FEDE E PAZIENZA

Sara Giuliano

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12 Ottobre 2025

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12/10/2025 – Pastore Mascia Bianchi

Tu sei un miracolo! Ognuno di noi è un miracolo, in un percorso di crescita verso la perfezione in Cristo Gesù. Oggi abbiamo bisogno di essere edificati.

10 Dio infatti non è ingiusto da dimenticare l’opera vostra e la fatica d’amore che avete mostrato per il suo nome, con i servizi che avete reso e rendete tuttora ai santi. 11 E desideriamo che ciascuno di voi mostri fino alla fine il medesimo zelo per giungere alla piena certezza della speranza, 12 affinché non diventiate pigri, ma siate imitatori di coloro che mediante fede e pazienza ereditano le promesse.

Ebrei 6:10-12

Quanti di voi, fino a questo momento, hanno servito Dio dando amore agli altri, servendo gli altri e poi pensi: “Signore, ti sei dimenticato di me?”. Servi Dio ma non vedi niente, sembra che non serva a niente, sembra che non cambi niente. Il Signore ti dice: “io ho visto e so quello che hai fatto fino a questo momento”. Dio non si è dimenticato dell’opera d’amore che hai fatto. Abbi fiducia, abbi fede e per fede e pazienza riceverai al momento opportuno!

Sei stato preso e messo da parte per uno scopo, per un incarico. Noi siamo quei santi (presi e messi da parte) da perfezionare. Non ci sono intermediari fra noi e Dio, solo Gesù Cristo il Signore.

Non diventare pigro, non ti stancare, perché se ti stanchi smetti di fare ciò che Dio ti ha chiamato a fare. Non diventare pigro, ma diventa imitatore di coloro che, attraverso fede e speranza, fede e pazienza, hanno ereditato le promesse.

Stamattina Dio sta dicendo ad ognuno di noi: rimanete fedeli. Stai facendo un servizio a Dio, stai parlando del vangelo, stai vivendo i principi di Dio? Rimani fedele e la fede, assieme alla pazienza, ti ricompenserà.

5 Or Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai suoi fratelli; e questi lo odiarono ancora di più. 6 Egli disse loro: «Udite, vi prego, il sogno che ho fatto. 7 Noi stavamo legando dei covoni in mezzo al campo, quand’ecco il mio covone si drizzò e rimase dritto, mentre i vostri covoni si raccolsero e si inchinarono davanti al mio covone». 8 Allora i suoi fratelli gli dissero: «Dovrai tu regnare su di noi, o dovrai tu veramente dominarci?». E lo odiarono ancor di più, a motivo dei suoi sogni e delle sue parole. 9 Egli fece ancora un altro sogno e lo raccontò ai suoi fratelli, dicendo: «Ho fatto un altro sogno! Ed ecco il sole, la luna e undici stelle si inchinavano davanti a me». 10 Egli lo raccontò a suo padre e ai suoi fratelli; e suo padre lo rimproverò e gli disse: «Cosa significa questo sogno che hai fatto? Dovremo proprio io, tua madre e i tuoi fratelli venire a inchinarci fino a terra davanti a te?». 11 E i suoi fratelli gli portavano invidia, ma suo padre serbava la cosa dentro di sé.

Genesi 37:5-11

Giuseppe ebbe un sogno da Dio, che riguardava il suo futuro, ma si capiva da questo sogno che Giuseppe doveva essere un leader ed i suoi fratelli dovevano allinearsi a questo sogno ma non l’hanno presa bene anzi, si adirarono.

Il padre di Giuseppe era Giacobbe, un uomo di Dio. Ha avuto una reazione al sogno di Giuseppe, ma poi ha compreso che era un sogno da Dio. I suoi fratelli, invece, non hanno compreso che era da Dio e lo hanno invidiato tanto da progettare di ucciderlo. Un fratello si intromise ed impedì ai fratelli di ucciderlo.

Quanti hanno un sogno, un desiderio, qualcosa che Dio mette nel tuo cuore? Queste cose ti incoraggiano, ti avvertono e ti danno chiarezza per quella che è la tua chiamata. I sogni di Dio rivelano il tuo futuro, non si realizzano al momento. Nella mia vita ho visto sogni realizzarsi negli anni ed altri li sto ancora aspettando. L’aspettativa, la pazienza, dimostrano se davvero hai fede. Continui a servirlo? Continui ad amarlo? Riceviamo per fede.

I sogni sono disegnati per il nostro futuro, ma anche ci testano, ci provano. A che punto sei? Quanto ti fidi di Dio? Quanto credi a ciò che Dio ha messo nel tuo cuore? Siamo in un’epoca in cui, se non riceviamo qualcosa e non realizziamo i nostri sogni, diamo la colpa agli altri. Giuseppe non ha mai fatto questo, non ha mai dato colpa ai suoi fratelli, ma ha continuato a servire ed adorare Dio. Se serviamo Dio e camminiamo in integrità, realizzeremo i nostri sogni.  L’unico che può bloccare il destino di Dio per te, sei tu.

Giuseppe è stato impedito diverse volte nel suo cammino, è stato tentato, è stato messo in prigione ingiustamente, ha avuto molte occasioni per incolpare altri o cercare una giustificazione, ma lui amava Dio, per questo il sogno si è realizzato. Integrità, umiltà ed amore per Dio ti portano a realizzare i sogni di Dio.

Dopo queto sogno, Giuseppe ha sperimentato la schiavitù. Il diavolo cercherà sempre di contrastare il tuo incarico, non lo permettere.

Dopo il sogno Giuseppe ha sperimentato la schiavitù, la prigione, un ritardo. Hai mai sperimentato un ritardo? Sto parlando a persone che stanno camminando secondo i principi di Dio – se esci dalla volontà di Dio sei tu che porti un ritardo, ma se ti ravvedi ci sarà un accelerazione perché i doni di Dio sono senza pentimento e l’amore che Dio per te porterà ad un avanzamento; credi che sia così.

Quando Giuseppe ha ricevuto il sogno aveva circa 17 anni, mentre il sogno si è realizzato quando lui aveva circa 30 anni. Quanto era cambiato? I suoi fratelli non lo hanno riconosciuto. Quando lo hanno buttato nel pozzo era un adolescente, ma quando lo hanno rincontrato era un uomo, era il governatore d’Egitto. Come governatore era riuscito a mettere da parte così tanto grano da poter sfamare l’Egitto e anche altri, così volle aiutare la sua famiglia. Aiutò la sua famiglia, non li lasciò morire di fame.

Allora Giuseppe disse ai suoi fratelli: «Deh, avvicinatevi a me!». Quelli si avvicinarono, ed egli disse: «Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perché fosse condotto in Egitto.

Genesi 45:4

Non lo avevano riconosciuto! Quanto tempo ha dovuto aspettare Giuseppe affinché quel sogno si realizzasse? La mia domanda è: da quanto tempo stai aspettando il sogno di Dio? forse pensi che sono passati troppi anni, forse non vedi più l’orizzonte, ma se il sogno è da Dio, si realizzerà. A volte i ritardi fanno parte del progetto di crescita, non ti meravigliare dei ritardi. Forse quel sogno non si è realizzato perché non hai il carattere, l’umiltà o la saggezza per realizzare quel sogno. Quando arrivi dove Dio ti vuole portare devi saper gestire i momenti di crisi, le pressioni, la fede necessaria, altrimenti tutto può crollare. Giuseppe era arrivato ad un punto così maturo che ha saputo gestire l’incontro con i suoi fratelli. Dio aveva plasmato il suo cuore tanto che ha potuto dire: “non vi preoccupate, perché se non era per voi non sarei arrivato fin qui”. Questo significa che Dio apparecchia la mensa davanti ai tuoi nemici. Qualunque cosa Dio ti metterà a fare, se non hai il rilascio del perdono subito, se non sai gestire le critiche, sarà difficile andare ad un nuovo livello. Quando hai un incarico ministeriale devi diventare inoffendibile. Devi avere la mentalità del Regno che ti fa andare oltre, che ti fa realizzare i sogni.

Giuseppe era davvero cambiato. A volte dobbiamo passare delle situazioni che mi rendono più sensibili, più compassionevoli. Quando sei passato dal fuoco, comprendi chi è nel fuoco e non solo li comprendi ma puoi stare insieme a loro nel fuoco, come gli amici di Daniele, e puoi dirgli: “se Dio ha liberato me, libererà anche te”.

Resistiamo a tutte le situazioni della vita con fede e pazienza; così ereditiamo le promesse.

Quando hai un sogno da Dio non è solo per te, coinvolge anche altre persone. Quando Dio ha dato il sogno a Giuseppe non lo ha fatto per il suo ego, ma per essere di benedizione agli altri. “Un uomo povero non è un uomo che non ha soldi, è un uomo che non ha un sogno”. Le risorse arrivano per realizzare il sogno. Riinizia a sognare! Quando Dio dà una visione, dà sempre una provvisione. Lo abbiamo visto nella nostra vita e nel nostro ministero. Non siamo arrivati fino qui perché siamo stati bravi con le nostre capacità umane, ma possiamo dire che fino a qua Dio ha provveduto. Sicuramente abbiamo avuto una caratteristica che ha permesso a Dio di muoversi nella nostra vita: l’ubbidienza.

Se hai un sogno da parte di Dio ricordati che il tuo mondo è destinato a cambiare. Vi immaginate se, nel nostro piccolo, io ed il Pastore Riccardo non avessimo detto il nostro sì?  Quando Dio ci ha detto se eravamo disposti a fare delle cose, a rinunciare ad altre, noi abbiamo detto sì, ma se non avessimo detto sì probabilmente oggi tante persone non avrebbero accettato Gesù, tanti non sarebbero stati discepoli. Dio non lo avrebbe fatto comunque? Sicuramente, ma se Dio ti chiama come prima scelta per fare qualcosa, dì di sì – anche quando è difficile, anche quando sembra impossibile, anche quando altri direbbero di no. Non voglio essere la seconda scelta, voglio ubbidire quando Dio mi chiama come prima scelta!

Abbiamo fatto riunioni a casa nostra, abbiamo fatto mangiare tante pizze al nostro figlio più grande nella camerina. Abbiamo fatto consulenze fino a tarda notte, a volte fino a mattina e poi andavamo a lavorare, poi tornavamo e c’era qualche altra consulenza. Poi c’erano le conferenze, perché avevamo fame di Dio! Con il Pastore Riccardo siamo una squadra, siamo sempre stati d’accordo in questo. finivamo di lavorare il venerdì, andavamo alle conferenze nel fine settimana, tornavamo a volte alle 6 di mattina e poi ci lavavamo ed andavamo di nuovo a lavorare. Per anni le nostre ferie sono state di andare ai ritiri spirituali. Avevamo fame, avevamo un sogno, eravamo delle spugne ed eravamo felici! Siamo felici ancora oggi anzi, di più, perché abbiamo visto Dio operare nelle nostre vite. Abbiamo lasciato tante cose, ma abbiamo visto tanti sogni diventare realtà. Abbiamo visto come la pazienza è la chiave per ottenere miracoli.

Come scopri che un sogno è da Dio?

Deve essere allineato alla volontà di Dio. Dio può provvederti una villa con la piscina, ma non può essere il primo sogno da parte di Dio. Il sogno di Dio è legato allo scopo. Non desiderare il palco, desidera l’altare, se desideri l’altare sei un servo, sei una persona di preghiera, hai fame della Parola. L’altare porta alla manifestazione della potenza dello Spirito Santo, porta al movimento di Dio. Quando il sogno di Dio è relegato all’altare ci sono conversioni, ci sono trasformazioni. Desideri il palco o l’altare?

Il sogno è Cristocentrico, non è per te stesso. Tanti anni fa, quando ancora ero una ragazzina e pregavo nella mia stanza, quando non c’era niente, nel deserto vedevo qualcosa. Avevo davanti un muro, ma davanti a me vedevo le folle, sapevo che un giorno avrei predicato a tante persone. Dio usa l’immaginazione per darti un sogno. Quando ero ragazzina non ero a conoscenza di tante cose, ma Dio me le ha rivelate nel tempo. Dio vedeva il mio cuore, e vede anche il tuo. Non importa se oggi non conosci tante cose, Dio guarda il tuo cuore e lavora nel tuo cuore. Ho iniziato a credere a quel sogno ed oggi è una realtà. Quando ho conosciuto il Pastore Riccardo abbiamo capito di avere gli stessi sogni e le stesse visioni. Poco tempo fa abbiamo ricevuto una parola profetica da un uomo di Dio che non ci conosceva. Ci ha chiesto se fossimo sposati perché nello spirito ha visto che Dio ha architettato la nostra unione per uno scopo ben preciso. Veniamo da storie diverse ed abbiamo caratteri diversi, ma amiamo Dio ed il nostro desiderio è vedere persone che servono Dio in profondità.

Hai una grande pace nello spirito, anche quando non vedi niente. Potresti anche avere tutte le risorse per mettere in atto quel sogno, ma sei agitato? Fermati. Se hai agitazione, se sei confuso, fermati, ma quando è un sogno da parte di Dio questo porterà una grande pace nello spirito; è un grande segnale.

Avere conferme da persone mature. Quando io ed il Pastore Riccardo abbiamo dovuto fare scelte importanti, abbiamo pregato e digiunato, ma poi abbiamo chiesto preghiera e consiglio a persone mature. Anche quando ho conosciuto il Pastore, sapevo che era lui. Eravamo in una torre di preghiera, in un ritiro in Francia, stavo pregando ed un giorno lo Spirito Santo mi disse: “ti ricordi quello che ti dissi? Ti darò un uomo che ama pregare, che studia la Parola; è Lui”. Ne parlai subito con mia madre e con delle donne che conoscevo, e pregammo. Sai perché? Sapevo che la prima scelta più importante era Gesù e la seconda il matrimonio, perché sbagliare la seconda scelta potrebbe compromettere la prima. L’ubbidienza mi ha portato fino a qui. Lo Spirito Santo mi ha parlato, perché io lo vedevo come un amico, non lo vedevo in quell’ottica. Non mi ero mai innamorata. Quando ci siamo accorti che Dio ci aveva parlato allo stesso modo non ci siamo fermati, abbiamo chiesto ancora preghiera. Dio è rimasto fedele, siamo sposati da 29 anni; un sogno che è diventato realtà. Come è stato possibile? Non abbiamo mai fatto di testa nostra, abbiamo sempre chiesto conferme ed abbiamo ascoltato la voce di uomini e donne di Dio che sono nella nostra vita.

Porta sempre frutto. Ti modifica il carattere, ti porta a camminare in ubbidienza ed ha un impatto positivo sugli altri.

Queste sono alcuni modi in cui puoi riconoscere i sogni da Dio.

I sogni, a volte, devono superare il test dello scoraggiamento. Puoi trovare opposizione, puoi trovare porte chiuse, ma ti devi fidare da Dio. Riinizia a sognare se hai smesso di farlo.

1 Quando l’Eterno fece ritornare i prigionieri di Sion, ci sembrava di sognare. 2 Allora la nostra bocca si riempì di riso e la nostra lingua di canti di gioia, allora si diceva fra le nazioni: «L’Eterno ha fatto cose grandi per loro». 3 L’Eterno ha fatto cose grandi per noi, e siamo pieni di gioia. 4 Fa ritornare i nostri prigionieri, o Eterno, come i torrenti nel sud. 5 Quelli che seminano con lacrime, mieteranno con canti di gioia. 6 Ben va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia portando i suoi covoni.

Salmo 126

A volte, quando Dio dà i sogni e tu passi il test dello scoraggiamento, o pensi che sia finito ricorda questo: non è finito, sei ancora qui. Finirà quando Dio ti porta con Lui.

Il diavolo cerca di portarti in prigione attraverso lo scoraggiamento, il passare del tempo. Se hai pensato che il tuo sogno sia bloccato, il Signore ti libera e tornerai a sognare! Non dimenticarti mai che colui che ha iniziato un’opera in te, la porterà a compimento e tutte le persone che hanno visto i tuoi errori ed i tuoi fallimenti vedranno la tua ubbidienza ed il tuo cambiamento e tu riceverai gioia!

Quante lacrime hai seminato? Ogni lacrima è un seme e la scrittura dice che coloro che hanno seminato con lacrime, mieteranno con canti di gioia. Questo è il tempo di mietere con canti di gioia! Quando semini nell’opera di Dio, anche con pianti e lacrime alla Sua presenza, c’è sempre un raccolto. Rinizia a sognare e permetti a Dio di darti un’immagine per il tuo domani. Il nemico ti darà sempre l’immagine del tuo passato e del tuo sbaglio, ma Dio ti dà un’immagine per il tuo domani!

La Bibbia parla di mente – il cervello è un organo, ma la mente ha la capacità di immaginare e di ricordare. Non usare la mente solo per ricordare le cose negative, perché ti bloccano. Usa la mente immaginando che con Dio tu puoi, che con Dio tutto è possibile, che il sogno diventa realtà.

Nel corpo puoi avere delle cicatrici. La ferita all’inizio fa male e sanguina, ma se è curata bene smette di sanguinare e smette di fare male. A quel punto puoi mostrare la tua cicatrice, puoi raccontare cos’è successo ma non hai più dolore. Se invece la cicatrice si infetta, devi andare dal dottore per ripulirla e farà male, ma quando sei guarito puoi raccontare quello che è successo non per raccontare le tue sciagure, ma per raccontare la liberazione, la guarigione e la redenzione di Dio, che ti ha dato la capacità di sognare ancora!

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