Fallo Di Nuovo!

Sara Giuliano

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11 Ottobre 2020

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11/10/2020 – Pastore Mascia Bianchi

A volte sembra di non vedere niente, ti ricordi solo di ciò che Dio ha fatto ieri e tu pensi: “Dio fallo di nuovo!”.

Nella vita delle persone ci sono delle stagioni, ed è normale vivere alcune situazioni per un tempo. Ora siamo in autunno e vorremo tutti fare un salto all’estate. C’è differenza, però, fra una stagione ed un cerchio: la stagione nuova la devi aspettare, ma dal cerchio puoi decidere di uscire. Se sei scoraggiato per un periodo ok, ma se sei scoraggiato da anni allora sei in un cerchio, devi decidere di uscire. Devi decidere chi vuoi essere. Ciò che scegli oggi determina il tuo futuro; scegli di essere nella volontà di Dio perché questo ti renderà sicuro e stabile.

Lo stesso Dio che ha operato ieri, è potente a farlo anche oggi.

22 Poi venne a Betsaida; e gli portarono un cieco, pregandolo di toccarlo. 23 Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli sputato sugli occhi e impostegli le mani, gli domandò se vedesse qualcosa. 24 E quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini camminare e mi sembrano alberi». 25 Allora gli pose di nuovo le mani sugli occhi e lo fece guardare in alto; ed egli recuperò la vista e vedeva tutti chiaramente. 26 E Gesù lo rimandò a casa sua, dicendo: «Non entrare nel villaggio e non dirlo ad alcuno nel villaggio».

Marco 8:22-26

Quest’uomo era cieco. Forse tu non sei cieco con la tua vista naturale, ma esiste una cecità spirituale. Molti di noi sanno cosa vuol dire essere cieco spiritualmente: quando sei confuso, non vedi futuro per la tua vita, perdi la visione. A volte siamo passati per quel momento ed abbiamo detto: “Dio, guarisci i miei occhi spirituali”.

Potresti essere cieco in questo momento, perché non vedi il tuo futuro, perché non stai ricevendo la risposta che stai aspettando. Le persone andavano da Gesù perché era chiamato Rabbi, cioè maestro. Gesù insegnava e le persone hanno bisogno di un insegnamento, ma spesso le persone hanno anche bisogno di ricevere un tocco dal Maestro, un tocco da parte dello Spirito Santo. Informazione porta trasformazione perché l’informazione deve portare ad un tocco da parte dello Spirito Santo, che porta a sua volta trasformazione!

Quando Gesù rimette in linea le persone, non lo fa puntandogli il dito, ma facendogli vedere le cose che non vanno con amore. L’amore è dire anche: “non va bene così, ma c’è un’opportunità per cambiare; sappi che con Dio ce la puoi fare”. Ai figli non si dice sempre sì, si dicono dei no per amore: non è un no che chiude le porte, è un no che danno l’opportunità di vivere il meglio per la tua vita; così sono i no di Dio.

Quest’uomo è stato portato da Gesù perché aveva bisogno di vedere. Guardate il verso 23. Gesù ha sputato negli occhi di quest’uomo! Strano. Eppure questa volta Gesù ha fatto così. A volte le persone non ricevono la guarigione perché non gli viene data con il “metodo” che loro pensavano. Dio non sempre fa le cose come noi pensiamo; lascia fare a Dio con il suo metodo.

Dopo questo, l’uomo dice a Gesù di vedere gli uomini come alberi. Sapeva come erano fatti gli alberi, quindi quest’uomo non è sempre stato cieco. Così può accadere anche a noi di non essere sempre stati ciechi. Può succedere che alcune storie della vita ti portano cecità; il nemico di Dio farà di tutto per scoraggiarti e non farti credere al piano di Dio per la sua vita. Se smetti di leggere la Bibbia, di pregare, di sognare, di vedere ciò che Dio vede, hai bisogno che Dio ti guarisca dalla tua cecità.

Poi, Gesù ha toccato di nuovo quest’uomo e lo fece guardare quest’uomo in alto. Quando Dio ti guarisce, ti invita a guardare in alto, non più in basso, ti invita a guardare a Gesù, autore e compitore della nostra fede. Secondo te Gesù ha fallito la prima volta? Assolutamente no. Gesù ci ha insegnato a non mollare mai!

Gesù ci ha detto che ci avrebbe dato la capacità di guarire i cuori rotti. Oggi, nel 2020, è uno dei bisogni più frequenti. Ci sono delle persone che gridano a Dio nel segreto delle loro case. Cornelio, un centurione romano, stava gridando a Dio, voleva conoscerlo, voleva conoscere la verità e Dio gli ha mandato Pietro. Preghiamo Dio che ci faccia incontrare persone che stanno cercando Dio.

Ci sono persone che conoscono Gesù ma sono state comunque amareggiate dalle storie della vita. Se ti sei allontanato da Dio, ricorda che Lui vuole restaurare la tua vita! Siamo negli ultimi tempi e dobbiamo dire a Dio: “io voglio essere a posto con il mio cuore davanti a te, voglio che il mio cuore sia sano davanti a te perché se arriva il giorno del suo ritorno, io voglio essere pronta”. Gesù non ti riconoscerà perché sei andato in chiesa, ma perché sei suo e non hai avuto vergogna di dire che sei suo!

Non importa quanto sei lontano da Dio in questo momento, perché Lui è il più grande restauratore! Persone completamente rotte sono state restaurate, persone che il mondo riteneva fallito oggi sono grandi servi di Dio, persone senza speranza sono state completamente restaurate da Dio ed oggi sono nel ministerio.

Gesù ha detto a quest’uomo di guardare in alto. Se tu guardi solo con la vista naturale probabilmente non vedi niente: a volte abbiamo bisogno di vedere con gli occhi spirituali, abbiamo bisogno di vedere con il cuore. La Parola dice che se tu credi con il cuore a ciò che è scritto e lo dichiari con la tua bocca con fede, le cose cambiano!

Quando Dio ti guarisce tu vedi tutto chiaramente: occhi aperti e visione restaurata.

A volte ci sono delle situazioni in cui si pensa che una persona sia sempre stata cieca. Può darsi perché la scrittura dice che cose che occhio non ha visto ed orecchio non ha udito saranno rivelate. Così accade che Dio potrebbe darti una visione per la tua vita o per quella della tua famiglia che non sai neanche descrivere, ma quando poi si realizza potrai dire che è quella che tu hai sognato!

Un’altra cosa importante è che quest’uomo non è andato a Gesù da solo, è stato portato dai suoi amici, persone che ci vedevano bene! Hai mai sentito dire che un cieco non può guidare un altro cieco? Se tu stai male e stai con un’altra persona malata, è difficile che tu possa guarire. Non pensare che sia peccato andare a mangiare una pizza con i tuoi amici del mondo, tu devi portare la luce! Gesù è andato a mangiare con i peccatori e sono stati toccati dal suo amore. Hanno sentito un peso, ma non un peso di condanna, un peso che ha portato alla liberazione.

La gente è stanca, non si fidano più di nessuno e non sanno più dove andare; noi siamo la risposta per queste persone. Non siamo perfetti, ma dobbiamo dire alle persone che se Dio ha avuto grazia con noi, ce l’avrà anche per loro, se ha rialzato me, rialzerà anche loro. Abbiamo bisogno di avere intorno le persone giuste che ci portino dalle persone giuste, soprattutto dal Maestro.

Ora l’Eterno benedisse gli ultimi anni di Giobbe più dei primi.

Giobbe 42:12a

Giobbe è stato un brav’uomo che ad un certo punto ha perso tutto: amici, famiglia, il lavoro, anche la sua dignità, ma non ha perso Dio. Puoi perdere tutto, ma se non perdi Dio, non perdi niente. Come posso dire questo? Dio redime le situazioni. Dio non redime ciò che hai perso, ma redime le situazioni: negli anni a venire, Dio non ti darà le stesse cose che hai perso, ma ti darà di più! I tuoi anni futuri saranno più benedetti di quelli precedenti!

Giobbe ha anche sbagliato – ha detto che ciò che temeva, è accaduto. Attenzione a ciò che dite, perché se dite cose negative, queste avvengano. Allora benedici la tua vita, dichiara che se ieri ti si è chiusa una porta, da oggi in poi si apriranno per te dieci porte. Non è mai troppo tardi, perché Dio riscatta il tempo, Dio redime gli anni che verranno! Lascia perdere il passato e dichiara che oggi è il tuo tempo di restaurazione. Aspettati il tocco di Gesù, il tocco che porta trasformazione nella tua vita!

Quando Dio ti apre gli occhi, ti dà una visione, ti dice ciò che devi fare. Gesù dice a quella persona di non andare nel villaggio e dirlo a tutti, perché probabilmente non era il momento. Non fare ciò che voi fare, fai ciò che Lui ti dici di fare; sii ubbidiente. Molti oggi hanno paura della parola “ubbidienza”, perché nel mondo sembra un qualcosa che ti porta in prigione, ma in realtà essere ubbidiente a Dio ti porta liberazione! L’ubbidienza è la chiave per la benedizione, che apre i cieli nella tua vita.

 

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