Ama come se non fossi mai stato ferito

Roberto

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8 Settembre 2019

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08/09/2019 – Pastore Riccardo Bianchi

1 Poi partì di là e andò nel suo paese e i suoi discepoli lo seguirono. 2 Venuto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga; molti, udendolo, si stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? Che sapienza è questa che gli è data? E che cosa sono queste opere potenti fatte per mano sua? 3 Non è questi il falegname, il figlio di Maria, e il fratello di Giacomo e di Iose, di Giuda e di Simone? Le sue sorelle non stanno qui da noi?» E si scandalizzavano a causa di lui. 4 Ma Gesù diceva loro: «Nessun profeta è disprezzato se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua». 5 E non vi poté fare alcuna opera potente, ad eccezione di pochi malati a cui impose le mani e li guarì. 6 E si meravigliava della loro incredulità.                             

Marco 6:1-6

Questo versetto dà un aspetto della parte umana di Gesù, sulla terra.

L’impatto di Gesù sulla terra fu forte e l’inizio del suo ministerio fu potente – guariva, accadevano miracoli – ma lui stesso ad un certo punto ha incontrato difficoltà e avuto limitazioni nell’operare. Non meravigliarti se non vedi l’opera di Dio manifestarsi: ci vuole anche il buon terreno perché il Regno di Dio possa manifestarsi.

Uno degli insegnamenti principali di Gesù qui sulla terra è stato quello sul Regno di Dio.

Dobbiamo cercare di comprendere che il Regno di Dio è davvero un regno, con a capo un Re il cui nome è Gesù Cristo; lui è il Re dei re.

Molto spesso le persone che vengono offese hanno reazioni negativa. Il punto focale di tutto questo è che anche Gesù è stato offeso, e non è stato creduto proprio nel luogo da cui proveniva, nel luogo in cui è nato, ma questo non lo ha fermato, Lui ha continuato a portare avanti il suo ministerio.

Spesso può capitare che le persone non credano a quello che diciamo, che ci offendano o che parlino male di noi; questo può lasciare un segno nella nostra vita. Noi, però, siamo stati chiamati ad amare anche i nostri nemici. Dovremo fare come Gesù: non fermarci ed andare avanti.

Non fermarti alle offese! Le offese sono una delle armi di Satana poiché hanno la capacità di rallentare e fermare un figlio di Dio, hanno la capacità di fare dei feriti e sappiamo bene che un guerriero ferito non può andare in battaglia; non possiamo permettere che questo accada.

Dobbiamo crescere nella consapevolezza di chi siamo in Cristo Gesù, dobbiamo crescere nell’identità in Cristo Gesù, nell’identità nel Regno di Dio. Noi siamo stati mandati da Dio: possiamo vincere. Ci sono delle persone che hanno trattenuto le loro offese per anni e anni, ma il Regno di Dio è un regno di pace e gioia, non di distruzione e abbattimento.

I frutti dello Spirito dovrebbero essere amore, pace e gioia, invece al giorno d’oggi, anche nelle famiglie, non si trova altro se non confusione e mura che sembrano indistruttibili. Dobbiamo andare oltre.

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo.

Matteo 13:44

Gesù, nel suo mandato, ha insegnato molto sul Regno di Dio e, proprio il Regno di Dio, è ciò che noi come figli di Dio dovremo vivere qui sulla terra.

Il Regno dei cieli è un tesoro nascosto e noi dobbiamo bramarlo. Nel principio, Dio ci aveva dato autorità (nell’Eden), ma poi l’uomo ha disubbidito. L’Eden era pieno di cose buone e fruttuose a cui l’uomo aveva accesso prima che ci fosse il peccato. La buona notizia è che Dio è intenzionato a ristabilire ciò che è in cielo qui sulla terra.

Il peccato ha portato ad un cambiamento di posizione, il peccato ha sostituito la benedizione di Dio e la Sua abbondanza con la schiavitù. Il peccato ci porta alla povertà, ma i principi di Dio ci portano alla prosperità – non solo finanziaria, ma una prosperità che riguarda tutta la nostra vita.

Gesù non è un semplice presidente, è il Re e lo è per sempre. Noi siamo cittadini del Suo Regno ed onore e rispetto nei suoi confronti sono fondamentali.

Quando si parla di Regno di Dio, non si parla solo di un luogo ma soprattutto della sua funzione: “come in cielo così in terra”. Molte persone che sono state offese e non sono riusciti a liberarsi dall’offesa hanno vissuto schiacciati senza avere il concetto di perdono. Gesù fu offeso in Nazareth, ma non rimase offeso, continuò ad amare; le offese, se non trattate ed affrontate, creano un muro. Eppure per Dio, fin dall’inizio, doveva essere sulla terra così come è in cielo: perdona e vai avanti.

Ognuno di noi, come figlio di Dio, dovrebbe camminare nell’amore. Dobbiamo vincere il male con il bene. Le offese non dovrebbero toccarci; l’amore è fondamentale. Le nostre relazioni dovrebbero essere spinte dall’amore anche nel momento in cui c’è un’offesa. Possiamo vincere il male che bussa alla nostra porta con il bene che è dentro di noi!

Dobbiamo essere consapevoli del fatto che siamo stati chiamati ad amare anche i nostri nemici. Gesù stesso è stato offeso verbalmente e questo può accadere anche a noi. Se vuoi servire Dio ci sono persone che ti offenderanno e che verranno contro di te, ma se sai chi sei in Cristo Gesù questo ti porterà a continuare a servire da un’altra parte. Amare nonostante le offese subite non significa che devi essere amico di chi ti ha deriso, ma significa praticare un principio del Regno di Dio. Come rispondi alle offese è molto importante.

Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici.

Giovanni 15:13

Gesù, alla fine del proprio ministerio, ha detto qualcosa di molto importante. Quelli di Nazareth erano suoi amici! Quando è andato sulla croce non ha detto: “per loro si e per loro no”, è morto per tutti. Ama le persone come Gesù ha amato le persone.

Io, io, sono colui che per amor di me stesso cancello le tue trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati.

Isaia 43:25

Spesso le offese degli altri rimangono vive per anni dentro di noi. Dio non si ricorda più dei nostri peccati: chi siamo noi per ricordare quelle degli altri? Affrontare le nostre ferite e sradicarle dalle nostre vite porta crescita, trasformazione e prosperità. Ama il tuo prossimo come te stesso!

L’amore è il linguaggio di Dio. Il mondo sta aspettando la manifestazione dei figli di Dio.

La nostra attitudine e il nostro modo di fare devono essere caratterizzati da amore e gentilezza.

1 Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori; 2 ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte. 3 Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà.

Salmo 1:1-3

Non è sbagliato stare con persone che non vivono secondo i principi di Dio, diventa sbagliato nel momento in cui i nostri atteggiamenti diventano come i loro. Il punto è che, se hai la tua identità in Cristo Gesù radicata, non saranno gli altri a influenzare te, ma sarai tu ad influenzare gli altri!

Possiamo essere liberi dalla tristezza e dalle offese. Dio ti sta dicendo: ferma la tua vita, non andare avanti con questa tristezza, ma gioisci, sii libero! Se vedi che la tua vita non sta andando come dice la Scrittura, se vedi che non c’è pace e gioia, che ci sono conflitti, parlane. Distruggi i tuoi problemi tirandoli fuori ed affrontandoli, perché nessuno di noi è stato chiamato ad essere schiacciato. Chiama un uomo od una donna di Dio e parlane. Affronta le tue offese, perdona e sii libero; non seppellire le offese quando sono ancora vive.

La nostra risorsa è la Parola di Dio. Medita, studia, parla e dichiara la Parola di Dio giorno e notte: questa è la chiave per la nostra prosperità.

In Cristo Gesù, se mettiamo in pratica i suoi principi possiamo vivere la benedizione.

Carissimo, io prego che in ogni cosa tu prosperi e goda buona salute, come prospera l’anima tua.

3 Giovanni 2

Non esistono solo sofferenze! Le sofferenze sono state vinte da Gesù Cristo più di 2.000 anni fa sulla croce. In Cristo Gesù c’è vittoria, prosperità, benedizione e felicità.

Non esiste mettere in pratica i principi di Dio e non avere uno sviluppo nelle relazioni e nella vita di tutti i giorni, devi avere un cambiamento come uomo o donna maturo in Cristo Gesù. Se non avviene, vuol dire che c’è un’offesa, un peccato nascosto.

Noi possiamo confessare (senza sentirci sotto condanna) e dominare i nostri peccati. Devi fare una scelta, la scelta di amare come stile di vita; è una scelta che puoi fare. Il semplice amore umano non va confuso con l’amore di Dio. L’amore è una scelta, non un sentimento. Dovresti amare i tuoi nemici con lo stesso amore e la stessa passione così come ami tua moglie\tuo marito! Se oggi scegli di amare nel modello di Dio, il Regno dei cieli si manifesta sulla terra. I frutti parlano da soli: in Salmo 1 abbiamo visto che puoi essere come un albero piantato vicino ai flussi d’acqua (= unzione di Dio). Quando un albero è in salute, è sempre verde, troverai sempre riparo, troverai sempre qualcosa di buono: questa è la manifestazione del Regno di Dio, quando le persone vengono da te e trovano un punto di riferimento. Vinci il male con il bene.

La tua attitudine nel momento dell’offesa determina tutto!

 

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