19/03/2023 – Pastore Mascia Bianchi
C’è uno scopo dentro di te. L’altra settimana il Pastore Riccardo ha parlato del destino. C’è un filo conduttore in questo, in questa stagione. Se pensi che sei nato solo per alzarti, andare a lavoro, occuparti dei figli e poi tornare a dormire, stai perdendo il tuo scopo. C’è uno scopo nella tua vita, ed è dentro di te.
Uno degli obiettivi del nemico è non farci realizzare ciò per cui Dio ci ha creato. In Genesi 1 è scritto che siamo stati creati ad immagine di Dio; se apri i tuoi occhi spirituali in questo, cambia completamente il proposito nella tua vita. Non sei nato per caso, non sei un incidente di percorso: c’è uno scopo per la tua vita, ma devi entrare in quel destino, nello scopo che Dio ha preparato per la tua vita.
26 Poi DIO disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 27 Così DIO creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina. 28 E DIO li benedisse; e DIO disse loro: «Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, e dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e sopra ogni essere vivente che si muove sulla terra».
Genesi 1:26-28
Facciamo l’uomo conforme a nostra immagine, che possa fare ciò che noi siamo in grado di fare, che abbia dominio. Qui parla al plurale, perché riguarda tutta la potenza della trinità.
Li creò maschio e femmina. Non ci sono altre storie. Puoi rigirarla come vuoi, ma Dio ha creato l’uomo e la donna, maschio e femmina. Poi Dio ha creato la famiglia da un uomo ed una donna e nessuno lo può cambiare – lo possono contraddire, possono dire delle menzogne, ma nessuno lo può cambiare.
La volontà di Dio fin dall’inizio è che l’uomo doveva dominare. Non quel dominio che opprime, ma quel dominio che ti fa rendere conto dell’autorità che hai dentro di te.
Poi Dio li benedisse. Sapete che quando Dio benedice non ci può essere maledizione? Questo è l’inizio ed era il piando di Dio per l’uomo. Il nemico, però, farà di tutto per distrarti dal piano di Dio nella tua vita. Farà di tutto per attaccarti nella tua identità in Cristo. Ci ha provato con Adamo ed Eva.
1 Or il serpente era il più astuto di tutte le fiere dei campi che l’Eterno DIO aveva fatto, e disse alla donna: «Ha DIO veramente detto: “Non mangiate di tutti gli alberi del giardino”?». 2 E la donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell’albero che è in mezzo al giardino DIO ha detto: “Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete”». 4 Allora il serpente disse alla donna: «Voi non morrete affatto; 5 ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno, e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male».
Genesi 3:1-5
Cos’ha fatto satana? Ha messo in dubbio la verità della Parola di Dio. Quante volte hai letto la Parola e sei stato incoraggiato, poi arriva un pensiero che ti dice: “ma veramente credi che sei amato e perdonato, dopo tutto quello che hai fatto?”. Ora che conosci le sue strategie, puoi contrattaccare con la verità della Parola di Dio!
Il diavolo ha detto ad Eva che mangiando quel frutto sarebbero diventati come Dio, ma questo è contraddittorio perché Dio aveva già detto di aver fatto l’uomo e la donna a sua immagine e somiglianza! Attenzione a credere alle bugie del nemico: tutto ciò che prenderà la tua attenzione, sarà il tuo maestro. Se prima di venire qui qualcuno ti ha offeso e non hai perdonato, non sarai neanche in grado di adorare ed ascoltare la Parola di Dio. Se invece è la Parola di Dio a guidarti, sarai al sicuro. C’è un destino già scritto per te; entra nel tuo destino! Qualcuno ha bisogno di te per avere una svolta nella sua vita. Pensaci. Forse hai dato una buona parola a qualcuno in un brutto momento, forse hai aiutato qualcuno quando ne aveva bisogno.
A volte, però, il viaggio verso il nostro destino è fatto anche di dolore. Qualcuno pensa che quando accettiamo Gesù andrà sempre tutto bene, ma non è così. Abbiamo accettato Gesù e siamo destinati a passare l’eternità con Lui. Gesù ci ha detto che in questo mondo avremo tribolazioni, ma ha detto anche che Lui ha vinto il mondo. La vita è un viaggio, ma se hai Gesù nella tua vita, sai anche che quando arriveranno le difficoltà le puoi affrontare. In questo viaggio, siamo stati chiamati a fare la differenza, anche in mezzo alle difficoltà.
Qualcuno non vuole sentire parlare del dolore, ma è la vita! Non ti meravigliare quando le cose non vanno come pensavi, ma inizia a dire: “Signore, qual è il tuo piano per questo, qual è il tuo scopo per questo?”. Non piangerti addosso. Ricorda, non si sviluppa una grande fede quando la vita è facile. Non c’è progresso senza dolore. A volte il dolore ci cambia, ma quando siamo in Cristo il dolore non ci cambia in negativo. Il dolore può cambiarci in due modi: se non permetti allo Spirito Santo di lavorare, il dolore ti rende freddo e ti porta all’amarezza. Se invece permetti allo Spirito Santo di lavorare, quel dolore ti porterà ad essere una persona migliore, comprenderai meglio il dolore degli altri ed avrai più compassione.
Ognuno di noi ha qualcosa da raccontare. Chi è passato da un divorzio, chi da un lutto, chi è stato lasciato da un amico o chi è stato ferito. Qualcuno aspettava qualcosa che non è arrivata, qualcun altro ha avuto un fallimento. Il punto è: come gestisci il tuo dolore? Se permetti al dolore di dominarti non compirai il destino della tua vita, ma se lo gestisci bene, sarai più forte di prima.
Ci sono persone che dicono: “voglio essere come l’apostolo Paolo”. C’era unzione sulla sua vita, era un uomo chiamato, unto e mandato dallo Spirito Santo, era un uomo che quando predicava faceva la differenza, bastava che le persone toccassero un panno che era stato sul suo corpo per guarire. Ma tante persone lo odiavano, perché predicava la verità della Parola di Dio.
Non è tutto rosa e fiori, ma quando Dio è con te puoi superare ogni cosa. L’apostolo Paolo ha detto: “io posso ogni cosa in colui che mi fortifica”. Anche in prigione lui ha continuato a predicare, a scrivere lettere. Lui aveva capito qual era il suo scopo per la sua vita, così da dire che né morte, né vita, né altro potevano separarlo dall’amore di Dio. Sempre lui disse che per morire era un guadagno, ma se rimaneva in vita era per lo scopo di Dio.
19 Or sopraggiunsero certi Giudei da Antiochia e da Iconio; essi, dopo aver persuaso la folla, lapidarono Paolo e, pensando che fosse morto, lo trascinarono fuori della città. 20 Ma, essendosi i discepoli radunati intorno a lui, egli si alzò ed entrò in città; e il giorno seguente partì con Barnaba alla volta di Derbe. 21 E, dopo aver evangelizzato quella città e fatto molti discepoli, se ne ritornarono a Listra, a Iconio e ad Antiochia, 22 confermando gli animi dei discepoli e esortandoli a perseverare nella fede, e dicendo che attraverso molte afflizioni dobbiamo entrare nel regno di Dio.
Atti 14:19-22
C’erano persone che lo odiavano così tanto da farlo lapidare. Hanno messo su le folle per lapidare le Paolo. La lapidazione significa lanciare pietre addosso a qualcuno fino a farlo morire. Lo portarono fuori perché credevano che fosse morto. Forse era svenuto, forse era morto davvero, fatto sta che era ko! Eppure il giorno dopo partì con Barnaba!
Qui c’è un insegnamento forte. Paolo è stato lapidato al punto che era morto. Il peccato ti porta lontano dalla volontà di Dio, la disubbidienza ti porta a delle conseguenze perché sei uscito dalla volontà di Dio, quindi è normale che ci sia dolore. Ma cosa succede quando siamo nel piano di Dio, siamo nella Sua volontà, ubbidiamo a ciò che Lui ci dice di fare e comunque siamo nel dolore? Vi è mai capitato? Stai facendo la volontà di Dio, Dio è al primo posto, eppure succede qualcosa che porta dolore nella nostra vita. Cosa fai? Ti strappi i capelli, ti deprimi? Oppure no?
L’apostolo Paolo era nella volontà di Dio, ma ad un certo punto è stato lapidato, è stato messo ko ed il dolore è entrato nella sua vita. Qualcuno potrà essersi chiesto: ma come? Lui era l’apostolo Paolo! Eppure la scrittura dice che i discepoli erano attorno a lui. Non si sono chiesti: “chissà cosa è successo a Paolo, chissà se ha peccato…”. No, si sono riuniti attorno a lui. Cosa hanno fatto? Hanno pregato! Questi discepoli erano ripieni dello Spirito Santo, facevano parte del team, erano lì in quel momento triste della sua vita. Chi è intorno a te che ti sta sostenendo con la preghiera nella battaglia della vita? Chi è intorno a te che ti rialza quando cadi? Chi prega per te? Chi non si arrende in preghiera per la tua vita?
Lo Spirito Santo mi ha illuminato, perché la scrittura non ci dice che l’apostolo Paolo era sorpreso della presenza degli apostoli. Non ce lo dice perché Paolo sapeva che sarebbero stati con lui! Non ci dice neanche che l’apostolo Paolo si è lamentato. Era morto o svenuto, fatto sta che le pietre addosso le ha ricevute! Io credo che era morto e Dio lo ha risuscitato, ma sicuramente era pieno di lividi. Penso non solo che Dio lo ha riportato in vita, ma lo ha anche guarito. Perché dopo che si rialzò, Paolo entrò in città! Lui era lì, stava compiendo il suo destino e finché non hai compiuto il tuo destino, nessuno può farti niente! Quando è rientrato in città non si è lamentato! Non stare a piangerti addosso o lamentarti per anni, fatti guarire da Dio se necessario, permettigli di entrare in profondità in quella ferita e di guarirti, altrimenti perderai lo scopo di Dio per la tua vita, non perché gli altri ti hanno offeso, ma perché tu non hai permesso a Dio di guarirti.
Non fermarti. Non permettere al dolore di fermare il destino e lo scopo che Dio ha per la tua vita!
Ho conosciuto persone abusate sessualmente che oggi sono libere ed altre che sono ancora schiacciate da quel dolore. Qual è la differenza? Alcune persone hanno scelto di essere libere, altre hanno scelto di essere delle vittime. Così ho conosciuto persone che sono ancora intrappolate nel dolore del lutto perché non si sono fatte aiutare. Chiedi aiuto quando non riesci a gestire il tuo dolore. In pochi mesi sono riuscita a superare il dolore per la morte di mia madre, perché ho gridato a Dio che mi aiutasse. Ho gridato che non volevo rimanere incastrata in quel dolore perché volevo portare avanti lo scopo che Dio ha per la mia vita!
Chiedere aiuto non è un segno di debolezza! Non c’è successo senza avere persone intorno, e a volte non c’è guarigione se non c’è qualcuno attorno a te. La Parola dice di confessare i propri peccati gli uni a gli altri – ma anche i propri dolori, ciò che ti tormenta, ciò che ti fa stare male – perché? Affinché siate guariti. Perché vuoi stare nel dolore, quando hai la chiave per uscire fuori ed essere una persona libera e trasformare il tuo dolore per aiutare altri. Dio la rigirerà sempre a nostro favore quando confidiamo in Lui.
È importante avere persone vicine nei momenti difficili. Non per sfogarti e basta. Ad esempio, se io ho problemi con il cibo e mi ritrovo con altre persone che hanno problemi con il cibo, parleremo sempre delle stesse cose, ma quando conosco persone che ci sono passate e l’hanno superata, ti daranno la soluzione. Stai con persone che ti danno una soluzione! Se stai con persone che hanno il tuo stesso problema, quel problema ti schiaccerà. Stai con persone che ti sostengono, che ti danno la soluzione, che ti danno una dritta per uscire dal tuo problema, che combattono a livello spirituale per te. Abbiamo bisogno di persone che pregano per te nei momenti difficili, perché la preghiera fa uno sfondamento nella tua vita! Persone che pregano che il sogno ritorni nella tua vita, persone che pregano perché la tua situazione si risolva. Cerca persone così!
Quando sei nella volontà di Dio, hai messo Dio al primo posto e succedono cose difficili, cosa fare? Pensa come dice la Parola.
28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. 29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. 30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati.
Romani 8:28-30
“Non capisco, non so il perché, ma siccome tu sei al primo posto nella mia vita, io so che tutto coopera al mio bene”. La scrittura dice che tutto coopera al bene di coloro che non si stancano di pregare anche nei momenti di dolore. Non smettere di pregare, non smettere di lodare, non smettere di fidarti di Dio! Dio ci ha fatto a sua immagine, ha già predestinato le nostre vite e ci ha chiamati, giustificati e glorificati! Quando sei nel piano di Dio non ti scoraggiare anche nelle situazioni in cui tu perdi il controllo, perché Lui ha sempre il controllo. Chiedi a Dio cosa devi imparare, dichiara che ti fidi di Lui e che sai che questa storia in qualche modo coopera al mio bene. Circondati di persone che combattono con te e per te. Chiedi aiuto a Dio perché vuoi raggiungere lo scopo che Lui ha per la tua vita.
Sapete qual è il problema dello scopo, a volte? Che Dio fa cose diverse con persone diverse anche se hanno uno scopo simile. Il problema è che ci paragoniamo a gli altri. A volte ci chiediamo perché alcune cose sono successe a noi e ad un altro no. Guarda dalla prospettiva di Dio: se quella cosa è successa a te ed è nel proposito di Dio, significa che tu la puoi sopportare mentre l’altra persona no!
Ogni persona ha uno scopo. La nostra bussola è Romani 8. Rifletti, pensa a tutte le cose che ti sono successe da quando hai accettato Gesù. Probabilmente hai pensato a cose brutte, a cose che non ti aspettavi. Sto parlando a persone che amano Dio e gli ubbidiscono. Ti sono accadute cose che, mentre ubbidivi a Dio, ti hanno portato dolore, ti hanno ammazzato – come Paolo. Pensa, rifletti, quel è lo scopo in tutto questo? Sarà mica che attraverso queste storie Dio forma il tuo carattere per aiutare tutte le persone che verranno con il tuo stesso problema? Tu, però, l’hai passato e sei la risposta per queste persone perché nonostante il dolore, hai gridato a Dio. perché anche se non avevi forza per rialzarti, Dio ha permesso che ci fossero persone accanto a te che ti hanno rialzato e ti hanno permesso di essere più forte di prima. Non chiederti più “perché?”, forse dovevi passarci – mettiti l’anima in pace – e comincia a chiedere a Dio qual è il Suo scopo per questo.
Qual è lo scopo di Dio? Rifletti. Cosa dicono le persone che gli piace sentire da parte tua? Forse è questo il tuo scopo.
Vi faccio riflettere su una cosa. Se entri in una stanza e c’è un gruppo che piange disperato, uno che litiga, uno che si diverte, uno che parla di qualcosa. Qual è il gruppo che ti attira di più? Probabilmente Dio ti ha chiamato proprio per quel tipo di persone.
Quando passi un dolore, non strapparti più i capelli. La scrittura dice che la sapienza è con chi dà ascolto ai consigli. Oggi la società è molto diversa da com’era venti o trent’anni fa. Ci sono tante madri single ma anche tanti padri single. Che consiglio darei ad un genitore single che sta tirando su un figlio da solo? Circondati di un buon team. Circondati di madri che sanno fare le madri e tirano su i figli, non stare sola, chiedi consiglio, parla delle tue paure perché magari queste persone ci sono già passate. Ugualmente padri, circondatevi di padri che sono saggi. Così penserai: “se ce l’hanno fatta loro, posso farcela anch’io”. Da soli non si va da nessuna parte. Un pastore ha bisogno di un altro pastore. Un medico ha bisogno di un altro medico. In questi giorni pensavo alla pressione che può avere un chirurgo. Chi sceglie di fare questo lavoro deve farlo davvero con passione, perché tu puoi salvare una vita. Mi chiedo, come dormirà un chirurgo la notte prima di un intervento tosto?! Ho riflettuto ed ho capito che può farlo perché è un lavoro di squadra. Quando hai un team che lavora con te nei momenti difficili riesci a superarli perché puoi condividere i tuoi dubbi e le tue paure.
Stai con persone che hanno la soluzione, non i problemi. Se sei single e aspetti l’uomo o la donna di Dio, non stare con i single a sognare il principe azzurro, stai con famiglie sane che ti danno la visione! Quando Dio ha parlato con Abramo, gli ha detto di uscire dalla sua tenda. La tenda era grande, confortevole, ci stavano tante persone. Gli ha detto di andare fuori e guardare le stelle del cielo, gli disse di provare a contarle se ci riusciva. Esci fuori dalla tua tenda, dalla tua situazione, affronta il tuo dolore ed abbi visione.
Dio ha uno scopo per ognuno di noi. Entra in quel destino e sarai la persona più felice del mondo anche in mezzo alle difficoltà, perché sei nel Suo destino.