09/02/2020 – Pastore Mascia Bianchi
7 Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà. 8 Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna. 9 Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo.
Galati 6:7-9
Se non ci stanchiamo. Non ci dice il giorno e l’ora, ma ci dice che se non ci stanchiamo di fare il bene, ci sarà un giorno in cui raccoglieremo. Se Dio lo dice, noi ci crediamo, perché quando Dio rilascia una parola non torna indietro senza aver compiuto ciò per cui l’ha mandata – questo è scritto, e noi ci crediamo. Amen!
Quando dici: “amen”, dici: “così sia, sì, io sono d’accordo con quello che la Bibbia dice. Per questo, quando diciamo: “amen” mettiamo enfasi, perché diciamo: “sì, sono d’accordo con te Dio, quello che tu hai dichiarato nel cielo io lo voglio qui su questa terra, perché tutto ciò che è nel cielo io lo decreto e lo porto qui su questa terra perché lo voglio vivere”. Io voglio vivere tutto ciò che Dio ha detto.
Voglio farvi una domanda. La scrittura qui ci incoraggia perché dice che non possiamo ingannare Dio: se abbiamo seminato male, se abbiamo fatto qualcosa di sbagliato nella vita, se abbiamo odiato gli altri e non ci siamo ravveduti, se abbiamo fatto cose sbagliate e non ci siamo ravveduti, è chiaro che raccoglieremo ciò che abbiamo seminato. Le cose cambiano quando c’è un ravvedimento, un cambiamento di rotta e allora quello che facevi prima non lo fai più.
Quando inizia a fare del bene ti devi aspettare che la grazia di Dio – che è il favore non meritato – viene nella nostra vita e si cura di noi e di tutte le storie che sono con noi. Quindi è chiaro che la Scrittura dice che non si può ingannare Dio: ciò che l’uomo semina – se hai seminato per la tua carne, se hai seminato con le tue storie e con il tuo modo di fare, se hai seminato con uno stile di vita che non ha niente a che vedere con quello che la Bibbia dice – quello pure raccoglierai. Raccoglierai ciò che in realtà Dio non ha riservato per te, raccoglierai ciò che TU hai fatto, ma quando una persona fa del bene, cammina in integrità e si mette d’accordo con la Parola di Dio e semina dei buoni semi, quella persona si deve aspettare un buon raccolto. Il punto è: ti è mai successo che hai seminato bene, che hai fatto la volontà di Dio, che hai fatto le cose giuste e ad un certo punto ti succedono cose inaspettate? Ti guardi allo specchio e dici: “Signore, sai che ho fatto la cosa giusta, che ho camminato in integrità, che ho rispettato la tua Parola, che ho rispettato i tuoi principi. Non capisco perché mi è successo questo – una situazione inaspettata, perché ho seminato bene”. Pensa che c’è qualcosa di grande, oltre a questo, che tu non vedi ma che Dio ha preparato.
La storia di Ruth può incoraggiarci.
Confida in Dio, perché dopo una stagione di dolore, per coloro che confidano in Dio ci sarà una stagione di grande favore. Confida in Dio. Nella lettera di Ruth vediamo che lei ha perso il marito ed era con sua suocera. Questa donna, una donna del popolo di Israele e che amava Dio, ad un certo punto ha perso i suoi figli e le sue nuore sono rimaste senza marito. Ruth era una moabita, non faceva parte del popolo di Israele e, inoltre, i moabiti erano nemici di Israele. Naomi dice alle sue nuore di tornare al loro paese dove sono nate. Ruth, però, ha visto in sua suocera qualcosa di diverso – una donna che amava Dio e che voleva servirlo, una donna che viveva con dei principi che lei non aveva mai visto prima. Questo ha fatto scattare qualcosa di sovrannaturale nel suo cuore. Mettetevi nei panni di Naomi: le era successo qualcosa di inaspettato, aveva preso i suoi figli, ed avrebbe potuto chiedersi il perché di tutto questo, ma se leggete la storia, anche lei ha avuto una grande benedizione, dopo. A volte, quando pensiamo momenti di dolore ma siamo radicati nelle vie di Dio, dobbiamo avere fiducia perché la Bibbia dice che dopo il pianto c’è la gioia, Dio trasforma il lutto in gioia, quindi non stare a pensare al tuo dolore, alla tua situazione, perché la tua situazione è momentanea ed il tuo futuro è quello che sarà per sempre quando coinvolgi Dio e Dio è dalla tua parte.
Allora si levò con le sue nuore per tornare dal paese di Moab, perché nel paese di Moab aveva sentito dire che l’Eterno aveva visitato il suo popolo, dandogli del pane.
Ruth 1:6
Naomi diceva alle due donne di tornare al loro paese, perché lei non poteva dar loro niente. Diceva: “che mi seguite a fare?”. A volte ci sono persone che vogliono stare con noi, e noi pensiamo di non poter dare loro niente. C’è un punto, forte, che Ruth aveva capito ed invece Naomi aveva sottovalutato. Ruth le stava dicendo: “forse tu non hai capito, io ho visto in te qualcosa di diverso, voglio seguirti perché sei una donna che mi sta dando tanto. Forse tu pensi che non mi stai dando niente, ma c’è qualcosa che voglio dirti, il tuo popolo sarà il mio popolo ed il tuo Dio sarà il mio Dio”. A volte, quando portiamo le persone a Gesù, devono fare un cambiamento, non devono più dire: “il tuo Dio”, ma il mio Dio deve diventare il loro Dio, perché quando diventa il loro Dio saranno capaci di pregare, di studiare la Parola di Dio, saranno capaci di essere fedeli. “Il tuo Dio diventerà il mio Dio” e non solo, “il tuo popolo diventerà il mio popolo”. Quello che fai tu lo voglio fare anch’io perché ho visto qualcosa di diverso nella tua vita. A questo punto le cose, cambiano. Quando parliamo di Gesù alle persone dobbiamo dirgli: “io posso pregare per te ed aiutarti nel cammino della fede ma non devi confidare in me, devi confidare in Dio, perché io non posso darti ciò che Dio può dare, per questo te lo presento! La relazione con Dio è personale, lui vuole avere una relazione con te. Ci deve essere un tempo in cui il Dio che hai presentato alle persone deve diventare il loro Dio, perché se questo non succede le persone si attaccheranno a te e non ci sarà cambiamento, solo quando una persona si arrende a Cristo allora le cose cambiano.
2 Ruth, la Moabita, disse a Naomi: «Lasciami andare nei campi a spigolare dietro a colui agli occhi del quale troverò grazia». Ella le rispose: «Va’, figlia mia». 3 Così Ruth andò e si mise a spigolare in un campo dietro ai mietitori; e le capitò per caso di trovarsi nella parte del campo appartenente a Boaz, che era della famiglia di Elimelek. 4 Or ecco che Boaz venne da Betlemme e disse ai mietitori: «L’Eterno sia con voi!». Essi gli risposero: «L’Eterno ti benedica!». 5 Poi Boaz disse al suo servo incaricato di sorvegliare i mietitori: «Di chi è questa fanciulla?». 6 Il servo incaricato di sorvegliare i mietitori rispose: «È una fanciulla moabita, che è tornata con Naomi dal paese di Moab. 7 Ella ci ha detto: “Vi prego, lasciatemi spigolare e raccogliere le spighe tra i covoni dietro ai mietitori”. Così essa è venuta ed è rimasta da questa mattina fino ad ora; si è riposata in casa solo un momento». 8 Allora Boaz disse a Ruth: «Ascolta, figlia mia, non andare a spigolare in un altro campo, non allontanarti da qui, ma rimani con le mie serve. 9 Tieni gli occhi sul campo che mietono e va’ dietro a loro. Non ho forse ordinato ai miei servi di non molestarti? Quando hai sete va’ dove sono i vasi, a bere l’acqua attinta dai servi». 10 Allora Ruth si gettò giù, prostrandosi con la faccia a terra, e gli disse: «Per quale ragione ho io trovato grazia ai tuoi occhi al punto che tu presti attenzione a me che sono una straniera?». 11 Boaz le rispose, dicendo: «Mi è stato riferito tutto ciò che hai fatto per tua suocera dopo la morte di tuo marito, e come hai lasciato tuo padre, tua madre e il tuo paese natìo, per venire a vivere con un popolo che prima non conoscevi. 12 L’Eterno ti ripaghi di quanto hai fatto, e la tua ricompensa sia piena da parte dell’Eterno, il DIO d’Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti!».
Ruth 2:2-12
Ruth è stata decisa con Naomi e non si sarebbe smossa. Naomi aveva un parente che si chiamava Boaz. Era benestante ed aveva le capacità e le risorse di cambiare la loro vita. Quest’uomo aveva tanto e Naomi voleva il meglio per sua nuora. Ruth chiede a Naomi di lasciarla andare a spigolare, non le ha chiesto di presentargli Boaz, ha chiesto di poter fare il lavoro più umile. Spesso le persone vogliono arrivare direttamente all’obiettivo e chiedono a qualcuno di intermediare per loro, ma quando c’è il favore di Dio, anche se non ti conosce nessuno, Dio ti prende in un punto e ti porta in un altro punto; non è una coincidenza, è il piano che Dio ha. Quando Lui ha stabilito qualcosa, le porte si aprono e le situazioni cambiano. Lui ti mette nel cammino persone che hanno la capacità di benedirti. Il cuore, qui, fa la differenza perché Ruth non gli ha chiesto di portarla dal parente ricco per chiedergli un favore, ma le ha chiesto di andare a spigolare. Nella vita cristiana, se Dio ha un piano per te, devi affrontare un processo ed è nel processo che c’è cambiamento. Puoi provare anche dolore, perché ci sarà una spremitura, ma è nel processo che Dio ti cambia. Quando poi arrivi nel punto che Dio ha stabilito, non sarai la stessa persona di quando sei partito. Nel processo c’è una grande trasformazione e quando arrivi nel punto che Dio ha stabilito tu ringrazi solo Dio, non le tue capacità o le tue conoscenze.
Naomi le dà il permesso e Ruth va a spigolare mettendosi dietro ai mietitori, non davanti; Ruth non voleva prendere il posto di nessuno e si è messa dietro a coloro che già lavoravano nel campo. Puoi pensare che se ti metti sempre dietro nessuno ti nota, ma se Dio ha un piano per te puoi essere anche l’ultimo della fila e Lui ti fa scavalcare la fila e ti mette nei primi posti. Dio va al di là di ciò che pensi ed immagini, per questo non devi mai sentirti meno. Quando c’è il favore di Dio non dipende dalla tua istruzione, educazione o preparazione, quando c’è il favore di Dio tu riconosci il momento. Quando c’è il favore di Dio, Lui ti rende capace di fare cose che altri stanno facendo perché le hanno studiate, ma tu no!
Per esempio, puoi pensare che il Pastore Mascia sia brava a parlare inglese ed a fare le traduzioni in simultanea perché ha studiato, ma in realtà non è laureata in lingue anzi, a scuola aveva 4 ed il suo professore disse a sua mamma che era negata per l’inglese! Dio, però, aveva un piano per la sua vita ed il favore di Dio è entrato: in soli quattro mesi, senza studiare l’inglese, Dio le ha donato questa lingua per uno scopo. L’inglese è stato un dono per lei che Dio le ha dato a 17 anni. Poi lo ha praticato leggendo libri cristiani in inglese ed ascoltando predicatori inglesi ed americani. Lei è arrivata con il favore di Dio dove molti arrivano studiando. L’unico suo vanto è di avere un grande Dio. Quando Dio mette un sogno nel tuo cuore non ti preoccupare, perché se è nei piani di Dio, tu lo realizzi.
Ruth si mise a spigolare e le capitò per caso, secondo lei, nel campo di Boaz. A volte ci capitano delle cose e pensi: “è un caso”, ma quando c’è Dio dalla tua parte non è mai un caso, è un piano.
Boaz aveva notato Ruth, ma non è andato direttamente dal lei, è andato dal suo servitore a chiedere di lei. Noi ci aspettiamo che Dio parli sempre a noi con una parola od una profezia, ma siccome non senti niente sembra che Dio non ti parli o non parli di te. Poi qualcuno viene e ti dice: “sai, mi hanno parlato di voi” e questa persona ha la capacità di benedire la tua vita. Dio a volte non ti parla direttamente, ma parla a qualcun altro di te per promuoverti e per benedirti. Sei nel “campo” giusto, sei nel posto giusto, e quando sembra che nessuno ti veda, c’è qualcuno che ti vede per promuoverti. Quando c’è il favore di Dio, Lui farà sempre in modo che qualcuno che ha la capacità di benedirti ti noti; non sarai tu a promuoverti, ma sarà Dio che ti farà andare nel “campo” giusto. Predichiamo il favore di Dio perché lo stiamo vivendo! Quando sembra che Dio non risponda, Lui sta lavorando per te. Ruth non credeva che Boaz l’avesse notata, ma in realtà lui l’aveva notata!
Una volta chiesto informazioni di lei dal suo servo, andò da lei e la promosse. Le disse di rimanere nel suo campo, che aveva ordinato ai suoi servi di non toccarla, perché voleva fare qualcosa per lei. Ruth era lì per lavorare, ma quest’uomo l’aveva vista e poteva benedirla: c’era favore per Ruth; la situazione era cambiata.
Ruth gli chiese per quale motivo avesse trovato favore ai suoi occhi, lei, una straniera, e Boaz le disse che gli era stato riferito tutto ciò che aveva fatto per la suocera. C’è molta profondità in questo: «Boaz le rispose, dicendo: Mi è stato riferito tutto ciò che hai fatto per tua suocera dopo la morte di tuo marito, e come hai lasciato tuo padre, tua madre e il tuo paese natìo, per venire a vivere con un popolo che prima non conoscevi. L’Eterno ti ripaghi di quanto hai fatto, e la tua ricompensa sia piena da parte dell’Eterno, il DIO d’Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti!». Qual è stato il motivo per cui io ho trovato grazia? Mi è stato riferito la tua integrità, la tua fedeltà, la tua condotta, che tipo di cuore hai. La stessa cosa succede a noi, figli di Dio: quando ti comporti in modo giusto ed onesto nelle piccole cose, Dio ti promuove per le grandi. Quando c’è il favore di Dio in una persona c’è sempre un motivo.
Noi siamo salvati per grazia. Grazia vuol dire favore non meritato; ognuno di noi ha avuto bisogno della grazia di Dio per la salvezza. Vivere nel favore di Dio, però, è un’altra cosa. Quando c’è il favore di Dio in una persona, quando le porte sono sempre aperte, quando la benedizione viene, quando tu vedi che Dio fa cose inaspettate in favore di questa persona, probabilmente Dio ha visto qualcosa in questa persona che vuole benedire. Quando c’è il favore di Dio che scorre, è perché c’è una condizione che permette a Dio di lavorare.
Quando permetti a Dio di lavorare tutto cambia.
5 Poi Boaz disse al suo servo incaricato di sorvegliare i mietitori: «Di chi è questa fanciulla?». 6 Il servo incaricato di sorvegliare i mietitori rispose: «È una fanciulla moabita, che è tornata con Naomi dal paese di Moab.
Ruth 2:5-6
Quando sei nel favore di Dio la benedizione scorre, ma succedono anche cose inaspettate perché ci sono i nemici del favore di Dio, che non sono persone del mondo (che non conoscono Dio), ma sono persone nel tuo “campo”. Il servo incaricato di sorvegliare i mietitori di Boaz era nel campo. Quando Boaz gli chiese della ragazza, lui sapeva che era Ruth, sapeva che sua suocera era Naomi, ma gli ha risposto che era una moabita tornata con Naomi dalle campagne di Moab. Stai attento alle persone che si ricordano di te per il tuo passato e non per ciò che Dio ha già fatto. Le persone devono vederti come una Ruth, non come una moabita: i moabiti erano un popolo che non apparteneva a Dio, ma Ruth aveva dichiarato di voler servire il Dio di Naomi. Attenzione a quelle persone che puntualizzano sempre il tuo passato. Anche a Gesù è successo a Nazareth: quando era nella sua città non ha potuto fare tanti miracoli non perché non ne aveva il potere, ma perché le persone non hanno riconosciuto in Gesù il figlio di Dio poiché pensavano sempre a lui come al figlio del falegname. Come figlio del falegname lui non poteva guarirli, ma se riconoscevano che lui era il figlio di Dio, le persone venivano guarite! Se le persone ci guardano sempre per come eravamo nel passato, l’unzione della nostra vita non può scorrere verso di loro, non perché non abbiamo unzione, ma perché non ricevono il dono che Dio ti ha dato.
Ruth non è stata presentata come una persona che ha fatto un cambiamento, ma è stata presentata come la moabita. Vi è mai capitato che le persone fanno finta di non conoscerti o si ricordano sempre del tuo passato o di quello che hai fatto? Mi trovo a disagio con queste persone che non vedono quello che Dio ha fatto in me. Voglio avere amici che vedono il cambiamento, non quella che ero, ma quella che Dio vuole che io sia. Voglio avere amici che non puntualizzano sempre sui miei errori, ma che me mi accettano ed eventualmente mi fanno notare i miei errori solo per portare un cambiamento, persone che mi dicono: “non fare così, perché Dio ha un piano per la tua vita!”, persone non che mi rigettano ma che mi accettano per quella che sono. Voglio avere intorno amici che credono in me anche quando nessuno crede in me, perché anche Dio è così; persone che parlano di ciò che farò, non di ciò che ho fatto.
Chi ha il favore di Dio nella propria vita non ha problemi a dichiarare il favore di Dio anche nella tua. Sono coloro che sgomitano per avere la benedizione che sono gelosi della tua benedizione, ma questo non fa parte del Regno di Dio; se vuoi essere benedetto la chiave è gioire quando gli altri sono benedetti.
Ruth non è stata presentata per la donna che era in quel momento, ma per la donna che era in passato. Boaz, però, la aveva notata. Quando Dio mette nel tuo cammino persone che ti vedono e hanno la capacità di benedirti, possono venire mille persone a dirgli il contrario, ma quando Dio mette nel cuore a qualcuno di benedire la tua vita niente può fermare Dio; nessun uomo può manipolare il piano di Dio. Questa donna è entrata nel favore, nella grazia di Boaz ed è diventata sua moglie. Dio ha completamente ribaltato la situazione. Quando cammini nel favore di Dio, Lui ribalta la situazione e benedice te e chi è intorno a te; anche Naomi fu benedetta a motivo di Ruth.
Dobbiamo considerare tanti punti: come si è comportata Ruth, che stile di vita aveva, che attitudine aveva; la tua attitudine permette a Dio di benedire la tua vita. Permetti a Dio di benedire la tua vita, lascia stare tutti i pensieri che vanno contro a ciò che è la Parola di Dio. Dio non ha figli speciali: se benedice delle persone è perché guarda il loro cuore. Dio guarda il tuo cuore, per questo il messaggio che voglio dare è: “tu vinci, se non ti stanchi”. Non stancarti di fare il bene, non stancarti di benedire le persone, non stancarti di essere integro perché Dio sa come ti sei comportato: Dio vede e scrive ed al momento opportuno Dio porta cambiamento. Tu vinci se non ti stanchi. Ruth era lì a spigolare e non sapeva cosa le sarebbe successo dopo, ma Dio sì. Era lì con tutta l’umiltà per lavorare e poter benedire anche la suocera, era lì pronta a fare tutto quello che le sarebbe stato detto. Quando sei nel “campo” di Dio devi rimanere fermo e stabile in ciò che la Bibbia dice. Fai ciò che è giusto, perché al momento opportuno Dio interverrà in tuo favore; un giorno nel favore di Dio vale molto di più dei tuoi sforzi, di anni di lavoro, di tutto ciò che volevi fare con le tue forze. Un giorno nel favore di Dio e tutto cambia; un giorno. Quante promesse hai? Cosa Dio ha messo nel tuo cuore? Che tipo di attitudine hai tu? C’è una condizione che fa la differenza, qualcosa che attira il favore di Dio nella tua vita: essere fedele, lottare per le cose giuste, rinunciare alle cose del mondo per venire a servire Dio e vivere una vita che prima non conoscevi e quindi non facevi, essere una persona di onore, rispettare i principi di Dio e gli uomini e le donne di Dio, rispettare tutte le persone, essere puntuali, onesti, pacifici, dare amore, essere una persona che gioisce per le benedizioni degli altri, che cerca più di promuovere gli altri che se stessa, che hai un cuore secondo Dio. Dio guarda l’intenzione del cuore.