Dal Profondo Del Cuore

Sara Giuliano

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25 Luglio 2021

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24/07/2021 Pastore Riccardo Bianchi

Un Pastore mi ha raccontato la storia di un uomo che diceva di essere umile, così tanto umile da esserne orgoglioso. L’umiltà è l’unica virtù che una volta che pensi di averla, l’hai già persa. La Scrittura dice che l’umiltà precede la gloria. Ognuno di noi dovrebbe considerarsi dentro di sé umile.

Dio è Padre, secondo la linea di Gesù Cristo, ma dobbiamo essere umili davanti a lui. Per molti è difficile perché hanno avuto una relazione complicata con i genitori, con i nonni o con le autorità. Invito tutte queste persone a considerare ciò che dice la Parola su questi rapporti ed entrare alla presenza di Dio secondo il modello della Scrittura, con umiltà.

A volte le persone hanno bisogno di togliersi l’orgoglio.

1 Abbi pietà di me, o DIO, secondo la tua benignità; per la tua grande compassione cancella i miei misfatti. 2 Lavami completamente dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato.

Salmo 51:1-2

Questa è una buona preghiera. Davide ci insegna a chiedere perdono per i nostri peccati, anche quelli che non conosciamo. Questo ci porta ad avere un cuore puro davanti a Dio.

Beati coloro che abitano nella tua casa e ti lodano del continuo.

Salmo 84:4

Stamani siamo qua per adorare Dio, ma non si parla di andare nella casa di Dio, si parla di stare nel continuo nella casa di Dio.

Sì, un giorno nei tuoi cortili val più che mille altrove; io preferisco stare sulla soglia della casa del mio DIO, che abitare nelle tende degli empi.

Salmo 84:10

Dobbiamo avere le idee chiare su cosa fare.

Poi venne a Nazaret, dove era cresciuto e, com’era solito fare in giorno di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò per leggere.

Luca 4:16

Gesù era solito andare in chiesa il giorno di sabato (che è la nostra domenica). Noi dovremo seguire le orme del maestro. Gesù aveva l’abitudine di andare in chiesa, era uno per bene! Sapeva cosa doveva fare la domenica mattina, andava in chiesa! Ci sono i culti online, è vero, ma Dio vuole che tu sia in chiesa la domenica mattina; è una scelta di vita.

23 Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha fatto le promesse. 24 E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere, 25 non abbandonando il radunarsi assieme di noi come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete approssimarsi il giorno.

Ebrei 10:23-25

Questo è il momento di stare fermi nella nostra fede. In questo tempo c’è un po’ di confusione, ma la scrittura ci dice di rimanere fermi nel dichiarare la nostra fede senza vacillare. Chi vacilla è incerto, è confuso. Tu sappi che colui che è in te è più forte di colui che è nel mondo, quindi tu puoi stare fermo nella casa di Dio!

Incoraggia le persone! Quando puoi incoraggiare? Quando hai comunione con le persone. Hai bisogno di amore? Dai amore: se tu dai, tu ricevi. Per questo la Scrittura ci dice di pensare l’uno all’altro. Ci sono situazioni difficili, ma dobbiamo pensare l’uno all’altro. Se pensi solo a te stesso, sei fuori dalla tua connessione con lo Spirito Santo, perché lo Spirito Santo ci spinge ad andare oltre.

Lo Spirito Santo ci porta ad essere testimoni di Gesù, quindi ci porta fuori. Dobbiamo essere connessi. A volte la connessione con Dio non è così fluida, ma è una buona connessione che ti fa stare bene. La nostra connessione con Dio deve essere chiara, pura, osservando certi principi che sono scritti per il nostro bene e per guidarci in tutta la verità.

Se non ho connessione con la persona che ho vicino, come faccio ad esortarla? Non farti fermare se qualcuno non ti scrive o se non ti chiama, se sei interessato al tuo prossimo preghi per lui, lo cerchi e ti interessi. La Bibbia ci chiama ad avere connessione corporale. Gesù tornerà.

Ogni peccato non confessato, non riconosciuto davanti a Dio è un ostacolo nella tua relazione con Lui. Dio ha mandato Gesù sulla terra per ristabilire la connessione con te. Ora tocca a te, è una tua decisione.

In che tempi siamo? C’è pressione, c’è conflitto, c’è un qualcosa che sta spingendo le persone verso una certa direzione, ma noi siamo il popolo di Dio! C’è un’opera che è iniziata contro la chiesa, ma c’è anche la protezione di Dio. Prendi la giusta decisione.

Affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo.

1 Pietro 1:7

Parla della prova. L’oro viene purificato con il fuoco. Ci sono delle cose difficili, cose che provano la tua fede. Il risultato è la tua relazione spirituale con il cielo. Se tu hai una vita spirituale, le prove non ti smuoveranno.

Carissimi, non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano.

1 Pietro 4:12

Anche i nostri fratelli del passato hanno sperimentato prove di fuoco. Il fuoco fa male, il fuoco è molto forte, ma non lasciarti disorientare. In questo tempo molti sono stati provati con il fuoco. Siamo stati chiamati ad amarci gli uni gli altri, ed intensamente.

Vi siete mai persi? Io si, nel bosco; è facile perdere l’orientamento. Non lasciarti disorientare, sappi dov’è il nord, il sud, l’est e l’ovest, perché Dio è in ogni latitudine. Non lasciarti disorientare dalla prova che stai affrontando, come se fossi solo te ad avere delle prove! Non essere offeso, sappi che è una prova di fuoco intorno a te.

1 Il re Nebukadnetsar fece costruire un’immagine d’oro, alta sessanta cubiti e larga sei cubiti, e la fece erigere nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia. 2 Poi il re Nebukadnetsar mandò a radunare i satrapi, i prefetti, i governatori, i giudici, i tesorieri, i consiglieri di stato, gli esperti nella legge e tutte le autorità delle province, perché venissero alla inaugurazione dell’immagine che il re Nebukadnetsar aveva fatto erigere. 3 Allora i satrapi, i prefetti e i governatori, i giudici, i tesorieri, i consiglieri di stato, gli esperti della legge e tutte le autorità delle province si radunarono insieme per la inaugurazione dell’immagine, fatta erigere dal re Nebukadnetsar, e si misero in piedi davanti all’immagine che Nebukadnetsar aveva fatto erigere. 4 Quindi l’araldo gridò a gran voce: «A voi, popoli, nazioni e lingue è ordinato che, 5 appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salterio, della zampogna e di ogni genere di strumenti, vi prostriate per adorare l’immagine d’oro che il re Nebukadnetsar ha fatto erigere; 6 chiunque non si prostrerà per adorare, sarà subito gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente». 7 Così, non appena tutti i popoli udirono il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salterio e di ogni genere di strumenti, tutti i popoli, nazioni e lingue si prostrarono e adorarono l’immagine d’oro, che il re Nebukadnetsar aveva fatto erigere. 8 Per questa ragione in quel momento, alcuni Caldei si fecero avanti e accusarono i Giudei; 9 prendendo la parola dissero al re Nebukadnetsar: «O re, possa tu vivere per sempre! 10 Tu, o re, hai emanato un decreto, in forza del quale chiunque ha udito il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salterio, della zampogna e di ogni genere di strumenti deve prostrarsi per adorare l’immagine d’oro; 11 e chiunque non si prostra e non adora, deve essere gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente. 12 Or ci sono alcuni Giudei che hai preposto all’amministrazione degli affari della provincia di Babilonia, Shadrak, Meshak e Abed-nego, che non prestano alcuna considerazione a te; non servono i tuoi dèi e non adorano l’immagine d’oro che hai fatto erigere». 13 Allora Nebukadnetsar, adirato e furibondo, comandò di far venire Shadrak, Meshak e Abed-nego; così questi uomini furono condotti davanti al re. 14 Nebukadnetsar rivolse loro la parola, dicendo: «Shadrak, Meshak e Abednego, è vero che non servite i miei dèi e non adorate l’immagine d’oro che io ho fatto erigere? 15 Ora, non appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salterio, della zampogna e di ogni genere di strumenti, se siete pronti a prostrarvi per adorare l’immagine che io ho fatto, bene; ma se non l‘adorate, sarete subito gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente; e qual è quel dio che potrà liberarvi dalle mie mani?». 16 Shadrak, Meshak e Abed-nego risposero al re, dicendo: «O Nebukadnetsar, noi non abbiamo bisogno di darti risposta in merito a questo. 17 Ecco, il nostro Dio, che serviamo, è in grado di liberarci dalla fornace di fuoco ardente e ci libererà dalla tua mano, o re. 18 Ma anche se non lo facesse, sappi o re, che non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo l’immagine d’oro che tu hai fatto erigere». 19 Allora Nebukadnetsar fu ripieno di furore e l’espressione del suo volto mutò nei riguardi di Shadrak, Meshak e Abednego. Riprendendo la parola comandò di riscaldare la fornace sette volte più di quanto si soleva riscaldarla. 20 Comandò quindi ad alcuni uomini forti e valorosi del suo esercito di legare Shadrak, Meshak e Abed-nego e di gettarli nella fornace di fuoco ardente. 21 Allora questi tre uomini furono legati con i loro calzoni, le loro tuniche, i loro copricapo e tutte le loro vesti e furono gettati in mezzo alla fornace di fuoco ardente. 22 Ma poiché l’ordine del re era duro e la fornace era estremamente surriscaldata, la fiamma del fuoco uccise gli uomini che vi avevano gettato Shadrak, Meshak e Abed-nego. 23 E questi tre uomini, Shadrak, Meshak e Abed-nego, caddero legati in mezzo alla fornace di fuoco ardente. 24 Allora il re Nebukadnetsar, sbalordito, si alzò in fretta e prese a dire ai suoi consiglieri: «Non abbiamo gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?». Essi risposero e dissero al re: «Certo, o re». 25 Egli riprese a dire: «Ecco, io vedo quattro uomini slegati, che camminano in mezzo al fuoco, senza subire alcun danno; e l’aspetto del quarto è simile a quello di un figlio di Dio». 26 Poi Nebukadnetsar si avvicinò all’apertura della fornace di fuoco ardente e prese a dire: «Shadrak, Meshak e Abed-nego, servi del Dio Altissimo, uscite e venite qui». Allora Shadrak, Meshak e Abed-nego uscirono di mezzo al fuoco. 27 Quindi i satrapi, i prefetti, i governatori e i consiglieri del re si radunarono per osservare quegli uomini: il fuoco non aveva avuto alcun potere sul loro corpo, i capelli del loro capo non erano stati bruciati, i loro mantelli non erano stati alterati e neppure l’odore di fuoco si era posato su di loro. 28 Nebukadnetsar prese a dire: «Benedetto sia il Dio di Shadrak, Meshak e Abed-nego, che ha mandato il suo angelo e ha liberato i suoi servi, che hanno confidato in lui; hanno trasgredito l’ordine del re e hanno esposto i loro corpi alla morte, piuttosto che servire e adorare altro dio all’infuori del loro. 29 Perciò io decreto che chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, dirà male del Dio di Shadrak, Meshak e Abed-nego, sia tagliato a pezzi e la sua casa sia ridotta in un letamaio, perché non c’è nessun altro dio che possa salvare a questo modo». 30 Allora il re fece prosperare Shadrak, Meshak e Abed-nego nella provincia di Babilonia.

Daniele 3:1-30

In Daniele la scrittura parla di una prova di fuoco.

Il re di Babilonia aveva fatto un’immagine di metallo fuso per essere adorata e chi non lo faceva sarebbe stato gettato in una fornace di fuoco. In questo tempo sembra che ci vogliano far inginocchiare a qualcosa, sebbene il nostro sia uno stato laico.

C’è stato qualcuno che è andato dal re a dirgli che alcuni giudei preposti all’amministrazione degli affari di Babilonia, che non stavano adorando l’immagine d’oro. Il re si è adirato e li ha fatti chiamare.

Questo lockdown ha fatto aumentare le violenze domestiche. Le persone sono state costrette a stare insieme ed è stata una prova di fuoco. C’è stato un attacco fra marito e moglie, fra genitori e figli. L’attacco consiste nel distruggere le relazioni in famiglia, nel far sospettare il male anche dove non c’è. Questa prova di fuoco si può superare solo quando sta fermo sulla Parola, quando stai fermo sulla roccia.

Il re ha fatto chiamare Daniele e gli altri per vedere se avrebbero ubbidito al comando di adorare la statua d’oro davanti a lui. Qui è successo qualcosa di miracoloso! Loro erano speciali? Non avevano il sangue di Gesù che li purificava, non avevano la grazia, ma avevano qualcosa di forte: la decisione che avevano preso di ubbidire a Dio.

Daniele ed i suoi amici dissero al re che il loro Dio li avrebbe liberati dalla fornace, ma anche se non lo avesse fatto, non avrebbero adorato la statua d’oro. Il re di Babilonia fece scaldare la fornace sette volte più del normale. Quando il clima in casa è già di fuoco, basta una parola per farlo divampare. Fai una scelta, sii infuocato del fuoco di Dio e non del fuoco che viene dal male per distruggere!

Quando la prova della fede si scalda, vuol dire che il nemico si è innervosito. Oggi il nemico ha cambiato volto, si è scatenato e sta toccando il punto più debole della tua vita. Sta cercando di farti comportare male, ma tu ama, perché l’amore non fallisce mai!

Daniele ed i suoi amici furono legati e buttati nella fornace ardente, ma loro avevano deciso di adorare solo Dio. Tu che decisione hai preso? Se hai deciso di stare radicato a Dio, questa decisione dà direzione alla tua vita. Le tempeste arriveranno, ma Gesù ci ha detto di non preoccuparci perché Lui ha vinto il mondo!

Pensate a quanto era caldo! Coloro che avevano gettato Daniele e gli altri, morirono. Dio però aveva fatto un patto con il suo popolo: “io non ti lascerò e non ti abbandonerò”, e così è stato. Il re era strabiliato perché vedeva quattro uomini in mezzo al fuoco, uno dei quali aveva l’aspetto simile ad un figlio di Dio. Dio non ti abbandonerà e non ti lascerà solo!

Il fuoco non aveva avuto alcun potere su di loro, nemmeno l’odore del fuoco si era posato su di loro! Visto questo, il re, il pagano, fece un’affermazione forte: “Dio ha mandato il suo angelo a liberare i suoi servi”. La chiesa Victoria non è abbandonata, Dio ha mandato i suoi angeli. È cambiata la situazione! Se c’è il fuoco intorno a te, sappi che la situazione sta per cambiare perché Dio sta per intervenire. Dio ti ha chiamato per questo tempo, per fare la differenza. Il fuoco porta distrazione, ma Dio ti ha stabilito e apre una strada anche quando una strada non c’è. Dio ci guida in tutta la verità. Dio non si è dimenticato di te, ma ti guiderà e ti farà uscire dalla tua prova di fuoco.

Inizia a pensare con umiltà cosa ha portato interruzione nella tua relazione con Dio. Il nemico contorce la verità, ma la Parola di Dio è stabile e non cambierà mai. Quando hai connessione con il cielo avrai chiara qual è la tua strada.

Grazie Dio per questo giorno di riscatto, questo giorno di rivoluzione. Decidi di abitare ogni giorno nella casa di Dio, perché è lì che io prendo forza e prendo coraggio per resistere ad ogni dardo infuocato del nemico. A Dio sia tutta la gloria e l’onore.

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