08/03/2020 – Pastore Mascia Bianchi
C’è bisogno, in questo tempo, di rafforzare la fede – sia per quelli che non hanno fede, sia per quelli che hanno fede. Tutti noi abbiamo una misura di fede, secondo la scrittura. La fede è paragonata anche ad un muscolo: più tu alleni la tua fede, più la fede cresce. La Parola di Dio dice che la fede viene dall’udire la Parola di Cristo, quindi se vuoi rafforzare la tua fede, devi immergerti nella Parola di Dio, devi leggere buoni libri che ti riportano sempre alla Parola di Dio e ti incoraggiano.
Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge.
Salmo 119:18
Spesso le meraviglie, le cose grandi, sono intorno a noi, ma non le vediamo. Abbiamo bisogno di pregare: “Signore apri i miei occhi affinché io veda quello che la tua Parola dice, affinché io veda il potenziale che è in me, affinché io veda ciò che tu vedi. Apri i miei occhi”. Dobbiamo chiedere a Dio che apra i nostri occhi affinché noi vediamo con la Sua fede. Qual è la fede di Dio? Quando non c’era niente, Dio disse: “sia la luce” e la luce fu, perché Lui vede ciò che ancora non esiste come se fosse. Tante volte noi dobbiamo chiedere a Dio di aprirci gli occhi affinché vediamo ciò che Lui vede. In questo tempo è importante che noi diciamo tutti insieme: “Signore apri i miei occhi e fammi vedere ciò che succederà in questa nazione, non solo nella mia vita; apri i miei occhi perché voglio vedere ciò che tu vedi, non ciò che i miei occhi naturali vedono”.
La Parola di Dio dice che nel momento della sua tensione, nel momento massimo della sua pressione, Gesù ha gioito perché aveva davanti tutti noi e guardava a ciò che doveva essere – la nostra salvezza. In questi tempi, invece di piangerci addosso, invece di farci influenzare dalla paura, inizia a gioire in accordo alla Parola di Dio, inizia a chiedere a Dio di farti vedere ciò che Lui già vede: una grande raccolta di anime per questa nazione!
“Apri i miei occhi, Signore! Fammi vedere le opportunità che hai già preparato per la mia vita, fammi vedere ciò che non vedo, ma se confido in te tutte queste cose tu me le darai”. Il nemico vuole farti vedere soltanto il problema che hai in questo momento, vuole farti vedere ciò che hai perso in questo momento, vuole farti vedere la tua sconfitta, vuole farti vedere che sei una nullità; tu devi solo pregare: “apri i miei occhi Signore e fammi vedere ciò che tu hai già preparato davanti a me, apri i miei occhi Signore e fammi vedere la salute che tu hai già preparato per me, apri i miei occhi Signore e fammi vedere il favore e tutto ciò che tu hai già preparato per me. Apri i miei occhi, fa che i miei occhi di fede siano aperti per ringraziarti con tutta la mia vita e con tutto il mio cuore”. Abbiamo bisogno di avere gli occhi della fede aperti per vedere le cose buone.
Nella scrittura c’è una storia meravigliosa: quando si parla di fede, non possiamo non menzionare il padre della fede, Abramo. Quest’uomo credette contro ogni speranza. Probabilmente è stato preso in giro perché lui credeva a cose che non esistevano. Aveva quasi 100 anni e sua moglie era sterile, ma Dio gli aveva promesso una progenie. Per noi oggi è facile leggere questo racconto ed essere edificati dalla sua storia, ma in quel momento lui stava vivendo la sua vita e probabilmente, mentre lui credeva, qualcuno lo prendeva in giro. Vi è mai capitato che voi credete cose che in questo momento non vedete e qualcuno vi prende in giro. Qualcuno mi ha chiesto, in questi giorni, cosa ne penso di questo periodo come donna di fede, cosa ne penso di tutto ciò che sta succedendo. La mia risposta è sempre la stessa: “io confido in Dio, la mia fede è in Dio e so che ciò che Lui ha promesso, Lui lo fa. Dio ha promesso un risveglio ed io ci credo”. Qualcuno può pensare che sono una pazza, che sono una sognatrice, ma io ringrazio Dio perché finora quello che ho sognato l’ho realizzato, perché ho imparato a sognare con Dio e continuo a fare. Sognare con Dio non costa nulla e quello che tu sogni prima o poi lo realizzi perché Dio è Dio e non è un uomo.
Ci sono persone che vedono le cose sempre sotto un aspetto negativo, ma noi siamo figli di Dio, siamo chiamati a fare la differenza. Io sono di quelle persone che incoraggiano la gente a guardare le cose sotto un’altra prospettiva, perché se tu riesci a vedere le cose nella prospettiva di Dio, inizierai a gioire, ad avere un sorriso sulle labbra; vedi le cose sotto un’altra prospettiva quando Dio è con te. Se qualcuno ti fa vedere qualcosa di negativo, se sei un figlio di Dio puoi vedere una soluzione, puoi vedere che quel problema prima o poi si trasformerà in tuo favore.
1 Abramo dunque risalì dall’Egitto verso il Neghev con sua moglie e con tutto quel che possedeva. E Lot era con lui. 2 Abramo era molto ricco di bestiame, di argento e di oro. 3 Dal Neghev egli continuò il suo viaggio fino a Bethel, al luogo dove da principio era stata la sua tenda, fra Bethel e Ai, 4 al luogo dell’altare che aveva fatto inizialmente; e là Abramo invocò il nome dell’Eterno. 5 Anche Lot, che viaggiava con Abramo, aveva greggi, armenti e tende. 6 E il paese non era in grado di sostenerli, se essi abitavano assieme, perché i loro beni erano così grandi che non potevano stare assieme. 7 Sorse perciò una contesa fra i pastori del bestiame di Abramo e i pastori del bestiame di Lot. I Cananei e i Perezei abitavano a quel tempo nel paese. 8 Così Abramo disse a Lot: «Deh, non ci sia contesa fra me e te, né fra i miei pastori e i tuoi pastori, perché siamo fratelli. 9 Non sta forse tutto il paese davanti a te? Separati da me! Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; e se tu vai a destra, io andrò a sinistra». 10 Allora Lot alzò gli occhi e vide l’intera pianura del Giordano. Prima che l’Eterno avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutta quanta irrigata fino a Tsoar, come il giardino dell’Eterno, come il paese d’Egitto. 11 Così Lot scelse per sé tutta la pianura del Giordano e cominciò a spostare le sue tende verso oriente. Così si separarono l’uno dall’altro. 12 Abramo dimorò nel paese di Canaan, e Lot abitò nelle città della pianura e giunse a piantare le sue tende fino a Sodoma. 13 Or la gente di Sodoma era grandemente depravata e peccatrice contro l’Eterno. 14 E l’Eterno disse ad Abramo, dopo che Lot si fu separato da lui: «Alza ora i tuoi occhi e mira dal luogo dove sei a nord, a sud; a est e a ovest. 15 Tutto il paese che tu vedi, io lo darò a te e alla tua discendenza, per sempre. 16 E renderò la tua discendenza come la polvere della terra; per cui, se qualcuno può contare la polvere della terra, si potrà contare anche la tua discendenza. 17 Levati, percorri il paese in lungo e in largo, perché io lo darò a te».
Genesi 13:1-17
La scrittura dice che Abramo era un uomo molto ricco, e Lot era con lui; e ci credo. Lot era un parente. Quando tu prosperi, quando hai qualcosa da dare, tutti sono accanto a te anche se il loro cuore non è con te. Lot, anche se aveva delle vedute diverse da Abramo, per lui era conveniente stare con Abramo perché Abramo era molto ricco. Probabilmente pensò che era bene per lui stare accanto a quest’uomo, un uomo molto ricco, un uomo di Dio, quindi se Abramo è benedetto, sarebbe stato benedetto anche lui. Questi sono i parenti. Chi è intorno a noi usufruisce della nostra benedizione anche se non fanno nulla. Stessa cosa vale per i figli: se i genitori sono benedetti, anche i figli saranno benedetti a motivo dei loro genitori. La benedizione casca a pioggia; le persone che sono intorno a noi sono benedette.
Abramo era un uomo di fede, ma un’altra sua caratteristica era essere una persona pacifica, aveva un cuore buono. Non voleva che ci fosse confusione fra lui e Lot perché sono fratelli. Per noi, nel corpo di Cristo, è importante essere persone di fede, ma anche essere persone di pace, perché siamo fratelli; non possiamo avere contese. Se vogliamo che la benedizione di Dio scorra nelle nostre vite dobbiamo essere pacifici.
Abramo era più potente di Lot e poteva scegliere la parte migliore, ma invece ha fatto scegliere Lot. Per lui non era un problema perché sapeva chi era Dio nella sua vita: se fosse andato a destra sarebbe stato benedetto, se fosse andato a sinistra sarebbe stato benedetto, dovunque lui andava era benedetto, perché Dio era con lui. Dovunque tu vai sei benedetto se tu sai chi è Cristo nella tua vita. Lot alzò gli occhi e vide la pianura del giordano che era irrigata, vide quella che ai suoi occhi era la parte migliore. Quella zona, che sembrava la città fiorente, era vicino a Sodoma e Gomorra che poi saranno distrutte da Dio.
Abramo, allora, dimorò nel paese di Cana che era un po’ deserto. Quando Abramo si spostò nella terra di Cana, nel deserto, Dio gli parlò; è nel deserto che Dio ti dà una visione. Se Dio è con te, tu puoi trovarti nel deserto, ma Dio ti aprirà gli occhi e ti darà una nuova visione. È nel deserto che Dio ti fa fiorire. Se tu confidi in Dio, è nel deserto che tu andrai ad un nuovo livello. Nel deserto. A volte le persone vogliono essere in posti migliori per sentire la presenza di Dio o per emergere, ma le storie della Parola – ed anche molti ministri di Dio che hanno fatto grandi cose – ci insegnano che è nel deserto che sono venute fuori cose grandi, è quando non c’è niente, ma c’è la presenza di Dio, che allora lì c’è tutto, è nel deserto che tu cerchi Dio. Voglio incoraggiarti a non sottovalutare i tuoi momenti di deserto, non lamentarti, ma loda e cerca Dio, perché ad un certo punto Dio ti parlerà.
Quando Dio ha parlato ad Abramo? Dopo che Lot si è separato da lui. A volte abbiamo bisogno di una separazione per vedere chiaro quello che Dio ha per noi davanti. Abbiamo bisogno di prendere un tempo specifico con Dio per vedere ciò che Dio ci vuole dare. È quando siamo soli alla presenza di Dio che possiamo sentire la voce dello Spirito Santo che ci dà chiarezza, ci dà una nuova visione ed una direzione. In quel momento Abramo fu grandemente benedetto, perché Dio gli disse che gli avrebbe fatto vedere quello che gli sarebbe successo nel futuro. Dio gli disse che sarebbe stato grandemente benedetto. Probabilmente i suoi occhi naturali non vedevano tutto questo, ma Dio gli aprì gli occhi e gli disse: “guarda quello che io ti darò”. I tuoi occhi sono aperti per vedere ciò che Dio ti vuole dare? Se non lo sono, chiedi a Dio di farti vedere ciò che in questo momento non vedi, ciò che dovrai possedere, le tue opportunità, ciò che Dio vuole fare attraverso di te, qual è la ricompensa per la tua vita. Chiedi a Dio di farti vedere qual è la Sua volontà per la tua vita; è in tempi di pressione che Dio fa nascere una nuova visione per la tua vita.
È molto importante il modo in cui vediamo le cose: pensiamo alla croce. Quando Gesù era sulla croce, accanto a lui c’erano due ladroni. Gesù era lì, con i chiodi nelle mani ed il sangue che gli scendeva dalle mani, dai piedi, dalla corona di spine. Un ladrone vedeva Gesù come un poveraccio disgraziato che stava morendo, lo stava insultando e maledicendo. Quella era la sua visione di Gesù: un uomo incapace di fare quello che si sentiva dire. “Non sei tu che hai guarito? Non sei tu che hai fatto miracoli? Se sei tu, perché non scendi e liberi anche noi?”. Quel ladrone pensava che Gesù non fosse niente, che fosse solo un uomo sanguinante, un uomo che faceva pena. Questa era la visione di uno dei due ladroni. Dall’altra parte c’era un altro ladrone, che vedeva le cose in un altro modo. Stessa croce, stesso sangue che colava, stesso uomo, ma altri occhi. Ad un certo punto questo ladrone guarda Gesù e pensa: “io accanto a me non ho quello che lui vede, io accanto a me ho il mio tesoro” e dice: “Gesù, portami con te in paradiso!”. Gesù gli risponde: “oggi stesso tu sarai con me in paradiso”. Lui non ha visto un uomo impotente, lui ha visto il suo tesoro. Una visione completamente diversa. Per te Gesù chi è? Un uomo sanguinante, incapace, che non può fare niente, oppure anche tu devi scoprire che Gesù è l’unico che può salvare la tua vita. Come stai guardando Gesù in questo momento? Lui è l’unico che può dare una svolta alla tua vita.
Quanta differenza fa guardare la stessa cosa con occhi diversi. Un ladrone ha scelto di non credere in Gesù, l’altro lo ha accettato perché ha visto che accanto a lui c’era colui che poteva riscattarlo da tutti i suoi peccati e dalla morte. Uno ha scelto la via della perdizione, l’altro ha scelto la via della salvezza. La stessa opportunità, Dio la dà a tutti noi oggi: di sceglierlo come salvatore della nostra vita. I due ladroni non avevano altre possibilità, erano sentenziati a morte, ed in quel momento dovevano fare una scelta anche spirituale, ma tutti coloro che hanno accettato Gesù Cristo come Signore della vita e rimangono su questa terra, avranno una vita sana, una vita di abbondanza, un vita piena di fede, ma tutto dipende da come stai vedendo Gesù: con gli occhi che vedono che lui non può fare niente, o con gli occhi di colui che può cambiare il destino della tua vita? Questo farà la differenza. Stai vedendo Gesù come colui che fa la differenza nella tua vita, come colui che è con te in ogni momento? Lui è il Re dei re. Anche quando tuo padre e tua madre ti abbandonassero – dice la Scrittura – io non lo farei mai; è Dio che lo dice!
Chi è Gesù per te? Molti risponderanno: “Lui è il Signore”, ma che tipo di signoria ha nella tua vita? Quanto gli permetti di essere il signore nella tua vita? Soltanto la domenica? Soltanto quando le cose non vanno? Soltanto per uno sfogo? Oppure hai gli occhi aperti per dire: “Gesù, tu sei il Signore della mia vita e dal momento che mi lasci ancora su questa terra, io ti servirò con tutto il mio cuore, non soltanto quando sto bene o quando ho bisogno, nei momenti tristi od in quelli di grande euforia, tu sei il Signore della mia vita. Gesù tu sei il mio migliore amico, Gesù tu sei con me per sempre ed io ti seguirò perché tu hai il pieno possesso di me. Tu sei il Signore ed hai la signoria su tutte le storie della mia vita, tu sei il mio Re”.
Chiedi a Dio di aprire i tuoi occhi, occhi pieni di fede, occhi per vedere la gloria di Dio nella tua vita. Chiedi a Dio di aprire i tuoi occhi per farti vedere che Lui è la tua risorsa, al di là delle circostanze. Lui è il Signore e ci ha dato autorità di calpestare serpenti e scorpioni. Serpenti e scorpioni sono animali che stanno per terra, il serpente striscia e se lo trovi per strada, il primo impatto che hai è di fermarti. Spiritualmente parlando, serpenti e scorpioni sono le cose che vogliono bloccarti, ma la Scrittura dice che se noi troviamo queste cose, abbiamo l’autorità di Gesù Cristo di andare oltre e sconfiggere ogni arma che il nemico ha fabbricato contro di noi. Abbiamo l’autorità di invocare il suo nome; è nel suo nome che noi vediamo la differenza.
Quando l’apostolo Paolo predicava il vangelo, in un momento importante un serpente velenoso lo ha morso, ma la Scrittura dice che Paolo era così ripieno di unzione e di Spirito Santo, che in quel momento aveva una missione da fare e semplicemente si è scosso di dosso il serpente velenoso buttandolo nel fuoco. Tutti pensavano che sarebbe morto, ma rimasero sbalorditi perché Paolo era vivo più di prima ed il serpente era morto. Fai la stessa cosa: scuotiti di dosso ciò che ti vorrebbe influenzare, scuotiti di dosso i tuoi problemi, scuotiteli di dosso e gettali nel fuoco nel nome di Gesù Cristo, e sarai più vivo di prima. Scuotiti di dosso i dardi infuocati del nemico, scuotiti di dosso le armi fabbricate contro di te, perché non avranno successo. Dichiara che tu ti rialzi, perché colui che è in te è più forte di colui che è nel mondo. Dio mi dà occhi di fede per vedere ciò che l’occhio umano non vede, ed è per questo che gioisco, perché vedo la promessa di Dio che è molto più vicina di quello che penso. Lui è il Signore, Lui ti ha dato autorità.
Chiedi: “Spirito Santo, fammi vedere con gli occhi di Dio, perché il tesoro che ho è molto più grande di quanto io pensi. Ho sottovalutato questo tesoro nella mia vita”. La scrittura dice che un giorno c’è stato un figlio che viveva con suo padre ed un altro fratello – la parabola del figliol prodigo. Probabilmente questo figlio aveva degli amici che gli dicevano di uscire dalla casa di suo padre, che non sapeva quello che si perdeva perché fuori c’è divertimento, perché fuori si poteva godere la vita, perché fuori suo padre non lo avrebbe controllato. Un giorno questo figlio ha deciso di andare dal padre e chiedere la sua parte di eredità. Era grande abbastanza per prendere questa eredità ed il padre lo lasciò andare. Dopo poco tempo, però, la Scrittura dice che questo ragazzo si è trovato perso, aveva finito tutta l’eredità di suo padre ed a quel punto si è reso conto che aveva un tesoro, ma quando era nella casa di suo padre questo tesoro non lo valutava così. Si rese conto che stava meglio nella casa di suo padre e decise di ritornare. Quando lui è tornato, il padre era lì a braccia aperte ed ha voluto fare festa perché suo figlio era perso, ma era tornato in vita.
A volte anche le persone di chiesa sono così: pensano che fuori dalla volontà di Dio ti diverti di più. Giovani, forse pensate che fuori c’è l’uomo o la donna migliore, forse pensi che venire in chiesa è una perdita di tempo perché tutti gli altri si stanno divertendo. Tu sei libero di farlo, ma arriva il momento in cui ti rendi conto che nella casa di Dio tu stavi meglio. La casa di Dio è sempre aperta, solo devi chiedere a Dio di aprire i tuoi occhi per vedere ciò che già era dentro di te, il tesoro che Dio aveva messo dentro di te. Torna alla casa di Dio e scopri il tesoro che Dio ha già messo nella tua vita.
Siamo in tempi importanti, nella manifestazione di un risveglio mai visto prima; prepariamoci ed attacchiamoci a Cristo, autore e compitore della nostra fede. Chiedi a Dio di rafforzare la tua fede mediante la Sua Parola, perché la Parola dice che la nostra fede ha vinto il mondo!