NON USCIRE DALLA TEMPESTA SENZA UN TESORO

Sara Giuliano

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18 Giugno 2023

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18/06/2023 – Pastore Mascia Bianchi

Non uscire dalla tempesta senza un tesoro. Quanti di voli sono stati in una tempesta? Intendo problemi, difficoltà, cose su cui non hai il controllo. Quando Dio è con noi, però, fa la differenza. Se affrontiamo le difficoltà con Dio e con la guida dello Spirito Santo, usciamo con un tesoro, usciamo che siamo persone migliori.

Nella mia vita ho superato tante cose dolorose. Negli ultimi anni molti di noi hanno subito cose forti, ma come ne sei uscito? Sei una persona migliore oppure sei ancora incastrato lì con il tuo cuore, con le tue emozioni, sentimenti e pensieri? Se è così, non puoi vivere il Regno di Dio come Dio vuole.

Ti invito ad uscire fuori da quella situazione che ti ha portato dolore, perché dentro di te c’è un tesoro che deve venire fuori. C’è un talento, un dono che deve venire fuori. Abbiamo un bagaglio, una testimonianza, una storia in più da raccontare: che quella tempesta non mi ha schiacciato. Dopo aver passato una tempesta avrai più compassione, sarai in grado di dare consolazione, perché Dio è con te.

Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono.

Ebrei 11:1

La fede è fondamentale: è per fede che siamo stati salvati, è per fede che abbiamo ricevuto Gesù. Molti conoscono questo verso, ma voglio andare in profondità, voglio che non sappiate solo questo versetto a memoria ma che lo viviate. Quando la fede è reale nella tua vita hai la capacità di venire fuori dalle tempeste della vita con un tesoro.

La fede è certezza di una realtà che è dentro di te anche se ancora non la vedi con gli occhi naturali. La fede va contro il tempo: anche se realizzerai le promesse nel futuro, se cammini per fede vivi come se quelle promesse sono già esistenti. Io lavoro e vivo come se già avessi certe cose. Predico ad una chiesa come se fosse già di mille. La fede è questa: mi muovo in base alla realtà che è dentro di me, mi muovo in base al sogno che è dentro di me.

Chi ha ricevuto una guarigione divina? Chi la riceve è il primo che la vede perché prima che i medici attestino che è così, la persona sa già di essere guarita. Quando hai fede non vai a sbandierare il tuo sogno dappertutto ma lo custodisci nel tuo cuore finché sarà conosciuto pubblicamente. Devi creder tu per primo, perché nessuno può credere per te.

La fede ha a che fare con due campi: il tempo e l’invisibile.

Prima di realizzare tutto ciò che abbiamo fatto in questa chiesa, prima si è realizzato nel nostro spirito e dopo è diventata una realtà. La fede ci collega al nostro futuro ed al nostro destino. Se lasciamo andare la fede, noi perdiamo la nostra direzione. Forse a livello visibile sembra che non cambia niente, ma questo non significa che sta cambiando qualcosa. Chiaramente parlo a gente che sta cercando Dio, che sta mettendo in pratica i Suoi principi. Quando ti muovi nei principi di Dio devi aspettarti una risposta da parte di Dio. Se invece non vivi una vita consacrata puoi avere le promesse, ma non le realizzerai se non fai sul serio con Dio. Chi cerca Dio nei momenti belli ed in quelli brutti, chi cerca Dio e si muove nell’amore e nella compassione, vedrà un cambiamento. La differenza fra le persone di successo e chi ha solo le promesse è la relazione personale con Dio. Le promesse diventano realtà per chi è ubbidiente. Se sei disposto ad ubbidire, mangerai le cose migliori del paese.

Se leggi degli eroi della fede in Ebrei 11, vedrai che sono persone ordinarie che hanno messo in pratica la fede e sono diventati straordinarie. Guarda cosa insegna Gesù in Luca 9:16

Egli allora prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai suoi discepoli, perché li distribuissero alla folla.

Luca 9:16

Molti conoscono la storia della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Sapete che la fede è una forza creatrice? Abbiamo il potere creatore di Dio. C’è un miracolo sotto il tuo naso. Cosa hai sotto il tuo naso? La bocca. Quando esce qualcosa dalla tua bocca, tu crei. Stai ben attento a quello che tu confessi, perché ciò che tu dici, crea. Impara a confessare ciò che la Parola di Dio dice. Abbiamo l’autorità di cambiare l’atmosfera.

Dio aveva dato ad Adamo il dominio sulla terra. Gesù Cristo ci ha reso questa autorità ed io, cosciente di questa autorità, confesso la Parola di Dio per cambiare l’atmosfera. Posso dominare su una situazione, con la preghiera, non sulle persone! Il nostro combattimento non è contro sangue e carne ma contro i principati e le potestà. Nel nome di Gesù c’è potenza; possiamo farlo.

Ho sentito preghiere assurde: “Signore spezzami, distruggimi”. Cosa stai chiedendo a Dio? L’apostolo Paolo ha pregato in modo completamente differente. Cambia preghiera, dichiara benedizioni sui tuoi figli, sui tuoi genitori, su tuo marito o su tua moglie. “Apri i suoi occhi spirituali, perché il tuo amore li porta a pentimento”. L’amore porta al pentimento, non la distruzione! I nostri cari hanno bisogno di conoscere l’amore del Padre, che va oltre ogni tipo di amore che conosciamo. Gesù è morto sulla croce quando eravamo nei nostri peccati, nelle tenebre più oscure. Lui è morto ed è risorto, per noi.

Cosa ha fatto Gesù con quei cinque pani e due pesci? Gesù ci sta dando un insegnamento forte: prima che avvenga il miracolo, devi ringraziare Dio. Prima che i pani ed i pesci si moltiplicassero, Gesù ha ringraziato Dio. Come cultura, siamo abituati a ringraziare dopo aver ricevuto qualcosa e tendiamo a riportarlo anche nello spirituale. Dobbiamo invece cambiare l’ordine, perché ringraziare prima del miracolo ti mette nella condizione di ricevere una moltiplicazione divina! Io lo ringrazio perché Lui è Dio.

Le nostre parole sono dei semi, le nostre azioni sono dei semi, la preghiera è un seme. A volte non si riceve subito e molti si perdono nel processo. Se hai seminato la raccolta ci sarà! Non perderti nel processo, ma ringrazia Dio prima che quel miracolo sia evidente con occhi umani. Non pensare che quello che hai nelle tue mani è poco, perché Dio può moltiplicare quel poco.

Quanti sono stati frustrati per non aver ottenuto ciò che volevano? Non rimanere incastrato lì. La frustrazione è un senso profondo di insicurezza ed insoddisfazione per un problema non risolto od un bisogno insoddisfatto. Spesso quando sei frustrato nessuno ti capisce, se non Dio. non prendere il telefono per sfogarti con qualcuno, ma sdraiati davanti a Dio. non rimanere nella frustrazione! La frustrazione ti fa sentire impotente, per questo devi andare a Dio che è colui che può fare la differenza. La frustrazione è quando pensavi che andasse in un modo ma poi non è andata così. Non rimanere bloccato lì, perché tu hai un altro destino. Siamo la testa, non la coda. Siamo stati creati per fare la differenza. Fuori la frustrazione dalla tua vita! Ma è una decisione del tuo cuore.

Se ancora stai aspettando e questa situazione ti sta frustrando, ringrazia Dio. Dai tempo a Dio, perché il raccolto arriverà. Se non ti stanchi, il raccolto arriverà. Se Dio mi chiama a fare qualcosa, Lui mi aiuterà a farlo. Nel frattempo, io ringrazio Dio, lo lodo e continuo a parlare di Lui. Ci credi, chiesa? Anche se non conosci nessuno che può portarti al livello che Dio ha in mente per te, ci penserà Dio stesso! Quello che vi dico l’ho vissuto, perché non sarei riuscita a fare tutto ciò che ho fatto senza l’intervento di Dio.

Forse hai attraversato o dovrai attraversare delle storie per essere una persona migliore. Fai in modo che tutto ciò che hai vissuto diventi un’ammaestramento.

Re Davide aveva un sogno: costruire un tempio per Dio. Dio non gliel’ha permesso perché aveva versato troppo sangue, ma il piano di Dio non si è fermato, perché le risorse per costruire il tempio a Salomone gliele ha provvedute Davide! Quando Dio chiama una persona e dà delle parole, anche se ci sono degli intoppi, il destino di quella persona va avanti. Non puoi sapere in una sola generazione cosa è il piano di Dio, forse lo scoprirai nei tuoi figli o nei tuoi nipoti, ma quella radice sei tu! Tu sei nel piano di Dio, muoviti per fede.

Dio usa la pressione del tuo passato per formare il tesoro del tuo futuro. Quanta pressione hai avuto, quanta delusione, quanto sei stato amareggiato? Dio usa quella pressione, per far uscire quel tesoro per il tuo futuro. Per questo ti dico di non rimanere incastrato in quella delusione, ma capovolgi quella delusione per fare qualcosa che porti gloria a Dio.

Un altro esempio di fede che Gesù ha usato è quando ha cambiato il nome di Simone. Simone significa canna sbattuta al vento, cioè instabile. Una persona che forse a noi sarebbe rimasta antipatica perché cambiava atteggiamento in base alle persone con cui era. Gesù, però, lo ha chiamato stabile mentre era ancora instabile, lo ha chiamato Pietro quando era ancora Simone. Se Gesù avesse etichettato Pietro per la sua instabilità, forse non avremo conosciuto un uomo che è diventato un pilastro del cristianesimo. Gesù ha chiamato le cose che non sono come se fossero, ha visto oltre Simone, ha visto Pietro.

Chiesa, iniziati a guardare come Dio ti vede, non con i tuoi fallimenti. Puoi vedere un tesoro nelle persone intorno a te? Puoi vedere il talento, il dono, la compassione, ciò che c’è di buono in quella persona? Puoi vedere oltre il difetto, puoi vedere il piando di Dio per quella persona? Partiamo da quelli di casa nostra, partiamo dai nostri figli. In ogni ragazzo e ragazza c’è un re ed un ribelle, c’è un perdente od un leader. Ciò che tu chiami di più è ciò che verrà fuori, ciò che tu chiami di più è ciò che ti risponderà. Inizia a chiedere allo Spirito Santo di farti vedere le persone come tu le vedi. Non fissarti sul problema, dichiara ciò che Dio dice su quella persona. Dio non dice che sei un fallito, Dio dice che tu sei la testa e non la coda, che tu sei un grande, che tu sei una persona meravigliosa, che puoi fare grandi cose, che per te c’è un futuro ed una speranza. Se Dio lo dice, questa è la verità!

Non ti far dominare da tutto ciò che ti ha potuto schiacciare, dalle tempeste della vita, dall’amarezza, dalle ferite. Non farti dominare da queste cose, perché queste cose fermano il tuo destino. Non è Dio che ferma il tuo destino, sei tu che lo fermi se resti in queste storie. Esci da quella tempesta portando con te un tesoro così che la tua storia, il tuo trauma, il tuo dolore, diventerà una testimonianza per il mondo intero. Fidati di Dio.

Pensate a Mosè. Il popolo di Israele si lamentava di continuo. Avevano visto il mare aprirsi, avevano visto tante cose, ma si lamentavano. Come si sarà sentito Mosè? C’è stato un episodio che gli è costato. Dio disse a Mosè di parlare alla roccia, ma lui non le ha parlato, l’ha colpita. Questo momento di frustrazione, di debolezza, gli è costato non entrare nella terra promessa. Non giudicate il popolo di Israele, quante volte ti sei lamentato? Non giudicare Mosè, quante volte non hai parlato alla tua situazione ma hai iniziato a “picchiare”, a lamentarti, a parlare non in accordo alla Parola di Dio. Io non voglio mancare le promesse di Dio, io voglio viverle, quindi se Dio mi dice di parlare alle situazioni lo farò. Dichiaro forza divina in me, anche se mi sento atterrato, dichiaro speranza nella mia vita. Anche se le persone mi hanno deluso, dichiaro che questa situazione non mi farà smettere di amare le persone. Magari non mangerò allo stesso tavolo con tutti, ma amerò tutti. Forse non avrò tanti amici, me ne sceglierò due o tre, ma porterò pace ovunque vada, la mia bocca porterà edificazione ovunque vada. Lascia che le storie della vita ti formino. Scegli di vivere nel perdono e nell’amore.

Quando vivi nel passato rimarrai lì. Vedrai altri realizzare le promesse di Dio e tu rimarrai lì. Usa la chiave del perdono, della restaurazione, dell’amore. Non vivere da frustrato, ma vivi come una persona vincente. Ciò che tu chiamerai di più, quello risponderà. Quale nome stai dando alla tua vita, ai tuoi figli ed a chiunque Dio metta nel tuo cammino? Ciò che chiami di più, quello risponderà.

Gesù ha chiamato Pietro, non Simone. Ha chiamato lo stabile, non l’instabile. C’è stato un giorno in cui Gesù gli ha detto: “tu sei Pietro, e su questa roccia – su me stesso – fonderò la mia chiesa; io ti darò le chiavi del regno dei cieli”. Gesù ci ha dato le chiavi del Regno! Rifiuta perciò ogni ragionamento vano e rinnova la tua mente, avendo nei tuoi pensieri tutto ciò che è amabile.

Tu sei tutto ciò che Dio dice che tu sei. Ognuno di noi ha un ruolo ed uno scopo, cerca di compierlo con l’aiuto dello Spirito Santo. Non tutti sono chiamati a fare il pastore, qualcuno sarà chiamato ad essere dottore od un uomo d’affari. Fai ciò che Dio ti ha chiamato a fare e non copiare nessun altro, perché se Dio ti ha chiamato a fare qualcosa, ti darà anche la capacità di farlo.

Prego che ognuno possa prendere il suo posto e che ogni persona possa comprendere che tutto questo può essere realizzato solo con l’intimità con te.

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