Sovrannaturale

Sara Giuliano

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31 Maggio 2020

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31/03/2020 – Pastore Mascia Bianchi

Quando dichiari la Parola con la tua bocca, la situazione intorno a te cambia. 

Questo periodo è una stagione. Molti chiamano questo tempo epidemia, pandemia, ma io voglio chiamarlo stagione perché come ogni stagione, questo tempo, passa. Forse arriveranno tempi ancora più difficili? Può darsi, ma ricordati che tu hai Gesù Cristo nella tua vita: se sei fondato sulla roccia, non sarai mai smosso. Non fissarti sulle circostanze, ma sulle Sue promesse. 

Sovrannaturale. Il nostro sovrannaturale è il naturale di Dio e noi, come figli di Dio, dobbiamo viverlo. Ogni risorsa del cielo è per te. La prima cosa che Dio ha creato, non è stata la luce! La prima cosa che Dio ha creato è un suono: Dio ha detto. Vediamo quanto è potente il suono che emetti con la tua bocca. Prima di ogni manifestazione potente c’è un suono. Prima di un uragano c’è un suono, prima di vedere la manifestazione di un terremoto c’è un suono, prima di vedere un aereo senti il suono. 

ICome giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo.

Atti 2:1 

Gesù ha detto: “io devo andare al padre ma non vi lascerò soli, vi manderò lo Spirito Santo che vi confermerà ogni cosa che vi ho insegnato”. Atti 2 è Pentecoste; dobbiamo viverlo ogni giorno nella nostra vita. 

All’improvviso venne dal cielo un? Suono! Dopo di che è scesa la potenza dello Spirito Santo, ma prima c’è stato un suono. Prima c’è un suono, qualcosa che tu senti. Prima che crollassero le mura di Gerico, c’è stato un grido, una lode, un suono, e le mura sono crollate. 

41 Poi Elia disse ad Achab: «Risali, mangia e bevi, perché si ode già il rumore di grande pioggia». 42 Così Achab risalì per mangiare e bere; ma Elia salì in vetta al Karmel, si piegò fino a terra e si mise la faccia tra le ginocchia, 43 e disse al suo servo: «Ora sali e guarda dalla parte del mare!». Egli salì, guardò e disse: «Non c’è niente». Elia gli disse: «Ritorna a vedere, per sette volte». 44 La settima volta, il servo disse: «C’è una nuvoletta grossa come la palma di una mano, che sale dal mare». Allora Elia disse: «Sali e di’ ad Achab: “Attacca i cavalli al carro e scendi prima che la pioggia ti sorprenda”». 45 In breve tempo il cielo si oscurò a motivo delle nuvole e del vento e cadde una grande pioggia. Così Achab salì sul carro e andò a Jezreel.

I Re 18:41-45 

Elia sentì un suono. Ci fu un tempo lungo di siccità, un tempo duro. Qui ci troviamo davanti ad uno dei più grandi profeti dell’Antico Testamento. “Si ode già il suono della pioggia”. Era tanto che non pioveva, c’era stato un lungo periodo di siccità, ma Elia disse: “sento un suono di pioggia”. Io, sento un suono di risveglio!! Dichiaralo: “sento un suono di risveglio!”. 

Tu senti un rumore di pioggia, ma guardi e non c’è niente. Così tu puoi sentire un suono di risveglio ma non vedere niente. Elia, però, era connesso a Dio. Così tu puoi sentire il suono solo se sei connesso a Dio. Elia dice al suo servo di andare a vedere sette volte. Sette è il numero perfetto di Dio; c’è sempre un tempo giusto, un tempo perfetto, in cui si compie la volontà di Dio. Dobbiamo avere fiducia in Dio, aspettare il suo tempo e riposare in Lui.  

La settima volta il servo vide una nuvoletta! Elia sentiva il rumore di pioggia, ed il servo vide solo una piccola nuvoletta. Tante volte, il nemico di Dio viene alle nostre orecchie e ci sussurra, a volte anche usandosi di qualcuno, dicendo che noi parliamo di risveglio, ma c’è solo un pugno di chiese. Vero, ma c’è un suono di risveglio! Non saranno le circostanze a farci dubitare, perché c’è un suono che noi sentiamo. 

Elia stava dicendo al suo servo che forse lui non vedeva niente, ma Elia sapeva cosa stava sentendo! Così disse al re di prepararsi. Chiesa – chiesa Victoria e chiesa di tutta Italia –, intanto preparati, perché questo risveglio sta arrivando! Quando il risveglio verrà tu devi essere pronto, quando il grande raccolto verrà tu devi essere pronto! 

La fede non è confessare cose buone quando tutto va bene, ma è confessare cose buone anche quando non va bene; Dio ha detto: “Io chiamo le cose che sono come se fossero”. C’è un suono dal cielo, e tu devi udirlo per poi parlare. Anche a pentecoste c’è stato un suono.  

Quando cammini in un certo modo e non ti piace come sta andando la tua vita, probabilmente devi cambiare il suono che esce dalla tua bocca: se il tuo modo di parlare non è in accordo al cielo, non puoi vivere le risorse del cielo! Se non ti piace dove stai andando, tu hai la potenza di cambiare la tua situazione, usando la tua bocca. Se ti cibi della Parola, la Parola ha il potere di cambiare il tuo modo di pensare ed il tuo modo di parlare. 

La povertà ha un suono. La malattia ha un suono. Molti, invece di far uscire dalla propria bocca il suono di ciò che è il linguaggio del cielo, fanno uscire il suono in accordo a ciò che stanno vivendo, ecco perché le cose non cambiano, ecco perché la chiesa non vive le promesse. Quando inizi a parlare con il linguaggio del cielo, ciò che è in cielo tu lo vivi sulla terra. Se parli costantemente del tuo problema, sei in accordo del tuo problema, lo confessi e lo vivi. Se questo modo di vivere non ti sta bene, dichiara la Parola di Dio, dichiara le cose che non sono come se fossero. Se sei nella povertà confessa: “il mio Dio supplirà per me in Cristo Gesù”. Se sei malato, dichiara: “per le lividure del mio Signore Gesù Cristo io vivo in guarigione, di gloria in gloria e di vittoria in vittoria”. 

Sono le chiavi del cielo: quando dichiari “il tuo Regno venga, la tua volontà sia fatta” tu fai questo. 

Il cielo ha un suono di gloria, di pace, di guarigione. La chiesa deve vivere questo. Cristo significa unto e l’unzione di Dio distrugge il giogo; non lo spezza e basta, lo distrugge. Il cielo ci ha dato la risorsa – l’unzione – per distruggere il giogo della povertà, della malattia, del peccato, del vizio. Quando tu parli la lingua del cielo, tu vivi l’atmosfera del cielo; cambia il tuo suono. 

Hai già fatto le giuste confessioni e non è successo niente? Molti usano il nome di Gesù Cristo, ma non sono sottomessi al nome di Gesù Cristo: solo se sei sottomesso a Gesù Cristo avrai l’autorità di usare il suo nome! Se sei sottomesso a Cristo, l’inferno trema perché tu cammini in autorità! Stai sottomesso, sotto la sua missione, ubbidisci a Cristo e così potrai esercitare l’autorità di Dio. Il centurione romano aveva capito questo principio perché conosceva la sottomissione ad un’autorità: aveva capito che Gesù era sottomesso all’autorità di qualcuno che era più grande di lui, più di qualsiasi persona terrena. Quando cammini in ubbidienza alla Parola, quando stai sottomesso, tu ti muovi sotto la sua autorità e le cose si muovono. 

 Sottomettetevi a Dio, resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi. Non puoi usare un’autorità se non sei sottomesso a quella autorità. 

Oggi potrei andare alla questura di Prato e dire alla gente di fare questo o fare quell’altro, ma nessuno mi ubbidirebbe, perché direbbe: “ma chi sei?”. Se, invece, mi presentassi con una divisa, sarebbe diverso. 

L’autorità di Gesù Cristo non schiaccia, ti promuove. 

Decidi di essere ubbidiente alla Parola e camminare nell’autorità che Gesù Cristo ti ha dato. Solo così le cose cambiano. Devi essere d’accordo con il cielo. Nel giorno di Pentecoste c’è stato un suono e poi la potenza di Dio è scesa sui 120. Molti di loro erano stati con Gesù a tu per tu, avevano visto Gesù muoversi nella completa autorità, avevano visto come si muoveva, ma ancora non era scesa su di loro quella potenza. Gesù aveva detto che li avrebbe mandati, ma gli aveva detto di aspettare perché se fossero andati solo con la loro carne, con ciò che avevano visto, usando il suo Nome per fare miracoli e poi facevano la loro vita, non avrebbe funzionato. Gesù gli stava dicendo che sarebbe successo qualcosa nelle loro vite e non sarebbero più stati gli stessi. Quando Gesù gli disse di arrivare fino alle estremità della terra, i discepoli si sono fidati ma non avevano idea di come fare. Quando Dio ti dice di fare qualcosa fidati, perché non userà le tue risorse, ma le Sue! Quando hai un tocco dallo Spirito Santo, tu vuoi vivere il Regno di Dio sulla terra e fare qualcosa non solo per la tua vita, ma soprattutto per gli altri.  I 120 erano lì, con la pace di Dio, ma avevano bisogno di essere riempiti da Dio. Perché? Forse perché la loro bocca faceva un suono che non era in accordo con il cielo. Pietro, che aveva usato un linguaggio sbagliato rinnegando Gesù, fu colui che scese in piazza e disse che Gesù Cristo aveva cambiato il destino della loro vita; Pietro parlò non più come vedeva lui le cose, ma come Dio vedeva le cose. 

Decidi stamattina: dove vuoi andare, che direzione vuoi che la tua vita prenda? Il suono della tua bocca determinerai il futuro della tua vita. Io ho deciso tanti anni fa per cose che stanno succedendo oggi nella mia vita. “Spirito Santo, ho bisogno di una parola specifica per quella situazione, perché quando le situazioni saranno avverse voglio potermi appoggiare su quella parola”. Lo Spirito Santo, in modo così tangibile, mi ha dato quella parola sulla quale potermi appoggiare. Chiedi a Dio una parola specifica sulla situazione che stai vivendo, così quando le circostanze diventeranno avverse, tu potrai appoggiarti su quella parola. Elia aveva sentito un suono dentro e si appoggiò a quello quando le circostanze erano diverse.  

Prima di vedere realizzato il sogno, Dio mette una parola dentro di te, ma non tenerla dentro: accordati al cielo e parla! Quando il cielo parla tramite di noi, le situazioni cambiano. Così come è scritto nella Parola, diranno di noi che siamo quelli che hanno messo sottosopra il mondo. Che la fede di noi italiani sarà nota in tutto il mondo; è la potenza dello Spirito Santo. Lancia un grido di vittoria e le situazioni crollano! 

Paolo e Sila erano in prigione, ma erano sottomessi all’autorità di Gesù Cristo. Non sapevano come sarebbero andate le cose, non sapevano se sarebbero morti, forse pensavano che era la loro ultima chance su questa terra ed hanno iniziato a lodare! Una potenza soprannaturale è scesa ed ha liberato loro e ha toccato anche coloro che erano attorno a loro. Quando tu lodi Dio in mezzo alle difficoltà tu stai dichiarando la tua vittoria! 

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