillola; Dio vuole che ognuno di noi sia pronto per questo giorno.

Il focus deve essere questo.

Allora potresti porti questa domanda: “sono stato creato solo per essere uno strumento per ‘salvare il mondo’”. No. Dio ha creato l’uomo per vivere nella beatitudine – questo era il sogno di Dio per l’uomo. Poi c’è stato il peccato che ha innescato questo conto alla rovescia, c’è una scadenza. Non si tratta di secondi, perché per Dio mille anni sono come un giorno, ma c’è un tempo stabilito.

Anche Gesù, quando è venuto sulla terra, aveva un limite come uomo. Quando il suo tempo si avvicina, quando la croce si avvicina, lui fa un ultimo sermone che si chiama “sermone profetico”.

9 Quando poi sentirete parlare di guerre e di tumulti, non vi spaventate perché queste cose devono prima avvenire, ma non verrà subito la fine». 10 Allora disse loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno; 11 e vi saranno grandi terremoti, carestie e pestilenze in vari luoghi; vi saranno anche dei fenomeni spaventevoli e grandi segni dal cielo.

Luca 21:9-11

In questo periodo vediamo che le guerre ci sono, succedono delle catastrofi. Una parola sulla quale mi voglio soffermare è questa: “non vi spaventate”. Ho sentito qualcuno dire che non vuole fare figli per non farli vivere in questo mondo; è bruttissimo, perché Gesù ha detto: “non vi spaventate”.

Non ti spaventare vuol dire: non farti buttare giù, non farti sopraffare dal terrore, non permettere di farti cadere, non perdere autorità e forza.

Gesù incoraggia le persone affinché i loro cuori non siano aggravati dalle preoccupazioni della vita. Come si fa? Dobbiamo essere pronti all’imprevisto. Gesù chiude il suo periodo pubblico da uomo sulla terra con questo sermone. Anche la prima cosa che ha fatto è un sermone. Curioso, no? Gesù, come ultima cosa, dice alle persone di non essere spaventati e di ricordarci ogni cosa che ci ha trasmesso. È interessante il fatto che Gesù inizia il suo ministero scegliendo i dodici e poi fa un sermone, chiamato il sermone sul monte. Meditate tutto questo sermone, perché è la prima volta in cui Gesù parla del Regno di Dio.

3 Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. 4 Beati coloro che fanno cordoglio, perché saranno consolati. 5 Beati i mansueti, perché essi erediteranno la terra.

Matteo 5:3-5

Beati – che parola bella. Beato significa felice, estasiato ed appagato. Quando Dio ha fatto l’uomo, l’ha messo in Eden. Eden significa luogo di indisturbata felicità. Poi Gesù viene sulla terra e la prima cosa che dice è: “beati”.

Quando non conoscevo la Bibbia vedevo solo: “beati i poveri, beati gli afflitti” e su questo sono state insegnate dottrine sbagliatissime. “Beati i poveri in spirito”. Chi sono i poveri in spirito? È il contrario dell’autosufficiente, è colui che si fida di Dio, è colui che ha fatto Gesù il suo Signore e Salvatore e non si sente nessuno senza Cristo. Si torna al primo comandamento, che dice di amare il Signore con tutto il cuore e con tutta la mente; questo è il povero in spirito.

“Perché di loro è il regno dei cieli”. I cieli, tutti. L’atmosfera è quello che vedo, oltre ci sono le stelle ed oltre ancora c’è il trono di Dio. Gesù è colui che Regna su coloro che regnano, ed è una cosa bellissima.

Se prendiamo questi versi e li facciamo nostri, saremo pronti per l’improvviso

“Beati coloro che fanno cordoglio (che sono afflitti), perché saranno consolati”. Cordoglio significa qualcosa di estremamente triste, un lutto. Il lutto non è solo una morte di una persona fisicamente, il lutto è anche qualcos’altro: forse ti è morto un matrimonio, un’amicizia, una relazione e sei grandemente – estremamente – triste. Gesù dice: “beati”. Perché? “perché saranno consolati”. Quindi, qualsiasi cosa che stai affrontando, Gesù ti dice: non ti abbattere, sii felice, estasiato, appagato, perché sono venuto a consolarti, sono al tuo fianco, ti sto chiamando per nome. Gesù viene ad eliminare alla radice la causa della tua sofferenza, per quello sei beato, perché c’è una soluzione. Gesù ti sta dicendo: c’è una soluzione, sono io! Quella felicità di Eden, Gesù non l’ha dimenticata: Lui è questa felicità.

“Beati i mansueti, perché essi erediteranno la terra”. Gesù parla ad un popolo oppresso dai romani, ad un popolo grandemente afflitto perché non avevano più neanche la loro terra. Gli ebrei si aspettavano un rivoluzionario, un guerriero. I mansueti sono coloro che si fidano di Dio invece che difendersi con la loro giustizia. Gesù parla di gentilezza e mitezza, che sono il contrario dell’egoismo. Gesù li porta a qualcosa di completamente diverso. Se ti fidi di Dio, ciò che ti spetta come figlio (eredità) nessuno te lo può togliere.

Le prove a volte sono toste, ma dobbiamo pensare che c’è una soluzione, c’è quella felicità di Dio. I bambini ci insegnano tante cose. Ho insegnato ai bambini sulle beatitudini e gli ho chiesto di disegnare o scrivere cos’è per loro la felicità. Ho chiesto ad una bambina di 4 anni cosa la fa contenta e lei mi ha risposto: ridere con mamma e papà. Guardate, dai bambini si ricevono mazzate tremende! Mi è venuta in mente una donna di Dio – è scritto in proverbi 31 – che ride dei giorni a venire. Quando Gesù dice: “lasciate che i bambini vengano a me perché di loro è il regno dei cieli” ha ragione, perché i bambini lo capiscono bene il Regno di Dio. Questa donna di proverbi 31 ha una famiglia da gestire, e sicuramente avrà le sue sfide, ma gestisce la sua famiglia secondo la Parola di Dio, perciò ride dei giorni a venire e non si preoccupa perché mette in pratica la Parola di Dio; questo è il segreto. Possiamo ridere delle piccole cose. Non dobbiamo farci sopraffare dalla pesantezza, perché Gesù è venuto a riportarci quella gioia.

Voi siete il sale della terra; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli si renderà il sapore? A null’altro serve che ad essere gettato via e ad essere calpestato dagli uomini.

Matteo 5:13

Il sale. Siamo il sale della terra. Innanzi tutto, vedete che Gesù parla al plurale – è corporale. Poi non dice “sarete”, ma “siete” perché, se ricevevano le Sue parole, erano già il sale della terra. Oggi il sale lo compriamo al supermercato per poco più di 1€, ma a quel tempo era raro e veniva anche usato per pagare i soldati romani – da qui la parola salario. Quindi Gesù gli stava dicendo che avevano un grande valore.

Oggi non comprendiamo cosa significa che il sale perde sapore, mentre loro lo sapevano bene. Il sale perde sapore non perché diventa vecchio, ma quando si corrompe. Così noi, se ci corrompiamo, perdiamo sapore.

Il sale era anche simbolo di fedeltà.

Il sale protegge dalla decadenza dei cibi.

Noi siamo chiamati a preservare la Parola di Dio ed a preservarla per come sta scritta, per le generazioni future. Quindi pronti per l’improvviso mettendo in pratica questi insegnamenti.

Questo sermone si conclude con il versetto 24. Vi consiglio di leggerlo tutto e rimanere estasiati come le persone che lo hanno ascoltato a quel tempo.

Perciò, chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia.

Matteo 7:24

L’uomo avveduto, dal greco prudente, accorto, giudizioso e attento. Dopo tutto quello che aveva insegnato, Gesù dice di essere accorti, attenti, avveduti. Questo può essere un insegnamento potente per essere pronti all’improvviso. Gesù ci dice di non perdere il focus, perché sta tornando. Ci dice che vuole che siamo felici.

Siamo pronti per l’improvviso? No, perché mi manca ancora una cosa: voltare pagina.

1 E Gesù se ne andò al monte degli Ulivi. 2 Ma sul far del giorno tornò di nuovo nel tempio e tutto il popolo venne da lui; ed egli, postosi a sedere, li ammaestrava. 3 Allora i farisei e gli scribi gli condussero una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, 4 dissero a Gesù: «Maestro, questa donna è stata sorpresa sul fatto, mentre commetteva adulterio. 5 Ora, nella legge Mosè ci ha comandato di lapidare tali donne; ma tu, che ne dici?». 6 Or dicevano questo per metterlo alla prova e per aver di che accusarlo. Ma Gesù, fingendo di non sentire, chinatosi, scriveva col dito in terra. 7 E, come essi continuavano ad interrogarlo, egli si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 Poi, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. 9 Quelli allora, udito ciò e convinti dalla coscienza, se ne andarono ad uno ad uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; così Gesù fu lasciato solo con la donna, che stava là in mezzo. 10 Gesù dunque, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quelli che ti accusavano? Nessuno ti ha condannata?». 11 Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». Gesù allora le disse: «Neppure io ti condanno; va’ e non peccare più».

Giovanni 8:1-11

Qualcuno può chiedersi: che c’entra la donna adultera con tutto quello che è stato detto oggi? Il nostro focus è il ritorno di Gesù, ma l’improvviso può essere una sfida, qualcosa che ti capita e non ti aspettavi, oppure una cosa bella ma per la quale non eri pronto. A volte non siamo pronti neanche ad essere grati per le cose belle che ci arrivano. Io voglio essere pronta per qualsiasi cosa; c’è una preparazione e questa è la Parola di Dio. Possiamo vivere quella felicità che era nell’Eden. Certo, in questa terra c’è afflizione, ma Dio ci ha detto che ci consolerà.

Voltare pagina. Perché? Io posso mettere in pratica la Parola di Dio, essere una persona che ama Gesù, ma se non volto pagina su alcune cose non posso essere pronta.

Mi immagino che questa donna giudea era una ragazza che si aspettava un altro destino per questa vita e poi non è andata così. Forse era una ragazza alla quale veniva detto: “beato chi ti sposa, sei così brava!”. Poi magari è stata sedotta, oppure è successo qualcosa che l’ha portata ad essere adultera. Magari ha pensato che aveva rovinato tutto e lo aveva fatto con le sue mani! Qui, però, questa donna fa un incontro divino. L’uomo voleva lapidarla, ma Gesù fa una cosa stupenda: Lui scrive con il suo dito, il dito di Dio. Cosa scrive? Negli anni ci sono state tante teorie, ma io credo che lui scriveva il suo nuovo destino. Vi rendete conto? Gesù è pronto a scrivere un nuovo destino! Gesù ha detto: ok, hai fatto qualcosa di sbagliato, ma ora vai e non peccare più. Non poteva dirgli: “volta pagina” perché i libri non esistevano. Oggi però direbbe: “volta pagina. Quello che è stato è stato”.

Stamani vi ho dato delle dritte: è importante sapere che Gesù ci vuole felici su questa terra. Puoi essere felice, ma devi voltare pagina.

Volta pagina a ciò che non sei riuscito a realizzare. A volte abbiamo dei sogni che non si realizzano, oppure hai creduto ad un miracolo che non si è realizzato e non si può recuperare. Ad esempio, la purezza questa donna non l’ha potuta recuperare, ma Gesù ha scritto per lei un nuovo destino. Volta pagina a quell’ingiustizia, a quella delusione, a quel dolore, a quell’offesa. Volta pagina per andare ad un nuovo livello. Volta pagina a quel senso di colpa ed a quel rimorso. Volta pagina.

Devi voltare pagina perché non si può scrivere su una pagina già scritta; Dio vuole una pagina bianca e lo dobbiamo fare noi. C’è un nuovo destino per te! Qualcosa di bello! Perché Dio ci vuole felici.

A volte la vita non è facile, a volte accadono cose che non ci aspettavamo, ma Dio è pronto a fare qualcosa di nuovo se noi facciamo il passo di voltare pagina.

Sii pronto per l’improvviso, sii pronto per il tuo nuovo destino. Metti in pratica la Parola, fidati di Dio e ridi dei giorni a venire.

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