SERIE: LE DIECI VERGINI – (3) LA LUCE PER IL CAMMINO

Sara Giuliano

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17 Ottobre 2021

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17/10/2021 – Pastore Riccardo Bianchi

Le parabole di Gesù sono storie meravigliose, che portano il vangelo ad un livello in cui tutti noi possiamo comprenderlo. Queste storie ci sono state date per farci capire la Parola, che è un manuale di vita, la costituzione del Regno di Dio.

In questa nazione c’è un Re che governa ed è il Re dei re, lo Spirito Santo. Ora, chi può maledire ciò che Dio ha benedetto? Nessuno! Proclamiamo una porta aperta di benedizione su questa nazione! Una porta di benedizione aperta nel continuo su questa nazione, gli angeli scendono. Dio ha un piano e lo porta a compimento anche attraverso te e me. Qualcuno vuole maledire la nostra nazione, la tua città, ma noi abbiamo l’autorità in Cristo di liberare le persone dalle tenebre.

A volte c’è un po’ di disorientamento, ma è lì che impariamo a confidare in Dio.

1 «Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono fuori incontro allo sposo. 2 Or cinque di loro erano avvedute e cinque stolte. 3 Le stolte, nel prendere le loro lampade, non presero con sé l’olio; 4 le avvedute, invece, insieme alle lampade, presero anche l’olio nei loro vasi. 5 Ora, siccome lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6 E sulla mezzanotte si levò un grido: “Ecco, arriva lo sposo, uscitegli incontro!”. 7 Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8 E le stolte dissero alle avvedute: “Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade stanno per spegnersi”. 9 Ma le avvedute, rispondendo, dissero: “No, perché non basterebbe né a noi, né a voi; andate piuttosto dai venditori e compratene”. 10 Ora, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; le vergini che erano pronte entrarono con lui per le nozze; e la porta fu chiusa. 11 Più tardi giunsero anche le altre vergini, dicendo: “Signore, signore, aprici”. 12 Ma egli, rispondendo, disse: “In verità vi dico che non vi conosco”. 13 Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno, né l’ora in cui il Figlio dell’uomo verrà».

Matteo 25:1-13

Gesù ci sta parlando di persone che stavano credendo. Qualcuno si è potuto identificare in questo, nell’andare incontro allo Sposo. Noi saremo rapiti ed incontreremo lo Sposo, perché la chiesa è la sposa di Cristo. La chiesa è stata voluta da Dio e se sei in chiesa sei nel posto in cui Lui vuole che tu sia. Dio ci vuole radicati e fondati nella Parola e nella chiesa. Una casa fondata sulla roccia (sulla verità della Parola di Dio) non sarà mai smossa.

Erano tutte credenti, ma le stolte non presero con sé l’olio (= l’unzione, lo Spirito Santo). La parola era stata data a tutte, ma la metà di loro non ricevettero rivelazione per ciò che Dio voleva fare in quel tempo. Quando ascolti la Parola, questo ti dà vita e ti dà una base su cui crescere. La rivelazione della Parola di Dio porta libertà.

Le avvedute hanno avuto la rivelazione di portare dell’olio di scorta nel caso in cui lo Sposo fosse in ritardo. 5 su 10 è tanto. Cinque non avevano capito cosa Dio voleva fare, mentre altre cinque erano pienamente coscienti di ciò che stava succedendo. La tua unzione non puoi dividerla con qualcun altro, puoi pregare perché gli altri la ricevano, ma non puoi dividerla. Quando tu hai una relazione con Dio tu prendi il suo calore, l’unzione arriva e scorre. Le cinque stolte rappresentano le persone che magari mettano dei paletti. L’inferno è stato creato solo per il diavolo, non per l’uomo!

Il 50%. Negli ultimi tempi molti si raffredderanno, ma dobbiamo contare che almeno 7mila persone sono pronte! Gesù è venuto perché noi avessimo vita e vita in abbondanza.

La Parola può essere ricevuta in modo differente, ma Dio parla a tutti allo stesso modo. Il fatto di non sapere quando Gesù tornerà non deve spaventarci, non dovremo cercare di sapere il giorno preciso, dobbiamo solo essere all’erta ed essere pronti. Non ritirarti mai dalla Sua presenza.

Le lampade della nostra fede devono sempre rimanere accese. Per tutto il giorno e per tutta la notte. Ci sono delle cose che devono essere messe in pratica per ottenere questo. Ad esempio, se non dai decime e offerte non sperimenti la provvidenza e la fedeltà di Dio. La parola deve diventare rhema nella tua vita; questa è la Parola rivelata, è la Parola viva. La nostra vita senza lo Spirito Santo diventa morta e la luce si spegne.

La lampada, in passato, era qualcosa che portava luce nelle tenebre. La Parola di Dio porta luce quando stai passando momenti di tenebre.

La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero.

Salmo 119:105

Questo significa che anche se cammino nelle tenebre e non vedo, se ho la lampada della Parola di Dio sul mio piede, non inciamperò. Nell’antichità questa lampada ti faceva vedere serpenti e scorpioni. La Parola di Dio ti protegge, perché questa è la tua natura.

Hai bisogno della Parola di Dio per vedere come Dio vede. Parla la Parola.

Quando Abramo ha avuto problemi di visione, Dio gli ha cambiato il nome in Abrahamo. Dio ti porterà ad essere ciò che Lui ha in mente che tu sia. Non ti arrendere quando la battaglia si fa forte, perché Dio è più forte e risponderà in maniera forte per la sua Chiesa!

La rivelazione delle tue parole illumina e dà intelletto ai semplici.

Salmo 119:130

Devi essere una persona semplice. La Parola è una lampada al tuo piede e la rivelazione delle tue Parole dà intelletto e rivelazione ai semplici. Stai pronto. Le cinque avvedute hanno avuto una rivelazione. Proclama la Parola e credici. C’è differenza fra la parola rivelata, che è rhema, dalla parola logos. Se proclami la Parola senza crederci non funzionerà.

Io non voglio trovare la porta chiusa, non voglio stare qui altri mille anni e vivere la tribolazione, voglio vivere il rapimento! Il 50% è tanto, dobbiamo parlare alle persone perché siano salvate.

63 È lo Spirito che vivifica; la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita. 64 Ma vi sono alcuni tra voi che non credono»; Gesù infatti sapeva fin dal principio chi erano coloro che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito.

Giovanni 6:63-64

Vediamo qualcosa di bello: Gesù dà una rivelazione. O sei un cristiano che vive nell’unzione e porti luce, o hai bisogno che qualcuno ti aiuti, o sei nella fase in cui nulla va bene. Quando il gioco si fa duro, puoi vincere la pressione ed evitare che diventi oppressione.

Qui, la parola greca per “parole” è “rhema”. La Parola di Dio porta la vita, che è completamente contraria alla morte. Nelle profondità del mare, dove non c’è luce, non c’è vita. Allo stesso modo, dove non c’è la Parola di Dio, non c’è vita.

C’è chi crede, chi matura nel ministerio e chi si perde per la strada; è successo anche a Gesù!

Non credi che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso. Il Padre che dimora in me è colui che fa le opere.

Giovanni 14:10

“I rhema che io vi dico, non li dico da me stesso”. Il Rhema porta sempre al lavoro, alle opere. Il rhema porta frutto, porta cambiamento. La carne non porta a nulla, hai bisogno di stare nella Parola per portare frutto. I frutti dello Spirito Santo sono tutti buoni, perché quando stai nella Parola di Dio i frutti sono buoni.

Gli atti, la relazione, ti fa ricevere il rhema che è spirito e vita.

È lo Spirito che vivifica; la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita.

Giovanni 6:63

Quando c’è la Parola di Dio c’è vita. Se non c’è vita, c’è bisogno della Parola di Dio proclamata.

E Simone, rispondendo, gli disse: «Maestro, ci siamo affaticati tutta la notte e non abbiamo preso nulla; però, alla tua parola, calerò la rete».

Luca 5:5

Sei mai stato stanco? Magari hai evangelizzato, hai fatto delle cose pensando di ricevere dei risultati ed invece non sono arrivati. Ricorda che un giorno nel favore di Dio vale più di una vita di lavoro.

Per tutta la notte si erano affaticati e non avevano preso nulla, ma alla parola di Gesù, al rhema di Gesù, una parola rivelata, specifica per quella situazione, una parola viva, hanno calato la rete. Questo è il miracolo. Le persone si aspettano che faccia tutto Dio, ma Dio ti dice: “ok, alzati”, “ok, fallo”. La fede è azione.

Alla tua parola, al tuo rhema. Ci sono momenti in cui inizi a proclamare la Parola di Dio e le cose accadono. Proclamiamo che questa nazione è ricettiva alla Parola di Dio!

Come posso attivare il rhema? Chiamare a chiamare le cose che non sono come se fossero. Inizia a proclamare. Abrahamo lo chiamavano Padre di molte nazione. Dio chiama le cose che non sono, quindi non devi solo decretare, devi anche vedere. Il vedere ha la sua parte! Se non vedi una soluzione, neanche Dio può operare una soluzione per te; dai a Dio il modo di operare!

Abramo ha avuto un periodo di circa 25 anni dove non ha visto niente.

Poi lo condusse fuori e gli disse: «Mira il cielo e conta le stelle, se le puoi contare», quindi aggiunse: «Così sarà la tua discendenza».

Genesi 15:5

Anche se stai vivendo un momento in cui non hai compreso il rhema, Dio ti aiuterà. Dio ha dato un aiuto ad Abramo, gli ha dato una visione: “guarda le stelle del cielo”. Ognuno di noi ha qualcosa da dare, porta vita e vita in abbondanza!

Abramo ha creduto, ma poi ha cercato di aiutare Dio ed è nato Ismaele. Ha pensato di portare benedizione, ma non è stato così.

Chiama le cose che non sono come se fossero! Erano stelle, non persone, ma Abramo ha iniziato a vederle come persone. Anche quando tu ti senti finito, Dio ha un piano!

Abramo ha usato una sua serva per aiutare Dio, ma non era ciò che Dio aveva stabilito, Dio aveva stabilito che fosse Sara a dargli una discendenza e così è stato ed è nato Isacco. La storia non è finita lì perché ci sono stati altri atti di ubbidienza. Dio non ha finito con te.

Dio va al di là di quello che tu pensi. La bocca parla dall’abbondanza del cuore, così se tu hai una riserva della Parola di Dio dentro di te, questo genererà sempre il rhema nella tua vita. Sei d’accordo? Allora sii pronto per qualcosa di grande. La tua discendenza, qualcosa che viene da te, un frutto che viene da te. Sei chiamato a portare molto frutto, qualcosa che dura di discendenza in discendenza.

Si può maledire ciò che Dio ha benedetto? No. Ma a volte ci sono cinque persone su dieci che vengono soggiogate, ingannate, rallentate, intimidite, scoraggiate, demotivate dal nemico, ma Dio è ricco in misericordia e ti dice: “se oggi ti riconsacri, vedrai la gloria di Dio!”.

Ricorda: la Parola di Dio è una lampada sul tuo cammino. Quando hai rivelazione della Parola di Dio, inizi ad immaginare quella situazione trasformata. C’è benedizione per te, c’è qualche altra cosa per te, non è finita qui. Immagina. Come farà Dio a darti le cose che neanche immagini? Inizia ad immaginare che porti molto frutto, inizia ad immaginare la tua discendenza.

Abramo ha avuto Isacco, ma poi Dio gli ha chiesto un sacrificio. In quel momento Abramo ha capito che tutto ciò che desiderava non era suo. Abramo è andato sulla montagna con Isacco che gli ha chiesto: “papà che fai?”. “Sto preparando un fuoco”. Ad Abramo è stato chiesto questo sacrificio, ma a noi non ci sarà chiesto perché Gesù è il nostro sacrificio; l’ubbidienza vale più del sacrificio.

Davide è stato ubbidiente, anche quando è andato ad affrontare Golia. Era ubbidiente al padre perché pascolava le greggi di suo padre. Quando Samuele è andato a ungere il nuovo re di Israele aveva l’unzione, aveva il rhema dentro di sé e capì che i figli di Isai non erano tutti lì. Davide era a pascolare le greggi di suo padre. Quando suo padre gli disse di andare a portare viveri ai suoi fratelli al fronte, lui andò. Era lì per caso, ma in realtà non era un caso. Era lì, in ubbidienza, ed era pronto perché aveva già sconfitto il leone e l’orso. Sii ubbidiente e vediti vincitore.

Lì, dove sembrava che tutto fosse finito, Dio diede ad Abramo una discendenza.

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