SERIE: NON SEPPELLIRE IL TUO TALENTO – (2) ANCHE CON POCO

Sara Giuliano

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12 Dicembre 2021

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12/12/2021 – Pastore Riccardo Bianchi

Non pensare di avere poco.  

Quello che condiziona l’uomo è l’insicurezza di prendere decisioni sbagliate o sbagliate direzioni. Non tirarti indietro perché in passato hai fatto delle scelte sbagliate. Non lasciare che la condanna ti porti a sentirti inadeguato per il Regno di Dio. A volte copriamo l’insicurezza con aggressività o con timidezza. Non lasciare che il passato ti impedisca di portare frutto con il talento che Dio ti ha dato! 

Dio ha dato dei doni a gli uomini e si aspetta che noi portiamo frutto. Tutti noi abbiamo delle risposte da ricevere da Dio. A volte hai seguito dei consigli sbagliati, poi accetti Gesù e nel tempo i pensieri del passato tornano. Ciò che conosci di te stesso ti mette dei limiti, ma Dio non ha limiti; con Lui puoi superare i tuoi limiti. 

Le scelte che facciamo hanno delle conseguenze, ma con Dio niente è impossibile. Lui può prendere i vasi rotti e ricostruirli; impara a ricevere la grazia di Dio che gratuitamente porta guarigione e cambiamento. Il Regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza. 

Ci sono uomini di Dio che si chiedono perché alcune preghiere non ricevono risposta. Ora lo vediamo. 

Gesù ha salvato una donna. Questa donna era stata colta in adulterio e la punizione era la lapidazione. Era una condanna a morte, dove le persone prendevano delle pietre e le scagliavano addosso alla persona; non c’era via d’uscita. 

5 Ora, nella legge Mosè ci ha comandato di lapidare tali donne; ma tu, che ne dici?». 6 Or dicevano questo per metterlo alla prova e per aver di che accusarlo. Ma Gesù, fingendo di non sentire, chinatosi, scriveva col dito in terra. 7 E, come essi continuavano ad interrogarlo, egli si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 Poi, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. 9 Quelli allora, udito ciò e convinti dalla coscienza, se ne andarono ad uno ad uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; così Gesù fu lasciato solo con la donna, che stava là in mezzo. 10 Gesù dunque, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quelli che ti accusavano? Nessuno ti ha condannata?». 11 Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». Gesù allora le disse: «Neppure io ti condanno; va’ e non peccare più».

Giovanni 8:5-11 

v.6 Gesù non si stava preoccupando di questa situazione, perché Lui aveva già una soluzione. Quando non sai qual è la soluzione al tuo problema, appoggiati a colui che ha la soluzione, Gesù. 

Chissà cosa scriveva Gesù. Forse scriveva i peccati di tutti coloro che erano lì, perché spesso vediamo l’errore degli altri ma non i nostri. Coloro che erano lì portarono la donna davanti a Gesù per giudicarla e per mettere alla prova Gesù. Può succedere che un fratello od una sorella pecchino, allora non giudicare ma ama come Gesù: il tuo amore può portare liberazione a gli altri. 

v.7 Essi continuavano ad interrogarlo per cercare di condannare Gesù Cristo, ma non potevano condannarlo finché Lui non decise che era il momento. Anche quando sembra che ci sia sconfitta (la croce poteva sembrare una sconfitta), con Dio c’è vittoria (senza la croce non ci sarebbe stata la redenzione). 

v.8 In quel momento l’unzione ha toccato il cuore di quegli uomini, si sono sentiti indegni di essere lì. Lo Spirito Santo li ha convinti di peccato e se ne sono andati. Gesù è rimasto solo con lei. Vi immaginate i battiti del cuore di questa donna? Avrà pensato: “l’ho combinata grossa!”. Questo è vero; c’è una soluzione anche in una situazione così difficile. 

v.9 “Va e non peccare più”. Dobbiamo cercare di non peccare più, ma se anche cadiamo c’è una via con Gesù. Lui è venuto per darci una vita abbondante e ci ha dato dei doni per poter portare frutto.  

I farisei hanno usato la Parola per giudicare e Gesù ha risposto con la Parola per togliere il giudizio da quella donna. Non giudicare, non paragonarti a gli altri ed usa ciò che hai – per quanto ti sembri piccolo. Vediamo nella scrittura che con due pani e cinque pesci sono state fatte grandi cose: non è per la capacità dell’uomo, ma per la potenza di Dio. 

Gesù non ha visto una peccatrice, ma una donna che poteva essere restaurata e che avrebbe fatto grandi cose. Sicuramente lei non è più stata la stessa ed anche le persone che erano lì sono state compunte nel cuore. Era un peccato, certo, ma c’era una soluzione, c’era una via: Gesù. 

A volte le persone si sentono senza via d’uscita. Dio, però, ha tanta misericordia; appoggiati a Lui. Dio ti può cambiare al punto da essere un esempio di vita. 

La preghiera senza risposta può essere qualcosa che danneggia perché potrebbe allontanarti da Dio, ma Dio non cambia: ciò che ti ha promesso, te lo darà. La nostra vita è guidata da ciò che diciamo; se preghi per qualcosa stai attento a ciò che dici con la tua bocca riguardo a quella situazione. 

Egli allora mi disse: «Non temere, Daniele, perché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di intendere e di umiliarti davanti al tuo DIO, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto in risposta alle tue parole.

Daniele 10:12 

Daniele voleva conoscere Dio, voleva conoscere di più di quella situazione. Era un uomo umile ed aveva desiderio di conoscere e comprendere quella situazione. L’orgoglio precede la rovina, ma l’umiltà precede la gloria. 

L’angelo gli disse che dal primo giorno che lui ebbe in cuore di umiliarsi davanti a Dio, le sue parole sono state ascoltateDio risponde in base alle tue parole! 

Non ti condannare. Romani 8:1 dice che non c’è nessuna condanna per coloro che credono. Non è io a condannarti, è il nemico, perché se distogli i tuoi occhi dalla croce è un problema. Fissa il tuo sguardo su Gesù, non guardare alle circostanze e fidati di Dio. 

Questo è stato un anno particolare, la parola dell’anno è “raccolto” e potresti pensare: “dov’è questo raccolto?!”. Se tu non vedi ciò che ti aspetti, non vuol dire che Dio non sta lavorando. Non andare in confusione, non dubitare delle risposte che Dio dà. 

Aspetta, cerca di conoscerlo, cerca di comprendere quella situazione. Quando ti alzi, abbi il desiderio di conoscere Dio, non guardare a ciò che non va nella tua vita! Ci sono situazioni che ti porti dietro da quando sei nato, o anche da prima, perché già nel grembo materno il bambino riceve parole. Dio ti conosceva fin da quando eri una massa informe e non si è dimenticato di te! 

Morte e vita sono in potere della lingua; tu ottieni ciò che confessi con la tua bocca. Non essere disorientato, usa bene le parole. Attenzione a ciò che diciamo ai nostri figli, alle nostre mogli, hai nostri mariti. La confusione è la conseguenza di ciò che pensiamo e diciamo. 

Scrivi la visioneGli italiani leggono poco e forse per questo scrivono poco. Ai bambini si insegna di scrivere la letterina a babbo natale: scrivere per ottenere qualcosa. Dio ha fatto dei doni a gli uomini! Dio ti ha dato dei talenti, fanne buon uso.  

Concentrati. Come puoi rendere stabile la tua vita? Mettendo in pratica i principi di Dio.  

Abacuc si trova in una situazione difficile, si chiede perché non c’è risposta alla sua preghiera. Non sentirti solo se non ricevi risposta. Abacuc aveva un peso per la sua nazione. Così ci sono persone che hanno un peso per i perduti e si chiedono: “Signore, perché non salvi?!”.  

1 Io starò al mio posto di guardia, mi porrò sulla torre e starò attento per vedere ciò che egli mi dirà e ciò che dovrò rispondere circa la rimostranza fatta. 2 Quindi l’Eterno mi rispose e disse: «Scrivi la visione e incidila su tavole, perché si possa leggere speditamente.

Abacuc 2:1-2 

Metti per iscritto la visione per la tua vita. Non puoi vivere senza avere degli obiettivi; devi scrivere! Scrivi a Dio, scrivi una lettera a tuo Padre. Crea un modello, stampalo dentro la tua mente, leggila ogni giorno e ricordala per ottenere la risposta da Dio. Scrivilo chiaramente e non piccolino, in modo che tu possa leggerlo speditamente. 

Andate e fate discepoli in tutte le nazioni. Scrivilo, e ricordalo. Ci sono cose a livello personale, dei sogni, che hanno bisogno del sì di Dio ed una volta che lo hai avuto, scrivilo! Aspettalo, perché non tarderà e certamente verrà. Dio non è un uomo, ciò che ti ha promesso è capace a mantenerlo.  

Prendi un foglio e scrivi! 

Ama te stesso. Per amare te stesso hai bisogno di avere un cuore guarito. Un cuore guarito è pronto ad ascoltare. Quando passi da essere un peccatore ad una persona che cerca di mettere in pratica la Parola di Dio, le cose cambiano. “Va e non peccare più” erano parole più dure di quei sassi, ma hanno portato un cambiamento. Non giustificare il tuo peccato, riconoscilo, perché è l’inizio della tua liberazione.  

Imprimere la visione nella mente è importante. Dio riempie il cuore delle persone con il Suo Spirito. Edificare è un termine edile, significa mettere un mattone sopra un altro mattone. Quanti vogliono che Dio costruisca nella propria vita? Tutti. Non ci sarà mai alcun muratore che verserà del cemento per l’edificazione di qualcosa, se prima non ci sarà qualcosa di scritto. L’unzione non fluirà se non fai conoscere a Dio la visione. Prima di versare il cemento, devi avere un progetto scritto. Metti a disposizione la visione, scrivila. Siamo una lettera scritta.  

Siamo il recipiente in cui Dio versa la sua unzione, la sua sostanza. Quando hai scritto la visione, ricordala a Dio ogni giorno; questa è comunione. Scrivi l’obiettivo e non sarai confuso. La confusione, il caos, erano prima della creazione del mondo, ma poi Dio disse: sia la luce. 

Cosa vuoi? Scrivi, prega, cerca la voce di Dio perché ti dia il suo sì o perché ti corregga. Quando scrivi la visione, questa comincia a prendere sostanza (forma) e Dio comincerà a versare l’olio. Metti a disposizione ciò che hai. Forse ti è stato detto che tu sei poco, ma Dio ha mandato Gesù a morire sulla croce per te: tu sei importante! Dio ha scelto te! Il tuo dono è essenziale. 

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