Il Controllo è Un’Illusione

Sara Giuliano

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26 Ottobre 2020

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26/10/2020 – Pastore Mascia Bianchi

Questo tempo è strano, ma meraviglioso per i figli di Dio perché dentro stai sentendo il risveglio spirituale. Forse i tuoi occhi naturali non lo vedono, ma il risveglio sta arrivando! Sto parlando di un risveglio a livello nazionale, con gente consacrata, impegnata, che prega, che davvero serve Dio.

Abbiamo bisogno di risveglio per passare dal 10% di veri cristiani, al 90% di veri cristiani! Di nuovo conosceranno gli italiani come gente di fede.

Dobbiamo essere avveduti, saggi, ma non impauriti. Non possiamo essere impauriti perché siamo persone di fede e la fede non ha niente a che vedere con la paura. Forza e coraggio popolo di Dio, perché Dio è con noi.

Il controllo è un’illusione perché a volte noi vogliamo avere il controllo sulle situazioni o sul domani, ma non è possibile avere il controllo di tutto, è un’illusione; lascia che Dio abbia il controllo delle tue situazioni e di tutto ciò che ti circonda, perché Dio è l’unico che può davvero controllarli perché Lui è onnipresente, onnipotente ed onniscente ed è l’unico che conosce il futuro della nostra vita e della nostra nazione. Non stare lì a bacarti il cervello, ma arrenditi alla volontà di Dio per la tua vita.

17 Quando il faraone ebbe lasciato andare il popolo, Dio non lo condusse per la via del paese dei Filistei, benché fosse vicina, poiché Dio disse: «Bisogna evitare che il popolo, di fronte a una guerra, si penta e torni in Egitto». 18 Dio fece fare al popolo un giro per la via del deserto, verso il mar Rosso. I figli d’Israele partirono armati dal paese d’Egitto.

Esodo 13:17-18

Il popolo di Israele è stato schiavo per molti anni. Gli era stato promesso un liberatore e così è stato: in momenti di crisi, Dio ha dato il mantello ad un uomo per portare liberazione al popolo di Israele. Così è stato e così è ancora oggi. Dio non cambia, le sue promesse non sono cambiate, anche se siamo in mezzo ad una pandemia – Lui è immutabile e sa cosa ha promesso. Se Dio ha deciso che ci sarà un risveglio, Lui lo farà!

Dio non condusse il popolo d’Israele nel paese dei Filistei poiché si trovavano con un nemico dietro ed uno davanti ed avrebbero potuto avere paura. Dio li aveva liberati dall’Egitto, ma il popolo di Israele era libero solo fisicamente, non mentalmente; non erano ancora pronti ad affrontare la battaglia con i Filistei, così li ha fatti passare dalla strada più lunga. A noi può accadere la stessa cosa: dal momento in cui Dio ti promette qualcosa al momento in cui la raggiungi c’è una preparazione, ci possono essere dei deserti o delle sfide o delle situazioni da affrontare, ma dobbiamo avere dentro di noi la fiducia che tutto ciò che Dio permette nella nostra vita noi lo possiamo affrontare. Se sei nato in questo tempo, in una delle piaghe di cui parla la Bibbia, è perché puoi resistere. A volte Dio ti promette delle cose e tu le vorresti subito, ma Dio ti dice: “ancora no, ma fidati di me, io ti porterò a quella destinazione ma fidati di me, passa dove ti dico di passare”.

Il popolo di Israele è passato dal deserto, ma la volontà di Dio non era che ci rimanessero per quarant’anni, è stato così a motivo della loro incredulità, ribellione e disubbidienza. A volte Dio ci fa passare per la strada più lunga per prepararci, non per farci rimanere lì per anni; se sono anni che sei nella stessa situazione chiediti se c’è ribellione, disubbidienza od incredulità nella tua vita. Tu sei destinato ad arrivare nello scopo che Dio ha preparato per te; il tempo può essere lungo, ma non deve durare una vita, deve servire per prepararti. In tempi di crisi non dubitare, ma rafforza la tua fede in Dio perché entrerai in ciò che Dio ti ha promesso.

Dio non gli ha permesso di passare dalla strada più breve perché non erano pronti. Dio non ti dice ciò che dovrai affrontare prima di ottenere ciò che ti ha promesso, perché ti spaventeresti, ma ti fa affrontare le cose una alla volta così che ogni volta sarai pronto ad affrontare ciò che arriva. Parti pieno di entusiasmo e ad un certo punto trovi il deserto e pensi: “Dio, che succede? Non mi avevi detto che ci sarebbero stati dei deserti!”. Beh, se Dio ti avesse avvertito non saresti neanche partito. Tu metti il piede nel giordano ed il giordano si aprirà!

Se Dio ti ha promesso che predicherai davanti a diecimila persone non succederà in una settimana, ma piano piano, una persona alla volta così che quando accadrà sarai pronto non solo a parlare davanti a tutte quelle persone ma anche a tutte le sfide che ci sono dietro. Non perdere l’entusiasmo e la passione se davanti a te ci sono “poche” persone, perché la passione deve derivare dal predicare il vangelo, non dal predicare alle folle! Se non sei fedele nelle piccole cose non lo sarai neanche nelle grandi.

Dio a volte si muove in modi che ci sorprendono, ma lasciate fare a Lui perché Lui sa dove vi vuole portare. Come stai gestendo ciò che Dio sta mettendo nelle tue mani? Dio è pieno di sorprese. Abbiamo iniziato l’anno pieni di entusiasmo, con una grande parola profetica, e dopo un paio di mesi è arrivata la notizia di questo virus ed il lock-down. Questo ha cambiato la chiesa ed ha portato dentro di noi un’urgenza di parlare di Cristo. Molti di coloro che si sono avvicinati mentre avevano paura, a luglio sono tornati a fare ciò che facevano prima perché sembrava tutto finito, ma sorpresa, ci risiamo un’altra volta. Ciò che per noi è una sorpresa, però, per Dio non è una sorpresa. Non avere fede solo per ciò che Dio ha fatto ieri, abbi fede anche per ciò che Dio farà domani!

25 «Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? 27 E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un’ora sola alla durata della sua vita? 28 E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; 29 eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. 30 Ora se Dio veste in questa maniera l’erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? 31 Non siate dunque in ansia, dicendo: “Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?” 32 Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. 33 Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. 34 Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.

Matteo 6:25-34

Ci sono persone disperate, che non sanno come andare avanti, non sanno cosa dare da mangiare ai loro figli. Tanti sono spinti dalla disperazione a fare atti anche violenti. Chiesa, siamo la risposta per queste persone! Dobbiamo pregare per queste persone, dobbiamo essere la luce per queste persone. Dobbiamo dire loro che siamo tutti sulla stessa barca e dirgli che con noi nella barca c’è anche Gesù e Lui è potente a calmare ogni tempesta!

Gesù ha detto: “non siate in ansietà”. Ci credete voi? Credete che proprio Gesù lo ha detto? Allora non state in ansia. Puoi cambiare qualcosa se ti preoccupi? No. Abbiate fede in Dio e tutte queste cose vi saranno date in più. Cristiani non abbiate paura, sveglia, siete figli di Dio! Sono i pagani ad aver paura. Dio sa che hai bisogno di un lavoro, di pagare le bollette e di vestire i tuoi figli. Dio sa, e quindi tu devi sapere che devi cercare i modi di fare di Dio: sii ubbidiente, sii consacrato a Dio, rispetta la Sua Parola, sii una persona che cammina nella giustizia di Dio e vedrai che tutto ciò di cui hai bisogno ti sarà dato. Preoccupati di oggi e Dio si preoccuperà del tuo domani. Devi essere responsabile del tuo oggi, ma poi lascia il controllo a Dio.

Il popolo di Israele è stato liberato dall’Egitto, ma la loro mentalità era ancora da schiavi, per questo hanno avuto tante sconfitte nel deserto. Così oggi Dio ti libera dal peccato, dal passato e dalla morte, ma tu devi cambiare la tua mentalità, devi cercare i modi di fare di Dio nella scrittura perché quando cerchi il Regno di Dio, la mentalità di Dio viene nella tua mente e comincerai a camminare da vincente e non più da perdente, inizi a vedere le cose come le vede Dio, inizi a parlare come parla Dio e non come parla il mondo. Per il mondo sentirci parlare così in tempi come questi è pazzia, potrebbero dirti: “ma in che mondo vivi?”, ma il punto è proprio questo, noi siamo nel mondo, ma non siamo di questo mondo! La mentalità del Regno deve essere dentro di te, per questo non dobbiamo preoccuparci; dobbiamo essere responsabili di ciò che Dio mette nelle nostre mani, ma non è la circostanza che mi controlla, è Dio che mi controlla. Vivi il tuo oggi e lascia a Dio il tuo domani.

Torniamo ad Esodo 13. Durante le stagioni di “sorpresa” tu come ti comporti? Riesci ad avere fede? Riesci a vedere che l’invisibile diventa visibile?

Nel deserto i figli di Israele hanno iniziato ad avere fame ed hanno gridato a Dio. Si aspettavano il pane ed invece – sorpresa! – hanno ricevuto la manna; che cos’è? (infatti manna significa: “che cos’è?” perché era qualcosa che non avevano mai visto). Anche noi a volte chiediamo a Dio qualcosa di cui abbiamo bisogno e riceviamo apparentemente tutt’altro e gli diciamo: “Dio, che cos’è?! Perché?”. Tu prendilo, anche se per te è stata una sorpresa, perché ti nutrirà. La manna è stata data al popolo di Israele ogni 24 ore, loro dovevano uscire dalle loro tende ed andare a prenderla.

Anche a te ogni giorno è richiesto di uscire e consacrare la tua vita. Il popolo di Israele si aspettava di entrare subito a Canaan, la terra dove c’era latte e miele, ma non è stato così perché se fossero entrati subito a Canaan si sarebbero dimenticati di Dio; il mondo di provvedere di Dio in modo sovrannaturale con la manna dal cielo, invece, è qualcosa che non si dimentica. Se ottieni tutto e subito, con le tue risorse, forse ti dimentichi di Dio, se invece passi da momenti di deserto in cui preghi e poi ottieni risorse in modo sovrannaturale da Dio, anche quando gestirai le risorse che provengono dal tuo lavoro non ti dimenticherai di quella manna, di quel miracolo, e riconoscerai che Dio è il Dio delle tue risorse in ogni tempo. A volte Dio vuole spostare la nostra attenzione da ciò da cui noi prendiamo forza umanamente affinché ci fidiamo di Lui completamente nella nostra vita.

Se sperimenti dei ritardi non ti scoraggiare perché al momento giusto Dio ti dà ciò di cui hai bisogno.

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