FEDE PER MIRACOLI

Sara Giuliano

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28 Settembre 2025

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28/09/2025 – Pastore Mascia Bianchi

Oggi sembra che ci sia una guerra fra uomo e uomo, fra donna e donna, ma dietro c’è qualcosa di spirituale. Per questo la Parola dice che il combattimento non è contro carne e sangue, ma contro principati e potestà. Il nemico è il padre della menzogna e cerca di inculcare nella mente (la mente è il campo di battaglia) delle persone – anche dei credenti – che Dio non fa più miracoli. Dio è un Dio di miracoli, se non ne facesse più io e te non saremo qui.

I miracoli sono le promesse di Dio per i credenti. Non si parla solo di miracoli fisici. Trovare gioia dopo un lutto è un miracolo, perché la Bibbia dice che la gioia del Signore è la nostra forza, ed io posso dire che ho sperimentato questo miracolo nella mia vita. Perdonare una persona che ci ha fatto del male è un miracolo. Non devi pensare solo ai miracoli fisici, dobbiamo allargare la nostra mente perché c’è molto di più. Dio ti ha dato fede per i miracoli.

Il più grande miracolo che Dio ha fatto per l’umanità è mandare suo figlio a morire sulla croce. Gesù è risorto e se lo accetti come Signore e Salvatore della tua vita, sarai con lui per l’eternità. Molti pensano solo a quel miracolo e aspettano un giorno di andare con Gesù per l’eternità, ma tu ora sei qui su questa terra: che ci stai a fare?

17 E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; 18 prenderanno in mano dei serpenti, anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno». 19 Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio. 20 Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l’accompagnavano. Amen.

Marco 16:17-20

Questi sono i segni che ci accompagnano come credenti. Se io ti dico: “domani mi accompagni a fare shopping”? Che significa? Che tu sei presente dove io vado. La scrittura dice chiaramente che questi sono i segni che ci accompagneranno, cioè che saranno presenti ovunque andiamo. I segni sono questi: cacciare i demoni, parlare in altre lingue. Se qualcuno avvelena il tuo cibo, l’unzione che è dentro di te lo vanificherà. Se imponi le mani ai malati, questi guariranno.

Perché non hai mai visto una guarigione fisica? Perché non hai mai cacciato un demone? Perché non parli ancora nelle lingue del cielo? Questi non sono segni che accompagnano solo i pastori, ma tutti.

I primi discepoli si muovevano in questa autorità e potenza. La scrittura dice che i segni li accompagnavano in modo tangibile.

I miracoli dovrebbero accompagnarti, sempre. Se non è così, significa che sei sconnesso da alcune cose e stamani vediamo quali sono.

1. Tu vuoi che quel miracolo sia fatto come pensi te, a modo tuo.

Dobbiamo essere come bambini che per Natale si aspettano qualcosa, ma non sempre lo stesso regalo! Dobbiamo avere aspettativa per ricevere nel modo in cui Dio vuole, non dobbiamo mettere limiti ma essere curiosi per come Dio si muoverà questa volta.

27 E, mentre Gesù partiva di là, due ciechi lo seguirono gridando e dicendo: «Abbi pietà di noi, Figlio di Davide!». 28 Quando egli entrò in casa, quei ciechi si accostarono a lui. Gesù disse loro: «Credete che io possa far questo?». Essi gli risposero: «Sì, Signore». 29 Allora egli toccò loro gli occhi, dicendo: «Vi sia fatto secondo la vostra fede». 30 E i loro occhi si aprirono. Poi Gesù ordinò loro severamente, dicendo: «Badate che nessuno lo sappia».

Matteo 9:27-30

Due ciechi lo seguivano; come facevano a seguirlo se erano ciechi? Dentro di loro c’era un’aspettativa che non li faceva temere del rischio di sbattere in qua e là, perché erano attirati da Gesù come da una calamita.

Dio a volte ci fa la stessa domanda: “sei sicuro che posso farlo?”. Non dare per scontato che Dio lo fa, Lui vuole sentire il tuo grido! Gesù ha detto a questi uomini: “vi sia fatto secondo la vostra fede”. per ricevere un miracolo la nostra fede è importantissima.

Abbiamo visto Gesù guarire toccando gli occhi dei ciechi. Secondo la nostra mente umana pensiamo che per guarire Gesù deve toccare. Qualcuno ne ha fatto una dottrina.

Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli sputato sugli occhi e impostegli le mani, gli domandò se vedesse qualcosa.

Marco 8:23

Qui c’è un altro cieco. L’altra volta Gesù ha imposto le mani e hanno riavuto subito la vista. Questa volta Gesù ha sputato negli occhi del cieco e poi gli ha imposto le mani. Se foste stati lì, quale sarebbe stata la vostra reazione? Siate onesti! Avreste pensato: “è impazzito, non è da Dio”. Quante volte avete messo in dubbio il modo in cui è stato fatto un miracolo? Non guardare a come è avvenuto il miracolo, ma che il fatto che il miracolo è avvenuto. Dio si muove a modo suo. Il nemico vorrebbe farci credere che Dio non fa più i miracoli, ma non è così.

Abbi aspettativa e non essere deluso se Dio non si muove come pensi tu. La delusione ha allontanato le persone da Dio perché avevano messo fede nei miracoli e non in Dio. Stamattina sto predicando sulla fede per i miracoli ma non perché dovete cercare il miracolo: dovete cercare il Dio dei miracoli. Come gli amici di Daniele che hanno detto al re: “noi crediamo che Dio ci libererà dalla fornace ardente, ma anche se non dovesse essere così noi continuiamo a credere in Dio”. Umanamente li aspettava la morte, ma loro continuavano a credere in Dio.

Quando mia madre era all’ospedale nel periodo del covid io mi aspettavo che uscisse viva da quell’ospedale. Ho pregato, ho digiunato, ho messo il mondo intero a pregare, ma non è andata come pensavo. La mia fede non è venuta meno perché non ho visto ciò che pensavo perché ho avuto fede non nel miracolo ma nel Dio dei miracoli. Dio ha fatto un altro miracolo, l’ha portata in gloria. Quella storia lì poteva essere un calcio del nemico per mettermi in tribuna, ma Dio ha ribaltato quella situazione per mettermi in un posto di maggior audacia per predicare il Dio dei miracoli. Quella storia lì ha modellato il mio cuore e lo ha ammorbidito ancora di più. Oggi ho più compassione per le persone che soffrono perché, quando sperimenti il dolore così profondamente riesci a capire meglio le persone. Per il mondo è pazzia! Ora, quando faccio le consulenze con persone che hanno avuto delle perdite, lo faccio in modo diverso. Dobbiamo entrare nella mentalità del Regno di Dio: il miracolo più grande è che ora mia madre è in cielo e quindi non ho perso niente perché un giorno la ritroverò. Ci sono persone che hanno passato le stesse storie e si sono allontanati da Dio. La Parola cambia i nostri sentimenti, la Parola è un miracolo che continua a lavorare ogni giorno dentro di noi.

2. Luogo in cui Dio fa i miracoli.

Dio non fa i miracoli solo in chiesa. Sicuramente in chiesa c’è una certa atmosfera di fede perché siamo tutti insieme. Una persona ha testimoniato che era piena di ansia e voleva farla finita, poi è venuto in chiesa e ha trovato pace. Questo è vero, ma non mettere limiti a Dio.

Gesù ha fatto la maggior parte dei miracoli fuori della sinagoga, nelle case. Prega ovunque sei, non c’è bisogno che preghi il Pastore, perché anche tu hai l’unzione per farlo se sei un figlio di Dio. Dio sta rialzando gli italiani e il mondo dirà che questo è un popolo pieno di passione e di fede. Prega in treno, prega a scuola, prega ovunque sei. Una persona ha accettato Gesù mentre eravamo nel mare, inginocchiate dove c’era l’acqua bassa. A volte siamo a mangiare da qualche parte, parliamo di Gesù alla cameriera e lei accetta Gesù come Signore e Salvatore. Non ci sono limiti. Dio vuole accompagnare la sua gente con segni, miracoli e prodigi.

Non sei tu che fai i miracoli, è Dio, quindi non avere paura: prega. Non aspettare di portare una persona in chiesa perché non sai cosa succederà domani. Ti capiterà di parlare di Gesù a qualcuno che poi dopo poco andrà con Lui, e se avessi aspettato di portarlo in chiesa non avresti fatto in tempo.

Quando credi in Gesù in modo sincero, la tua vita può fare la differenza per le persone.

3. La familiarità ed il pregiudizio sono un blocco per i miracoli perché vedi quella persona dalla prospettiva umana e non spirituale.

54 E, venuto nella sua patria, li ammaestrava nella loro sinagoga, sicché essi stupivano e dicevano: «Da dove ha ricevuto costui questa sapienza e queste potenti operazioni? 55 Non è costui il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria, e i suoi fratelli Giacomo, Iose, Simone e Giuda? 56 E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove ha egli dunque ricevuto queste cose?». 57 E si scandalizzavano di lui. Ma Gesù disse loro: «Nessun profeta è disprezzato, se non nella sua patria e in casa sua». 58 Ed egli non fece lì molte opere potenti, a causa della loro incredulità.

Matteo 13:54-58

Le persone si scandalizzarono, cioè si offesero. “Lo abbiamo visto crescere, conosciamo suo padre, sua madre e i suoi fratelli!”. A volte conosci la vita di una persona e ti offendi perché non credi che Dio si possa muovere tramite quella persona. Le maggiori opposizioni le trovi in casa perché i tuoi parenti conoscono i tuoi difetti e le tue debolezze. Molti pensano che se hai delle debolezze non puoi essere usato da Dio. Non guardare le persone con occhi umani, guarda le persone con gli occhi di Dio perché Dio ci ha dato autorità e potenza.

Molte persone vivono una vita piatta, senza miracoli, ma la scrittura dice che dovremo vivere una vita piena di miracoli.

4. Il dubbio e la mancanza di pazienza può bloccare il miracolo.

Magari preghi per una guarigione, per un cambiamento, per la tua famiglia e sembra non succedere niente. Abbi aspettativa perché Dio opera al tempo giusto. La tua fede si rivela quando rimani fedele ed ubbidiente nei momenti difficili. La persona di fede non la vedi quando c’è un miracolo alla prima, ma quando una persona continua a credere al suo Dio ed a lodarlo anche nei momenti di attesa e di difficoltà.

2 per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. 3 E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza, 4 la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza. 5 Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

Romani 5:2-5

Molti pensano che, siccome siamo cristiani, non dovremo avere sofferenze. Non parlo di malattie, perché Dio non manda malattie: la malattia nel corpo di un cristiano è illegale, perciò muoviti in autorità per comandare alla malattia di andarsene dal tuo corpo. Devi farlo tu. Tu, figlio di Dio, sei nato per muoverti nei miracoli e per fare ciò che Gesù Cristo ha detto. Tu hai l’autorità per farlo, tu puoi gestire questa cosa e Dio ti assisterà con la sua mano potente per rimuovere questo dolore.

Si sta parlando delle sofferenze che vorrebbero distrarti. Rimani fedele e non sarai confuso. Questo significa che, quando attraversi un processo di aspettativa, la tua fede cresce.

5. Puoi bloccare un miracolo se non ti piace la persona che Dio vuole usare per quel miracolo.

Voglio portarvi qualcosa di potente che la Scrittura dice. Quando la Scrittura parla, le persone si zittiscono. Vi ricordate di Saulo, che poi è diventato l’apostolo Paolo? Saulo torturava ed uccideva i cristiani. Era un terrorista. Avete capito ciò che Dio può fare? Paolo ha scritto la maggior parte delle lettere del nuovo testamento. Umanamente potresti pensare: perché quelle lettere non le ha scritte Pietro o Matteo? Loro avevano altri incarichi. Non preoccuparti di quello che Dio vuole fare con gli altri, pensa a quello che Dio vuole fare con te.

Gesù è apparso a Saulo e lui è rimasto cieco per qualche giorno. Gesù ha detto a Saulo che stava perseguitando la sua chiesa, perciò stava perseguitando Lui; questo è un principio importante.

10 Or a Damasco vi era un discepolo di nome Anania, al quale il Signore disse in visione: «Anania!». Ed egli rispose: «Eccomi, Signore!». 11 E il Signore a lui: «Alzati e recati nella strada detta Diritta, e cerca in casa di Giuda un uomo di Tarso di nome Saulo, che sta pregando; 12 egli ha visto in visione un uomo, di nome Anania, entrare e imporgli le mani perché ricuperi la vista». 13 Allora Anania rispose: «Signore, io ho sentito molti parlare di quest’uomo di quanto male ha fatto ai tuoi santi in Gerusalemme. 14 E qui ha l’autorizzazione dai capi dei sacerdoti, di imprigionare tutti coloro che invocano il tuo nome». 15 Ma il Signore gli disse: «Va’, perché costui è uno strumento da me scelto per portare il mio nome davanti alle genti, ai re e ai figli d’Israele.

Atti 9:10-15

Questo episodio ci insegna che Dio si muove come vuole, quando vuole e con chi vuole. Gesù gli ha detto: “ora ti faccio vedere una cosa, io ti ho scelto”. Saulo è caduto sotto la potenza di Dio e gli ha detto: “cosa vuoi che io faccia?”. Gesù gli ha detto: “ora ti faccio vedere cosa posso fare” e lo manda da Anania. Un discepolo, uno veramente arreso. Anania sapeva che Saulo uccideva i credenti e quando Dio gli ha detto che Saulo lo aveva visto in visione avrà pensato: “mi vuole uccidere!”, quindi Anania, lo stesso che prima aveva detto ‘eccomi Signore’ ha detto ‘scusa Signore, ma hai capito chi è Saulo?’. Tante volte, quando Dio ci dice di fare una cosa verso una persona, vorremo dire a Dio che forse non ha capito chi è quella persona. Dio ha detto ad Anania: “Anania, voglio che tu sia partecipe nel miracolo di Saulo, per fargli recuperare la vista”. E se Anania avesse detto no? Dio avrebbe scelto un altro, ma perché Dio dovrebbe scegliere un altro se aveva scelto te? Non mettere limiti a Dio.

Guardate l’attitudine di Anania. Anania si è fatto modellare da Dio, aveva paura ma poi Dio gli ha parlato e ha chiamato Saulo fratello. La prospettiva di Anania è cambiata quando Dio gli ha parlato in un certo modo, perché aveva un cuore predisposto.

Se Anania avesse detto no, non sarebbe stato partecipe della guarigione di Saulo. Allo stesso modo, se Saulo avesse detto no ad Anania, avrebbe perso il miracolo. Quanti hanno perso un miracolo perché non si sono fatti imporre le mani da una persona che non pensavano potesse essere unta da Dio? Non mettere limiti a Dio.

Come chiesa, dobbiamo imparare a dichiarare il miracolo anche se non lo stiamo vivendo. Non mettere limiti.  Non essere incredulo, ma credente. Quando sei una persona credente, che cerca la faccia di Dio, che va in profondità, riconosci le persone unte anche se non le conosci.

Dio si muove ancora oggi nei miracoli, ma il diavolo si muove per far credere che questi sono finiti. C’è una generazione che sta cercando il sovrannaturale, il problema è che sta cercando solo il sovrannaturale. Le statistiche dicono che questa generazione sta andando da maghi, sta andando a cercare filosofie strane, sta guardando film che parlano dell’occulto. Le persone sono affascinate da queste cose, ma sappiate che nella quarta dimensione si muove sia Dio che il diavolo. Noi non cerchiamo il sovrannaturale in sé ma ci muoviamo nel sovrannaturale e dobbiamo portare le persone a conoscere il Dio dei miracoli. Così la chiesa si muoverà nel sovrannaturale, senza scetticismo. Per noi è sovrannaturale, ma è la natura di Dio.

Dichiara il miracolo, vedilo con i tuoi occhi naturali. Se non è successo fino ad ora, non vuol dire che non può succedere oggi. Non ti scoraggiare se hai avuto una stagione in cui non hai avuto fede per i miracoli, è successo anche ai discepoli. Vi ricordate quando Gesù è dovuto intervenire per guarire quel ragazzo perché i discepoli non hanno avuto abbastanza fede? Sicuramente quella storia li ha scossi. Quella è stata una stagione, ma poi vediamo Pietro muoversi nella fede, vediamo che addirittura la sua ombra guariva i malati, tanta era l’unzione. Cosa è cambiato? Pietro era entrato pienamente nella sua identità in Cristo.

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