13/12/2020 – Pastore Riccardo Bianchi
Quanto è bello essere insieme anche quando le cose sembra che non vadano come devono andare!
Quello che mi devo aspettare nei momenti che non sempre comprendiamo, è che Dio è presente, Dio è fedele. Ognuno di noi ha la sua esperienza, ma Dio è fedele.
In questo periodo dell’anno molto bello, c’è un ritorno e tutti si ricordano di essere Cristiani; spero che questo si riporti anche negli altri 11 mesi e che possiamo vivere un maggior livello di fede in ogni ambito.
Nella vita possono accadere cose che danno disorientamento. La Bibbia ha promesso una guida in questi momenti, lo Spirito Santo, che ci guida in tutta la verità.
I Re Magi hanno avuto direzione da una stella. Quest’anno ci sarà un allineamento di alcuni pianeti, un qualcosa che era molti anni che non accadeva. Il 21 ci sarà il picco e vedremo un grande bagliore su nel cielo; questo è un segno per noi. Vogliamo avere fede che è così, che c’è un segno nel cielo che ci porta da un livello ad un altro, ad un nuovo livello di unzione che cambia la vita a te ed a quelli che sono intorno a te.
Il nostro scopo è vedere vite trasformate, vedere il cambiamento nella vita delle persone.
Quanti hanno avuto una parola da parte di Dio o da parte di un uomo o donna di Dio nel momento della propria conversione? Riceviamo una parola per la nostra vita od una parola profetica e poi rimaniamo disorientati. Il fatto è che prima di arrivare all’adempimento di quella parola ci vuole una crescita. Nella vita ci sono delle difficoltà che ti possono portare a dubitare che quella parola che hai ricevuto non è la verità; non dubitare. Dio sta lavorando e sta modellando quello che è il contenitore della sua gloria; tu. Questo ci deve spronare a raggiungere una maturità, da un punto ad un altro; questo ti porta a dare una dimostrazione della parola che hai ricevuto. C’è un tempo per crescere ed un tempo per dimostrare, ma durante la crescita devi fare buone dichiarazioni.
Se Dio lo ha detto, Dio lo fa – a meno che tu non faccia di tutto per non farlo accadere! Abbiamo detto tante volte: “se Dio manda, Dio raccomanda”, ma biblicamente a volte sono passati degli anni da quando ha ‘mandato’ a quando ha ‘raccomandato’! La vita con Dio non è tutta rose e fiori, ma se hai pensato che la vita non fosse il massimo ed hai Dio, pensa a come sarebbe senza Dio? andrebbe peggio, forse avresti anche perso la tua vita.
Or Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai suoi fratelli; e questi lo odiarono ancora di più.
Genesi 37:5
Dalla vita di Giuseppe possiamo trarre tanti insegnamenti. Quando vai nella giusta direzione puoi avere opposizione. Giuseppe aveva ricevuto un grande sogno, aveva capito che sarebbe stato un punto di riferimento per i suoi fratelli. Loro erano gelosi e per liberarsene lo hanno venduto! Giuseppe è arrivato fino al faraone, ma ha avuto tante difficolta. Una cosa però ha fatto: non ha mai smesso di sognare. Quando ci sono pressioni, non gettare via la chiave del ministerio, continua a confidare in Dio. Per la grazia di Dio molte cose ci sono risparmiate ed alleviate, ma quando arriva la prova, non mollare, continua a dichiarare la parola che hai ricevuto!
Non fare paragoni. Se guardi Rehinard Bonnke e Benny Hinn e poi guardi il tuo ministerio, potresti sentirti male perché pensi che siano irraggiungibili. Poi succedono altre cose dove ti senti investito della gloria di Dio. Un giorno i pastori sono stati chiamati sul palco durante una conferenza ed un pastore accanto a lui gli ha chiesto per tre volte: “sai perché sei qui?” e poi gli ha detto: “guarda!”. In quel momento nel palazzetto c’erano 14 milioni di persone. Oggi ancora non abbiamo visto questo, ma siamo in quella direzione!
In Egitto ci fu una grande carestia, e Giuseppe riuscì a benedire tutti. Senza Giuseppe, non ci sarebbe stato Israele. Volevano ucciderlo e per grazia di un fratello è stato venduto. Non ha mai mollato, era un uomo di fede e non poteva rimanere in prigione! Dio lo ha rialzato ed è diventato il numero due d’Egitto. Tutt’oggi si stanno chiedendo come ha fatto a mantenere il grano per tutti quegli anni, ma Dio gli ha dato sapienza per farlo ed i suoi sogni sono diventati realtà.
Or dunque vieni e io ti manderò dal Faraone perché tu faccia uscire il mio popolo, i figli d’Israele, dall’Egitto.
Esodo 3:10
Un altro uomo di fede è Mosè. Era destinato alla morte, ma è miracolosamente sopravvissuto al Nilo, è stato preso e salvato, addirittura si è ritrovato nella famiglia del faraone. Dio si può usare anche dei tuoi nemici per farti risplendere! Mosè aveva una chiamata da parte di Dio, doveva liberare il suo popolo. Per un atto violento, però – ha ucciso un uomo – è dovuto scappare ed è stato con suo suocero per 40 anni. Questo tempo non è stato perso, ma è servito per cambiare il suo carattere che era iracondo. Dopo questo tempo è stato in grado di andare dal faraone e dirgli: “devi lasciare andare il popolo di Israele”.
Dio metterà in te il seme della Sua promessa, che crescerà con te fino a quando si realizzerà.
Le parole di Dio non tornano mai a vuoto, allora non arrenderti, stai sulla parola di Dio e non arrenderti! Sto parlando di tempi che non si sono ancora manifestati, questa è una parola profetica.
Non disprezzare le difficoltà, non disprezzare i momenti duri perché Dio ti sta preparando. Ci vuole del tempo, ma ci sarà una crescita ed uno sviluppo che ti renderà in grado di far fluire la promessa di Dio. Non mollare la tua promessa.
Mosè affronta tante difficoltà, ma alla fine è riuscito a portare avanti il suo scopo. Non è arrivato alla terra promessa perché ad un certo punto il suo carattere iracondo è tornato fuori ed invece di decretare la parola sulla roccia, l’ha percossa. Così Giosuè ha portato avanti l’incarico di Mosè, perché il piano di Dio va avanti.
12 Allora egli lo mandò a prendere. Or Davide era rossiccio, con begli occhi e un bell’aspetto. E l’Eterno disse a Samuele: «Levati, ungilo, perché è lui». 13 Allora Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno in poi lo Spirito dell’Eterno investì Davide. Poi Samuele si levò e andò a Ramah.
I Samuele 16:12-13
Un altro bel personaggio è Davide. Davide era un adoratore, suonava l’arpa e gli spiriti immondi si allontanavano da Saul. La lode cambia l’atmosfera, quindi crea la giusta atmosfera per ricevere la presenza di Dio.
Samuele va alla ricerca del nuovo re di Israele. Va in casa di Isai e gli chiede di portargli tutti i suoi figli. Lui gli porta i migliori, i valorosi, quelli che lui pensava fossero adatti, ma Dio non ragiona così. Ciò che per te non è adatto, per Lui è l’uomo o la donna chiave per un grande movimento di Dio in una nazione, in un continente o nei continenti.
La difficoltà porta una preparazione nelle nostre vite affinché poi ci sia la dimostrazione.
Davide era piccino e mingherlino, i suoi fratelli invece erano grandi e forti, uomini di guerra. L’Eterno, però, disse a Samuele di ungere Davide. Ciò che umanamente ci sfugge, per Dio è importante. Ciò che noi non crediamo, Dio lo crede. Quello che ci interessa è essere nella volontà di Dio, anche se ci sono delle difficoltà.
Davide ha avuto delle difficoltà, ma Dio ha detto: “ungilo, perché è lui”. In quel momento, lui ha avuto l’unzione del re. Noi ragioniamo così: “è stato unto re, allora diventa subito re”, ma non è così. C’era un altro re che era andato fuori dalla volontà di Dio. Davide è tornato nei campi ed ha trovato un leone, e l’ha vinto, poi ha trovato un orso e lo ha vinto. Non era re, ma aveva l’unzione del re. Un giorno ha affrontato e vinto anche un gigante! Al fronte gli hanno dato l’armatura del re, ma lui era gracilino e non si muoveva nemmeno. Non voler mettere l’armatura di un altro. Non voler essere il Rehinard Bonnke od il Benny Hinn della situazione, tu sei tu.
Saul diventò geloso di Davide ed iniziò a perseguirlo, voleva ucciderlo. Quanti avrebbero pensato: “no, adesso basta!”.
Anche Geremia fu investito di un incarico importante, al capitolo 1. Poi, al capitolo 20, vediamo che lui vuole arrendersi, vuole andarsene, ma Dio lo rialza e la storia continua.
Davide inizia ad avere un certo successo e Saul diventa geloso e vuole uccidere Davide. Davide scappa e prende con sé 400 uomini che non si erano trovati bene con Saul ed erano scoraggiati. Stando con l’unto di Dio, però, questi uomini sono diventati uomini valorosi! Questi uomini non hanno mollato, e neanche Davide ha mollato e poi è diventato re.
Ci sono state molte difficoltà per Davide, ma ha scritto i salmi, ha scritto che Dio non ti lascerà e non ti abbandonerà mai, ha scritto che anche se la sera sei scoraggiato la mattina non lo sarai più. Credi e vedrai che le promesse di Dio sono sì ed amen.
A volte c’è un abisso da quando sei stato chiamato a quando si adempie la tua chiamata. Dal momento dell’unzione a quando Davide è diventato re ci sono voluti 35 anni. Sono tanti.
Parola per il pastore Mascia. Convertita a 13 anni, più 35 fa 48. Tu vedrai la stessa unzione che scese su Davide. Questo è il tempo in cui manifesti la chiamata di Dio non solo in parole, ma in dimostrazione di potenza!
Non perdere l’orientamento. I re magi hanno guardato una stella, noi avremo questo allineamento di pianeti nel cielo, un segno su nel cielo per noi! Dio sta facendo qualcosa di grande, è il tempo di Dio. Dichiara: “io sono parte di questo movimento!”. Dio non ti ha chiamato per poco, Dio ti ha chiamato per molto.
Non hai bisogno della parola specifica di un pastore, hai bisogno di una parola da parte di Dio. Dal momento in cui ti converti c’è un desiderio che nasce e cresce dentro di te. Preghi per la guarigione di una persona e guarisce, preghi per la guarigione di un’altra ed invece muore. Non sappiamo perché, ma sappiamo che Dio è sovrano.
Dio ti ama, Dio ha fatto qualcosa di grande nella tua vita. Dio ha detto che tu vali e farà qualcosa di grande con te.
Daniele. Il re lo ha fatto capo dei governatori, dei satrapi. Lui aveva uno spirito differente, perché quando hai Dio hai uno spirito differente. Lui pregava tre volte al giorno e c’erano molti gelosi di lui, così consigliarono al re di fare una legge per la quale se qualcuno pregava un Dio diverso dal re sarebbe stato messo a morte. Daniele non ha ceduto ed è stato buttato nella fossa dei leoni, ma Dio lo ha salvato. Lui aveva una parola, ma era nella fossa dei leoni. Non ha rinnegato Dio e così Dio lo ha protetto.
Dichiarazione. Fai delle dichiarazioni in base alla promessa di Dio. Puoi aver ricevuto tante promesse, e se non le hai ricevute chiedilo a Dio, lui ti parlerà e poi delle persone ti confermeranno.
Difficoltà. Ci sono delle situazioni che ti portano a pensare che è tutta una bugia. Non dichiarare e basta, credi con il cuore, cerca la rivelazione di Dio.
Sviluppo. Durante le difficoltà c’è una formazione del carattere che ti porta ad essere pronto a vivere la gloria di Dio.
Dimostrazione. Ciò che ti è stato promesso, si realizza.
Dichiara: “sono pronto”. Unisciti ad una chiesa e persevera, perché questo ti porterà a realizzare la promessa di Dio anche nelle difficoltà.