26/05/2019 – Pastore Riccardo Bianchi
Noi siamo cittadini del Regno di Dio e, come in ogni altro regno ci sono delle condizioni (principi) da seguire.
Ogni regno ha il proprio esercito: l’esercito del Regno di Dio è composto dagli angeli di Dio. C’è un forte movimento sulla nostra vita che non vediamo poiché è invisibile ma è certamente presente.
La Scrittura dice che ci sono determinate cose che pongono resistenza all’espandersi del Regno di Dio ecco perché come figli di Dio dobbiamo essere forti in preghiera su questo. Dio ha un nemico, Satana, che vuole distruggere il modello di Dio (come ad esempio la famiglia) ponendo delle alternative che non sono corrette.
Il nostro combattimento non è contro carne e sangue ma, contro principati e potestà e, le nostre preghiere possono portare la liberazione da tutto questo. La nostra attitudine deve essere piena di fede, consapevoli che Dio ci ha già dato la vittoria.
Conoscere il nostro nemico ci dà un vantaggio per poterlo sconfiggere. La Parola di Dio definisce Lucifero un angelo: era uno degli angeli più belli del paradiso ed era a capo della lode; è caduto per il suo orgoglio! L’inferno è stato creato per lui e per i suoi demoni, non per l’uomo, ma dal momento della sua caduta, satana ha iniziato il suo combattimento contro Dio puntando alla perdizione dell’essere umano. Per questo Dio, nella sua immensa misericordia ha poi mandato Gesù Cristo ha morire sulla croce! Il diavolo e i suoi demoni sanno chi è Cristo e conoscono bene la potenza che c’è dietro al nome di Gesù.
Dentro ognuno di noi è stato posto un seme di vittoria. Noi possiamo vincere, non per le nostre forze ma per Colui che vive dentro di noi! Quando abbiamo una presa di posizione contro il peccato noi possiamo vincere, non c’è niente che possa limitarci o fermarci (es. in carcere Paolo ha scritto molte lettere che ora fanno parte della Scrittura; il carcere non lo ha fermato nella predicazione del vangelo) Quando c’è un rapporto giornaliero con Dio la nostra sensibilità inizia a crescere. Quando conosciamo Dio davvero, possiamo dire “se Dio è con me chi sarà contro di me?”. Con Dio c’è un futuro e una speranza!
Daniele fu un uomo con delle buone attitudini nei confronti di Dio.
1 Nel terzo anno di Ciro, re di Persia, una parola fu rivelata a Daniele, che si chiamava Beltshatsar. La parola è verace e il conflitto lungo. Egli comprese la parola ed ebbe intendimento della visione. 2 In quel tempo, io Daniele feci cordoglio per tre settimane intere. 3 Non mangiai cibo prelibato, non entrarono nella mia bocca né carne né vino e non mi unsi affatto, finché non furono passate tre intere settimane. 4 Il ventiquattresimo giorno del primo mese, mentre ero sulla sponda del gran fiume, che è il Tigri, 5 alzai gli occhi e guardai, ed ecco un uomo vestito di lino, con ai lombi, una cintura d’oro di Ufaz. 6 Il suo corpo era simile al topazio, la sua faccia aveva l’aspetto della folgore, i suoi occhi erano come torce fiammeggianti, le sue braccia e i suoi piedi parevano bronzo lucidato e il suono delle sue parole era come il rumore di una moltitudine. 7 Soltanto io, Daniele, vidi la visione, mentre gli uomini che erano con me non videro la visione, ma un gran terrore piombò su di loro e fuggirono a nascondersi. 8 Così rimasi solo a osservare questa grande visione. In me non rimase più forza; il bel colorito cambiò in un pallore e le forze mi vennero meno. 9 Tuttavia udii il suono delle sue parole; all’udire però il suono delle sue parole, caddi in un profondo sonno con la faccia a terra. 10 Ma ecco, una mano mi toccò e mi fece stare tutto tremante sulle ginocchia e sulle palme delle mani. 11 Poi mi disse: «Daniele, uomo grandemente amato intendi le parole che ti dico e alzati in piedi, perché ora sono stato mandato da te». Quando mi ebbe detto questa parola, io mi alzai in piedi tutto tremante. 12 Egli allora mi disse: «Non temere, Daniele, perché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di intendere e di umiliarti davanti al tuo DIO, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto in risposta alle tue parole. 13 Ma il principe del regno di Persia mi ha resistito ventun giorni; però ecco, Mikael, uno dei primi principi, mi è venuto in aiuto, perché ero rimasto là con il re di Persia. 14 E ora sono venuto per farti intendere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi giorni; perché la visione riguarda un tempo futuro». 15 Mentre mi parlava in questa maniera, abbassai la faccia a terra e ammutolii. 16 Ed ecco uno con le sembianze di un figlio d’uomo mi toccò le labbra. Allora io apersi la bocca, parlai e dissi a colui che mi stava davanti: «Signor mio, per questa visione mi hanno colto gli spasimi e le forze mi son venute meno. 17 E come potrebbe un tale servo del mio signore parlare con un tale mio signore, perché ora le forze mi hanno lasciato e mi manca persino il respiro?». 18 Allora colui che aveva le sembianze d’uomo mi toccò di nuovo e mi fortificò, 19 e disse: «O uomo grandemente amato, non temere, pace a te; riprendi forza, sì, riprendi forza». Quando mi ebbe parlato, io ripresi forza e dissi: «Parli pure il mio signore, perché mi hai dato forza». 20 Quindi egli disse: «Sai tu perché io sono venuto da te? Ora tornerò a combattere con il principe di Persia; e quando sarò uscito, ecco, verrà il principe di Javan. 21 Ma io ti farò conoscere ciò che è scritto nel libro della verità; e non c’è nessuno che si comporti valorosamente con me contro costoro tranne Mikael, il vostro principe».
Daniele 10:1-21
In quel momento, stavano vivendo un periodo molto difficile, nel quale il re di Persia stava portando alla schiavitù il popolo di Israele, ma Daniele perseverava nella preghiera.
Un sentimento forte produce una preghiera forte; se preghiamo senza le giuste motivazioni e senza la giusta passione non vedremo uno sfondamento!
v. 2-3 Per tre settimane Daniele fece cordoglio in modo profondo e, i suoi occhi si aprirono ed ebbe intendimento. C’è differenza fra accostarsi alla Parola di Dio e averne sapienza, intendimento e rivelazione; ognuno di noi può avere rivelazione della Parola di Dio.
Quando Dio ci manda in determinato luogo è perché in quel luogo Lui ha un piano per la nostra vita.
C’è bisogno di persone che abbiamo un peso forte per l’intercessione verso le persone, soprattutto per quelle che vivono nelle zone in cui noi stessi viviamo.
v.7-8 Dio può darci un’apertura dei nostri occhi spirituali per poter vedere cose che altri non riescono a vedere.
v.9 Quando crediamo con il cuore e confessiamo con la bocca stiamo rilasciando un suono e, quando rilasciamo un suono, questo rimbomba nell’aria e viene udito da chi deve essere udito. Quando parliamo di Gesù Cristo gli esseri spirituali che sono nostri nemici, sentono e non possono più niente contro di noi. Dobbiamo combattere nello spirito ed essere aggressivi contro le forze del nemico!
Quando preghiamo ci sarà anche un tempo in cui arrivano le riposte. Non dobbiamo stare sotto la disperazione, dobbiamo alzarci in piedi, cioè prendere una posizione: quando stiamo in piedi possiamo vedere oltre ad ogni circostanza difficile che la vita ci pone davanti.
v. 12 Chiediti: “Qual è il suono delle mie parole?”. Quel suono porta con sé anche una risposta che al momento opportuno arriverà.
v. 13-15 Sono molti anni che stiamo pregando per l’Italia e per l’area metropolitana in cui viviamo.
Dio combatte per noi e con noi. Il Regno di Dio si manifesta in ogni direzione, dobbiamo essere pronti alla conquista. C’è vittoria sulla nostra vita e, noi possiamo portare un cambiamento radicale e profondo nel luogo in cui viviamo!
Quando ci fu la piaga dei primogeniti, Dio diede delle direttive precise dicendo di intingere gli stipi delle porte con il sangue di un agnello in modo tale che la morte sarebbe passata oltre. Per noi oggi è presente la stessa cosa: l’agnello immolato, senza peccato è Gesù Cristo, il suo sangue ci lava e ci salva. Il leone della tribù di Giuda vive dentro di noi!
Sii una testimonianza. Abbiamo una grande responsabilità davanti a Dio. Noi siamo la risposta per la nostra nazione, dobbiamo credere in un cambiamento e in un cambio di direzione. La grazia salvifica di Dio è per tutti!
v. 21 “Io ti farò conoscere ciò che è scritto nel libro della verità”. La domanda è: “quanti vogliono conoscere ciò che è scritto?”. Lo Spirito Santo è venuto per ungere le nostre vite e le nostre menti affinché possiamo conoscere ciò che è la verità.
Dobbiamo credere in una nazione che conosce la verità della Parola di Dio.
Se si parla di verità significa anche che c’è stata una menzogna ma, il principe della menzogna (satana) è stato sconfitto e sbugiardato! Questo è il tempo in cui la verità di Dio vince su tutto! Noi abbiamo diritto alla vittoria e questo è il tempo in cui le nostre vittorie saranno visibili!
17 Ma la benignità dell’Eterno dura d’eternità in eternità per quelli che lo temono, e la sua giustizia per i figli dei figli, 18 per quelli che osservano il suo patto e si ricordano dei suoi comandamenti per metterli in pratica. 19 L’Eterno ha stabilito il suo trono nei cieli, e il suo regno domina su tutto. 20 Benedite l’Eterno, voi suoi angeli potenti e forti, che fate ciò che egli dice, ubbidendo alla voce della sua parola. 21 Benedite l’Eterno, voi tutti eserciti suoi, voi suoi ministri, che fate la sua volontà. 22 Benedite l’Eterno, voi tutte le sue opere, in tutti i luoghi del suo dominio. Anima mia, benedici l’Eterno!
Salmo 103: 17 -22
Sii serio con Dio. Questa è la volontà di Dio per ognuno di noi.
Il Suo Regno domina su tutto ed è predestinato alla vittoria. La vittoria appartiene a Dio.