CHIAVI DEL REGNO

Sara Giuliano

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14 Aprile 2024

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14/04/2024 – Pastore Mascia Bianchi

Credo che lo Spirito Santo mi ha messo nel cuore questa parola per questa mattina perché toccheremo dei principi importanti da seguire. A volte il nostro pensiero non è in accordo ai principi della Parola. Dio non ci obbligherà mai a fare qualcosa, siamo noi che intenzionalmente dobbiamo mettere la nostra vita nelle sue mani, ogni giorno.

Non sempre è difficile camminare per fede, allora devo camminare in ubbidienza. Non capisco, ma ubbidisco. Vi garantisco che questo porta grande benedizione nella nostra vita. Quando facciamo nei passi di fede anche se non comprendiamo, inizieremo a comprendere il piano di Dio.

L’ubbidienza è una chiave fondamentale per ricevere ciò che Dio ha già dato alla nostra vita. Posizionalmente siamo già benedetti in ogni cosa della nostra vita, ma dobbiamo vivere queste benedizioni! Per questo Gesù ci ha insegnato a pregare: “come in cielo così in terra”. Devo portare queste benedizioni sulla terra ma posso farlo solo se ho una relazione con Lui, se sono guidata da Lui.

Le chiavi del Regno di Dio sono rivelazioni spirituali per camminare nell’autorità del Signore Gesù Cristo qui su questa terra e nella sua unzione. Per questo la Scrittura ci dice di chiedere uno spirito di sapienza e di rivelazione del suo piano per la nostra vita. Quando hai rivelazione, chiedi anche la saggezza a Dio per sapere come muoverti e quali decisioni prendere. Quando c’è l’unzione di Dio c’è la Sua copertura, la Sua presenza, la Sua gloria che viene manifestata.

Hai bisogno di chiavi per aprire porte. Non entri in casa mia senza la giusta chiave. La scrittura dice che i segreti dell’Eterno sono rivelati a coloro che lo cercano. Dio vuole rivelarli a tutti, ma te le rivelerà solo se lo cerchi, quando cerchi la sua presenza, quando cerchiamo di fare la Sua volontà. Allora Dio ti rivelerà il suo piano per la tua vita. Sono rivelazioni. Non puoi entrare nei principi di Dio senza queste chiavi.

Un’altra chiave è il timore di Dio. Timore non è paura. Non puoi fare le cose perché hai paura che ti succede qualcosa – vado in chiesa perché se non ci vado ho paura che mi succede qualcosa, prego perché sennò ho paura che mi succede qualcosa; no, questa è religione. Io prego e vado in chiesa non perché ho paura, ma perché ho rispetto di ciò che Dio dice. Quando ami Dio, hai rispetto per Lui. Quando ami una persona hai rispetto per quella persona, ti prendi cura delle sue cose.

Non faccio le cose per paura, ma faccio le cose per rispetto. Se non hai rivelato questo, sarà difficile. Ti sfido stamattina, chiedi allo Spirito Santo di darti la rivelazione nel tuo cuore di ciò che è il timore di Dio. In questo modo inizierai a lasciare alcune cose, a chiudere delle porte e vivere nei principi di Dio.

Il timore dell’Eterno è il principio della conoscenza; ma gli stolti disprezzano la sapienza e l’ammaestramento.

Proverbi 1:7

Quando cammini nel rispetto di Dio inizi ad avere rivelazione dei principi di Dio, conoscenza (non intellettuale) di cose che l’uomo naturale non può capire, ma l’uomo spirituale sì. Inizierai a muoverti in autorità, nella sua unzione, nell’integrità. In questo modo sarà aperto un portale che ti farà andare oltre e vedere ciò che Dio ha progettato nella tua vita e cosa Dio vuole fare nella tua vita: viver in principi del Regno su questa terra.

Chi è lo stolto? Quello che vuole fare come gli pare, quello che si muove in contrasto alla Parola di Dio. Se dici ad uno stolto di non correre così forte perché fra poco ci sarà un muro e si schianterà, non lo farà e si spaccherà la testa.

La Parola di Dio ci fa bene. Tutti coloro che hanno avuto successo nella Scrittura, tutti coloro che hanno finito bene la gara della fede, hanno avuto il timore di Dio. L’apostolo Paolo ha potuto dire che ha finito bene la gara, che ha serbato la fede, perché ha avuto timore di Dio. Non era perfetto, ma ha scelto di ubbidire a Dio. L’apostolo Pietro ha detto che era meglio ubbidire a Dio che agli uomini, anche se questo lo avrebbe portato in prigione. Quando dico “finire bene” non significa che hanno avuto una vita tranquilla, ma che sono andati in cielo. Alcuni sono stati martiri, ma non hanno rinnegato Gesù. Come è successo a Stefano, il primo martire, mentre lo stavano lapidando lui vedeva i cieli aperti. Il timore di Dio ti fa stare nella Parola e non nel compromesso. Le menzogne bloccano il favore di Dio! Non dire bugie per entrare in certi ambienti, perché è meglio entrare in cielo che in qualunque altro posto. Il padre della menzogna è satana. Cammina nel timore di Dio e vedrai che Lui ti proteggerà.

Dobbiamo fare una scelta nella vita e dobbiamo farlo ogni giorno. Un giorno tu accetti Gesù nella tua vita, ma ogni giorno devi arrenderti a Lui. Dichiara: “voglio camminare nella luce della tua rivelazione ogni giorno” e lo Spirito Santo lo farà, perché Lui è potente ad illuminare il nostro cuore.

Davide, Rut, Ester, Pietro, Paolo, Stefano. Ci sono tanti uomini e donne che hanno camminato nella rivelazione. Giovanni ha avuto la rivelazione di ciò che sarebbe successo nel nostro futuro (in italiano la chiamiamo apocalisse, ma in realtà è rivelazione). Quando Dio dice sì, dì sì, quando Dio dice no, dì no.

Ci sono altre persone, tipo Saul, che hanno avuto più timore del popolo che di Dio e questo lo ha portato fuori dalla volontà di Dio. La paura degli uomini è una trappola! Se non parli di Gesù per paura di ciò che gli altri pensano, stai perdendo un’opportunità, perché c’è qualcuno che sta aspettando di ascoltare la buona novella. Non perdere l’opportunità di dire a qualcuno che ami che sta sbagliando per paura di incrinare il vostro rapporto, perché la correzione è amore. Io ho due figli e con il Pastore Riccardo li dobbiamo riprendere per educarli e lo facciamo perché li amiamo troppo per lasciarli sbagliare. Insegnate ai figli maschi di aiutare la madre, così un giorno aiuteranno la moglie. Insegnate alle figlie femmine a rispettare il padre, così un giorno rispetteranno il marito. Insegnate i principi di Dio ai vostri figli e così sarà manifestata la gloria di Dio.

Il timore di Dio ti protegge. Il timore degli uomini è una trappola, perché serviamo chi temiamo. Se ho il timore di Dio servirò Dio, se invece ho il timore degli uomini li servirò perché adempirò ai loro desideri.

Non puoi possedere qualcosa se non la comprendi, per questo è importante avere la rivelazione di ciò che Dio ha detto nella Sua Parola. Dio ti ha dato tante cose nelle mani – ti ha detto di camminare per fede, di camminare in autorità, ma tu non puoi camminare in ciò che possiedi, se non ne hai la rivelazione. Io non sono tanto tecnologica e ho bisogno che il Pastore Riccardo od i miei figli mi insegnino le cose e quando me le insegnano inizio ad usare quella tecnologia che era già mia. Quando inizi a comprendere ciò che Dio ha messo nelle tue mani, adempirai il piano di Dio per la tua vita!

Deuteronomio 10:12-13

Dio ci dà i suoi principi per il nostro bene. Ogni cosa che Dio ha rilasciato nella Sua Parola è per il nostro bene. Perdona chi ti ha ferito, anche se non lo capisci, perché è per il tuo bene – Signore ma mi hanno fatto troppo male! Non voglio perdonare, voglio vendetta! – no, lascia a Dio la vendetta, perché la sua vendetta è diversa dalla nostra. Guardate la vita di Giuseppe, coloro che gli hanno fatto male, sono stati una benedizione per lui.

Non pensare che questo è Antico Testamento e allora non è più valido, perché c’è una connessione fra vecchio e nuovo ed in ogni parte della Parola c’è Gesù. Guardate al verso 12. Qualcuno di molto famoso ha detto una cosa che è connessa a questo passo.

Ci sono delle cose dell’Antico Testamento che Gesù ha abolito, ma altre sono state confermate o rafforzate da Gesù.

35 E uno di loro, dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova, dicendo: 36 «Maestro, qual è il grande comandamento della legge?». 37 E Gesù gli disse: «”Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua e con tutta la tua mente”. 38 Questo è il primo e il gran comandamento. 39 E il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti.

Matteo 22:35-40

Dottore significa insegnante. Quando Gesù si muoveva metteva in crisi gli insegnanti della legge perché lui era la Parola! A 12 anni lo hanno trovato nel tempio che teneva testa a gli insegnanti della legge e si chiedevano chi era questo ragazzino – la Parola dice che Gesù cresceva in statura, saggezza e timore del Signore.

Questo dottore della legge ha chiesto a Gesù non perché voleva sinceramente sapere, ma perché lo voleva mettere alla prova.

Vedete la connessione con deuteronomio? Questi comandamenti sono fondamentali; da questi dipendono tutta la legge ed i profeti. Il grande comandamento è: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua anima. Ama il tuo prossimo come te stesso”. Non puoi dire: amo Dio e odio mio fratello. Se pensi di non riuscirci, chiedi aiuto allo Spirito Santo che ti aiuterà. Un sano timore di Dio ha rispetto per Dio e per le persone. Il rispetto di Dio ti porta a non fare gossip a non criticare le persone. La Scrittura ci insegna che con il giudizio con cui giudichiamo, saremo giudicati. Se tu hai il timore di Dio, non giudicherai. Quando sei in mezzo a persone che criticano, esci da quel discorso, non scendere a compromessi. Se hai il timore di Dio tu benedici le persone. Benedire significa: dire bene, invocare protezione divina su quella persona. Per questo è importante benedire i genitori, il marito, la moglie, i figli, i ministri di Dio, i fratelli, perché quando li benediciamo invochiamo la protezione divina su di loro, anche se non siamo d’accordo con loro. Ci pensa il mondo a farci vedere il lato negativo delle cose e delle persone, io scelgo di guardare il lato positivo. Questo mi ha portato a vivere bene.

Voglio finire bene questa gara. Voglio lasciare un segno. Siamo negli ultimi tempi, per questo ho sempre più bisogno del timore di Dio nella mia vita.

Se hai il timore di Dio accetti la correzione e la disciplina. C’è differenza fra essere indipendenti ed autonomi. Essere autonomi significa sapersela cavare nella vita, essere indipendente significa fare quello che ci pare. Se vogliamo seguire Dio non possiamo essere indipendenti perché dobbiamo dipendere da Dio e gli uni gli altri. Non lo dico io, lo dice la Scrittura e non nell’antico testamento, ma nel nuovo. Se ho il timore di Dio accetto la disciplina e la correzione perché so che mi fa bene. Io voglio fare la volontà di Dio su questa terra, per questo accetto la correzione. La correzione e la disciplina nella mia vita fanno bene a me ed a chi mi sta intorno. Una famiglia sana porta benedizione nella società e nella chiesa. Non perché lo ha detto un uomo, ma perché l’ha detto Dio.

Se voi sostenete la correzione, Dio vi tratta come figli; qual è infatti il figlio che il padre non corregga?

Ebrei 12:7

Se noi non correggiamo i nostri figli avremo figli che faranno come gli pare nella loro vita. Corretti, non bastonati. I figli vanno corretti, glielo devi dire perché certe cose non si fanno e soprattutto devi essere un esempio ed un modello, perché non posso dire a mio figlio di non fare delle cose che poi io faccio – i figli guardano più quello che faccio che ciò che dico. Devo correggere i miei figli per fare in modo che diventino uomini e donne maturi. L’immaturità ti porta ad essere influenzato dall’ambiente, per questo dobbiamo proteggere i nostri figli e non fargli frequentare certi posti. La stessa cosa vale per noi come cristiani, quando sei immaturo evita certi ambienti. Io posso andare in certi ambienti e non essere influenzata. Qui siamo in toscana e c’è un certo modo di parlare, soprattutto in certi ambienti, un modo molto volgare. Quando lavoravo nel mondo secolare ero già matura e quando andavo in quegli ambienti non venivo influenzata. Quando eravamo in pausa appena mi vedevano arrivare smettevano di dire parolacce, di fare discorsi sconci. Mi riferivano che alcuni dicevano ad altri: non dire parolacce quando c’è lei, non bestemmiare quando c’è lei. Ero io che cambiavo l’atmosfera, non loro che cambiavano me. Devi portare la luce, siamo noi il sale della terra, siamo noi che dobbiamo condire!

Un giorno un ragazzo, un bellissimo ragazzo che aveva la fila, un giorno venne da me e mi disse che aveva un linguaggio volgare ma non voleva più farlo e mi chiese di pregare per lui. Io l’ho fatto e gli ho detto di non temere di dirlo a gli altri, perché Dio aveva toccato il suo cuore. Cambia l’atmosfera. Quando c’è un gruppo di persone negative, porta la luce, dì che Gesù può cambiare le situazioni. Perché puoi dirlo? Perché hai una storia da raccontare!

8 Ma se rimanete senza correzione, di cui tutti hanno avuta la parte loro, allora siete dei bastardi e non dei figli. 9 Inoltre ben abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo molto di più ora al Padre degli spiriti, per vivere? 10 Costoro infatti ci corressero per pochi giorni, come sembrava loro bene, ma egli ci corregge per il nostro bene affinché siamo partecipi della sua santità.

Ebrei 12:8-10

Se rimanete senza correzione, non siete figli. Dio ci corregge affinché siamo partecipi della Sua santità. Santo significa preso e messo da parte. Non posso più vivere sotto il sistema del mondo. Vivo nel mondo, ma non sono influenzata dal mondo. Posso stare con i peccatori ma non sono influenzata da loro anzi, sono io che influenzo loro. Gesù è stato con i peccatori ma non ha fatto le cose che facevano i peccatori anzi, la Parola dice che i peccatori si ravvedevano!

Ogni correzione infatti, sul momento, non sembra essere motivo di gioia, ma di tristezza; dopo però rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati esercitati per mezzo suo.

Ebrei 12:11

Non ho mai visto i miei figli ridere dopo una correzione e dirmi: “grazie mamma!” anzi, li ho visti piangere o diventare nervosi. Dio non scende sulla terra a dirti: “non lo devi fare”, ma si usa dei suoi figli e questo a volte è un problema perché qualcuno dice: lo accetto da Dio ma non da te, non dai miei genitori, non dai pastori. Dio si può usare di tutti, anche di un bambino – filtra tutto ciò che ti viene detto alla luce della Parola di Dio, perché potresti ricevere una risposta da parte di una persona.

Una volta una ragazza mi disse che non era d’accordo con qualcosa che predicavo. Non era d’accordo quando dicevo che non deve esserci sesso prima del matrimonio. Le ho spiegato che non era una mia opinione, ma ciò che dice la Parola di Dio. Le ho fatto vedere dove è scritto, ma lei mi disse che non leggeva la Scrittura e questo è un grosso problema. Questa ragazza poi ha fatto le sue scelte. Ci sono state altre persone che, invece, quando hanno scoperto che Dio diceva di non fare certe cose lo hanno accettato e messo in pratica, anche se è stato difficile, e poi hanno ringraziato di aver seguito quel consiglio. Tante volte le persone non hanno gli occhiali spirituali e noi glieli dobbiamo mettere.

La disciplina non deve avvenire con la rabbia, perché quella non è disciplina, è buttare la tua frustrazione sui tuoi figli che ti ubbidiranno perché hanno paura, non perché hanno capito. Ugualmente come pastore non devo correggere con rabbia. Quando correggo qualcuno la persona accetta la correzione perché accetta l’autorità ed è sottomessa (sottomissione significa essere sotto la stessa missione, c’è connessione perché entrambi abbiamo la stessa missione). Correggiamo per amore, perché non vogliamo che le persone vadano fuori dal piano di Dio.

Ci sono cose che non si comprendono finché non c’è arresa totale in quell’area. Non comprenderai mai quell’area della tua vita che deve essere trasformata se non c’è vera arresa a Dio. Le persone potranno anche correggerti, ma poi non seguirai quel consiglio. Arrenditi a Dio in quell’area, rilasciala completamente a Dio ed inizierai a vedere e comprendere la correzione e la disciplina di Dio. Se sei in Cristo sei nell’unto, nell’unzione e dovresti vivere una vita nuova. Quando sei nell’unzione inizi a chiudere le porte al nemico e la rivelazione inizierà a scorrere nella tua vita.

Abbiamo parlato della chiave dell’ubbidienza, della chiave del timore di Dio. un’altra chiave è chiudere le porte al nemico.

Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e la gloria dell’Eterno si è levata su te.

Isaia 60:1

Non so voi come dormite, ma a noi piace chiudere tutto e dormire proprio al buio. La mattina quando ci svegliamo, appena apro la porta vedo una fessura di luce. Questo ti fa capire che appena apri la porta giusta, che è quella della rivelazione di Dio, la luce inizia a filtrare ed in quella luce inizi a vedere. Prima non sapevi dove mettere i piedi e dove andare, ma basta una piccola luce per iniziare a rischiarare la vista e vedere dove mettere i piedi. Quando hai la rivelazione di Dio la gloria scende, inizi a vedere cose che prima non vedevi e ti iniziano a dare fastidio le cose che sono in contrasto con la Parola di Dio. Più apri la porta, più luce entra. All’inizio inizi a togliere le cose grosse, ma poi inizieranno a darti fastidio anche i dettagli e ti conformerai sempre di più ai principi di Dio.

Il rispetto di Dio ti porterà ad essere sempre più grato e la tua gratitudine cambierà la tua attitudine.

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