SERIE. TASK FORCE (1) – IL RE E IL REGNO

Sara Giuliano

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22 Maggio 2022

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22/05/2022 – Pastore Riccardo Bianchi

Task force è un termine militare, ma anche il Regno di Dio ha la sua task force che comprende un Re ed il suo regno. Il Re ha fatto qualcosa per noi, ci ha resi cittadini del cielo, cioè il regno di Dio. Come figli, non ci manca niente. Siamo persone non normali, abbiamo un’apparenza di normalità ma viviamo qualcosa che non è naturale per il mondo anzi, la scrittura dice che è pazzia per il mondo.

Ci sono problemi a volte nell’applicare i principi di Dio, ma sono la via suprema che il Re, nella sua task force, ha deciso di tenere come principi primari, essenziali, fondamentali. Ama il tuo prossimo come te stesso, può essere già pazzia per il mondo.

1 Poi vidi nella destra di colui che sedeva sul trono una pergamena arrotolata, scritta sia di dentro che di fuori, chiusa da sette sigilli. 2 E vidi un angelo potente che, a gran voce, faceva questa domanda: «Chi è degno di togliere i sigilli e di aprire la pergamena?» 3 Ma né in cielo, né sulla terra, né fra i morti vi era qualcuno che potesse aprire la pergamena e leggerla. 4 Allora scoppiai in un pianto dirotto, perché non si era trovato nessuno degno di aprirla, nessuno che potesse dirci che cosa contenesse. 5 Ma uno dei ventiquattro anziani mi disse: «Non piangere! Ecco, il Leone della tribù di Giuda, il Rampollo di Davide ha vinto la sua battaglia e si è dimostrato degno di togliere i sette sigilli e di aprire la pergamena».
6 Guardai, e allora fra il trono con le quattro creature viventi e gli anziani vidi un Agnello in piedi, che portava ancora i segni del suo sacrificio. Aveva sette corna e sette occhi, che rappresentano i sette spiriti di Dio che sono stati mandati in ogni parte del mondo. 7 L’Agnello avanzò e prese la pergamena dalla destra di Dio che sedeva sul trono. 8 Mentre la prendeva le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello. Ognuno di loro aveva un’arpa e una coppa d’oro piena di profumi, che sono le preghiere degli uomini di Dio. 9 Essi cantavano un nuovo canto, questo: «Tu sei degno di prendere la pergamena, di rompere i suoi sigilli e di aprirla, perché sei stato immolato e, con la tua morte, hai riscattato, per darli a Dio, uomini di ogni razza, lingua, popolo e nazione. 10 Tu ne hai fatto il Regno di Dio, i suoi sacerdoti; ed essi regneranno sulla terra».

Apocalisse 5:1-10 [PEV]

Chi è degno di togliere i sigilli? Chi è degno di fare un qualcosa di così importante? Il leone della tribù di Giuda, la radice di Davide, Gesù Cristo! Il terzo giorno, per persone ordinarie, siamo già seppelliti e destinati a tornare polvere, ma non ordinariamente qualcosa è successo e Gesù Cristo è risorto. Gesù è il primogenito di molti e tu sei destinato ad essere una persona che vive – a causa della sua resurrezione, della sua battaglia vinta – il Regno di Dio su questa terra.

Ricorda: a motivo di Gesù Cristo, hai la vita eterna. A motivo di uno, il primo Adamo, il peccato è caduto su tutti e a motivo di uno, l’ultimo Adamo, siamo stati riconciliati. Posizionalmente, ognuno di noi ha un posto nel Regno di Dio. Riprendiamo ciò che è nostro.

Stiamo entrando in una nuova stagione anzi, è già cominciato. Il desiderio di piacergli ancora di più non è dato da una canzone o dal pastore, ma dall’unzione di Dio.

v. 6-8 Quando tu preghi è tutto registrato, quando tu preghi stai seminando, quando tu semini in accordo alla Parola di Dio sei destinato a raccogliere. L’unica cosa che devi fare è reclamare le tue preghiere. Per farlo, devi essere consapevole di chi sei in Gesù Cristo. Il diavolo ti dice chi non sei, ma la Parola ti dice chi tu sei e chi tu sarai.

v. 9-10 Ogni lingua, popolo e nazione. Gesù ci ha fatto Re e sacerdoti per il nostro Dio e regneremo sulla terra. Stai regnando? Sì! Dichiaralo, perché la task force di Dio prevede che noi regniamo. Hai una posizione che non puoi sottovalutare. Nel Regno di Dio siamo quello che siamo, non quello che sentiamo. Il Regno di Dio ci dice di essere ripieni di Spirito Santo e quando sei ripieno non hai posto per i ‘ma’, ma solo per i ‘sì ed amen’!

Camminerò nella libertà, perché ricerco i tuoi comandamenti.

Salmo 119:45

Cosa stai facendo con la Parola di Dio? Se non pratichi la Parola di Dio non vivrai la libertà che Gesù ti ha dato. Vivi la tua libertà, perché Gesù Cristo, colui che aveva ancora i segni del suo sacrificio, ti ha portato la libertà. Gesù ha detto: conoscerete la verità e la verità ti renderà libero. Io sono la via, la verità e la vita.

Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli.

Giovanni 8:31

Stai credendo? Se non stai credendo la colpa non è degli altri, ma della tua posizione. Se togli il fusibile dalla sua posizione non funzionerà. Sii un piccolo fusibile per la potenza di Dio.

[L’organizzazione è importante, per funzionare bene].

Gesù stava dicendo ai giudei che se dimoravano nella Sua Parola, erano suoi discepoli. Cosa stai facendo della Parola? Stai meditando la Parola? A Giosuè, che stava facendo un cambiamento epocale – da schiavitù a libertà – non gli disse che c’erano i giganti, che c’erano dei cambiamenti da fare. Ma quando capirono che Dio era capace di fare ciò che aveva detto, combatterono il buon combattimento. I giganti non sono mai stati un problema per Dio. Il diavolo non è mai stato un problema per Dio, lo ha scaraventato giù e basta, non ha combattuto, ha comandato. Non combattere di continuo. Nel nuovo testamento si parla di combattimento 6 volte e 2 volte di battaglia e non hanno mai a che fare con Satana. Non è sempre colpa di Satana. A volte è la nostra carne. Il combattimento è contro te stesso; hai bisogno di realizzare chi sei in Gesù Cristo. Medita la Parola, rimani su ciò che Gesù Cristo ha fatto.

Un altro aspetto della libertà. Tieni fermamente ciò che hai! Questo è un buon combattimento, tieni ciò che Dio ti ha già dato, non fartelo portare via! Gesù ci ha insegnato a pregare così: “come in cielo, così in terra”. Reclama ciò che è tuo. Stai passando un periodo difficile? Dichiara: “Signore, voglio vivere ciò che tu hai stabilito per me in cielo, qui su questa terra”. Il combattimento non è nostro, sono gli angeli che combattono per noi. Combatti in preghiera in tribunale. Lì ci sarà un avvocato, un accusatore ed un giusto giudice. Reclama le promesse di Dio per la tua vita qui su questa terra, per poterle vivere.

E, essendo stati liberati dal peccato, siete stati fatti servi della giustizia.

Romani 6:18

Quando Gesù viene e ti libera, ti dice che sei chiamato a servire nel Regno di Dio. Fuori da questo contesto avrai difficoltà. Prima ti rendi conto di questo, prima vivrai la libertà.

Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna.

Romani 6:22

Quando servi Dio, vivi in santificazione ed infine la vita eterna.

Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna.

Romani 8:2

I cieli sono tutto ciò che è la nostra legalità. Quando preghi, entri nei luoghi celesti. Abbiamo un accesso, tramite il nome di Gesù Cristo – non perché hai sentito un brivido. Sicuramente quando entri nel tribunale del cielo, senti che l’atmosfera è diversa. Non è normale, è sovrannaturale, ma è la natura del cristiano.

Il cielo è come un’aula di tribunale, ma tu hai un accesso per poter depositare la tua domanda ed aspetti la tua risposta.

Se vivi i principi di Dio, vivi nella pace. Gesù ha detto: “state tranquilli, vi do la mia pace”. Se non hai pace, è un problema di posizione. Tieni fermamente ciò che hai, reclama la pace. La nostra task force sono gli angeli di Dio.

Ci sono due cose che mi hanno colpito. Dio non deve fare tutto, tu devi fare la tua parte non per ‘meritare’ qualcosa, ma devi ‘credere per ricevere’. La benedizione è già elargita, la Scrittura ci dice che siamo benedetti di ogni benedizione nei luoghi celesti in Cristo Gesù.

Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita.

Romani 6:4

Dobbiamo camminare in novità di vita, per questo considerati morto al peccato. Questa è una cosa nuova, è un nuovo patto. Una persona sepolta non ha più la vita vecchia, ma ha una vita nuova.

Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.

2 Corinzi 5:17

Dovremo tutti impararlo a memoria. Se sei in Cristo, l’unto, tu sei una nuova creatura.

Novità di vita e nuova creatura, questo è ciò che siamo. Se hai ancora del vecchio fai qualcosa, vai in Romani 6:4 e considera la sepoltura del tuo vecchio carattere, dei tuoi vecchi modi di fare. Queste cose sono fondamentali per vivere come una nuova creatura in Cristo.

In Cristo Gesù, infatti, né la circoncisione né l’incirconcisione hanno alcun valore, ma l’essere una nuova creatura.

Galati 6:15

Medita e fai tuoi questi tre versetti, perché qui c’è la chiave per vivere una nuova vita in Cristo Gesù. Ricorda chi sei, sei un re e sacerdote, questa è la tua posizione. Posizionalmente, tu sei così.

Niente vale come essere una nuova creatura, in novità di vita.

Nella debolezza dell’uomo, Dio ha pensato bene di darci i principi, ma anche di equipaggiarci per poterli vivere. Nella sua task force, Dio ha pensato di mandarci la potenza dello Spirito Santo. Dichiara ogni giorno che l’unzione del Santo scorre nella tua vita. Dio è pronto a stupirti, Dio è pronto a trasformarti di gloria in gloria. Forse hai bisogno d’aiuto per capire qual è il pensiero di Dio per te, ma sappi che Dio ci ha chiamato a vivere di gloria in gloria!

 

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