02/04/2023 – Pastore Mascia Bianchi
Non so che storia hai, cosa hai passato o cosa stai passando, ma sai: Dio è capace di ribaltare in nostro favore ogni cosa, anche quando non comprendiamo. “Perché devo passare questa cosa?”. Non lo so, ma ho imparato che c’è gloria in ogni storia. Nei momenti di avversità, nei momenti difficili, ricorda che Lui è il ricompensatore di quelli che lo cercano.
Quel giorno sul Golgota Gesù stava versando sangue e pensavano che fosse un uomo morto. Anche il diavolo pensava di aver vinto, ma Dio aveva un piano. C’è gloria in ogni storia, anche quando le cose sembrano tristi. C’è gloria anche nella tua vita.
Il sangue di Gesù Cristo rompe ogni maledizione. Non so da dove vieni, ma so che il sangue di Gesù Cristo rompe ogni maledizione. Questo è vero, ma io devo anche correggere il corso della mia vita. Ad esempio, se venivo da una famiglia dove c’era un problema di alcol, Dio spezza questa maledizione, ma io devo stare lontano dall’alcol. Se vengo da una famiglia dove tutti si ammalavano a causa di una cattiva abitudine alimentare, Dio spezza questa maledizione, ma io correggo il corso, sarò disciplinata del mangiare. Molti hanno sperimentato il rompere delle maledizioni, ma hanno continuato a vivere la vita facendo le stesse cose di prima. Se vuoi vivere una vita libera, correggi il corso della tua vita. Il sangue di Gesù ha rotto ogni maledizione su quella croce.
22 Poi venne a Betsaida; e gli portarono un cieco, pregandolo di toccarlo. 23 Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli sputato sugli occhi e impostegli le mani, gli domandò se vedesse qualcosa. 24 E quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini camminare e mi sembrano alberi». 25 Allora gli pose di nuovo le mani sugli occhi e lo fece guardare in alto; ed egli recuperò la vista e vedeva tutti chiaramente. 26 E Gesù lo rimandò a casa sua, dicendo: «Non entrare nel villaggio e non dirlo ad alcuno nel villaggio».
Marco 8:22-26
La scrittura ci dice che Gesù ha condotto il cieco fuori dal villaggio, cioè da quella maledizione, da quella mentalità, da quell’atmosfera in cui viveva. Gesù aveva già guarito dei ciechi, ma questa volta ha fatto qualcosa di diverso – per favore, però, non sputate negli occhi delle persone! Gesù ha sputato su gli occhi di quel cieco perché attraverso la saliva ha posato il suo dna sui suoi occhi. Questa volta il cieco ha avuto bisogno anche di un secondo tocco per vedere chiaramente. Quest’uomo ha avuto bisogno di due tocchi, per la restituzione della vista naturale (occhi) e quella spirituale (visione). Probabilmente quest’uomo aveva perso la visione, aveva perso chi lui era. Tu hai bisogno di una vista spirituale, hai bisogno di vedere ciò che Dio può fare, hai bisogno di capire che l’invisibile diventa visibile. Hai bisogno di vedere con il cuore, la visione di Dio. Che visione hai della tua vita? Ti vedi sempre un perdente, un fallito, ti vedi sempre come eri nel tuo passato? Hai bisogno di recuperare la visione. Per farlo hai bisogno di Dio. Hai bisogno di uscire dalla tua mentalità negativa, da perdente, e rinnovare la mente attraverso la Parola di Dio che ti dà una mentalità da vincente: la mentalità del Regno.
Ci sono cristiani che camminano ancora con la vecchia mentalità. Dio per te ha in mente cose buone, quindi hai bisogno della mentalità del Regno! A volte non è facile, per questo hai bisogno di rinnovare la mente ogni giorno. Una donna che è rimasta incinta e poi ha perso il bambino ha paura di rimanere incinta di nuovo perché ha paura di perdere il bambino di nuovo. Una persona che si è sposata e poi divorziata anche se ha il desiderio di risposarsi, ha paura di farlo perché ha paura che possa andare male di nuovo. Ma chi l’ha detto?! Hai bisogno di rinnovare la mente, hai bisogno della mentalità del Regno di Dio. Hai bisogno di un secondo tocco perché la tua vista sia completa.
Tu vuoi un secondo tocco? O ti fermi alla prima esperienza di vent’anni fa? Cosa sta facendo Gesù per la tua vita, oggi? La testimonianza non è solo ciò che Dio ha fatto per te ieri, ma quello che fa oggi e per quello che farà domani. Sii proiettato nel futuro, abbi una visione. Che visione hai per la tua vita?
Quale posto del passato è stato una maledizione per te? Che ti ha fatto sentire indegno, che ti ha messo paura di affrontare delle situazioni. Ci sono persone che hanno delle potenzialità ma per paura non hanno raggiunto lo scopo della propria vita. Non permettere alla paura di bloccare il tuo potenziale. Abbi uno spirito di fede, uno spirito differente come Giosuè e Caleb. Loro erano due contro dieci, ma nel Regno di Dio le proporzioni funzionano in modo diverso, perché quando Dio è con te nessuno ti può fermare. Quando Dio ti dà una visione ti dà anche la provvisione: le capacità, le risorse umane e finanziarie. Quando credi nei miracoli si apre il cielo e la Sua gloria si manifesta. C’è gloria in ogni storia.
Non essere negativo, perché se dici che non ce la farai, questo otterrai. Così è successo alle dieci spie: non riuscivano a vedere la gloria, vedevano solo il problema. I giganti c’erano davvero, ma non riuscivano a vedere il piano di Dio perché erano talmente influenzati dal loro passato che non hanno permesso a Dio di lavorare nella loro vita. Giosuè e Caleb erano diversi perché anche se vedevano le circostanze avverse, hanno creduto a ciò che Dio gli aveva detto. “Dio ce lo ha detto e ci prendiamo ciò che è nostro!”. Il finale qual è stato? Che le dieci spie non sono entrate nella terra promessa, mentre Giosuè e Caleb sì. La scrittura ci dice addirittura che a 80 anni aveva la stessa forza di quando ne aveva 40 e Dio gli ha dato la terra che aveva nel cuore quarant’anni prima!
Se vedi sempre le cose negative, quelle otterrai. Ma se sei uno che vuole cambiare mentalità, che vuole vedere le cose come si vedano nel Regno di Dio, chiedi a Dio di aprire i tuoi occhi perché vuoi vedere realizzate tutte le promesse che ti ha fatto.
Ci sono persone che amano Gesù ma rimangono incastrate in un vecchio modo di vivere, per questo non vivono il Regno di Dio qui su questa terra. Non vivono quella pace, quella gioia, quella prosperità in ogni area della vita perché non ci credono e non mettono il Regno di Dio al primo posto. Non si tratta solo di dare offerte e decime, di pregare e venire in chiesa. Come vivi tutto il resto della tua vita? Come parli? Nel Regno di Dio si parla positivo. Come guardi? Nel Regno di Dio si guarda con gli occhi della fede.
Infatti a noi come pure a loro è stata annunziata la buona novella, ma la parola della predicazione non giovò loro nulla, non essendo stata congiunta alla fede in coloro che l’avevano udita.
Ebrei 4:2
La scrittura ci dice che se l’ascolto della Parola non è congiunto alla fede, alla pratica, non giova a nulla. Quante volte hai ascoltato predicazioni nella tua vita che non sono state connesse alla fede e non ti hanno giovato a nulla, perché non hanno portato ad un cambiamento. Devi ascoltare la Parola di Dio e poi meditarla, farla penetrare nel tuo cuore, congiungerla alla fede e metterla in pratica.
Quello che confessi è importante. Sicuramente Dio ti ha parlato, ma quante volte ti sei fidato più dei tuoi sentimenti che della Parola di Dio? Ti invito a scuoterti di dosso tutto ciò che vuole tenerti fermo qui. La mentalità del Regno dice: “io posso ogni cosa in Cristo Gesù che mi fortifica”. So da dove vengo, ma so dove sto andando. Fa che la Parola funzioni, che metta radice nella tua vita. Dichiara: “io posso ogni cosa in Cristo Gesù che mi fortifica”. Non è per i tuoi meriti, è per ciò che Gesù ha fatto. Inizia a parlare con i semi di fede che sono nella Parola, rimani fermo anche durante le circostanze avverse, e vedrai il miracolo. Ci sono delle situazioni che ci mettano alla prova, situazioni in cui il verdetto sembra già fatti, ma Dio ribalta i verdetti – verdetti medici, verdetti di cose che le persone dicono su di te.
Agganciati alla Parola. Molti ascoltano le predicazioni, ma quanti ricevono? Il credere inizia dentro di te. Quando la Parola viene predicata, la fede è la mano che l’afferra. Non mi interessa ciò che dicono i dottori, io credo; non mi interessa ciò che dicono le persone intorno a me, io credo.
Perché in verità vi dico che se alcuno dirà a questo monte: “Spostati e gettati nel mare”, e non dubiterà in cuor suo, ma crederà che quanto dice avverrà, qualunque cosa dirà, gli sarà concesso.
Marco 11:23
Vedi, è importante non dubitare – Gesù lo ha detto. Il tuo modo di parlare deve essere in linea a ciò che hai pregato. Impara a dire: “nonostante le circostanze avverse, io mi fido di Dio. So che la tua mano sta operando”. Non dubitare, perché il dubbio ti porta via la preghiera che hai fatto, ma credi.
Cosa hai dichiarato nella tua bocca negli ultimi tempi? “Non me ne va bene una”, “per me non funziona”, “ho ancora questi dolori”. Cosa hai dichiarato con la tua bocca? La scrittura parla di una montagna. La montagna è il tuo problema, la malattia. La tua confessione di fede deve rimanere stabile perché qualunque cosa dirai, ti sarà concessa. Molti non hanno ancora capito che funziona così nel Regno, non hanno ancora avuto rivelazione. Hai bisogno di essere guarito qui, nella tua vista spirituale.
Non dire cose negative neanche per scherzo, perché nel regno spirituale non si scherza. Attenzione a quello che esce dalla tua bocca! Non è superstizione, è un principio del Regno di Dio. Posso avere un pensiero negativo, ma non permetto che esca dalla mia bocca.
Ma pure, avendo noi lo stesso spirito di fede, come sta scritto: «Io ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo e perciò parliamo.
2 Corinzi 4:13
Credo e parlo. Ho creduto, perciò parlo. Credo nel miracolo e dichiaro il miracolo. Credo nella guarigione e dichiaro la guarigione. Credo in un cambiamento di circostanze e dichiaro un cambiamento di circostanze. Non pensare che è impossibile, perché Dio cambia i verdetti, ne ho le prove! Non è facile, c’è un combattimento; è il combattimento della fede. Quando la pressione è tanta puoi fare due cose: o ti fai schiacciare dalle circostanze o prendi lo scudo della fede e continui a combattere. Finché hai la fede nelle tue mani, l’ultima parola spetta a Dio. Dobbiamo tenere ferma la confessione della fede. Quando qualcuno ti chiede: “come sta andando” dichiara: “Dio sta lavorando”. Fortifica la tua fede, rimani fermo nella fede e così ci sarà uno scacco matto. La fede è determinata dal credere con il cuore e confessare con la bocca. Devi credere con il cuore e dire quello che Dio dice. Allineati a Lui, non ai tuoi sentimenti.
Se non mi fossi allineata a questi principi, oggi non sarei qui. Non avrei avuto le possibilità, non avrei avuto le capacità. Avevo 4 in inglese, ma Dio mi ha dato questa lingua come un regalo perché mi sarebbe servita per il ministerio. La scuola biblica non me la potevo pagare e così me l’ha pagata Dio, parlando al cuore del direttore della scuola. Mi avevano detto che non mi sarei mai comprata la casa, ma Dio ha provveduto le risorse. Dio è il mio guaritore e la mia provvisione.
Ti incoraggio oggi a rimanere sulla Parola, perché Dio è fedele.
Non importa da dove vieni, ma dove vuoi andare. Allinea il tuo destino a quello di Dio. Non pensare che la tua storia sia troppo difficile, perché c’è gloria in ogni storia. La tua storia ha una gloria e tu hai qualcosa di diverso che impatterà qualcuno che arriverà a Gesù.
Fidati di Dio e stai attento a ciò che confessi. Sii come Giosuè e Caleb, non come le dieci spie. Vedi la terra promessa! Non stare con persone che ti buttano giù, stai con persone di fede e sogna in grande, perché i sogni di Dio diventano realtà.