27/11/2022 – Pastore Mascia Bianchi
Dichiara: “io prendo possesso di tutto ciò che dio mi ha promesso”.
La parola di questo anno è moltiplicazione e stiamo vedendo questo. Se ancora non hai ricevuto la moltiplicazione, ricorda che l’anno non è ancora finito! Con Dio, io mi aspetto solo cose belle – se Dio è con me, chi sarà contro di me? Dio è la nostra risorsa.
La lode attiva la Sua potenza. Non pensate che la lode è solo stare su un palco a cantare od a suonare uno strumento; quello è un servizio. Si tratta di una vita di lode. Ognuno di noi dovrebbe avere un ministero di lode, perché ministero è un servizio.
Lodare Dio è molto di più di cantare: è adorarlo, onorarlo, vivere i suoi principi in ubbidienza. Questo è lodare Dio!
Se sono su un palco ma non ho una vita di lode, sto solo cantando. Se la domenica mattina alzo le mani e canto e poi esco e dalla mia bocca esce di tutto, non sto vivendo una vita di lode e la domenica mattina ho solo sperimentato un’emozione. La lode è ubbidienza. La lode è ringraziare Dio anche quando sto aspettando qualcosa che ancora non vedo, perché mi fido di Lui.
Nella Bibbia c’è un episodio che ci insegna cos’è la lode. Vuoi vedere la potenza di Dio attiva nella tua vita che ti ristora, che ti promuove, che ti guarisce? Il segreto è questo: la lode.
16 Ora, mentre andavamo al luogo della preghiera, ci venne incontro una giovane schiava che aveva uno spirito di divinazione e che, facendo l’indovina, procurava molto guadagno ai suoi padroni. 17 Costei, messasi a seguire Paolo e noi, gridava, dicendo: «Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza». 18 Ed essa fece questo per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si voltò e disse allo spirito: «Io ti comando nel nome di Gesù Cristo di uscire da lei». E lo spirito uscì in quell’istante. 19 Ora i padroni di lei, vedendo che la speranza del loro guadagno era svanita, presero Paolo e Sila e li trascinarono sulla piazza del mercato davanti ai magistrati; 20 e, presentatili ai pretori, dissero: «Questi uomini, che sono Giudei, turbano la nostra città, 21 e predicano usanze, che a noi che siamo Romani, non è lecito di accettare o di osservare». 22 Allora la folla insorse tutta insieme contro di loro; e i pretori, strappate loro le vesti, comandarono che fossero frustati. 23 E, dopo averli battuti con molti colpi, li gettarono in prigione, comandando al carceriere di tenerli al sicuro. 24 Questi, ricevuto un tale ordine, li gettò nella parte più interna della prigione e fissò i loro piedi ai ceppi. 25 Verso la mezzanotte Paolo e Sila pregavano e cantavano inni a Dio; e i prigionieri li udivano.
Atti 16:16-25
Qui troviamo due uomini ripieni di Spirito Santo che vivevano una vita di lode. Non sappiamo se Paolo e Sila erano intonati, ma in quel momento hanno innalzato un canto di lode, perché avevano una vita di lode.
Umanamente parlando, in base a ciò che gli è successo, avevano tutto il diritto di arrabbiarsi, imprecare e dire cose sconvenenti. Potevano anche avercela con Dio, ma guardate cosa hanno fatto questi due uomini!
Stavano andando a pregare, non a fare shopping, e guardate che succede. Questo spirito indovino sembrava quasi buono, perché diceva: “questi uomini sono servi del Dio onnipotente”, ma Paolo aveva discernimento e capì l’inganno che c’era dietro.
In quell’istante! Quando c’è l’autorità esercitata da un uomo unto, i demoni se ne vanno immediatamente, perché i demoni riconoscono l’autorità di Dio. Dopo di questo c’è stata la persecuzione; invece di gioire le persone li hanno perseguitati. Quando ti muovi nell’unzione avrai delle opposizioni, ma tu loda Dio anche nell’opposizione!
Il carceriere legò i loro piedi ai ceppi e li mise nella parte più interna della prigione. Umanamente potevano lamentarsi ed avercela con Dio dicendo: “Signore, stavo facendo la tua volontà, una persona è stata liberata da un demone e guarda dove sono!”. Invece no, questi uomini hanno fatto la storia perché erano ripieni di Spirito Santo e sapevano davvero cosa significa lodare Dio.
Verso mezzanotte, invece di lamentarsi, pregavano. Quando sei sotto attacco, quando qualcuno ti offende o ti ferisce, cosa fa? Preghi o ti lamenti e inizi ad accusare qualcuno? Questi uomini pregavano ed innalzavano inni a Dio. quando preghiamo e lodiamo, c’è sempre qualcuno che è in prigione che ci ascolta. Può essere una prigione di dipendenza, di ansia o di difficoltà, ma se una persona così vede un’altra persona lodare nelle avversità ed avere pace, quella persona penserà: voglio conoscere anche io il suo Dio! Quante persone hai influenzato nei tuoi momenti di difficoltà? Ti hanno visto in pace, ti hanno visto pregare e lodare, oppure ti hanno sentito lamentarti? Fatti questa domanda.
Le porte della prigione si sono aperte e le catene di tutti si sono rotte. La lode ha attirato la potenza di Dio per loro, e per coloro che erano intorno a loro. Sai perché? Perché la lode crea un’atmosfera di lode, di libertà, di guarigione, di sovrannaturale. Quando lodi Dio nelle avversità, tu non immagini la potenza che viene rilasciata! Dio lavora per te anche se non lo vedi.
Quando ho avuto il lutto di mia mamma, così inaspettato ed ingiusto, potevo rimanere in lutto per anni, potevo imprecare o incolpare Dio. Invece ho piegato le mie ginocchia ed ho lodato Dio. Per questo dopo un anno e mezzo sono qui a predicare il vangelo con passione e forza! Non è una forza umana, è la potenza di Dio che mi ha liberata e mi ha rialzata. Nel momento più brutto della mia vita, Dio era con me. Mia madre è morta il 18 agosto, ed il 26 agosto Dio ha dato a me ed al Pastore Riccardo la sapienza per celebrare il funerale di mia madre. Ho chiesto a Dio di usarmi per la sua gloria e darmi la forza per farlo, perché in quel giorno c’erano tanti prigionieri.
Quando invece inizi a lamentarti ed accusare altri per la tua situazione, attiri scoraggiamento, cose brutte e pensieri negativi. Ringrazia Dio per ciò che hai, ringrazia Dio ogni mattina perché sei vivo, ringrazia Dio perché anche se ne hai passate tante sei ancora qui. Quando ti alzi la mattina e dichiari che beni e benignità mi accompagnano durante il giorno, attiro beni e benignità per la giornata! Attento all’atmosfera che crei: non puoi lamentarti ed avere uno sfondamento nella tua vita.
Non parlare solo dei problemi quando ti riunisci con la tua famiglia. I problemi ci sono, ma sta a noi cambiare l’atmosfera! Paolo e Sila potevano guardarsi e dire: “hai visto, andavamo a pregare e guarda cosa ci è successo? Dov’eri Signore? Non me lo meritavo!”. A volte capitano situazioni inaspettate quando stai servendo Dio con tutto il cuore. Lì è la fede. Dire: “non so perché è successo, ma mi fido di te”.
La lamentela crea un’atmosfera negativa e ferma la tua vittoria. Non lamentarti, vedi la bontà di Dio in ogni piccola cosa. Non pensare che è troppo grande o troppo difficile. Se questo è il tuo modo di parlare, fermi la tua vittoria. Come fai a lodare Dio se hai questo atteggiamento? Guarda cosa dice la scrittura nel Salmo 22.
Eppure tu sei il Santo, che dimori nelle lodi d’Israele.
Salmo 22:3
Dio dimora nelle lodi, non nel lamento! Dio non abita nel lamento e nella preoccupazione. Se ti lamenti sempre attiri spiriti di scoraggiamento e paura, non la potenza di Dio! Per questo ci sono molti cristiani legati dalla paura. Com’è possibile? Con la tua bocca decidi dove andare: morte e vita sono in potere della lingua – lo dice la Bibbia. Per questo come figli di Dio dobbiamo benedire la nostra vita, i nostri figli, le situazioni anche quando non vanno come vorremo. Inizia a dichiarare cose buone anche quando sei in prigione! Dichiara che Dio provvede le finanze, dichiara che i tuoi figli servono Dio, dichiara che tuo marito/tua moglie ti vuole bene. Dichiara ciò che è verità in cielo. Ciò che confessi è ciò che vivi; stai attento a ciò che dici.
Se sei frustrato significa che non vivi una vita di lode ma una vita di lamento. Negli anni 80 c’era un libro bellissimo: la via della lode. Quel libro, già da allora, ha catturato la mia attenzione e mi ha insegnato dei principi. Ti insegnava a lodare Dio anche nei momenti di distretta, perché è lì che arriva la liberazione. Quando Dio ti sente lodare nei momenti tosti, Dio dice: “fammi intervenire, perché nonostante gli scoraggiamenti e le avversità queste persone mi stanno ringraziando”. Poi gli angeli si guardano e dicono: “andiamo, possiamo intervenire!”. La lode attira Dio.
Bibilicamente parlando, ci sono tre tipi di semina.
Ogni decisione che facciamo è un seme: quello che sono oggi dipende dalle scelte di ieri e ciò che scegli oggi è un seme il cui frutto vedrai domani. Se non ti piace dove sei oggi, cambia le tue decisioni.
Semina offerte e decime nella casa di Dio.
Ogni parola è un seme. Se non ti piace come sei, cambia il tuo modo di parlare.
Non permettere alla lamentela di bloccare il tuo potenziale! Dio può aver promesso tante cose nella tua vita, ma il tuo atteggiamento può bloccare il tuo potenziale perché crea un’atmosfera negativa. Ci sono persone che hanno ricevuto tanto da Dio, ma non spendono neanche una parola per raccontare ciò che Dio ha fatto per loro. Questo è triste. Gli ebrei dicono che se tu dici: “grazie Dio” per tre volte, è già una preghiera. Ringrazia il tuo datore di lavoro, ringrazia il tuo medico, ringrazia le persone che sono state buone con te, ma non dimenticare di ringraziare il principale, cioè Dio, perché senza di Lui non possiamo fare niente.
Ricorda questo: le persone non possono fermarti, il nemico non può fermarti, solo tu puoi fermarti! È una tua decisione. Impara a lodare Dio, scegli di lodare Dio perché Lui è la tua risorsa. Se vi raccontassi tutte le cose che ci sono successe, vi chiedereste come facciamo ad essere ancora qui. Beh, abbiamo capito che solo Dio è la nostra risorsa, che Lui è il nostro Signore ed è sovrano sulla nostra vita. Umiliati davanti al Signore, ed Egli ti innalzerà: non possiamo accusare gli altri per i nostri fallimenti. Chiedi a Dio di rialzarti, restaurarti e farti camminare nelle Sue vie!
Quando crei un’atmosfera di lode attiri pace e gioia e la Parola dice che la gioia del Signore è la tua forza. Cosa fai in situazioni di paura? Cosa fai se qualcuno ti taglia la strada in macchina? Io quando ho paura dico: “Gesù!”, altri imprecano. Cosa dici in situazioni di difficoltà o paura? Dall’abbondanza del cuore, la bocca parla. Se c’è rabbia nel tuo cuore, uscirà rabbia, se c’è gelosia, uscirà gelosia, ma se sei ripieno di Spirito Santo, uscirà pace ed incoraggiamento.
Quando lodi Dio in mezzo al problema, stai dichiarando la Sua bontà ed è lì che Dio ti onora. Dio onora coloro che lo onorano. Potresti dire: “Signore, vorrei che tu mi onorassi in questa storia che è tanto che aspetto”. Ringrazia Dio, perché la risposta che stai aspettando da tanto tempo sta arrivando. Se ti lamenti, la risposta potrebbe essere alle porte e tu con il tuo atteggiamento la blocchi! Ringrazia Dio.
Lodatelo per i suoi portenti, lodatelo secondo la sua grandezza.
Salmo 150:2
Lodalo, perché Lui è grande. Non lodare Dio solo quando ti dà delle risposte buone, loda Dio in mezzo alla tempesta. Paolo e Sila hanno lodato Dio quando erano in prigione ed è lì che hanno spostato le montagne. Loda Dio prima che la situazione cambi, perché devi vedere con gli occhi della fede. C’è molto di più nel processo che nelle promesse e nelle risposte, perché è nel processo che si vede la tua stoffa. Non hanno dimostrato la loro stoffa quando la ragazza è stata liberata, ma mentre erano in prigione. Non dimostri la tua stoffa la domenica mattina, ma in mezzo alle tue battaglie. Ho visto la potenza di Dio perché lo ho lodato in mezzo alla tempesta. Tanti possono testimoniare questo, che hanno visto la liberazione e la vittoria perché non hanno smesso di lodare Dio.
Se avessero avuto un altro atteggiamento, Paolo e Sila non avrebbero visto la liberazione. Cosa farai? Quale sarà il tuo atteggiamento nel momento dell’avversità?
26 Improvvisamente si fece un gran terremoto, tanto che le fondamenta della prigione furono scosse: e in quell’istante tutte le porte si aprirono e le catene di tutti si sciolsero. 27 Il carceriere, destatosi e viste le porte della prigione spalancate, trasse fuori la spada e stava per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. 28 Ma Paolo gridò ad alta voce: «Non farti alcun male, perché noi siamo tutti qui». 29 E, chiesto un lume, egli corse dentro, e tutto tremante si gettò ai piedi di Paolo e Sila; 30 poi li condusse fuori e disse: «Signori, cosa devo fare per essere salvato?». 31 Ed essi dissero: «Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato tu e la casa tua».
Atti 16:26-31
Il carceriere era lì per fargli la guardia, poi si è inginocchiato davanti a loro. Questo può succedere anche a noi. La bibbia dice che Dio apparecchia la mensa davanti ai nostri nemici, sai cosa vuol dire? Che Dio fa vedere ai tuoi nemici quanto sei benedetto!
Inginocchiandosi, il carceriere ha mostrato che chi è con loro, era più forte di lui. Questo avviene anche per noi. Le storie della vita si inginocchieranno davanti a te, se hai un buon atteggiamento, lodi Dio e non ti arrendi.
Così le persone verranno da te e ti chiederanno: “cosa posso fare per essere come voi”, perché vedranno in voi qualcosa che non hanno. Paolo e Sila gli hanno risposto: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua casa”. Oggi ci sono persone che hanno Gesù nella loro vita, ma non lo dimostrano! Se una vita non cambia e non viene trasformata è perché non permetti allo Spirito Santo di lavorare dentro di te. Siamo nati per vincere! Non bloccare il tuo potenziale.
Poi essi annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti coloro che erano in casa sua.
Atti 16:32
C’è stata un’evangelizzazione potente!
36 E il carceriere riferì a Paolo queste parole: «I pretori hanno mandato a dire che siate lasciati liberi; quindi uscite e andate in pace». 37 Ma Paolo disse loro: «Dopo averci pubblicamente battuti senza essere stati condannati in giudizio, noi che siamo cittadini romani, ci hanno gettati in prigione e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano loro stessi a condurci fuori». 38 I littori riferirono queste parole ai pretori; ed essi, quando udirono che erano cittadini romani, ebbero paura.
Atti 16:36-38
Spesso ci concentriamo sui ceppi che si sono rotti, ma c’è un’altra cosa bellissima. Tu mi vuoi schernire pubblicamente, ma quando ti rendi conto della giustizia di Dio nella mia vita, vorresti liberarti di me privatamente, ma le risposte di Dio avvengono pubblicamente. Dio riscatta pubblicamente, Dio onora pubblicamente, Dio dà risposte alle preghiere pubblicamente, Dio svergogna l’avversario pubblicamente!
Allora essi, usciti di prigione, entrarono in casa di Lidia e, visti i fratelli, li consolarono; poi partirono.
Atti 16:40
Questa storia è stata conosciuta pubblicamente, e dopo più di duemila anni conosciamo ancora questa storia perché nella prigione questi due uomini hanno continuato a lodare Dio, e da questo molti sono stati salvati.
Ringrazia Dio in ogni tempo.