IL PROFUMO MIGLIORE

Sara Giuliano

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Date

28 Agosto 2022

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28/08/2022 – Pastore Riccardo Bianchi

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La santità non è un optional nel Regno di Dio, perché senza santità non si può vedere Dio. Chiedi a Dio cosa c’è nel tuo cuore ed affronta ciò che Lui ti mostra.

C’è una storia in I Cronache 4 che parla di Jabets.

9 Jabets fu più onorato dei suoi fratelli; sua madre l’aveva chiamato Jabets, perché diceva: «L’ho partorito con dolore». 10 Jabets invocò il DIO d’Israele, dicendo: «Oh, se tu mi benedicessi e allargassi i miei confini e la tua mano fosse con me e mi preservassi dal male sì che io non abbia a soffrire!». E DIO gli concesse ciò che aveva chiesto.

I Cronache 4:9-10

Un ragazzo di preghiera, un ragazzo che aveva aspettativa. Ci sono delle sofferenze e tutti vogliamo stare bene, per questo chiediamo a Dio di farci stare bene.

Il nome di questo ragazzo significa: “causa dolore”, perché sua madre lo aveva partorito con dolore. Per questo il ragazzo chiese questo.

Tutti vogliamo stare bene, ma se vogliamo crescere è necessario passare dal dolore. Non possiamo solo pregare di stare bene se vogliamo essere trasformati.

Ci sono delle richieste di preghiera che facciamo che sono limitative. Dio nella sua grazia è capace a farti stare bene, ma Dio vuole che tu sia efficacie in questa terra. Il combattimento è con l’io, con quello che tu vuoi fare. Devi essere disposto a dare il tuo tempo a Dio.

Giacomo, il fratello del Signore, disse in Giacomo 1:2-4

2 Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti.

Giacomo 1:2-4

Ci sono delle situazioni che si possono verificare nella vita perché viviamo insieme alle persone e ci sono scambi e situazioni che devi imparare a gestire; Dio ti ha equipaggiato per questo.

Il fratello di Gesù, Giacomo, il pastore della chiesa di Gerusalemme, dice che le prove portano costanza e la costanza compie un’opera perfetta. Dio ti incentiva a cambiare la tua opinione per allinearla a quella di Dio. Saulo perseguitava i cristiani e Dio lo ha invitato a cambiare mentalità: da persecutore e perseguitare.

Ti invito a non vivere la vita di Javez e rimanere lo stesso. Sei una nuova creature in Cristo, il vecchio è diventato nuovo e se una situazione si ripresenta significa che non hai fatto qualcosa. Devi proteggerti, devi essere efficace. Una cosa efficace significa che funziona per davvero. La Parola è efficace! Devi mettere gli elementi nella giusta posizione. Non aver paura di affrontare le cose, il tuo modo di parlare, di essere offeso o richiamare, non ti isolare per paura di questo. Gesù ha detto di andare in mezzo alle persone, dove troverai qualcuno che non sarà d’accordo con te, che ti farà oppressione e ti verrà contro. Cambia prospettiva: considera i momenti di prova come una gioia, perché le prove portano costanza e la costanza compie in te un’opera perfetta, per essere perfetti, completi e di nulla mancante. Se ti senti mancante, vuol dire che devi affrontare quel pensiero sbagliato. Identificalo ed affrontalo, perché non puoi affrontare ciò che non hai identificato. Il cambiamento viene dal trono di Dio, non dalle persone! Se chiedi a Dio: “cambia il mio cuore”, lui lo farà.

Per essere utili a Dio, dobbiamo essere vuoti di noi stessi.

Paolo ha chiesto a Dio: “cosa vuoi che io faccia?”. Paolo ha davvero lasciato il vecchio per il nuovo. Ha avuto un rapporto bellissimo con Timoteo, perché ha dato ciò che ha ricevuto da Barnaba che ha creduto in lui. Se qualcuno non crede in te, ricorda che ci sarà sempre un uomo di Dio che crederà in te.

Se vuoi essere usato da Dio, ci sono dei passaggi da seguire. Ringrazia Dio per le prove che hai avuto in questo tempo, e questo detronizza il potere del nemico.

Matteo 16:24-25

La preghiera di Javez è bella, ma Gesù ha detto un’altra cosa ai suoi discepoli (non credenti, perché si può credere a tante cose, ma discepoli). “Se volete seguirmi”. Se continui a portare avanti i tuoi propositi c’è un conflitto di interessi perché te vorresti fare una cosa e lui ne vuole fare un’altra, quindi c’è confusione. Dio ha stabilito tutti i giorni della tua vita. Ci sono delle cose che cambiano solo quando ti arrendi.

A volte noi vogliamo salvare la nostra vita, ciò che è nascosto, il nostro tesoretto. Gesù, però, ci dice che chi vuole salvare la propria vita la perderà! Se pensi che non hai tempo di andare sempre in chiesa per andare in discoteca, in realtà perdi la tua vita e la tua libertà. Se sei andato in discoteca e ti sei fatto le tue canne, bevuto cocktail e bottiglie di vino e ti ha fatto stare bene, ricerchi queste cose, ma devi renderti conto che quella non è libertà, è prigionia. La vera libertà è Cristo.

Dai le giuste priorità. La priorità deve essere data a Cristo.

Ora egli, trovandosi a Betania in casa di Simone il lebbroso, mentre era a tavola, entrò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato di autentico nardo, di grande valore; or ella, rotto il vaso di alabastro, glielo versò sul capo.

Marco 14:3

Questa donna fa un atto forte. Stiamo parlando di qualcosa di veramente belle. Ci sono delle cose nella scrittura che ci fanno capire la profondità delle azioni che facciamo. C’è sempre una radice per le cose che facciamo. Se non individui la fortezza, se non capisci perché stai facendo una certa cosa o certi pensieri, non puoi distruggerla. La Scrittura parla di distruggere, abbattere e rendere cenere le fortezze nella tua vita, perché sia impossibile ricostruirle.

Questi trecento denari erano una somma alta, come lo stipendio di un anno intero. Questa donna aveva il profumo e a quei tempi chi aveva il profumo era una donna di un certo tipo. Per poter comprare questo olio, immaginate quanto tempo, quanto lavoro, quante umiliazioni ha dovuto subire. Però, quando ha trovato Gesù, quando ha trovato la grazia, questa donna è stata spinta a dare il meglio che aveva. Forse quando hai incontrato Gesù avevi solo te stesso, allora dai tutto te stesso a Dio!

Lei ha fatto un atto profetico senza saperlo. Era spinta dalla motivazione del cuore di dare il meglio a Gesù. Quest’olio era una cosa particolare a quel tempo, che non molti avevano; considera questo.

Forse fai delle azioni senza sapere che qualcuno le nota e ne parlerà. Questa donna non sapeva che ancora ne stiamo parlando e che il suo nome era scritto nel Regno dei cieli! Questa donna non si stava separando dai suoi soldi, ma dal suo passato, dalla sua vecchia vita. Stava dicendo: non trattengo nulla, nulla; Gesù ecco la mia vita, tutta. Puoi avere tutto di me. C’è unzione in questi atti, in questi cambiamenti di idea.

Ringrazia Dio per le difficoltà e per le cose che non capisci. Abbi fiducia in Dio perché il raccolto arriverà, Dio è capace di far fiorire il deserto. Dio chiama le cose che non sono, come se fossero.

Dio guarda al cuore, a quello che tu pensi, non a quello che fai. La scrittura dice: “quello che un uomo pensa nel suo cuore, così egli è”. Non pensare tutto quello che ti pare! La disubbidienza precede la morte, l’ubbidienza precede la vita. Cammina con un cuore sincero.

La notte in cui fu tradito, la scrittura dice che Gesù prese del pane.

Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me».

Luca 22:19

Spezzato. Questa donna ha spezzato il vaso con l’olio. Devi spezzarti. Ricordatevi di vivere una vita spezzata davanti a Dio. Quando facciamo la santa cena ci ricordiamo del sacrificio di Gesù, del corpo che è stato spezzato per la nostra guarigione, del sangue che è stato sparso. Tutto corretto, ma dice anche di farlo ancora.

Dimorare significa continuare ad agire su quella verità, continuare a fare quello che stavi facendo in ubbidienza a Dio. Continua a fare ciò che avevi iniziato ubbidendo a Dio. Perché ti sono venuti certi pensieri? Chi ti vuole sviare? Combatti il buon combattimento e non permettere a certi pensieri di dimorare in te, ma dimora nella verità.

Gesù stava dicendo che stava morendo per loro, che stava spezzando la sua attitudine per loro. Ci stava dicendo di farlo anche noi, di avere uno stile di vita spezzato, arreso ai suoi piedi.

Devozione. Appartenenza.

A volte, invece di cercare di riempire la nostra vita con tutto quello che vogliamo, ci dobbiamo svuotare. Non puoi costruire su un edificio che sta crollando. Non puoi portare il vecchio nella nuova stagione. Se ti sei perso, rialzati e continua a fare ciò che stavi facendo quando lo hai conosciuto. Continua ad agire su quella verità, perché la verità ti rende libero.

Non pensare alle offese ricevute ed al male subito, ma pensa a quello che Gesù ha fatto in quel magnifico giorno.

11 Ricorderò le opere dell’Eterno, sì, ricorderò le tue meraviglie dei tempi passati, 12 mediterò su tutte le tue opere e considererò le tue gesta.

Salmo 77:11-12

Quando inizi a ricordarti le opere dell’Eterno, le sventure passano. Se sei stato guarito, ricordalo. Se sei stato toccato, testimonialo a qualcuno. Quando testimoni stai dicendo: Signore, fallo ancora.

Tu puoi sperimentare la santità che è in cielo, qui in terra.

Questo porta cambiamento: meditare. Cosa? Le disgrazie? No! Noi pastori siamo stati sotto pressione per questa stagione passata, forte. Nei momenti di difficoltà ti dimentichi di ringraziare Dio per ogni cosa (ogni cosa, anche le difficoltà). Medita le giuste cose, medita le opere che Dio ha fatto per te.

Dichiara: “Padre, aiutami a diventare la persona che Dio hai creato”.

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