15/09/2024 – Pastore Mascia Bianchi
Credo in quello che lo Spirito Santo fa; se lo permettiamo, Lui va al di là di quello che possiamo pensare ed immaginare. La settimana scorsa il Pastore Riccardo ha predicato sul chiudere la porta ed ho sentito nel mio spirito di continuare questo messaggio.
20 Ed ecco una donna, affetta da un flusso di sangue già da dodici anni, gli si accostò di dietro e toccò il lembo della sua veste. 21 Perché diceva fra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare la sua veste, sarò guarita». 22 Gesù, voltatosi e vedutala, le disse: «Fatti animo, figliola; la tua fede ti ha guarita». Da quell’ora la donna fu guarita.
Matteo 9:20-22
Questo verso vi è sicuramente familiare, ma stamattina lo vedremo con un’altra sfumatura. La Parola è sempre nuova, perché Dio ricompensa coloro che lo cercano diligentemente, ogni giorno, rivelandosi.
12 è il numero del fondamento: questa donna aveva costruito la sua vita sulla sofferenza. Lei è andata da Gesù perché aveva costruito la sua vita nella sofferenza e nel dolore.
Sappiamo che il lembo della veste di Gesù rappresenta la Parola. Questa era l’unica soluzione per la sua vita. Questa donna aveva una mentalità di dolore e sofferenza. Quante volte vediamo persone sofferenti ed angosciati per anni? Questa donna ci dà la soluzione: la Parola è guarigione. Lei aveva la certezza di questo: “se riuscirà anche solo a toccare la sua veste, sarò guarita”. Quando vuoi che Dio porti un cambiamento nella tua vita, devi toccare la Parola, devi radicarti nella Parola. Gesù non deve essere distante da te, ma devi radicare la tua vita in Gesù – la Parola.
“Fatti animo, figlia”. Probabilmente lei non si sentiva amata, forse non aveva neanche un padre, ma Gesù l’ha chiamata figlia. Ci sono persone che vivono traumi nella vita perché non si sono sentiti amati dal padre o dalla madre. Questa parola ha sicuramente rianimato il suo cuore. Gesù l’ha chiamata figlia, e come figlia lei aveva il diritto di essere guarita, liberata e di vivere una vita abbondante. Questo è anche per noi.
“La tua fede ti ha salvata”. Non si intende solo la salvezza che porta al paradiso, ma la salvezza che ha portato guarigione nella sua vita – una guarigione non solo fisica, ma anche nell’anima. Spesso le persone hanno bisogno di guarigione nell’anima, che è il centro delle emozioni. “Dov’è il tuo cuore, lì è il tuo tesoro”: dai il tuo cuore a Gesù! Non dai il tuo cuore a Gesù dicendolo a parole, ma arrendendo la tua vita a Gesù. Quando hai arreso la tua vita a Gesù, sarai trasformato, perché l’unzione trasforma.
Chiamandola figlia, le ha dato una nuova identità. Gesù vuole che tu sappia che devi camminare in questa nuova identità, come nuova persona in Cristo. Molti cristiani non hanno uno sfondamento perché conoscono il Gesù “religioso”.
In quel giorno avverrà che il suo carico sarà allontanato dalle tue spalle e il suo giogo dal tuo collo; il giogo sarà distrutto dall’unzione dell’olio.
Isaia 10:27
Quando incontro cristiani che dopo tanti anni hanno gli stessi problemi o le cose si ripetono ciclicamente, gli dico di guardarsi dentro. Avremo problemi, certo, ma secondo la scrittura dovremo camminare di vittoria in vittoria e di gloria in gloria. Quando non succede, dovremo chiederci perché ed imparare qualcosa.
Isaia sta parlando dell’unzione dell’olio. L’unzione è quando hai un impatto con la potenza di Dio che inizia a trasformare la tua vita.
Il giogo veniva messo agli animali giovani per abituarsi ad un certo modo di vivere e di muoversi. Da grandi, poi, non potevano muoversi né a destra né a sinistra perché avevano il giogo sul collo. Certe persone sono abituate fin da piccole o giovani a camminare in un certo modo e questo si trasferisce anche ad i figli ed ai nipoti, se in quella famiglia non c’è Gesù e questa linea generazionale non viene spezzata. Ho una buona notizia però: ogni maledizione generazionale può essere distrutta dall’unzione di Dio. Dove c’è una ferita, Dio guarisce, dove c’è un destino, Dio rivela, ma abbiamo bisogno della Sua unzione.
Ci sono cristiani che ancora camminano sotto un giogo; come mai? Ci sono persone che leggono la Bibbia, che pregano, ma che non riescono a distruggere quel giogo. Il Regno di Dio ha un protocollo e dobbiamo allinearci a questo.
Ci sono persone che aprono le porte al risentimento. Il risentimento apre un portale ai demoni, perché loro iniziano a parlare nella mente delle persone che sono offese; è lì che entra in modo un movimento demoniaco. Risentimento deriva da ri-sentire: risento il dolore di quando sono stato ferito. Continuerai a sentire quel dolore, a meno che non permetti all’unzione di spezzare quel giogo. Ogni giorno siamo sottoposti al pericolo di essere offesi; non possiamo impedirlo, ma possiamo impedire all’offesa di mettere radici in noi.
Se vuoi essere libero devi passare da un processo di guarigione, perché il risentimento punisce te; se non passi da quel processo, usando la chiave che si chiama perdono, il risentimento è la porta che ti guida all’amarezza. L’amarezza è una radice che porta molti frutti che purtroppo sono tutti cattivi, perché sono manovrati da potenze demoniache. Non aprire la porta al risentimento ed all’amarezza, chiudi quella porta e sii libero. Decidi di perdonare, decidi di camminare nella libertà che Cristo ti ha dato.
L’odio che c’è fra le persone, i conflitti che ci sono in famiglia o con gli amici, derivano da un movimento demoniaco che ha avuto modo di lavorare in quei rapporti a causa di porte che sono state aperte. Chiudi la porta al diavolo dichiarando il sangue di Gesù sulla tua famiglia e sui tuoi amici, ogni giorno. Quando il diavolo si avvicina e vede il sangue di Gesù, trema! Lascia andare. Prendi la decisione di essere libero; è intenzionale.
Quando c’è troppo dolore accumulato, quella ferita o quel trauma ti fermano. Ci sono persone che si fermano perché rimangono incastrate in un’offesa. Lascia subito andare. Quando c’è troppo dolore accumulato, le persone cercano di alleggerire quel dolore con il piacere, così molti iniziano a bere alcol, o ad avere sesso illecito, o si danno a droghe o pornografia, o iniziano a spendere in modo sconsiderato. Alla fine, però, ti sei solo legati ad altri vizi che portano altro dolore. Se non tratti quel problema e non sradichi la radice, quel frutto tornerà fuori. Per questo la Scrittura ci dice di pentirsi. Pentirsi deriva dalla parola metanoia, cambia la tua mente. Il contrario di metanoia è paranoia. Una persona con disturbo di paranoia, tende – senza alcuna motivazione – ad interpretare parole e azioni degli altri come deliberatamente minacciose, e pensa sempre male. Chi presenta una personalità di paranoia tende ad interpretare gli eventi in modo sempre ostile, come se la persona con cui interagisce abbia sempre intenzioni malvage. Pentiti, ravvediti, non pensare sempre al male, solo così potrai vivere libero in Cristo; l’amore non sospetta il male.
Il giudizio, la critica, la mancanza di perdono, sono gioghi che incastrano le persone, ma l’unzione è venuta per distruggere ogni giogo!
Spesso, tanti problemi che le persone hanno, sono di origine demoniaca e spesso le persone non lo realizzano. Questo accade a causa di peccati del passato, maledizioni generazionali, abusi o disubbidienza. Queste porte sono state aperte ed il nemico entra senza chiedere il permesso. Vizzi, depressione, ansia, sono oppressioni demoniache. Se hai un vizio che vorresti togliere ma non riesci, è un vizio che deriva da un’oppressione demoniaca. La buona notizia è scritta in
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono venuto affinché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.
Giovanni 10:10
Questo ladro ha un nome, satana. La Bibbia dice di non sottovalutare le macchinazioni del nemico, secondo voi perché lo dice? Le persone vivono sotto oppressioni che Gesù ha già distrutto.
Puoi pensare che, dato che sei un figlio di Dio, il diavolo non può ucciderti – ed è vero – ma può uccidere i tuoi sogni, la tua speranza e la tua pace. Se il diavolo ci riesce, ti ha tolto la voglia di vivere. Non lo permettere, perché Gesù è venuto affinché noi avessimo vita e vita abbondante, la vita eterna un giorno ed una vita abbondante qui su questa terra.
Se ti sei reso conto di aver aperto delle porte o di essere oppresso da qualcosa, dichiara: “io sono un figlio di Dio ed ho il diritto di vivere una vita abbondante”. Chiudi quella porta e sii libero. Sii una benedizione per la tua famiglia, per la tua scuola, per questa chiesa, per la tua città, per la tua nazione. La benedizione non è solo per te, Dio ti ha chiamato affinché tu sia un vaso ad onore. L’unzione è stata data per essere messa in vasi – che siamo noi – che rispettano il carattere di Gesù Cristo. Impara a conoscere l’unzione, perché quando l’unzione inizia a manifestarsi, i gioghi sono rotti e c’è trasformazione.