UN INFERNO DA EVITARE 3 – LA GABBIA VIRTUALE

Sara Giuliano

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Date

5 Ottobre 2025

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05/10/2025 – Pastore Riccardo Bianchi

A volte compiamo cose ignobili e ci sentiamo squalificati, ma se ti penti il Signore è buono e fedele da perdonarti e riqualificarti.

Quanti hanno mai sentito qualcuno dire: “mi sento in una gabbia”? Chi vuole andare all’inferno? Nessuno. L’inferno è stato creato per il diavolo, non per l’uomo, lo sai? Lo trovi scritto nella Bibbia; se non conosci hai uno svantaggio.

La gabbia virtuale. Perché virtuale? Quando ti trovi in una situazione difficile ti senti in gabbia, ma con Dio c’è sempre una via d’uscita. Virtuale significa impotenza, ma non in atto, un qualcosa che si potrebbe realizzare ma non è detto che si realizzi, è una possibilità che viene sentita in modo forte.

Qual è la tua situazione? Tu puoi uscirne fuori, qualsiasi sia la tua situazione.

Ci sono cose create a posta per farci sentire in gabbia. I social, i telegiornali, servono per creare un pensiero unico. Se non ci fossero, molti si sentirebbero meglio. C’è tanta disinformazione. Se stai lavorando, stai mangiando e sei in salute non c’è bisogno di essere così catastrofici. Oggi è stata data più importanza ad una guerra che ad altre – in Nigeria molti cristiani stanno morendo. Tutto questo un giorno finirà, Gesù rapirà la sua chiesa! Siamo stati fatti per questo giorno glorioso, non per l’inferno.

Ci sono situazioni che toccano la nostra vita in modo profondo, personale, che ti potrebbero portare a dire: “che ci vado a fare in chiesa, tanto sono sempre le stesse cose”, “che prendo appunti a fare, tanto le cose ormai le so”. Sono pensieri che probabilmente non dirai a nessuno, ma se ti vengono perché sei in un momento particolare non colpevolizzarti, ma riconosci da dove vengono questi pensieri ed affrontali!

Avete mai letto nei libri qualcosa che avreste voluto vivere anche voi? Posso dirvi che io sto vivendo alcune cose che avevo letto nei libri! Non ti scoraggiare, le situazioni ci sono e sono difficili ma nelle difficoltà Dio è con noi. Gesù ha detto: “nel mondo avrete tribolazioni ma fatevi animo, io ho vinto il mondo!”. Questa parola è la nostra via d’uscita.

Il tuo matrimonio sembra in pericolo? I tuoi figli sembrano lontani? Questa situazione è virtuale perché abbiamo le promesse di Dio! Gesù ha pregato così: “venga il tuo Regno, sia fatta la Tua volontà – non la mia – come in cielo così in terra”. Non puoi andare in chiesa e continuare a fare come ti pare, hai bisogno di vivere una vita di trasformazione. Una preghiera può sbloccare una situazione, ma poi hai bisogno di vivere ogni giorno la trasformazione di Dio. Se hai subito una violenza dovrai convivere ogni giorno con quel ricordo, ma se impari a gestirlo sarai libero.

Quando hai rivelazione hai comprensione e quando hai comprensione fai le scelte giuste. Ciò che scegli oggi determinerà il tuo domani.

Ci sono situazioni che possono sembrare irreparabili, ma poi interviene Dio e tutto si aggiusta; vivilo come reale, non come virtuale. Ricorda ciò che Dio ha fatto nella tua vita, dal primo giorno.

21 Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e testimoniò e disse: «In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà». 22 I discepoli allora si guardarono l’un l’altro, non riuscendo a capire di chi parlasse. 23 Or uno dei discepoli, quello che Gesù amava, era appoggiato sul petto di Gesù. 24 Allora Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale egli parlava. 25 E quel discepolo, chinatosi sul petto di Gesù, gli chiese: «Signore, chi è?». 26 Gesù rispose: «È colui al quale io darò il boccone, dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. 27 Or dopo quel boccone, Satana entrò in lui. Allora Gesù gli disse: «Quel che fai, fallo presto!». 28 Ma nessuno di quelli che erano a tavola comprese perché gli avesse detto ciò. 29 Alcuni infatti pensavano, poiché Giuda teneva la borsa, che Gesù gli avesse detto: «Compra le cose che ci occorrono per la festa»; oppure che desse qualcosa ai poveri. 30 Egli dunque, preso il boccone, uscì subito. Era notte.

Giovanni 13:21-30

Nella vita, quando devi fare delle scelte, hai bisogno di rivelazione.

Gesù stava rivelando ai suoi discepoli che uno di loro lo avrebbe tradito. I discepoli non riuscivano a capirlo, perché il velo non era ancora stato loro tolto. Rivelare vuol dire togliere il velo per avere la conoscenza di ciò che c’è sempre stato ma che in quel momento non riuscivano a vedere.

I discepoli non capivano ciò che in quel momento era virtuale, ma il piano di Dio era che il virtuale diventasse reale. Questo ci fa vedere come l’uomo può ignorare ciò che è reale. Hai bisogno di rivelazione, di comprensione. Siamo chiamati a vivere con la consapevolezza di chi siamo in Cristo, siamo chiamati a vivere nella rivelazione. Quando stai contrattando per l’acquisto di una casa chiedi rivelazione, quando stai parlando con le persone chiedi rivelazione, nelle tue relazioni chiedi rivelazione.

Ma quando verrà il Consolatore che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me.

Giovanni 15:26

Lo Spirito Santo è lo Spirito di verità e ti guiderà in tutta la verità. L’uomo nato di nuovo può vivere con la guida dello Spirito Santo.

13 Poi Gesù, giunto dalle parti di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dicono gli uomini che io, il Figlio dell’uomo, sia?». 14 Ed essi dissero: «Alcuni, Giovanni Battista, altri Elia, altri Geremia, o uno dei profeti». 15 Egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?». 16 E Simon Pietro, rispondendo, disse: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 E Gesù, rispondendo, gli disse: «Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.

Matteo 16:13-17

Lo Spirito Santo ha rivelato a Simone che Gesù è il figlio di Dio.

Ti senti in gabbia? Daniele si è davvero trovato in gabbia. Ci sono situazioni difficili nel lavoro, sembra che tutti si scaglino contro di te, ma ricorda che questo è il piano del nemico per bloccarti, figlio di Dio, perché il nemico cerca di metterti dei paletti di inciampo per non farti realizzare lo scopo di Dio per te! Ricordati che c’è una via d’uscita. Tutto ciò che ti fa sentire squalificato, inutile, è una bugia! Resta nelle vie di Dio.

Il nemico cercherà di fermarti fermando il tuo sorriso, cercando di non farti alzare le mani, cercando di non farti più prendere appunti – magari prima avevi il quaderno pieno di appunti ma ora hai perso lo slancio –, cercando di farti tenere un sorriso di circostanza – perché sembra che nel Regno di Dio non si possa dire che si ha una giornata no! Tutti abbiamo bisogno di incoraggiamento.

Il matrimonio è una prova. Ci sono situazioni in cui il nemico si mette a tavolino per farti cadere, ma tutto ciò che è fondato sulla roccia non si smuoverà! Ci saranno delle tempeste, ma se piove in casa si tappa il buco, si imbianca e si va avanti. Con Dio, tutto è possibile. Oggi siamo sposati da 29 anni e ci sono stati momenti in cui siamo stati felici ed altri meno, ma possiamo ringraziare Dio.

Quest’anno non sono stato bene, sono stato molto male. Qualcuno voleva togliermi il sorriso, l’operatività, il ministero, ma io sono qua, con ancora più unzione di prima!

Sapete, quando c’è un combattimento i generali si mettano a tavolino per studiare una strategia per fermare l’avversario, ma noi abbiamo gli angeli che combattono per noi (Ebrei 1:14).

1 Piacque a Dario di stabilire sul regno centoventi satrapi, i quali fossero preposti su tutto il regno, 2 e sopra di loro tre prefetti, di cui uno era Daniele, ai quali quei satrapi dovevano render conto, perché il re non ne soffrisse alcun danno. 3 Ora questo Daniele eccelleva sugli altri prefetti e satrapi, perché in lui c’era uno spirito superiore, e il re pensava di stabilirlo sopra tutto il regno. 4 Allora i prefetti e i satrapi cercarono di trovare un pretesto contro Daniele riguardo l’amministrazione del regno, ma non poterono trovare alcun pretesto o corruzione, perché egli era fedele e non si potè trovare in lui alcun errore o corruzione. 5 Allora quegli uomini dissero: «Non troveremo mai nessun pretesto contro questo Daniele, eccetto che lo troviamo contro di lui nella legge stessa del suo Dio». 6 Allora quei prefetti e satrapi si radunarono tumultuosamente presso il re e gli dissero: «O re Dario, possa tu vivere per sempre! 7 Tutti i prefetti del regno, i governatori e i satrapi, i consiglieri e i comandanti si sono consultati insieme per promulgare un editto reale e fare un fermo decreto, in base ai quali chiunque durante trenta giorni rivolgerà una richiesta a qualsiasi dio o uomo all’infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni. 8 Ora, o re, promulga il decreto e firma il documento, in modo che non possa essere cambiato in conformità alla legge dei Medi e dei Persiani, che è irrevocabile». 9 Il re Dario quindi firmò il documento e il decreto. 10 Quando Daniele seppe che il documento era stato firmato, entrò in casa sua. Quindi nella sua camera superiore, con le sue finestre aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si inginocchiava, pregava e rendeva grazie al suo Dio, come era solito fare prima. 11 Allora quegli uomini accorsero tumultuosamente e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio. 12 Così si avvicinarono al re e parlarono davanti a lui del decreto reale: «Non hai tu firmato un decreto in base al quale chiunque durante trenta giorni farà una richiesta a qualsiasi dio o uomo all’infuori di te, o re, sarebbe gettato nella fossa dei leoni?». Il re rispose e disse: «La cosa è stabilita in conformità alla legge dei Medi e dei Persiani, che non può essere alterata». 13 Allora quelli ripresero a dire davanti al re: «Daniele, che è uno degli esuli di Giuda, non mostra alcun riguardo per te, o re, o per il decreto che hai firmato, ma rivolge suppliche al suo Dio tre volte al giorno». 14 All’udire ciò, il re ne fu grandemente dispiaciuto e si mise in cuore di liberare Daniele, e fino al tramonto del sole si affaticò per strapparlo dalle loro mani. 15 Ma quegli uomini vennero tumultuosamente dal re e gli dissero: «Sappi, o re, che è legge dei Medi e dei Persiani che nessun decreto o editto promulgato dal re può essere cambiato». 16 Allora il re diede l’ordine e Daniele fu portato via e gettato nella fossa dei leoni. Ma il re parlò a Daniele e gli disse: «Il tuo Dio, che tu servi del continuo, sarà egli stesso a liberarti». 17 Poi fu portata una pietra, che fu messa sulla bocca della fossa; il re la sigillò con il suo anello e con l’anello dei suoi grandi, perché la decisione riguardo a Daniele non fosse cambiata. 18 Allora il re si ritirò nel suo palazzo e passò la notte digiunando; non fu portato davanti a lui alcun musicista e anche il sonno lo abbandonò. 19 La mattina dopo il re si alzò molto presto e si recò in fretta alla fossa dei leoni. 20 Giunto vicino alla fossa, chiamò Daniele con voce accorata; il re prese a dire a Daniele: «Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio, che tu servi del continuo ha potuto liberarti dai leoni?». 21 Allora Daniele disse al re: «O re, possa tu vivere per sempre! 22 Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le bocche dei leoni, ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma anche davanti a te, o re, non ho fatto alcun male». 23 Allora il re fu ripieno di gioia e ordinò di tirar fuori Daniele dalla fossa. Così Daniele fu tirato fuori dalla fossa e non si trovò su di lui alcuna lesione, perché aveva confidato nel suo Dio.

Daniele 6:1-23

Gli altri satrapi cercavano di trovare qualcosa da dire contro Daniele. Potrebbero cercare qualcosa nel comportamento dei tuoi figli, nel tuo lavoro, nelle tue azioni. Forse ti senti in gabbia, ma è una gabbia virtuale. Sei sotto attenta osservazione del nemico, che cerca uno spiraglio nella tua vita al quale attaccarsi. Chiudi bene tutte le porte, non lasciare spiragli.

Daniele aveva una relazione con Dio e continuò a pregare, nonostante il decreto del re. Quando hai una relazione con Dio, Lui ti avvertirà del pericolo. Il Re mise Daniele nella fossa dei leoni, anche se ne era dispiaciuto perché sapeva che Daniele era un uomo buono. Daniele fu messo nella fossa dei leoni, ma un angelo andò a tappare la bocca dei leoni. Virtualmente Daniele poteva vedersi come un mucchietto di ossa, sbranato e mangiato dai leoni, ma Dio è intervenuto e Daniele uscì sano e salvo dalla gabbia dei leoni.

Ci sono momenti in cui sentiamo così forte l’unzione dello Spirito Santo, come acqua che rinfresca, ma altre volte no, ma questo non significa che l’unzione non ci sia! Tu sei il tempio dello Spirito Santo, se non “senti” l’unzione questo è il piano del nemico – non andare per sensazioni, vivi per fede, vivi con la sicurezza della verità.

Oggi è il giorno in cui esci da quella situazione, oggi è il giorno dello sfondamento!

Siete mai stati nell’oceano a fare il bagno? A volte il mare è basso e sembra tranquillo, ma poi si alza la marea e vedi i ragazzi uscire con le tavole da surf. Il mare sembrava calmo, ma in un attimo le onde arrivano alte fino a tre metri. Siete mai stati investiti da un’onda nell’oceano? Una volta sono stato portato via da un’onda. Questa è l’unzione dello Spirito Santo!

Oggi è il giorno del cambiamento, oggi è il giorno dell’unzione, oggi è il giorno in cui cominci a vivere nella pienezza dello Spirito Santo. L’ondata dell’unzione porterà via tutto ciò che non deve stare nella tua vita. Esci da quella gabbia!

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