Dio Ti Ama Come Sei

Sara Giuliano

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27 Gennaio 2020

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26/01/2020 – Pastore Gregory Dickow

Il più grande amore che noi possiamo dare a Dio è credere veramente al Suo amore per noi. Se pensiamo di amare davvero Dio solo nel momento in cui smettiamo di sbagliare, falliremo moltissime volte. Questo non è il modo corretto per sperimentare l’amore di Dio. Il nostro amore per Dio non è basato sulle nostre azioni, il nostro amore per Dio è un riflesso del Suo amore per noi.

A tutti noi sarà capitato di andare dal Dottore per una semplice visita di controllo e, proprio durante questi controlli generali solitamente, con un piccolo martelletto e dei colpetti in un punto ben preciso sulle nostre ginocchia, vengono controllati anche i nostri riflessi.

Lo sbaglio principale di molti cristiani fino ad oggi è stato quello di voler creare dei movimenti. Il problema è che con il tempo abbiamo voluto creare un qualcosa che si potesse innalzare. Sono stati creati movimenti sull’amore, movimenti che creano ubbidienza, che creano cambiamento e movimenti che creano potenza ma, il punto è che facendo questo abbiamo fallito. Dio non si muove in questo modo.

Il nostro cristianesimo non deve essere caratterizzato da questo “cercare di produrre”, il nostro cristianesimo deve essere un riflesso del tocco dell’amore di Dio nella nostra vita. Il nostro cristianesimo deve essere un riflesso.

La nostra vita non deve essere caratterizzata dal fatto che proviamo a manifestare il cristianesimo, deve essere caratterizzata dal riflesso dell’amore di Dio in noi. Dobbiamo credere che Dio ci ama in modo appassionato poiché solo così la nostra vita rispecchierà di conseguenza il vero cristianesimo.

Non abbiamo bisogno di cercare la presenza di Dio perché in realtà ci siamo già. Ogni giorno quando ci alziamo siamo già nella Sua presenza, ogni giorno quando andiamo a letto siamo già nella Sua presenza, ogni volta che facciamo qualcosa di buono siamo già nella Sua presenza, ogni volta che facciamo un errore siamo nella Sua presenza perché niente ci può separare dalla presenza di Dio. Niente!

37 Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati. 38 Infatti io sono persuaso che né morte né vita né angeli né principati né potenze né cose presenti né cose future.

Romani 8:37-38

“Niente e nessuno ci può separare dall’amore di Dio”. Niente, né la morte, né la vita, né gli angeli, né i demoni, né i principati, niente che sia stato creato, niente che arriverà in futuro, nessuno dei nostri fallimenti, nessuno dei nostri peccati; niente ci può separare dall’amore di Dio per noi. Niente significa niente!

Prima che nascessimo di nuovo e che diventassimo quindi dei cristiani non c’era nessuna cosa che avrebbe potuto connetterci a Dio. Nessuna cosa buona, né la nostra obbedienza, né la nostra santità, né le nostre preghiere, nessuna delle cose giuste che facevamo in realtà poteva connetterci a Dio ma, quando il sangue di Gesù è stato versato, quando Gesù è morto sulla croce ed ha pronunciato le parole “è finita”, Lui ci ha riconnesso con Dio! Gesù ha rimosso il peccato. Non solo i peccati passati o presenti ma, ha lavato tutti i peccati dalla nostra vita! Grazie al Suo sacrificio, quei peccati che un tempo ci separavano da Dio adesso non ci sono più. Niente ci può separare dall’amore e dalla presenza di Dio. Adesso noi siamo uno solo con Lui.

Dio dice chiaramente che lui non ci lascerà e non ci abbandonerà mai e, questo non è vero solo quando facciamo le cose buone, questo è sempre vero anche se sbagliamo. Non importa ciò che facciamo, Lui non ci lascerà mai e questo perché ha promesso che nel momento in cui Gesù è morto su quella croce, il Suo sangue ci ha ricongiunti con Lui (Dio). Solo il sangue di Gesù ci porta alla presenza di Dio!

Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù.

Ebrei 10:19

La Bibbia dice che: “per il sangue di Gesù Cristo ci ha portato nel luogo santissimo”. Il sangue di Gesù ci ha portato nel luogo santissimo, ci ha portato nella vera presenza di Dio. La domanda quindi è: “secondo voi, quando pecchiamo, perdiamo la presenza di Dio? La perdiamo quando cadiamo?” la risposta è “NO”.

Non è la nostra santità a portare nella presenza di Dio ma è il sangue di Gesù. Come figli di Dio siamo sempre nella presenza di Dio e Lui è in noi! Noi siamo il tempio dello Spirito Santo.

Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?

1 Corinzi 3:16

Noi siamo il tempio di Dio e lo Spirito Santo vive dentro di noi! L’Apostolo Paolo stava dicendo loro che il vero motivo per cui loro stavano fallendo, cadendo e commettendo peccati era perché non riuscivano a realizzare quanta potenza c’era dentro di loro. Non comprendevano che avevano lo Spirito Santo dentro di loro.

La Bibbia ci avverte chiaramente che la potenza dello Spirito Santo è dentro di noi! Quando realizziamo questo, abbiamo la potenza di essere liberi, abbiamo la potenza di vivere la vita che Dio ha predestinato per noi, abbiamo la potenza di obbedire a Dio. Lo Spirito Santo non è accanto a noi ma è in noi!

Dobbiamo comprendere bene queste differenze:

  • il Padre è Dio per noi. Ci sostiene, ci ama e vuole il meglio per noi
  • il Figlio, Gesù Cristo è Dio con noi. Il Suo nome è Emmanuele che significa “Dio con noi”
  • lo Spirito Santo è Dio in noi

Il motivo per il quale non possiamo fallire è proprio questo: Dio è per noi, con noi e in noi! Noi siamo il possedimento di Dio. Quando ci risvegliamo in questo, ci risvegliamo anche nella potenza.

Molti cristiani credono davvero che si debba per forza fare qualcosa di giusto per essere bravi ma, l’errore che c’è dietro questo ragionamento è che noi non possiamo vivere correttamente al 100% nella nostra propria potenza. Il nostro comportamento deve essere un riflesso: Dio tocca noi con il Suo amore e noi riflettiamo amore, Dio tocca noi con il Suo amore e noi abbiamo un riflesso di pentimento, di preghiera e di ringraziamento. La nostra vita di ringraziamento non deve essere solo un modo per cercare di fare la cosa giusta. Questo non è cristianesimo. La vita cristiana è molto più semplice. Non dobbiamo sempre fare, fare, fare solo con le nostre forze umane ma, semplicemente dobbiamo ricordare ciò che Lui ha già fatto poiché sarà questo che ci porterà ad essere di conseguenza persone piene di un vero ringraziamento.

Dobbiamo focalizzarci su ciò che Gesù ha già fatto per noi perché è questo che ci porterà in ginocchio, in gratitudine, in ringraziamento e in adorazione verso di Lui. Non dobbiamo stare li a pensare come dobbiamo comportarci, ma semplicemente dobbiamo ricordare sempre ciò che Gesù ha fatto per noi e questo causerà un riflesso di gratitudine e ringraziamento.

3 State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca contro di te, riprendilo; e se si pente, perdonagli. 4 E se anche peccasse sette volte al giorno contro di te, e sette volte al giorno ritorna a te, dicendo: “Mi pento”, perdonagli». 5 Allora gli apostoli dissero al Signore: «Accresci a noi la fede».

Luca 17:3-5

In questi passi, la Bibbia dice che Gesù guarì 10 lebbrosi. La domanda è: “quanti lebbrosi erano presenti?”. C’erano 10 lebbrosi. “Quanti lebbrosi furono guariti?”. Furono guariti tutti e 10. “Quanti di questi lebbrosi sono tornati a ringraziarlo a gran voce?”. Uno solo!

Nessuno aveva detto a quest’uomo di mettersi a lodare e adorare Dio ma, ciò che lo distingueva dagli altri è che lui era focalizzato su ciò che Dio aveva fatto per lui in quel momento. La sua adorazione è stata il riflesso dell’amore di Dio per lui nel momento della sua guarigione. Non si è focalizzato su ciò che Gesù avrebbe fatto in futuro ma, su ciò che Gesù aveva fatto in quel momento per lui.

Gli altri erano focalizzati sul fatto di dover andare a farsi vedere dal sacerdote ma, quell’uomo era focalizzato su ciò che Gesù aveva appena fatto per lui e questo lo ha portato a piegare le sue ginocchia in adorazione.

Con l’atto del girarsi per ringraziare Gesù, in quel momento in realtà quell’uomo, ha abbracciato un’attitudine di pentimento.

Il legalismo e la religiosità ci dicono che dobbiamo gridare e lodare Dio in modo forte perché solo così Lui ci può guarire. C’è però una grande verità che sposta completamente queste affermazioni e questi concetti: “Dio non è sordo!”.

Non c’è bisogno di urlare, gridare e squarciarci la gola per avere risposte da parte di Dio perché Dio è sempre li pronto ad ascoltare. Lui ci ascolta a prescindere perché siamo Suoi figli e il sangue di Gesù ci ha riconciliati a Lui (Dio).

Dio ha fatto una sola cosa per quell’uomo lebbroso, lo ha guarito dalla sua malattia e, questo a portato proprio quel lebbroso a compiere determinate cose:

  • quando ha visto che era guarito si è focalizzato su ciò che Gesù aveva fatto per lui
  • quando ha visto che era guarito si è girato e, questo si chiama pentimento
  • quando ha visto che era guarito si è inginocchiato e, questa è adorazione
  • quando ha visto che era guarito ha lodato Dio con grande voce e, questa è lode e gioia
  • quando ha visto che era guarito si è buttato ai piedi di Gesù e, questa è obbedienza
  • quando ha visto che era guarito tutta la sua vita è cambiata ed è andato in un’altra direzione

Il cristianesimo passato, legalista e religioso dice che solo se ci comportiamo in un certo modo Dio può intervenire nella nostra vita ma, questo non è il vero cristianesimo! Il vero cristianesimo viene vissuto da ognuno di noi quando focalizziamo ogni giorno della nostra vita ciò che Gesù ha fatto per noi poiché solo così ci sarà un riflesso dell’amore di Dio nella nostra vita che ci porterà di conseguenza a vivere correttamente senza nessun tipo di pesantezza o costrizione!

Il nostro focus deve essere su ciò che Gesù ha già fatto per noi!

Non dobbiamo ascoltare, obbedire e comportarci in un certo modo per essere guariti, Dio ci guarisce a prescindere perché è buono. Dio ci guarisce e ci salva perché ci ama.

Ogni cosa che facciamo come cristiani non dobbiamo farla per far vedere che siamo stati bravi ecc. ma, dobbiamo spendere il nostro tempo durante le nostre giornate pensando a quanto Dio è buono con noi, pensando a quanto ci ama, pensando a tutto ciò che ha fatto per noi poiché sarà questo a portarci in ginocchio.

Nessuno dovrebbe dirci di pregare, di adorare, di meditare la Sua Parola perché in realtà dovremmo fare tutte queste cose come un riflesso per la Sua bontà, per il Suo amore e per la Sua gentilezza verso di noi.

La Parola di Dio non è una lista di leggi ma, è un qualcosa che dobbiamo semplicemente scoprire. Non dobbiamo provare a diventare ciò che Dio dice, noi siamo ciò che Dio dice. Dobbiamo leggere la Bibbia per scoprire chi siamo perché è quando scopriamo chi siamo che viviamo la vita pienamente! Non dobbiamo leggere la Bibbia perché così facendo Dio è felice di me, Dio è già felice di me, Lui già mi ama e mi approva. Dobbiamo leggere la Bibbia per ricordarci che noi siamo già tutto questo davanti a Dio.

Nel momento in cui nasciamo di nuovo, diventiamo automaticamente come Gesù poiché il nostro spirito diventa perfetto come Lui, diventa giusto, santo e obbediente ma, il punto è che in realtà noi siamo tripartiti. Anima, corpo e spirito. Il nostro spirito è quindi perfetto ma, la nostra anima è dannosa e, quando noi leggiamo la Bibbia, Dio guarisce ciò che è dannoso della nostra anima in modo che anche essa possa essere in linea con lo spirito. La Parola di Dio per noi è come uno specchio. “Specchio, specchio del libro dimmi come davvero io sono”. Non dobbiamo guardare la Bibbia per diventare qualcuno ma dobbiamo guardare la Bibbia per scoprire chi già siamo.

Noi siamo più che conquistatori non dobbiamo ancora diventarlo, noi siamo già guariti non dobbiamo ancora esserlo. La cosa fondamentale è che dobbiamo convincere la nostra mente di questo per poterlo vivere davvero! Quando la nostra mente è in accordo con il nostro spirito anche l’esteriore cambia. Se approcciamo la nostra vita cristiana a questo tutto dentro di noi cambia! Non dobbiamo diventare qualcosa, già siamo qualcosa. Quando Gesù è morto sulla croce ha pronunciato 2 parole: “è finita” ma nella lingua greca si utilizza in realtà una sola parola che è “Tellestai”. Nell’impero romano questa sola parola “tellestai” veniva usata per 3 cose ben distinte:

  • veniva pronunciata quando un debito era cancellato;
  • veniva pronunciata nelle prigioni quando la sentenza era finita;
  • veniva pronunciata come termine militare nel momento in cui un esercito vinceva su un altro. La battaglia è vinta.

Questo è ciò che il cristianesimo è realmente:

  • i nostri debiti sono già stati pagati
  • la nostra sentenza di prigionia è finita
  • la battaglia è completamente vinta

Ecco come dobbiamo vivere. Ecco perché dobbiamo servire Dio!

5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dai morti e il Principe dei re della terra. A lui, che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel suo sangue, 6 e ci ha fatti re e sacerdoti per Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e il dominio nei secoli dei secoli. Amen. 8 «Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine», dice il Signore «che è, che era e che ha da venire, l’Onnipotente».

Apocalisse 1:5-6;8

Ci sono tre cose che Gesù ha fatto per noi:

1) Lui ci ha amati. Gesù ci ama!

2) Lui ha lavato i nostri peccati con il Suo sangue.

Molti pensano che invece che Lui prima ci lava per poi amarci ma in realtà questa è una grandissima bugia. Lui ci ama così come siamo e dopo ci lava con il Suo sangue proprio a motivo del Suo amore.

3)Lui ci ha fatto re e sacerdoti.

Molti purtroppo proprio su questo hanno fallito. Noi abbiamo un sacerdozio regale e abbiamo autorità. Il nostro studio della Bibbia dovrebbe essere uno studiare chi noi siamo. Noi siamo re e sacerdoti, siamo degni e abbiamo un gran valore davanti a Dio.

Se qualcuno ci mostra una banconota da 50€ nuova e la posa su una sedia oppure ce la porge e ci domanda se la vogliamo, tutti noi non diremo mai di noi perché ne conosciamo bene il valore. La domanda è: se chi ci mostra quella bella banconota nuova da 50€ la prende e davanti a noi la accartoccia completamente, ci sputa e la pesta, quella banconota vale o non vale ancora esattamente 50?

Il punto è che quella banconota anche se non più nuova ha lo stesso identico valore di una nuova!

Non importa ciò che è successo nella nostra vita, non importa se sei stato schiacciato, non importa se la vita ti ha sputato in faccia, non importa se la vita ci ha preso a calci e ci ha ammaccato, tutto questo non importa perché per Dio stesso non ha importanza! Noi siamo sempre degni! Non siamo stati redenti attraverso oro e argento, siamo stati redenti attraverso il Suo prezioso sangue!

Gesù non è morto per noi per renderci persone valorose, Gesù è morto per noi perché aveva già visto il nostro valore! Non diventiamo valorosi dopo essere nati di nuovo ma lo siamo già da prima ecco perché è morto per noi!

Quando ci rendiamo conto davvero di tutto questo, di tutto quello che Dio ha fatto per noi, la nostra vita, il nostro essere, i nostri comportamenti e le nostre decisioni cambieranno radicalmente in modo positivo e questo perché ci renderemo davvero conto di chi siamo in Cristo Gesù!

C’era un giovane ragazzino di 9 anni che amava follemente le barche tanto da costruire da solo il suo primo modellino. Un giorno Antonio decide di vedere se quel modellino che lui stesso aveva creato con le sue mani e le sue forze funzionasse davvero e così fece. Quella piccola barca funzionava davvero e lui ne era estremamente fiero tanto da abbracciarla, stringerla e dirle che la amava. In un altro giorno mentre era al fiume con la sua piccola barca che giocava nell’acqua, il filo che gli permetteva di tenerla gli scivolò via dalla mano a causa di una forte folata di vento che rinforzò la corrente del fiume. Così perse la sua piccola barca e nonostante cercò di prenderla correndole dietro non ci riuscì e il suo cuore si spezzo.

Lui amava molto ciò che aveva costruito! Tutto ciò a cui riusciva a pensare nei giorni passati era solo la sua barchetta.

Tornando a casa da scuola qualche giorno dopo, si trovò a passare dalla città ed ha imbattersi in un negozio. Nella vetrina di quel negozio Antonio vide proprio la sua barca che era stata messa in vendita e persino in saldo per il costo di 20€.

il ragazzo provò ovviamente ad entrare ed ha reclamare indietro la sua barca ma, il commerciante gli disse chiaramente che se la voleva avrebbe dovuta pagarla 20€ dal momento che lui l’aveva acquistata quella stessa mattina per poterla poi rivendere e guadagnarci sopra. Così Antonio, determinato, va a casa e si mette a cercare i soldi in tutte le stanze, fino ad arrivare alla cifra richiesta. Antonio si reca in negozio tutto di fretta e pieno di entusiasmo, mette tutti i soldi sul bancone del negoziante e si riappropria finalmente della sua adorata barca. Quando riesce ad averla di nuovo fra le braccia la guarda e le dice: “cara barchetta adesso sei doppiamente mia perché prima ti ho creata e adesso ti ho comprata! Sei doppiamente mia!”.

Ecco come si sente Dio riguardo a noi! Prima ci ha creati e poi ci ha comprati! Noi siamo i suoi pezzi unici. Noi siamo doppiamente suoi perché prima ci ha creati e poi ci ha comprati con il sangue di Suo Figlio Gesù Cristo!

Noi abbiamo un gran valore per Lui. Noi significhiamo davvero molto per Lui.

La cosa triste è che molti cristiani sono focalizzati solo sul comportarsi bene davanti a Dio ed hanno invece completamente dimenticato il valore reale che noi abbiamo per Lui. Dio ha pagato per noi un caro prezzo! Anche se eravamo già Suoi in quanto ci ha creato, Dio ci ha anche ricomprato.

Dio ci ha preso fra le Sue braccia e ci ama così profondamente da averci creati e poi ricomprati a carissimo prezzo.

Se davvero comprendiamo quanto degni siamo nella nostra vita tutto cambierà. Cambierà la nostra relazione con Dio, cambierà la nostra mente, cambierà la nostra vita di preghiera. Dobbiamo amarlo, onorarlo e obbedire, semplicemente perché il Suo amore si riflette nella nostra vita.

Non importa ciò che abbiamo passato, ciò che abbiamo sbagliato, ciò che non abbiamo fatto, noi siamo doppiamente suoi e abbiamo un enorme valore davanti a Lui.

 

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