10/10/2021 – Pastore Mascia Bianchi
Questa mattina è un giorno di liberazione. Dichiara: “questa parola mi cambierà”.
Vi siete mai trovati in circostanze in cui hai una fede che spacca i monti, e poi ti ritrovi in altre situazioni in cui non sai cosa fare e sembra che la tua fede venga meno? Ognuno di noi ha sperimentato delle sconfitte nella sua vita. Nessuno è esente. Anche le persone che tu pensi che ricevano solo miracoli, hanno delle sconfitte, per questo abbiamo tutti bisogno di Dio.
Nel cammino cristiano ci sono grandi vittorie, ma per ottenerle si passa dalle tenebre, in un processo che ti porta alla vittoria. In questo processo ci sono situazioni in cui pensi: “Dio dove sei?”. Non ti scoraggiare, queste cose fanno parte della vita. Sappiamo che siamo amati da Dio, che siamo degni; siamo la Sua eredità. Viviamo però in un mondo di tenebre. Noi siamo in questo mondo, ma non siamo di questo mondo e Dio è sempre con noi.
Dio vede più lungo di noi, il cielo conosce le cose prima di noi ed a volte ci prepara. Non perdere la visione che Dio ha dato al tuo cuore. Lo Spirito Santo è il nostro consolatore. Perché si parla di “consolazione”? Se c’è bisogno di consolazione vuol dire che in un momento tu sei stato sconsolato ed hai avuto bisogno di un tocco di Dio. Ogni giorno abbiamo bisogno del tocco di Dio e della Sua presenza.
E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati.
Romani 8:17
La scrittura dice che “soffriamo con Lui”, ma anche che “siamo glorificati con Lui”. Nella sofferenza, quando andiamo al trono di Dio, scopriamo la Sua gloria!
Quando ti senti sconfitto, ricorda che non hai perso niente. Se vai al trono di Dio capisci che quello è scolo un momento perché tu sei destinato a stare nella gloria di Dio. Quando lo comprendi, amerai Dio ancora di Dio. Abbiamo bisogno della grazia di Dio ogni giorno della nostra vita.
Dio usa ogni stagione della tua vita per insegnarti qualcosa. Ogni cosa che ti accade, anche se umanamente non è bella, coopera al tuo bene. “Quale bene?” potresti pensare? Il fatto che Dio è con te, che ti ama e non ti abbandona mai, che la presenza di Dio è con te.
Nelle tempeste, è la fede in Gesù Cristo che ti tiene in piedi, è la fede in Gesù Cristo che ti mette una pace sovrannaturale. Non fare il super spirituale quando hai bisogno di aiuto, abbi il coraggio di dire che stai male e che hai bisogno di preghiera. Questo è il bello di essere nel corpo di Cristo.
Dio è il ristoratore ed è colui che ti dà una pace sovrannaturale. Se sei in una stagione di fallimento, di cuore rotto o di scoraggiamento, ho una buona notizia per te: non sei l’unico. Quando hai un problema, sembra che ciò che ti accade, accada solo a te. Ogni persona vivente qui su questa terra ti può raccontare una storia di sconfitta! Ma noi, che siamo in Cristo Gesù, possiamo raccontare anche come per la grazia di Dio, Dio ci ha tirato fuori. Questo incoraggia le persone perché vuol dire che se ce l’hai fatta tu, posso farcela anche io.
Conoscete la storia di Tommaso? Qui usa dire: “sono come San Tommaso, se non vedo non credo!”. Non etichettiamo le persone per un momento, per una stagione, hanno un problema. Non etichettiamole, ma stiamogli vicino come Gesù è stato vicino a Tommaso.
Tommaso non era incredulo. Quando Gesù è a resuscitare Lazzaro, Gesù era perseguitato e lo volevano uccidere, per questo era in un’altra città. Tommaso è stato l’unico a dire: “andiamo, moriamo con lui”.
Allora Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui».
Giovanni 11:16
Non dimentichiamoci che Tommaso ha camminato con Gesù, lo ha visto operare, era nel suo team ed ha visto Lazzaro resuscitare. Non era un non credente e sapeva cosa Gesù poteva fare. La tua fede può venire meno quando sai che Gesù può fare qualcosa e non lo fa. In quel momento rimani spiazzato, vai in crisi perché pensi: “Lui può guarirmi, lui può [metti tu cosa] e non l’ha fatto! Perché?”. Tommaso ha visto che volevano prendere Gesù e non l’hanno mai preso perché non era ancora il momento. Poi lo ha visto prendere, lo ha visto crocifisso, ha visto che lo ammazzavano e non l’ha visto più. “Ma come? Colui che ha resuscitato Lazzaro? In chi ho creduto?! Tu non ci sei più!”. Però è interessante che Tommaso, nonostante la sua delusione, era insieme a gli altri. Erano tutti scoraggiati, tutti. Non sapevano cosa fare e dove andare, perché non avevano ancora avuto la rivelazione del piano che Dio aveva. Nonostante erano stanchi e scoraggiati, erano insieme.
Insieme. Quando sei scoraggiato e stanco, non stare mai da solo perché i tuoi pensieri ti schiacceranno. Impara a stare con persone di fede ed impara a dire come ti senti perché abbiamo bisogno gli uni degli altri.
Colui che è stato etichettato come incredulo, era lì. Nell’ultima esperienza che ho avuto, Dio mi sta insegnando tanto. Una delle cose che sto imparando è capire di più il dolore delle persone. La verità è che Tommaso, in quel momento, era un uomo distrutto nel cuore. Quando tu ami una persona e la vedi morire, colui a cui ti eri appoggiato perché tanto dove andavi tu c’era lui, vai in crisi. Se in quel momento ha avuto un po’ di dubbi, glielo vogliamo permettere? Mettetevi nei suoi panni. Nei panni di ognuno di loro! Ti do una buona notizia: quando arrivi al culmine dello scoraggiamento, Dio interviene, perché Dio non permette che tu sia tentato oltre le tue forze.
Tommaso era disperato, perché aveva perso colui che lui amava! Cristiani, non viviamo sempre nella montagna, a volte passiamo dalla valle, ma la Bibbia dice che Dio è con noi anche nella valle della morte.
19 Ora, la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei Giudei, Gesù venne e si presentò là in mezzo, e disse loro: «Pace a voi!». 20 E, detto questo, mostrò loro le sue mani e il costato. I discepoli dunque, vedendo il Signore, si rallegrarono. 21 Poi Gesù di nuovo disse loro: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io mando voi». 22 E, detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati, e a chi li riterrete, saranno ritenuti».
Giovanni 20:19-23
Erano stanchi. Si aspettavano un miracolo e non c’è stato. Erano stanchi, ma poi Gesù è apparso loro. Quando lo videro, si rallegrarono e la prima cosa che Gesù disse loro è: “pace a voi”. Sapete cosa vuol dire? Io vi do pace, gioia, serenità. Quando tocchi la presenza di Dio, ti rallegri. A volte le persone vogliono chissà quale miracolo, ma ciò di cui hanno davvero bisogno è pace, gioia e serenità.
Tommaso in quel momento non era con loro. La scrittura non ci dice dov’era Tommaso, non ci dice che se ne era andato perché aveva perso la fede, magari era andato a comprare il pane perché dato il suo carattere magari non aveva paura di morire. Tommaso, semplicemente, non c’era in quel momento.
24 Or Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. 25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore». Ma egli disse loro: «Se io non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi e la mia mano nel suo costato, io non crederò».
Giovanni 20:24-25
Quanti stanno aspettando un miracolo? Tommaso ha parlato perché sapeva chi è il Signore, sapeva chi è ed ha espresso il desiderio di vederlo!
26 Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte serrate, si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 27 Poi disse a Tommaso: «Metti qua il dito e guarda le mie mani; stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente».
Giovanni 20:26-27
Otto giorni dopo, Gesù si è presentato da loro. A porte chiuse. Prima non poteva farlo, ma ora sì perché era cambiato qualcosa. Anche se ci sono delle porte chiuse, niente può fermare il piano di Dio.
Dal versetto 27 è stata fatta una dottrina, ma in quel momento Tommaso era solo ferito ed aveva bisogno della consolazione del Maestro. Gesù non gli stava puntando il dito, anzi, è tornato per farsi vedere anche da Tommaso, perché la prima volta nel mancava uno – e per Dio quell’uno è importante. “Tommaso vieni qua, non ti preoccupare, abbi fiducia in me. Ti ho sentito”. A volte sembra che Dio non ti senta, ma in realtà Lui ti sente e vuole che tu abbia fede in Lui.
Come pensato che Tommaso si sia sentito in quel momento? Penso che si sia sentito incoraggiato, restaurato e che la sua fede è stata ricostruita. Nessuno dei discepoli che erano lì gli ha puntato il dito chiamandolo ‘incredulo’! Sicuramente dopo che Gesù è ritornato a farsi vedere da Tommaso, lo hanno abbracciato ed incoraggiato. Anche se ci sono momenti difficili nella vita, dobbiamo ricordare che Dio è con noi, sempre.
Dio restaura il cuore, ed il fatto che tu vieni meno nella fede non deve essere motivo di condanna. Il fatto che tu vieni meno nella fede non ti esclude, perché Gesù non ha escluso Tommaso. Gesù conosceva il bisogno di Tommaso: vederlo. Il vero bisogno di ognuno di noi è la presenza di Dio, perché quando tu hai la presenza di Dio tu puoi dominare ogni cosa che ti sta attorno.
Se ti sei sentito venir meno nella fede ed inadeguato per il Regno di Dio, il mio incoraggiamento è questo: l’aver dubitato non ti esclude dalla Sua presenza e dal Suo amore, perché Lui sa che il tuo vero bisogno è la Sua presenza nella tua vita. Puoi avere una bella casa, puoi guidare una Ferrari, puoi avere tutto ciò che desideri, ma se non hai la presenza di Dio, non hai nulla.
Il cuore, è un affare di Dio. Quando c’è un cuore ferito, sconsolato o scoraggiato, solo Dio può intervenire. Davide ad un certo punto disse: “toglimi tutto, ma non togliermi la tua presenza”. La presenza di Dio è ciò che riempie ogni vuoto umano e ti dà la carica per affrontare ogni cosa.
Dopo questo fatto, i discepoli sono stati motivati ad andare avanti per portare avanti una giusta causa, la causa del Regno di Dio. Queste persone chi erano? Persone ordinarie che hanno avuto anche dei dubbi. Non fate i super spirituali: Pietro è stato con Gesù eppure lo ha rinnegato, Tommaso è stato con Gesù eppure si è sentito scoraggiato.
Gesù è apparso a Tommaso e gli ha detto le parole che aveva bisogno di sentire. Dio sa le parole che tu hai bisogno di sentire. Quali sono queste parole? “Io so che tu credi, ed ora ricorda che io sono sempre con te”.
Tommaso forse voleva che Gesù scendesse dalla croce, ma Dio vede oltre. Gesù non poteva stare con tutti, ma lo Spirito Santo può essere con ognuno di noi.
Ciò che tu credi che sia una sconfitta, Dio la ribalta in vittoria.
28 Allora Tommaso rispose e gli disse: «Signor mio e Dio mio!». 29 Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto». 30 Or Gesù fece ancora molti altri segni in presenza dei suoi discepoli, che non sono scritti in questo libro.
Giovanni 20:28-30
Tommaso voleva solo rivedere Gesù e disse: “Signore mio, mio Dio!”.
Gesù non ha rimproverato Tommaso dicendogli: “tu hai creduto perché hai visto”, ma ha voluto darci un insegnamento in più dicendo: “beati quelli che non hanno visto ed hanno creduto”. Siamo noi!
Siete curiosi di sapere quali altre cose ha fatto Gesù? Un giorno le sapremo, in cielo. Una cosa posso dirvi: tu sei il Suo miracolo! I discepoli non hanno visto la rivoluzione che duemila anni dopo è avvenuta, grazie alla loro ubbidienza. Non hanno visto ciò che noi vedremo grazie alla loro ubbidienza: il risveglio! Come siamo stati risvegliati noi, noi siamo dei catalizzatori per portare il risveglio a gli altri.