29/06/2025 – Pastore Mascia Bianchi
Segui la diretta su Facebook
Dio è buono ed ha restaurato le nostre vite. Stamani voglio parlare di qualcosa che spesso è dato per scontato, ma non lo è: la semplicità di camminare con Dio. La fede è semplice.
I bambini sono semplici e riescono a ricevere – amore, abbracci, tutto ciò che un genitore gli dà. La fede è semplice, è l’uomo che la complica. La nostra attitudine deve essere semplice. La Parola dice di essere semplici come colombi e astuti come serpenti. L’astuzia di cui parla Gesù è quella che serve per smascherare le macchinazioni del diavolo, non quella che “morde” gli altri.
Quando segui Dio da tanto tempo, potrebbe sembrarti di conoscere tutto e questo ti fa perdere il fuoco, la semplicità, il primo amore.
Dio, nella genesi, aveva dato ad Adamo il potere di dominare sulla creazione ma che non dovevano toccare l’albero della conoscenza. Loro hanno disubbidito, e sappiamo cos’è successo. Il problema è che le persone spesso si appoggiano sulla conoscenza e non sulla sapienza. Non basta conoscere le cose, dobbiamo muoverci nella sapienza di Dio.
3 Benignità e verità non ti abbandonino; legale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore; 4 troverai così grazia e intendimento agli occhi di DIO e degli uomini. 5 Confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento; 6 riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli raddrizzerà i tuoi sentieri. 7 Non ritenerti savio ai tuoi occhi, temi l’Eterno e ritirati dal male.
Proverbi 3:3-7
Qui la Scrittura parla di lealtà e verità. Sii una persona leale, cammina nella lealtà di Dio. Non è necessario dire agli altri che sei leale e vero, scrivilo nel tuo cuore e si vedrà dai frutti. Se farai così troverai favore ed intendimento agli occhi di Dio e degli uomini.
Non appoggiarti sul tuo discernimento. Vi dico la differenza fra un discernimento da Dio ed un discernimento che viene dalla carne o che è diabolico. Quando c’è un discernimento da parte di Dio, sarai portato ad incoraggiare le persone ed a vedere la soluzione. Se il discernimento viene dalla carne, invece, ti fa vedere solo il male e le cose negative in una persona. Il discernimento da Dio è sempre filtrato dall’amore. Non basarti sul tuo discernimento, sulla tua esperienza personale.
Dio raddrizzerà i tuoi sentieri quando lo riconoscerai in tutte le tue vie, quando chiedi a Dio di guidarti e di filtrare ogni cosa che fai nella volontà di Dio. Quando lo Spirito di Dio è il Signore della tua vita, lì c’è libertà. Quando lo Spirito di Dio è il Signore di ogni situazione della tua vita, allora lì c’è libertà. Quando lo Spirito Santo guida la tua vita, lì c’è libertà.
Temere l’Eterno non vuol dire averne paura, ma avere rispetto dei principi di Dio. Quando vedi qualcosa che non è giusto prendi una posizione, ritirati dal male, non scendere a compromessi.
Se metti in pratica tutti questi principi sarai una persona di successo. Allora sii semplice e dì sì anche quando non capisci, anche se ti costa. Prega ed ubbidisci, solo così la tua vita cambierà. Sii semplice nell’ascoltare ciò che Dio dice nella sua Parola e dire sì.
Nella Parola si parla di una donna, Ruth, che era una moabita. Lei aveva sposato un ebreo ma ad un certo punto rimase vedova lei, sua cognata e sua suocera. La cognata tornò al suo paese, ma Ruth disse sì a sua suocera e rimase con lei.
Ma Ruth rispose: «Non insistere con me perché ti abbandoni e lasci di seguirti, perché dove andrai tu andrò anch’io, e dove starai tu io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo DIO sarà il mio DIO.
Ruth 1:16
Questa donna ha detto sì. Era una moabita, non faceva parte del popolo di Dio, ma dentro di lei c’era qualcosa che l’ha portata ad una benedizione per lei e per la suocera. Erano nel bisogno e Ruth era disposta a lavorare nei campi, così si trova nel campo di Boaz. Quest’uomo, ad un certo punto, la notò.
5 Poi Boaz disse al suo servo incaricato di sorvegliare i mietitori: «Di chi è questa fanciulla?». 6 Il servo incaricato di sorvegliare i mietitori rispose: «È una fanciulla moabita, che è tornata con Naomi dal paese di Moab. 7 Ella ci ha detto: “Vi prego, lasciatemi spigolare e raccogliere le spighe tra i covoni dietro ai mietitori”. Così essa è venuta ed è rimasta da questa mattina fino ad ora; si è riposata in casa solo un momento».
Ruth 2:5-7
Ciò che ha preso l’attenzione di Boaz è stata l’attitudine di Ruth, che stava lavorando senza pensare alla fatica. Boaz, che era un uomo molto ricco, non ha guardato la sua bellezza o le sue qualità esteriori, ma la sua attitudine. Il punto è questo: quando lavori nel campo di Dio senza farlo per ambizione, qualcuno ti noterà e Dio permetterà che tu sia benedetto. Quando cammini con integrità e lealtà, la benedizione di Dio ti insegue. Quando servi con tutto il cuore, Dio permetterà che qualcuno ti noti.
La vita è fatta di connessioni, connessione con Dio, con le persone e con lo scopo; essere connessi è importanti. La vita non è singolare, non puoi pensare solo a te stesso. Quando ti connetti allo scopo di Dio, sei sempre connesso a Dio ed a qualcuno che farà del bene alla tua vita.
Boaz era un uomo ricco ed era un uomo generoso. C’è qualcosa nella vita di Boaz che mi ha toccato. Quando troviamo persone generose e piene di compassione, spesso dietro c’è una storia di sofferenza, miseria, ferite, rigetto, solitudine. Per questo, quando una persona così viene redenta, avrà compassione per gli altri perché sa ciò che ha passato e come Dio l’ha tirata fuori. Boaz era sensibile perché sapeva da dove veniva. La madre di Boaz era una prostituta, era Rahab. Questa donna, quando le spie di Israele si trovavano in difficoltà, le ha ospitate a casa sua e Dio ha dato favore a questa donna per questo. Lei ha aperto la porta a queste spie e Dio ha aperto la porta alla benedizione nella sua vita e alla sua generazione. La generosità di questa donna è passata nella linea di sangue del figlio. Se cammini nei principi di Dio, queste cose le passi nella linea di sangue ai tuoi figli. L’apostolo Paolo disse a Timoteo che vedeva dentro di lui la fede di sua madre e di sua nonna – questo ci fa capire tanto della linea generazionale. Non solo, il padre di Boaz era Salmon, figlio di Nasson, capo della tribù di Giuda. Dalla stessa linea di sangue, è venuto il Messia.
C’era un tempo in cui Boaz era solo, ed è stato necessario l’arrivo di una donna, una moabita, per tirargli fuori il suo coraggio. Questo fa vedere l’importanza di essere connessi con le persone giuste. Non guardate l’apparenza, non guardate la vecchia vita delle persone, non mettete limiti a Dio. Non guardate se quella donna era una prostituta o quell’uomo un delinquente, perché i piani di Dio sono diversi dai nostri.
4 Aram generò Aminadab; Aminadab generò Naasson; Naasson generò Salmon. 5 Salmon generò Booz da Rahab; Booz generò Obed da Ruth; Obed generò Iesse. 6 Iesse generò il re Davide; il re Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria.
Matteo 1:4-6
Questa è la genealogia del Signore Gesù Cristo. Non importa da dove vieni, importa cosa farai da ora in avanti, in Cristo. Il pregiudizio ed il giudizio hanno sempre limitato il piano di Dio. Qualcuno poteva dire di non ascoltare Rahab perché era una prostituta. Qualcuno poteva dire a Naomi di non portarsi dietro Ruth, ma Dio aveva altri piani.
La differenza non la fa il tuo passato, ma l’arresa a Dio. Ricorda di usare la stessa grazia che Dio ha usato su di te, sugli altri.
Per fede Rahab, la prostituta, non perì con gli increduli, perché aveva accolto in pace le spie.
Ebrei 11:31
Rahab non era una donna consacrata a Dio, era una prostituta, ma la sua condizione di vita, non era la sua condizione di cuore! Un giorno nel favore di Dio ti apre la porta alla benedizione. Proprio ieri ci è successa una cosa che ci ha commosso. Abbiamo guardato un’intervista fatta a dei ragazzi di 12/14 anni in una zona malfamata in Italia. Un ragazzo più grande aveva messo la testa a posto ed aveva deciso di aprire un centro per aiutare altri ragazzi a non fare le sue stesse scelte sbagliate. Nell’intervista ogni ragazzo aveva a 12/13 anni un’esperienza di vita da urlo. Hanno parlato una decina di ragazzi e tutti hanno detto che erano stati abbandonati ed avevano preso strade sbagliate, ma tutti hanno detto che se avessero fatto i soldi, avrebbero voluto aiutare la loro madre. Ragazzi che sono stati abbandonati, una volta che sono stati aiutati hanno sviluppato la compassione.
Quando Dio ti redime, vuoi aiutare gli altri. Se guardiamo la storia di Gesù, lui ha sempre aiutato le persone indipendentemente dal ceto sociale. Anzi, al ricco ha detto: “vendi tutto quello che hai e seguimi”. Alla donna che ha rotto il vaso di alabastro con l’olio profumato non le ha detto la stessa cosa, ma le ha detto che aveva fatto qualcosa di potente e che sarebbe stata ricordata. Alla donna che volevano lapidare ha detto di andare e non peccare più. Dio ti incontra nella tua sofferenza e, quando Dio ti incontra, lo vuoi solo servire, con semplicità.
Davanti alle casse del tesoro Gesù non è stato attirato da coloro che davano tanto, ma che davano del loro superfluo, fu attirato da quella vedova che dette due spiccioli perché sapeva che se avesse avuto un milione lo avrebbe dato, perché il suo cuore era per Dio.
Boaz era ricco, ma ciò che ha tirato fuori il suo potenziale fu incontrare una donna, Ruth. Boaz era ricco, ma era solo. Le persone ricche si sentono sole anche se sono circondate da mille persone, perché quelle mille persone sono intorno a loro solo perché sono ricche. Boaz, invece, ha incontrato Ruth che non lo amava perché era ricco ma per chi lui era. Dio ti ama per quello che sei e tira fuori il tuo potenziale. Camminare con Dio, è semplice.
C’è un uomo che ora è con il Signore, che pregava ore, ore ed ore. Ha scosso il mondo con i suoi insegnamenti e diceva una cosa molto semplice: io prego, ma anche ubbidisco. La Bibbia parla di grazia, ma parla anche di ubbidienza. L’ubbidienza è una chiave che apre le porte del cielo. Posizionalmente noi siamo benedetti, ma senza l’ubbidienza rimane solo una posizione.
Lo Spirito Santo ci aiuta a camminare con Dio. Quando non ce la fai più, chiedi allo Spirito Santo di aiutarti. Quando non sai come pregare, chiedi allo Spirito Santo di aiutarti a pregare. Dio non ci chiama a vivere un vangelo a metà, ma un vangelo pieno di potenza! Quando viviamo la pienezza del vangelo permettiamo alle benedizioni del cielo di venire sulla terra.
Cammina con Dio, in semplicità.
Saulo, che oggi conosciamo come l’apostolo Paolo, era un uomo di autorità che perseguitava i cristiani. Quando ha incontrato Gesù, però, con tutta la semplicità ha detto: “Signore, cosa vuoi che io faccia?”. Anche Nicodemo era un uomo di autorità, era conosciuto nel Sinedrio e di notte andò ad incontrare Gesù perché voleva sapere se fosse davvero il Messia. Gesù gli disse che lui conosceva tante cose, ma doveva nascere di nuovo. Nicodemo aveva la conoscenza, ma non la rivelazione. L’impatto che Gesù ha avuto su quest’uomo è stato forte e sicuramente anche lui ha detto a Gesù: “cosa devo fare?”. Quando hai un incontro con Gesù non tirare tanto la corda: arrenditi, cammina con Lui in semplicità ed ubbidisci alla sua Parola.
Apri il tuo cuore a Dio, e se devi rimettere qualcosa, rilascialo. Sii deciso, non giocare con Dio, non tentennare. Arrenditi, un’arresa assoluta e radicale. Rilascia ogni cosa nelle mani di Dio.
Vuoi vivere nella benedizione di Dio? Dichiara i versi di Proverbi 3:3-8 mettendo il tuo nome. La Parola di Dio è come uno specchio, che mostra i nostri difetti, se dobbiamo aggiustare qualcosa. Dovremo guardare a noi stessi, non agli altri, perché la Parola parla a te! Quando siamo seri con Dio e con semplicità camminiamo con Lui, tutto ciò che ci ha promesso ricadrà sulla nostra vita e sulla nostra linea generazionale. Metti in pratica i suoi principi, e le cose verranno da sé.
La semplicità di camminare con Dio porta la Sua benedizione.
Sii intimo con Dio, sii intimo con le persone della chiesa, allarga il tuo giro e le tue relazioni. Comprendi cosa Dio vuole fare con te. La Scrittura dice che se facciamo queste cose, siamo beati.